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Autore Human Centipede
Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 11-06-2010 23:56  
Game Over
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Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 12-06-2010 00:27  
quote:
In data 2010-06-11 15:00, Marienbad scrive:
Ah ecco, dimenticavo...
Altra domanda stronzissima che si stanno ponendo in molti.
Non ti sei accorto che il tempo diegetico non corrisponde ad un centennio? Voglio dire, per morire di sete ci vogliono comunque 4 o 5 giorni, se non si mangia. Se si mangia anche 10. Contando, poi, che le feci contengono parecchia acqua, non si fatica a capire come questi possano resistere per qualche giorno in più. Probabilmente, durante le attente cure del medico, viene anche somministrata loro una soluzione fisiologica (si vedono le flebo) che rallenta l'incombente disidratazione.

SPOILER
Fattore ulteriore: il primo dell'abberrante catena si dimostra come quello più in salute, la seconda soffre di stitichezza e disturbi vari e la terza arriva alla morte proprio perchè le precarie condizioni di denutrizione e disidratazione rendono fertile il terreno ad una violenta infezione postoperatoria.

Io, ad esempio, mi sono posta ben altre domande...




Però, piaciuto o meno, è una tristezza ritrovarsi a rispondere a una domanda tanto inutile. E' come schifare un film sui vampiri perché i vampiri non esistono. Che poi di solito fanno schifo sul serio, ma lo farebbero anche se i vampiri esistessero.
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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 12-06-2010 00:31  
Ma infatti sì, se ho sentito il dovere di rispondere è proprio perchè mi ero stancata di leggere ovunque una domanda così idiota.
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ZoraGhost

Reg.: 15 Feb 2005
Messaggi: 2383
Da: House Domina (es)
Inviato: 12-06-2010 01:04  
Io ho una domanda ancora più stronza, fa parte anche lei del millepiedi umano? http://www.youtube.com/watch?v=_aFrC-TaWM4&NR=1
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Ho visto troppa crudeltà in questa casa, per volerne infliggere.

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 12-06-2010 01:14  
No però mi vien da dire che si mantiene bene, minchia è del 61.
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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 12-06-2010 16:41  
quote:
In data 2010-06-11 14:44, Marienbad scrive:
quote:
In data 2010-06-11 10:22, kagemusha scrive:

non ho nessuna motivazione seria
ne ho una stupida ovvero quella di ribadire che nella mia visione del genere horror, sto film non mi sembra un horror semmai un thriller. Quindi Harold non ha ragione sul fatto che la mia è una domanda innocente. Invece secondo me ha ragione quando dice che un discorso sui generi è ancora possibile e spesso utile. Quello che il cinema moderno mescola non sono i generi (laddove i generi sono stabiliti da grandi strutture) ma gli stili/toni di narrazione che sono tipici dei singoli generi ma che non determinano la suddivisione degli stessi.

A parte ciò, tu che l'hai visto, potresti rispondere alla domanda se nel film viene spiegato come fanno i due dietro a non morire di sete?

[ Questo messaggio è stato modificato da: kagemusha il 11-06-2010 alle 10:27 ]



Va bene, facciamo questo gioco allora.
Se proprio bisogna fare un accostamento direi che il genere al quale si avvicina di più Human Centipede sia l'horror. Il thriller prevede molta suspence, l'omicidio e la figura ( molto più facilmente umana che sovrannaturale) dell'omicida e un climax ascendente teso a svelare l'architettura dell'atto criminoso e delle sue possibili evoluzioni, ripetizioni, occultazioni. Contrariamente al genere horror, poi, il thriller prevede un giocoforza stabile antagonista/i-protagonista/i che nell'horror può anche venir meno, questo perchè la necessità dell'horror è principalmente quella di generare paura, disturbo, disorientamento (perchè sta succedendo tutto questo?), mentre nel thriller c'è la necessità, da subito o ad un certo punto della storia, di chiarire i perchè e i percome, generando quella particolare ansia che deriva dalla conoscibilità più che dal timore e dal ribrezzo. Conseguente è la natura della morte e della tortura. Nel thriller esse possono essere occultate o solo suggerite, non sono così importanti a livello visivo, nell'horror più sono manifeste meglio è, da qui il gore, lo splatter, lo slasher etc... Non è un caso, infine, che il colpo di scena del thriller sia diverso da quello dell'horror, esso infatti tende a chiarire la trama, mentre il colpo di scena horrorifico, solitamente, esalta l'efferatezza, lo spavento. Basta notare come, spesso, il sonoro che accompagna il colpo di scena dei relativi generi coincida nel primo con il pericolo, la tortura o la morte, e nel secondo metta in risalto piuttosto il momento di una grande rivelazione narrativa.
Questo per dare una sommaria spiegazione che oggi, ripeto, non ha più senso applicare a priori. Il cinema, dalla modernità in poi, si è completamente slegato dalla "chiusura" dei generi, semplicemente perchè alla narrazione forte si è sostituita una narrazione debole prima e un'antinarrazione poi, rendendo i generi contaminati, ibridi.
Human Centipede, in particolare, non prevede un assassino e una costruzione tesa alla suspence, perchè il chirurgo pazzo, in realtà, non intende uccidere nessuno, bensì desidera creare una nuova entità, desidera che la sua creatura viva. Manca poi la chiarificazione, il disvelamento centellinato indice di una costruzione totale e univoca, e soprattutto manca il fattore colpa che ripartisce i ruoli "vittima" e "carnefice" (basta prestare attenzione al monologo finale del giapponese e alla natura degli impieghi lavorativi dei diversi personaggi: il creatore, un medico, e i dissacratori del corpo, due attrici porno). Gli effetti gore sono predominanti a discapito di una trama quasi inconsistente e l'accento è posto sulla destabilizzazione psicologica dovuta alla tortura, al dolore e alla proliferazione di domande esistenziali piuttosto che alla formulazione di risposte, esattamente come avviene nell'horror.
E non finirebbe qui, ma sto scrivendo anche un post per il blog e non voglio bruciarmelo qui.
Spero di averti soddisfatto.
Cià


proprio perchè lo scopo del "mostro" in questione non è la morte delle vittime che trovo difficile parlare di horror dal momento che l'horror è in soldoni la rappresentazione della paura della morte. Certo si potrebbe obiettare che i tre malcapitati muoiano in quanto esseri umani per rinascere come qualcosa d'altro.
Invero quel cha manca al film per potersi definire horror è una rappresentazione figurata della morte, che può essere uno squalo, un camion, un alien, uno zombie ma non un chirurgo pazzo io credo.
cmq grazie diciamo che hai fatto il tuo ma per trovare vera soddisfazione me lo devo vedere.

per quanto riguarda la domanda sul bere era posta (da me come da chiunque altro nel forum io credo) per farsi due risate e sdrammatizzare il tema, nessuno pensa che sia determinante per il giudizio finale del film
non era chiaro?

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 12-06-2010 18:37  
quote:
In data 2010-06-12 16:41, kagemusha scrive:
trovo difficile parlare di horror dal momento che l'horror è in soldoni la rappresentazione della paura della morte.



Ma proprio no. E infatti non ha senso nemmeno il resto.

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 12-06-2010 23:04  
quote:
In data 2010-06-12 18:37, Marienbad scrive:
quote:
In data 2010-06-12 16:41, kagemusha scrive:
trovo difficile parlare di horror dal momento che l'horror è in soldoni la rappresentazione della paura della morte.



Ma proprio no. E infatti non ha senso nemmeno il resto.


come vuoi

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 12-06-2010 23:13  
quote:
In data 2010-06-12 23:04, kagemusha scrive:
quote:
In data 2010-06-12 18:37, Marienbad scrive:
quote:
In data 2010-06-12 16:41, kagemusha scrive:
trovo difficile parlare di horror dal momento che l'horror è in soldoni la rappresentazione della paura della morte.



Ma proprio no. E infatti non ha senso nemmeno il resto.


come vuoi



Ma poi no. L'horror non è assolutamente questo.
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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 13-06-2010 09:53  
Semmai l'horror (e lo splatter e il gore esaltano proprio questa componente) rappresenta la paura di morire o essere torturati (che è pure peggio) in maniera particolarmente dolorosa, efferata, truculenta ed umiliante che credo sia il caso del film in questione (che non ho visto, comunque)
Anche se da quanto ho capito lo scopo del mad doctor non è neanche quello di torturare o umiliare le sue vittime (anche se di fatto è ciò che fa). alla fine, se ho intuito giusto, lui vuole quello che vogliono più o meno tutti gli scienziati pazzi da Victor Frankenstein in poi (e se vogliamo risalire ancor più indietro ci sarebbe la leggenda del Golem): dare vita ad un nuovo essere.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 13-06-2010 alle 10:02 ]

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 13-06-2010 11:51  
quote:
In data 2010-06-13 09:53, quentin84 scrive:
Semmai l'horror (e lo splatter e il gore esaltano proprio questa componente) rappresenta la paura di morire o essere torturati
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 13-06-2010 alle 10:02 ]


secondo me no
esiste tuttavia tutto un filone sopratutto moderno di film che si pone a metà fra l'horror e il trhiller che sono i film della tortura (funny games, hostel, martyris, e forse the human centipede). Si potrebbe dire che la tortura è propedeutica alla morte delle vittime o che essa stessa sia una sorte di morte (la tortura toglie all'essere umano la sua umanità), ciononostante essendo i torturatori degli uomini non possono sperare di elevarsi a rappresentare quello che ogni vero mostro di un horror "puro" diventa ovvero la rappresentazione della morte stessa.

[ Questo messaggio è stato modificato da: kagemusha il 13-06-2010 alle 11:54 ]

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 13-06-2010 11:53  
quote:
In data 2010-06-12 23:13, Deeproad scrive:
quote:
In data 2010-06-12 23:04, kagemusha scrive:
quote:
In data 2010-06-12 18:37, Marienbad scrive:
quote:
In data 2010-06-12 16:41, kagemusha scrive:
trovo difficile parlare di horror dal momento che l'horror è in soldoni la rappresentazione della paura della morte.



Ma proprio no. E infatti non ha senso nemmeno il resto.


come vuoi



Ma poi no. L'horror non è assolutamente questo.



qual'è secondo te? sono apertissimo a qualsiasi "teoria"
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http://trifo.blogspot.com

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 13-06-2010 12:42  
Ma basta prendersi un testo qualunque sull'horror per scoprire che non è così e che nemmeno può essere tanto semplice.
L'horror non l'esemplificazione della paura della morte ma è piuttosto la rappresentazione delle paure a seconda dei vari contesti storici e sociali, ed è in questo senso che vanno colte le varie mostruosità che da anni imperversano sugli schermi.
La morte in se, probabilmente, è l'aspetto meno spaventoso che questi film, a volte, mettono in scena. Ciò che fomenta il terrore è piuttosto la vita in quanto potenzialmente fonte di dolore, fisico e psichico.
La morte può essere un approdo a quel dolore, non la fonte primaria di quel dolore descritto negli horror. Dietro all'horror spesso c'è la malattia, la guerra, l'ignoto, la solitudine, e non la paura di morire che anzi, spesso e volentieri si pone come desiderio di liberazione.
Ma senza andare a pescare specificatamente nel cinema, basta leggersi un po' di Freud e realizzare come eros e thanatos rapresentino due pulsioni complementari nel raggiungimento di una soddisfazione personale.

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Jerry88

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Messaggi: 2130
Da: L'Aquila (AQ)
Inviato: 13-06-2010 13:25  
un'opera d'arte rappresenta in sé la paura e il rispetto di ciò che cerca di rappresentare per mezzo della pur patetica finzione. Quindi ipotizzo che l'horror rappresenti la paura e il rispetto, una considerazione totemica insomma, della paura di essere sventrati girato l'angolo, dopo però averla sradicata completamente dalla paura della morte in sé, quale non può scaturire da nessuna rappresentazione, dato che appena si inizia solo a parlare di totem e tabù la volontà sparisce completamente

o meglio, in definitiva forse mostra/finge la paura di essere sventrati senza quella di morire per rappresentare in realtà la paura delle rappresentazioni, visto che il personaggio è un pensiero che spazia all'interno di un argomento, e quindi c'è un frammento di religiosità/totem e tabù
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Questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavag

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 13-06-2010 14:00  
quote:
In data 2010-06-13 11:51, kagemusha scrive:
ciononostante essendo i torturatori degli uomini non possono sperare di elevarsi a rappresentare quello che ogni vero mostro di un horror "puro" diventa ovvero la rappresentazione della morte stessa.



Quindi se il "mostro" è un essere umano vivo e che non subisce alcuna mutazione non si può parlare di horror "puro"? se nel film non ci sono eventi soprannaturali non è un horror? Non ne sono del tutto certo. Ammesso che abbia senso interrogarsi sulla "purezza" dei generi
cioè per me il Salò di Pasolini (non voglio bestemmiare, ma lo considero il padre nobile anzi nobilissimo di Funny Games e ,ebbene sì, anche di Hostel) è un horror (d'autore) a tutti gli effetti.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 13-06-2010 alle 14:03 ]

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