Autore |
The eternal sunshine of the spotless mind |
83Alo83
 Reg.: 26 Mag 2002 Messaggi: 16507 Da: Palermo (PA)
| Inviato: 01-11-2004 16:03 |
|
quote: In data 2004-11-01 14:08, Petrus scrive:
nessuno ha risposto ai miei appunti però..
|
nessuna risposta a nessuna domanda.
_________________
Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.
[ Questo messaggio è stato modificato da: 83Alo83 il 01-11-2004 alle 16:11 ] |
|
bliss05100
 Reg.: 16 Mar 2004 Messaggi: 777 Da: bologna (BO)
| Inviato: 03-11-2004 18:06 |
|
quote: In data 2004-11-01 16:03, 83Alo83 scrive:
quote: In data 2004-11-01 14:08, Petrus scrive:
nessuno ha risposto ai miei appunti però..
|
nessuna risposta a nessuna domanda.
|
Scusate se m intrometto ma ne approfitto x dire:"Io la domanda l'ho fatta ma.... nn c'è stata nessuna risposta". Cosa dovrei pensare?
Mmmm, meglio nn pensare..
_________________
Portami da te, incatenami perchè non sarò mai libero, non sarò mai casto a meno che non mi violenti.
[ Questo messaggio è stato modificato da: bliss05100 il 03-11-2004 alle 18:07 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: bliss05100 il 03-11-2004 alle 18:08 ] |
|
MaratSafin
 Reg.: 17 Ott 2004 Messaggi: 831 Da: trafalmadore (CO)
| Inviato: 03-11-2004 20:51 |
|
quote: In data 2004-10-30 15:14, Petrus scrive:
.
Ma, dopotutto, non è il capolavoro del quale alcuni parlano.
La cripticità e l'involuzione della trama è solo apparente.
(...nessuna critica...)
Altrettanto decisamente non da urlo
|
se sono questi gli appunti il fatto che la cripticità e l'involuzione della trama siano solo apparenti non la vedo una cosa negativa di per sè..
_________________
La vita è fatta a scale c'è chi scende e c'è chi sale (Spinoza)
(..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar)
[ Questo messaggio è stato modificato da: MaratSafin il 03-11-2004 alle 20:52 ] |
|
Bonjo3
 Reg.: 13 Ott 2004 Messaggi: 404 Da: Lucca (LU)
| Inviato: 04-11-2004 02:06 |
|
appena visto
In realtà ora come or non mi sento molto in grado di commentare poichè mi ha collpito molto.
Questo film ha la capacità di metterti davanti ad un sacco di domande, sul ricordo, sull'amore, sull'identità che abbiamo
dal punto di vista cinematografico si vede(ed è probabilmente molto funzionale allo svolgimento della trama) che Gordy viene dai videoclip (EX: la scena del loro ri-incontro non può che essere girata così com'è,fatta di stacchi. non è un momento epico per entrambi, è solo l'incontro di due persone che rimangono comunqe sulla difesiva senza ricordarsi minimamente l'una dell'altra ancora).La regia rende attendibile una storia d'amore visuta all'incontrario,e aggiunge a questo il parallelo con la consapevolezza di joel nel voler ricordare...
La winslet è veramente brava, nulla da dire davvero, ed anche jim carrey da prova di grande a ttore anche se i suoi personaggi drammatici(vedi truman show) si somigliano u po' tutti nn so però cem spiegarlo, spero mi perdoniate.
Nel film c'è un bel po' di filosofia a proposito tra le citazioni che nel topic vi sono sfuggite vi faccio notare il nome della dunst(Svevo).
la fotografia è fatta di colori cui, l'unica cosa coorata veramente sono i capelli di Clem, ed è infatti l'unico personaggio del film in cui la vita scorra davvero, negli altri o si è addormentata(Joel e i suoi amici) o ne hanno troppo poca perchè possa uscire(dottore,patrick)
Spero di essermi espresso in un italiano comprensibile, in caso negativo scusate ma l'ora è tarda e mi cala un po' la palpera
a domani per altre riflesioni un po' più a caldo
_________________ Va un casino quest'anno! |
|
MaratSafin
 Reg.: 17 Ott 2004 Messaggi: 831 Da: trafalmadore (CO)
| Inviato: 04-11-2004 10:09 |
|
Vediamo di organizzare in sequenza logica un po' di cose che vorrei dire su sto film visto ieri:
1)livello STILISTICO-AUTORIALE:
Avete già detto tutto, aggiungere qualcosa mi sembra pure pleonastico. Però vorrei notare come la provenienza dal mondo dei videoclip si possa notare nell'assoluta autosufficienza di tante immagini o accostamenti che ci regala il regista. Vengono spesso a sopravanzare la loro funzionalità narrativa con un'esplosione (o forse sarebbe meglio dire implosione) emozionale frutto della loro stessa staticità più che della loro consequenzialità od organicità rispetto a un tutto.
Per fare un esempio: la scena del letto in riva al mare è completamente fine a sè stessa e allo stesso tempo è un microcosmo emozionale fatto di evocazioni e desiderio. Potente come una chimera perchè frutto di un accostamento incongruo sia sul piano figurativo (letto e spiaggia) che tematico (mare d'inverno= malinconia vs. coppia a letto= condivisione).
E come questi ce n'è tanti, es. loro due stesi sul lago ghiacciato o che inciampano sulla spiaggia innevata.
2)livello NARRATIVO-ATTANZIALE:
L'intera trama non esula mai dal rapporto di coppia e dalle sue implicazioni. Gli stessi personaggi esterni alla coppia vengono riconfigurati all'interno dell'economia narrativa del racconto in Membri di una coppia. Non ci sono aiutanti o antagonisti, o meglio lo sono in misura minore rispetto a quanto siano innamorati.
Per esempio Patrick, è più aiutante dell'antagonista ( a sua volta definibile Antagonista?) o Amante respinto?
Tutto si risolve nella coppia o in un rapporto di coppia.
3)livello TEMATICO-IDEOLOGICO
Innanzitutto per rispondere a Petrus la presunta linearità del montaggio è a mio avviso voluta. Non è la storia di una ditta che fa rimozioni nè di un individuo alle prese con questa rimozione.
Secondo me è la storia di ogni storia d'amore e infatti inizio e fine si richiudono. Perchè nel momento in cui si ama si sa già che si finirà per considerare l'altro un estraneo.
E' qualcosa che puoi fingere di non sapere ma la ciclicità dei rapporti d'amore è sotto gli occhi di tutti come sotto gli occhi di tutti è la sequenzialità degli avvenimenti del film.
Solo chi si vuole perdere può fingere di non saperlo o di non riconoscere una chiave di lettura univoca nel percorso narrativo.
La chiusura dell'orizzonte narrativo nel rapporto di coppia ha a mio avviso alcune conseguenze:
a)effetto claustrofobico: a ciò è dovuta la presunta pesantezza del film attribuita da menti obnubilate all'uscita dal cinema.
b) questo film ci parla di una società emozionale ed è interpretabile come:
-1 esaltazione: e ciò ben si sposa con il livello stilistico. Ogni immagine è un'implosione e sembra dirci Live for the moment che è in definitiva una delle topiche più frequentate dai promotori dell'autorealizzazione emotiva di fine vecchio e inizio nuovo millennio.
-1 critica: e ciò emerge dal livello narrativo- attanziale: la continua ciclicità delle nostre vite se vissute solo in funzione dell'amore è la claustrofobia cui una riflessione più matura sul film ci conduce. Sembra che voglia (o semplicemente possa) dirci Non può e non deve essere tutto qui. Ma si sa: 'Dio è morto, Marx è morto e neanch'io mi sento tanto bene'..
Concludendo un film stupendo e, se mi si accetta l'ultima interpretazione, forse un capolavoro.
_________________
La vita è fatta a scale c'è chi scende e c'è chi sale (Spinoza)
(..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar)
[ Questo messaggio è stato modificato da: MaratSafin il 04-11-2004 alle 15:16 ] |
|
MaratSafin
 Reg.: 17 Ott 2004 Messaggi: 831 Da: trafalmadore (CO)
| Inviato: 04-11-2004 15:14 |
|
A proposito sapete che sulla spettacolarizzazione delle singole scene mi ha ricordato un film (molto più brutto) di cui qui non ho trovato traccia nel forum che si chiama Al di là dei sogni con R.Williams.
Qualcuno sa dirmi se se ne è parlato e dove?
_________________ (..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar) |
|
Petrus
 Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 05-11-2004 17:12 |
|
|
MaratSafin
 Reg.: 17 Ott 2004 Messaggi: 831 Da: trafalmadore (CO)
| Inviato: 05-11-2004 17:21 |
|
Mi sembrava di aver capito così. Forse hai ragione sul fatto che 'simuli' furbescamente ingarbugliamenti anche perchè ormai è diventato un diffusissimo stilema. Anche se forse di questi ingarbugliamenti:
- il primo, quello di aprire con la conclusione ha un suo senso profondo e non solo in funzione del coinvolgimento da 'devo ricostruire la trama del film'
- quelli nella parte centrale sono funzionali al piano del subconscio nel quale si sta svolgendo la trama.
Sullo sfruttamento eccessivo dell'ingarbugliamento del plot invece sono con te: per esempio lo trovo molto più di maniera in un film come 21 grammi, però.
O forse lì non l'ho capito io
Grazie per i complimenti
_________________ (..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar) |
|
Ayrtonit ex "ayrtonit"
 Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 06-11-2004 13:08 |
|
quote: In data 2004-11-05 17:21, MaratSafin scrive:
Mi sembrava di aver capito così. Forse hai ragione sul fatto che 'simuli' furbescamente ingarbugliamenti anche perchè ormai è diventato un diffusissimo stilema. Anche se forse di questi ingarbugliamenti:
- il primo, quello di aprire con la conclusione ha un suo senso profondo e non solo in funzione del coinvolgimento da 'devo ricostruire la trama del film'
- quelli nella parte centrale sono funzionali al piano del subconscio nel quale si sta svolgendo la trama.
Sullo sfruttamento eccessivo dell'ingarbugliamento del plot invece sono con te: per esempio lo trovo molto più di maniera in un film come 21 grammi, però.
O forse lì non l'ho capito io
Grazie per i complimenti
|
concordo. bisogna vedere dove e quando questi "ingarbugliamenti" sono eccessivi e troppo artefatti. in eternal sunshine a me pare non lo siano. esistono, come ha fatto notare marat, lungo tutto il film, ma sono coesistenziali alla trama stessa. non lo trovo un punto negativo di eternal insomma.
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
|
Petrus
 Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 06-11-2004 13:32 |
|
|
Ayrtonit ex "ayrtonit"
 Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 06-11-2004 13:59 |
|
quote: In data 2004-10-30 15:14, Petrus scrive:
Il pubblico lo accredita come uno dei migliori film dell'anno. E in effetti, The ethernal sunshine male non è. Considerando poi quella cagata(lo devo motivare?) di titolo con cui l'hanno lanciato in italia.
Ma, dopotutto, non è il capolavoro del quale alcuni parlano.
La cripticità e l'involuzione della trama è solo apparente. In effetti il tutto scorre lucidamente, e coerentemente al pretesto filmico con cui si vuol narrare la storia di due innamorati.
Ciò non toglie che l'architettura stessa del film ne venga inflenzata, e positivamente, estirpando la pellicola dallo squallido sottobosco delle commediole sentimental-hollywoodiane.
Fermo restando la discreta(anche se un pò pompata) abilità di Kaufmann con la penna, anche la regia non è malaccio. Non capisco chi la taccia di sindrome da mtv. I campi e i controcampi sono gestiti con sapienza(molto interessante uno sotto le coperte), il film scivola via veloce e tranquillo, e se punti farraginosi gli si vogliono trovare, e vi si riesce, non sono di certo dovuti a una regia, che forse ha il difetto di concedersi qualche ripetitività sentimentalistica, ma nulla più.
Jim Carrey è il solito Jim Carrey, sornione più del solito, ma fondamentalmente quello del solito, artatamente esilarante nei momenti "allegri del film", con un "aria da cane bastonato" nella parte più seriosa e contrita (sembra una battuta costruita sull'attore, più che sul personaggio). Ottima invece la Winslet, in gran forma. Veramente una sorpresa.
Fotografia algida e dissociata, location azzeccate. Il film è decisamente sopra la media.
Altrettanto decisamente non da urlo
|
il fatto che la cripticità e l involuzione della trama siano solo apparenti dovrebbe essere un punto a sfavore del film?
pare di no, visto che poi l architettura del film ne risulta influenzata positivamente. non capisco il tuo commento alla regia, della quale elogi i campi e controcampi (giustamente) , e poi ne dici che non è malaccio. sopattutto non vedo le insistenze sentimentalistiche, anzi, dal mio punto di vista una grande merito di eternal, che per esempio sfugge a un film come the village, nella trasposizione filmica della storia d amore, è l asciuttezza e il minimalismo sentimentalistico. sempre misurato, sistemato con cura in punti strategici, nodi di una sceneggiatura brillante. ma mai ripetuti. non concordo nemmeno sull interpretazione di carrey, decisamente funzionale al personaggio di joel, decisamente la sua miglior performance, decisamente all altezza della winslet. bravissima anche lei. concordiamo sulla fotografia e la scenografia.
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
|
Petrus
 Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 07-11-2004 07:57 |
|
Ma tu gli interventi li fai con scopo di contrapporti a qualcuno o c'è una logica più stringente?
Per quanto riguarda l'analisi di uno script involuto/lineare è una semplice considerazione. Che poi tolga o aggiunga o tolga qualcosa al film giudicate voi. Sostengo solamente che la tanto cantata trama arzigogolata poi così ingarbugliata non è.
Per quanto riguarda il sostenere che la regia non è malaccio e che i campi/controcampi sono gestiti con accortezza secondo te è una contraddizione?
Noto poi l'uso della stessa tecnica in modo un pò insistito, catturata poi da quel lato del film che non tenderei a definire sentimentale, ma sentimentalistico.
P.S.: il Carrey "serio" recita sempre così. In Eternal non ha fatto che accentuare il suo lato gigionesco
_________________
"I miei film cercano di parlare in maniera sommessa al cuore dell'uomo; il rispetto, la gentilezza, la comprensione reciproca, la riconoscenza, l'amicizia, l'umanità insomma, è la cosa più importante per l'uomo"
A.Kurosawa
[ Questo messaggio è stato modificato da: Petrus il 07-11-2004 alle 07:58 ] |
|
Ayrtonit ex "ayrtonit"
 Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 07-11-2004 12:35 |
|
quote: In data 2004-11-07 07:57, Petrus scrive:
Ma tu gli interventi li fai con scopo di contrapporti a qualcuno o c'è una logica più stringente?
Per quanto riguarda l'analisi di uno script involuto/lineare è una semplice considerazione. Che poi tolga o aggiunga o tolga qualcosa al film giudicate voi. Sostengo solamente che la tanto cantata trama arzigogolata poi così ingarbugliata non è.
Per quanto riguarda il sostenere che la regia non è malaccio e che i campi/controcampi sono gestiti con accortezza secondo te è una contraddizione?
Noto poi l'uso della stessa tecnica in modo un pò insistito, catturata poi da quel lato del film che non tenderei a definire sentimentale, ma sentimentalistico.
P.S.: il Carrey "serio" recita sempre così. In Eternal non ha fatto che accentuare il suo lato gigionesco
_________________
"I miei film cercano di parlare in maniera sommessa al cuore dell'uomo; il rispetto, la gentilezza, la comprensione reciproca, la riconoscenza, l'amicizia, l'umanità insomma, è la cosa più importante per l'uomo"
A.Kurosawa
[ Questo messaggio è stato modificato da: Petrus il 07-11-2004 alle 07:58 ]
|
la logica dei miei interventi è quella di capire e magari confrontarmi con chi la pensa diversamente da me.
non ho detto che se la regia non è malaccio e gestisce bene campi e controcampi allora sorge una contraddizione. niente affatto. volevo capire da dove sorgeva in te la locuzione "non è malaccio". che vorrebbe dire, non è una bellissima regia, ovvero, ha qualcosa che non va, è solo discreta. volevo capire perchè ma non credo tu l abbia spiegato. o forse si: lo è perchè usa la stessa tecnica insistentemente soprattutto sul versante che definisci sentimentalistico del film?
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
|
Petrus
 Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 07-11-2004 12:45 |
|
la regia non è malaccio significa che fa discretamente il suo lavoro, non osa dove potrebbe ma nemmeno si comporta male. All'uso accorto del campo e controcampo non corrisponde un altrettanto uso appropriato di piani sequenza, che vengono tagliati spesso e volentieri, o corrisponde un uso insistito di uno sfumato quasi impercettibile, segno, se usato reiteratamente, di mancanza di idee chiare sull'esatta amalgama delle scene.
D'altra parte un montaggio nervoso ma non troppo, fa passare in secondo piano questo uso un pò arruffato della mdp, e,d'altra parte il classicheggiante gioco (spesso anche triangolare) del campo/controcampo catalizza l'attenzione.
La regia non è malaccio
P.S.: " non capisco il tuo commento alla regia, della quale elogi i campi e controcampi (giustamente) , e poi ne dici che non è malaccio". Per come la scrivevi tu c'è palese contraddizione
_________________
"I miei film cercano di parlare in maniera sommessa al cuore dell'uomo; il rispetto, la gentilezza, la comprensione reciproca, la riconoscenza, l'amicizia, l'umanità insomma, è la cosa più importante per l'uomo"
A.Kurosawa
[ Questo messaggio è stato modificato da: Petrus il 07-11-2004 alle 12:47 ] |
|
MaratSafin
 Reg.: 17 Ott 2004 Messaggi: 831 Da: trafalmadore (CO)
| Inviato: 07-11-2004 18:42 |
|
quote: In data 2004-11-07 12:45, Petrus scrive:
la regia non è malaccio significa che fa discretamente il suo lavoro, non osa dove potrebbe ma nemmeno si comporta male. All'uso accorto del campo e controcampo non corrisponde un altrettanto uso appropriato di piani sequenza, che vengono tagliati spesso e volentieri, o corrisponde un uso insistito di uno sfumato quasi impercettibile, segno, se usato reiteratamente, di mancanza di idee chiare sull'esatta amalgama delle scene.
D'altra parte un montaggio nervoso ma non troppo, fa passare in secondo piano questo uso un pò arruffato della mdp, e,d'altra parte il classicheggiante gioco (spesso anche triangolare) del campo/controcampo catalizza l'attenzione.
La regia non è malaccio
P.S.: " non capisco il tuo commento alla regia, della quale elogi i campi e controcampi (giustamente) , e poi ne dici che non è malaccio". Per come la scrivevi tu c'è palese contraddizione
_________________
"I miei film cercano di parlare in maniera sommessa al cuore dell'uomo; il rispetto, la gentilezza, la comprensione reciproca, la riconoscenza, l'amicizia, l'umanità insomma, è la cosa più importante per l'uomo"
A.Kurosawa
[ Questo messaggio è stato modificato da: Petrus il 07-11-2004 alle 12:47 ]
|
Vedi che infatti non avevo capito i tuoi appunti..
Vedrò di risponderti brevemente, non per cercare contrapposizione ma perchè mi pareva che tu l'avessi chiesto qualche pagina prima, lamentando che le tue richieste erano cadute nel vuoto.
Se ti ricolleghi al mio discorso precedente (= nascosta critica alla società emozionale), penso che il mancato o incerto uso dei piani sequenza abbia una sua ragione.
Mi spiego: un piano sequenza presuppone una certa continuità: di luogo, di tempo e di soggetto percettivo.
Il fatto che ciò non venga fatto più che per una carenza tecnica del regista è dovuto a questi motivi:
Unità di luogo/tempo= noterai come non sia mai rintracciabile nel plot, sempre disperso fra subconscio del protagonista e ciò che avviene al suo esterno
Unità della fonte percettiva: qui a mio avviso sta il vero problema. Se si pensa che questo film sia una celebrazione dell'amore, come ha fatto qualcuno nel thread, allora hai pienamente ragione.
Se lo si vede come una critica, invece il fatto di non ricorrere al piano sequenza ha un suo senso. Cioè rappresentare la disseminazione e frantumazione dell'individuo moderno, anche a livello del senso del sè. Nemmeno nel subconscio di Joel c'è continuità, si salta da un ricordo all'altro come se non vi fosse collegamento fra questi.
Perchè? Perchè la vita non può essere interpretata su base emozionale. Rientra in un discorso che facevo con Tristam in off-topic. Se il tema del film è l'amore nel film sta anche scritto che su questa sola base (perchè in tutto il film è la sola) non si può ricostruire credibilmente un soggetto. E quindi il suo punto di vista. E quindi la sua percezione. E quindi una ragione per usare intensivamente il piano sequenza.
Ma è una mia interpretazione. Io l'ho visto così. E come in tutte le interpretazioni c'è qualcosa di mio e qualcosa del film.
Dove inizi il mio e finisca il film è difficile a dirsi. Si può solo dire che mi ha attivato certe idee, e quindi io lo interpreto alla luce di queste.
_________________ (..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar) |
|
|