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Autore La pianista
lyla87

Reg.: 09 Gen 2004
Messaggi: 1585
Da: palermo (PA)
Inviato: 20-02-2004 15:57  
Mah...non mi è piaciuto tanto, a dir la verità...ma l'altra alternativa era Il nome della rosa, e mi hanno detto che è un film noioso...
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I want to be free...

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MATRIXFAN

Reg.: 03 Giu 2003
Messaggi: 945
Da: VALENZANO (BA)
Inviato: 20-02-2004 16:03  
Certo sarà anche un po' pesante da vedere a scuola e per quanto riguarda il disagio giovanile ve ne sareste allontanati ancora di più che con LA PIANISTA! Ma se devo essere sincera, IL NOME DELLA ROSA è su un altro livello, è sicuramente il più bello dei 3! Almeno avreste seguito una storia intrigante e piacevole! Pazienza, sarà per la prossima volta...
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"L'uomo non sta sulla terra solo per essere felice... Vi si trova per realizzare grandi cose per la società, per raggiungere la nobiltà d'animo e andare oltre la volgarità in cui si trascina l'esistenza di quasi tutti gli individui." (VINCENT VAN GOGH)

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lemona

Reg.: 07 Gen 2002
Messaggi: 819
Da: ferrara (FE)
Inviato: 20-02-2004 19:36  
non boccerei del tutto come te nessuno mai ( e lo dice uno che odio i film di muccino dopo questo) , specie se devi farlo vedere a dei giovani , non per niente parla di loro il film di muccino ed e' piu adatto piuttosto che la pianista ( film molto bello), e consiglierei di leggere il libro

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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 21-02-2004 08:48  
quote:
In data 2004-02-20 19:36, lemona scrive:
non boccerei del tutto come te nessuno mai



io si!!
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"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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lemona

Reg.: 07 Gen 2002
Messaggi: 819
Da: ferrara (FE)
Inviato: 21-02-2004 12:57  
quote:
In data 2004-02-21 08:48, Petrus scrive:
quote:
In data 2004-02-20 19:36, lemona scrive:
non boccerei del tutto come te nessuno mai



io si!!


tra i film di muccino e il migliore

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MATRIXFAN

Reg.: 03 Giu 2003
Messaggi: 945
Da: VALENZANO (BA)
Inviato: 21-02-2004 13:21  
DICI? PER ME FORSE IL MIGLIORE E' L'ULTIMO BACIO... MA RIPETO, DI COME TE NESSUNO MAI HO VISTO SOLO I PRIMI 35 MINUTI E POI... ABBIOCCO TOTALE! DOVREI IMPEGNARMI E VEDERE IL RESTO!
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"L'uomo non sta sulla terra solo per essere felice... Vi si trova per realizzare grandi cose per la società, per raggiungere la nobiltà d'animo e andare oltre la volgarità in cui si trascina l'esistenza di quasi tutti gli individui." (VINCENT VAN GOGH)

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moxfurbona

Reg.: 04 Mar 2003
Messaggi: 1194
Da: lucca (LU)
Inviato: 21-02-2004 14:01  
Come mai nessuno ha fatto questa faccia leggendo che l'alternativa era Il nome della rosa?
Non era partita dall'idea di mostrare un film sul disagio giovanile?!
Non è cretina ,è proprio matta come un cavallo!!!!!!

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ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 21-02-2004 14:20  
cavoli mica lo avevo letto tra quali era indecisa...... ma proviamo a metterci nei suoi panni...proviamo a trovare un pelino dell'argomento che gli serviva in questi film...proviamo dai...
mmmmm mmmmm mmmmmm nel "nome della rosa" un ragazzo c'era, certo era monaco...ma quanti ragazzi oggi come oggi vogliono farsi frati...
oddio, era pure il 300(non vorrei sbagliarmi...)periodo attualissimo oserei dire....anche i temi di controriforma, stregoneria ecc ecc in qualche modo lato potrebbero in fondo in fondo, ma parecchio in fondo, essere attualizzati, una velata trama amorosa....il carpe diem? i diritti umani? la battaglia femminista? oddio ma la tua prfessoressa aveva ragione!!!!
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...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 24-02-2004 17:49  
Eccomi, un po' in ritardo, lo riconosco.
Ma mi sono fatta perdonare guardando il film 3 volte nel giro di 2 giorni; questo perchè mi è capitato sott'occhio ogni volta che mi sono trovata davanti alla tv, e perchè ognuna di quelle volte, non sono riuscita a tirarmi indietro.

Un film costruito su una donna, costantemente indagata dalla macchina da presa, ossessivamente, fino al raggiungimento del suo interno, nell'intimità più recondita, alla soglia della dispersione dei principi, dove ogni possibile giudizio è strozzato dall'aggrovigliamento dei dibattimenti tra la naturale istintività e la manipolata morale, dibattimento riprodotto all'interno del film nell'alternanza equilibrata tra la rappresentazione della perversione e la rappresentazione della rettitudine, portati sullo schermo con la stessa imperturbabilità visiva, con il medesimo contemplante uso del montaggio, cadenzato sulle inquadrature "pulite" dei volti, dei corpi, del sangue.
Lo definirei un film "astenuto", quindi coerente con la rigorosità del materiale divulgato, formale ma penetrante, raffinato ma violento. Un lucido ritratto di vita, un documentario sull'anima, uno stupro visivo, artefici di un disorientamento incondizionato, materializzato nella splendida Isabelle Huppert, coraggiosa ed impaurita, spudorata e riservata, dominante e remissiva. Un gioco quindi regolato dal dare e avere, ora amore o dolore, ora se stessi o gli altri; scegliendo o lasciandosi scegliere, nascosti alle spalle di se stessi o di fronte ai propri occhi spalancati.
Vorrei dire altro. Forse più avanti.

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 04-09-2004 10:37  
Erika Kohut è una frigida quarantenne che insegna pianoforte al conservatorio di Vienna, abita ancora con sua madre e la sua vita si divida tra musica e voyeurismo. Un giorno durante un esibizione privata incontra Walter, un ventenne che rimane subito affascinato dalla fermezza di Erika, e che insiste per entrare al conservatorio e prendere lezioni nella sua classe. Di lì a poco Walter s’innamorerà di Erika, la quale ricambierà solo esponendogli il suo malato desiderio di sodomia e depravazioni, che lo potranno forse ricondurre a lei.
Il nodo massimo sul quale poi si snoda il terzo film dell’austriaco Haneke è l’interpretazione magistrale di Isabelle Huppert, Palma d’Oro grazie a questo ruolo, aiutata da un ottima Annie Girardot e da un altrettanto bravo Benoit Magimel, anch’esso vincitore della Palma d’oro con “La Pianista”; un film disturbante e scomodo che mette in chiaro quanto la società disponga di gerarchie mentali e comportamentali, che provocano vite sofferte e irrecuperabili da ogni agente esterno, da ogni malattia e dichiarazione, da ogni vergogna o privazione. Il sessantaduenne Michael Haneke, nato in un 1942 di grandi autori cinematografici, lavora interamente di sottrazione, di romanticismo e decadentismo, sbatacchia i suoi attori e spettatori da un emozione ad un'altra, da una sequenza di grandissimo cinema, come la salita delle scale di Walter e quella in ascensore di Erika con sua madre o l’imprevedibile finale, a una di cinema esclusivamente sballottante e di qualità spesso incostante, come l’impacciato inizio o la pedante lungaggine del pre finale. Ma davanti agli occhi non si hanno altro che dettagli, inserzioni sensoriali, degradazioni umane e sensazioni sporche, piani sequenza imprescindibili e irreprensibili fotogrammi statici, non si scorge altro che una grande e scombussolante opera viva, vincitrice a Cannes 2001 del Gran Premio della Giuria, che fa riflettere sugli intrattenimenti vitali, sui desideri, le privazioni e il silenzioso nostro costante sadomasochismo immaginario. “La pianista” potrebbe diventare lo status symbol della donna repressa del nuovo millennio, la fresca “bella di giorno”, entrambe sodomizzate solamente da loro stesse e dalla società, il che non è poco.

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La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

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Pazolini

Reg.: 27 Set 2003
Messaggi: 192
Da: Redsertre (AL)
Inviato: 26-09-2004 00:34  
quote:
In data 2003-05-26 18:43, lemona scrive:
il film non e veritiero rispetto al libro: nel libro viene spiegato ancora piu duremannte i litigi fra le e la madre...



ho appena finito di vedere il dvd e relativi extra ed Haneke nell'intervista dice di aver aggiunto lui la figura della madre che nel libro non era presente...


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stevie

Reg.: 26 Feb 2004
Messaggi: 2135
Da: viterbo (RM)
Inviato: 07-10-2004 13:41  
quote:
In data 2004-09-26 00:34, Pazolini scrive:
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In data 2003-05-26 18:43, lemona scrive:
il film non e veritiero rispetto al libro: nel libro viene spiegato ancora piu duremannte i litigi fra le e la madre...



ho appena finito di vedere il dvd e relativi extra ed Haneke nell'intervista dice di aver aggiunto lui la figura della madre che nel libro non era presente...





L'autrice del libro ha appena ricevuto il Nobel pr la letteratura. toccherà leggerlo, il film mi aveva agghiacciato.
_________________
Save the cheerleader, save the world

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Foxissimo

Reg.: 21 Lug 2004
Messaggi: 986
Da: Lucca (LU)
Inviato: 07-10-2004 14:34  
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In data 2004-10-07 13:41, stevie scrive:
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In data 2004-09-26 00:34, Pazolini scrive:
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In data 2003-05-26 18:43, lemona scrive:
il film non e veritiero rispetto al libro: nel libro viene spiegato ancora piu duremannte i litigi fra le e la madre...



ho appena finito di vedere il dvd e relativi extra ed Haneke nell'intervista dice di aver aggiunto lui la figura della madre che nel libro non era presente...





L'autrice del libro ha appena ricevuto il Nobel pr la letteratura. toccherà leggerlo, il film mi aveva agghiacciato.




Mi hai preceduta.. ma ti perdono..
_________________
morte a videodrome, gloria e vita alla nuova carne

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stevie

Reg.: 26 Feb 2004
Messaggi: 2135
Da: viterbo (RM)
Inviato: 07-10-2004 14:36  
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In data 2004-10-07 14:34, Foxissimo scrive:
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In data 2004-10-07 13:41, stevie scrive:
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In data 2004-09-26 00:34, Pazolini scrive:
quote:
In data 2003-05-26 18:43, lemona scrive:
...









L'autrice del libro ha appena ricevuto il Nobel pr la letteratura. toccherà leggerlo, il film mi aveva agghiacciato.




Mi hai preceduta.. ma ti perdono..





sarei un maschietto...

_________________
Save the cheerleader, save the world

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scimmiato

Reg.: 06 Ott 2004
Messaggi: 13
Da: Milano (MI)
Inviato: 07-10-2004 18:55  

Il vero soggetto è la musica.
La sensazione che ho avuto è che sia la musica ad assistere, muta, al dramma che si compie, come un dio che punisce col sangue la sua assenza dalla vita dell'uomo.
Ancora di più: che la musica usi le persone come tramite per affermarsi al mondo e che abbandoni questo alla deriva di se stesso nei momenti in cui i silenzi privati della propria solitudine esplodono.
Così le persone sono solo un tramite per un dolore universale, che non può essere espiato se non con l'atto stesso di vivere. E' un bel film contro l'uomo e la sua pochezza.
Huppert straordinaria tra l'altro, come sempre.
_________________
There's something I wanted to tell you
so funny you'll kill yourself laughing
but then I look around
and I remember
that I am alone... forevermore.
Morrissey

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