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Il signore degli anelli: le due torri |
SimeOne
Reg.: 26 Ago 2002 Messaggi: 1207 Da: Villasanta (MI)
| Inviato: 28-12-2002 19:18 |
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quote: In data 2002-12-28 04:23, mattia scrive:
mio dio...
purtroppo arrivato a Londra mi sono ubriacato e ora non ho la forza di scrivere, nonostante stia scrivendo. domani vi insegnerò a capire... e scusate l'arroganza, ma le cose che avete scritto contro di me e in generale contro il mio intervento non reggono...
forza allora. tutti dietro di me. con tranquillità. domani, domani, oh si....
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Si maestro....
_________________ STAY FOCUSED..... |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 28-12-2002 19:48 |
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quote: In data 2002-12-28 19:14, SimeOne scrive:
Bene,settimana scorsa finalmente,dopo anni che lo sentivo nominare ,manco fosse la pietra miliare della cinematografia contemporanea,ho visto 8 12....sarò ripetitivo,citerò ancora Villaggio,nei panni del rag.Ugo...secondo me 8 12 è una CAGATA PAZZESCA!!!!!!!!!!!!
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Pazzesco...
_________________ E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani. |
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Alessandro
Reg.: 12 Nov 2002 Messaggi: 1274 Da: Milano (MI)
| Inviato: 28-12-2002 20:52 |
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Io di Fellini ho visto tutto. Ed è uno dei registi più freddi e distaccati con la materia che tratta (i suoi desideri e i suoi incubi) che conoscca. Ma lo amo perchè, nonostante questo, molti suoi film mi emozionano fortemente.
"Otto e mezzo" non è il mio preferito, ma è un film molto personale, e per questo interessante. Per me.
Poi non vedo niente di male, se a qualcun altro sembra una cagata.
_________________ Io sono tutti. |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 28-12-2002 20:56 |
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quote: In data 2002-12-27 11:13, OneDas scrive:
Jackson carpisce tutto questo dal libro, e la sua messinscena è perfetta. Dalla cura dei dettagli alle spettacolari riprese aeree, dal decoupage sempre meticoloso ed enfatizzante, Jackson coglie l’intima essenza del libro e poco interessa, a me per lo meno, che il tutto sia “imbrigliato” da una sceneggiatura rigida.
Si dice: il libro era già pronto lì per essere filmato. Occorre, a mio parere, liberarsi dall’oppressiva presenza del libro.
Copiare il libro sarebbe stata un’impresa improba oltre che errata ed ingiusta. Penso che siamo tutti d’accordo nel pensare che nessuna opera cinematografica potrà risuscitare in noi quel gusto, anche feticista, che ci rimanda quell’oggetto meraviglioso chiamato libro.
Detto questo, urlo: viva la sceneggiatura perché da forma e respiro alle visioni che la scrittura aveva suscitato nel nostro cervellino. Io, ce l’avevo da quasi vent’anni (dalla prima volta che lessi il libro), grazie alla sceneggiatura hanno preso corpo, posso confrontarle e, al limite, correggerle (ma non è indispensabile). Viva la sceneggiatura perché condensa, selezionando gli eventi, un tempo narrativo altrimenti impossibile. Viva i mille anni ridotti ad un secondo di rallenty e viva quei drammatici secondi che seguono la scomparsa di Gandalf dilatati in minuti gravi e solenni ed inconsolabili.
Penso che lo script tratto da un romanzo, soprattutto se così di successo e così noto, sia un continuo allontanarsi e riavvicinarsi alla fonte primaria, quando l’elastico della creatività inizia ad irrigidirsi è bene tornare al punto di partenza per schiarirsi le idee. Eppure sono convinto che Jackson non si sia mai allontanato troppo da Tolkien. Come un discepolo affezionato ha sempre navigato a vista.
Francamente, non avrei tollerato un Tolkien rappresentato con gli stilemi intimistici e nichilisti dell’ “altro cinema”. Intendiamoci, io adoro il cinema indipendente, scarno e solido ma, mi si passi il paragone, in questo caso era come chiedere a Michelangelo di affrescare la cappella Sistina con i colori a pastello…
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Innanzi tutto vorrei specificare un cosa importante.
non capisco perchè il tuo messaggio si sia risolto ad un inno (per altro giusto) alla sceneggiatura come disciplina letteraria e pratica narrativa cinematografica.
nessuno qui ha mai messo in dubbio la necessità della sceneggiatura come elemento di partenza del film. siamo in un ambiente economico molto precario e di alto livello, le certezze ci devono essere e devono essere presentate, previo il mancato finanziamento...
quindi la sceneggiatura... potrei imitarti e ricapitolare le modalità rappresentative della Sceneggiatura, ma non è questo che porterebbe a qualcosa. perchè nel tuo discorso quello che viene costantemente discusso è la sceneggiatura in senso assoluto: le sue funzioni e le sue modalità narrative. caratteristiche oggettive e reali. ci sono, sono schematismi che tutti (o quasi)i film utilizzano. non si può discutere su queste cose perchè fanno "ontologicamente" parte del cinema stesso. non vogliamo infatti fare i Godard della situazione...
quello che sarebbe più interessante invece è discutere di come la sceneggiatura del film (e solo di questo film), nata dal libro di Tolkien, sia stata strutturata per sviluppare il film.
il film, è da dire, l'ho visto una volta un anno fa. è mi è abbastanza difficile, quindi, parlarne con lucidità, perchè la memoria non mi aiuta. non mi aiuta nemmeno se consideriamo che il film, poichè non mi piacque, cercai di dimenticarlo per "evitare di soffrire".
ma dalle poche cose che mi ricordo, le cui sensazioni sono già state sommariamente descritte nel mio precedente messaggio, mi è impossibile apprezzare il film.
che il film sia il riflesso del libro è indubbio. nessuno mette in fallo questa constatazione. è il film del libro! mi pare ovvio.
come mi pare ovvio che ci sia e ci debba essere un gioco tra invenzione e lealtà. altrimenti il film sarebbe tratto da una sceneggiatura originale e non sarebbe più ovviamente il Signore degli Anelli il film che stiamo vedendo.
il problema è qui un altro.
il problema sta proprio nelle modalità di sviluppo del film. non c'entra nulla la condensazione degli eventi in un ralenti o l'amputazione (forse necessaria) di alcune parti. si parla invece esattamente della struttura del film a priori e poi eventualmente, e solo marginalmente e i seconda istanza, della sua aderenza con il testo originale.
quando dico che "il libro era già pronto per essere utilizzato" mi riferisco essenzialmente a quelle cose che sono state presentate in maniera così semplice e efficace e già adatte ad una rappresentazione cinematografica che è assurdo vederle modificate, magari erroneamente, per motivazioni che sfuggono la comprensione. non mi riferivo quindi all'interezza del film, ma soltanto a piccole cose, particolari, oggetti e situazioni, luoghi e personaggi.
e tu Onedas dovresti essere il primo a supportare questa semplice (quanto innocua) tesi se è vero che affermi che Jackson ama il libro e dal libro parte.
Inneggiare la Sceneggiatura in quanto metodo va pure bene quindi. niente di particolare. ma la sceneggiatura del Signore degli Anelli è una sceneggiatura, che al di là delle scelte e delle rappresentazioni visive, si costruisce in una maniera banale e troppo semplice. come se il modello più stupido fosse quello più immediato e privo di problemi o complicazioni
allora ci si potrebbe interrogare su come siano arrivati a scegliere e a girare il film secondo questa sceneggiatura così ridotta e priva anche delle più semplici profondità,,, ed è qui che allora paragonandolo con il libro, il film inizia a cedere. e tutti quei momenti "magici" e sentiti che Tolkien con un immagine visiva ti offre, vengono così mortificati da eliminare ogni aurea positiva all'immagine stessa.
poi c'è un'altra cosa che non ho seriamente capito. il fatto che i particolari siano così abilmente rappresentati sfugge dal merito del film se questo deve essere giudicato dal punto di vista cinematografico. ok che sono importanti e divertenti, ma non credi sia ben poco potere credere di esaltare un film dalla sua rappresentazione abile di una cosa che fino ad ieri era rimasta nella nostra mente? e tra l'altro neanche questp è vero. se ti scorri alcuni libri di illustrazioni ispirate a Tolkien vedrai che potrai ritrovare quella stessa meraviglia che hai scoperto nel film...
in sostanza il film ha molto su cui essere criticato, e il cinema continua a "ingannare" molte persone. me compreso, sia chiaro...
e inganna sempre su questioni poco importanti...
infatti un'altra cosa importante che segna un pò il fallimento di questo film è la regia stessa.
ci sono momenti in cui questa svolge un ruolo importante e si struttura con semplicità ed efficacia. momenti in cui il film scorre veloce e "funziona", altri in cui le soluzioni sono "confuse" e raffazzonate velocemente. momenti in cui tutto è affidato al sensazionalismo dei movimenti della macchina da presa e a inquadrature autocompiacenti dove la sensazione generale del trascorre spazio temporale (che ha effetto sulla nostra psicologia) viene spezzata in maniera sgradevole. sono particolrai, certo, che forse noto solo io, ma sono le cose che questo film mi fa vedere. è la sua forma che si disvela. ciò che Jackson decide di rappresentare e come.
il controlatare di questo autocompiacimento singhiozzante e psicologicamente spiazzante sono le risoluzioni registiche del principio triangolare del campo e del contro campo.
queste spesso sono risolte banalmente e alcuni posizionamenti di macchina danno davvero fastidio. al pari delle inquadrature autocelebranti, a se stanti e poco relazionabili nel continuum, anche queste "coperture di campo" singhiozzano, sono "sbagliate" (notare le virgolette, please) e irritano l'occhio mentale.
ma ripeto, parlo un pò troppo generalmente, su ricordi lontani, cercando di scrivere quelle che allora furono le mie sensazioni e le mie critiche anche se, lo ammetto, per una critica più "oggettiva" e particolareggiata servirebbe rivedere e avere davanti il film. e allora, in quel caso, senza modestia, non ci sarebbe davvero scampo...
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 28-12-2002 21:27 |
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quote: In data 2002-12-27 15:28, SimeOne scrive:
POi quest'altra cosa:lo scontro tra bene e male,una vittoria....Ma il libro dice proprio questo,non possono inventarsi altro!!!E poi quasi tutta la letteratura romanziera è riconducibile a questo schema che cazzo vuol dire?!!!!Ma possibile che per una volta non riesci a smettere di farti tutte ste seghe mentali e a goderti in santa pace un film che per potenza visiva,bellezza stilistica e ,aggiungo io impegno di chi ci ha lavorato per sette anni,ivi comprese le migliaia di maestranze e artisti ???!!!!Non c'è niente da fare,hai la mente ottenebrata dalle ideologie e dai preconcetti,e sì che dimostri di essere un ragazzo intelligente...a proposito:guarda che l'intelligenza non è scrivere pensieri chilometrici,in un italiano contorto infarcito di termini astrusi....scrivi di meno,meno in "critichese" e ragiona di più come spettatore...(Pittori,scultori,armaioli,gioiellieri,costumisti...)
Ah già adesso mi ricordo...tu eri quello che additavi Signs come un capolavoro...ma come si fa cazzo....
: : :
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tocca a te ora...
innanzi tutto quando parlo di scontro tra bene e male non mi riferisco di certo alla storia, che in alcune sue parvenze è anche molto simile al film ....
se avessi letto con proprietà invece di incagliarti in termini difficili (quali poi me lo dirai semmai riportando un elenco) avresti inteso che il mio concetto girava essenzialmente su come una sceneggiatura potesse, attraverso la rappresentazione della regia, inaridirsi su uno schema banale.
inoltre la mia era una considerazione che valeva interamente per i casi particolari, non mi interessa il senso generale della morale del film.
allora, considerando questi piccoli eventi e come la regia li concretizza visulamente mi viene da storcere il naso davanti alla condensazione dei fatti intorno a poli contrapposti. ed ecco allora la sfida tra l'orco e Aragorn che cerca attraverso un espediente narrtivo di condensare la generalità di un combattimento molto più ampio rispetto al singolo scontro uno contro uno che il film invece tenderebbe a farci credere....
su queste scelte narrative si innesta la regia, schiava, offrendoci prontamente inquadrature dedicate appositamente per sottolineare questo inaridimento epico. è un film certo, ma chi dice che il film debba essere la mortificazione dell'ampiezza narrtiva di un libro? il film si muove su un altro piano, differente. è impossibile per un film uguagliare il senso epico che nasce da miriadi di parole e di enunciati. questo ogni regista dovrebbe ricordarselo e da questo cercare di utilizzare il cinema, l'arte del cinema, come, non sotituitivo (perchè questo sarebbe soltanto un triste ripiego) ma parallelo evocativo.
ci sono film che riescono ad "evocare", magari non superano la grandezza della narrazione del libro, ma riescono a ritagliarsi il loro spazio in una disciplina diversa. Dune, per quanto criticabile, spesso ci riesce. riesce anche dove il libro non ce la fa. e questo è tutto a suo vantaggio. riesce con l'immagine, suo unico e più importante veicolo, a concretizzare al pari del testo narrativo, un esempio parallelo di efficacia.
----di seguito puntualizzazioni a carattere personale(non ti offendere)---
inoltre:
nessuno critica il lavoro di migliaia di artigiani che si sono rotti la schienza dietro al film... non confondere.
perchè c'è il lavoro di numerosi operai dietro il film non andrebbe criticato? dubito. non fare il comunista.
inoltre:
i miei preconcetti e le mie ideologie me le sono costruite con anni di fatica. ci sono e almeno io ringrazio che ci siano. almeno da queste nascono alcune idee. non è una critica a te, ma un dato di fatto per me.
inoltre:
scrivere chilometri di parole e usare termini complessi è la naturale conseguenza di un pensiero. non potrei mai limitarmi a condensare un'idea in un aggettivo. dire: "bello!" dire: "cagata" lo lascio a chi si sente di farlo, contento di farlo.
per questo non sono uno spettatore e non lo sarò mai più. il cinema è una disciplina molto difficile e complessa, non è una giostra per divertimenti.
inoltre:
non ho mai affermato che Signs fosse un capolavoro, ho solo scritto sul film e segnalato dove questo avesse dei pregi.
nulla a che vedere con Porro che non mi può stare minimamente dietro... questo è da riconoscere.
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 28-12-2002 21:36 |
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Si per carità Fellini può non piacere( a me fa impazzire) ma dire che è una cagata pazzesca è un po' esagerato.....comunque non è consigliabile per chi non ha mai visto Fellini partire dal suo film più ostico...
_________________ E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani. |
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 29-12-2002 11:13 |
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quote: In data 2002-12-28 18:52, SimeOne scrive:
quote: In data 2002-12-28 16:34, badlands scrive:
la cosa buffa è che anche a me il signore degli anelli è piaciuto,è sembrato un buon film,ma non di più,non quello che si vuol far credere,perchè è indubbio lo sfarzo visivo che il film emana,che la ricostruzione e puntigliosa e tutto quanto,ma resto convinto che il libro di partenza era così intoccabile che non era pensabile trarne un capolavoro.e il film non lo è,sempre a mio modesto parere,ma di certo è un bel film,che si fa vedere e apprezzare,ma per me non rientra nella cerchia dei capolavori,come posson esserlo,tra i film recenti,man on the moon,the truman show,i tenenbaum,l'ora di religione,spider,e uno e due.poi son sempre pareri,e si può sempre ritenerlo capolavoro nel suo genere,col vantaggio che a quel genere appartengon poche pellicole e si fa prima a definir qualcosa capolavoro.di certo anche io,pur non avendo comperato nulla del rpimo fin'ora,vedrò la seconda parte a gennaio,sapendo già che mi piacerà come la prima,e che come la prima non potrò negare l'enorme dispiego di mezzi e l'infinito amore profusi,ma penso che ancora una volta potrò solo ritenerlo un buon film,non un capolavoro,che non certo nulla per meritarsi premi importanti come un oscar.per quanto possan ancora significare questi premi.
e comunque,sempre a mio aprere,non può bastare l'impegno di una troupe per apprezzar di piu un film,altrimenti anche pinocchio sarebbe per tutti un capolavoro.
ciao!
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Badlands,è vero che ci sono anche amanti del libro rimasti delusi dal film....ma tradurre su celluloide un simile capolavoro era un impresa assolutamente improba...e poi nella storia del cinema quasi nessuna pellicola è stata mai all'altezza del libro da cui deriva...e questo perchè ognuno di noi leggendo un libro si immagina qualcosa di diverso,in un certo senso il proprio film se lo è già creato in testa...Quello nelle sale è il Signore degli Anelli di Jakson,non quello di Mattia,di SimeOne o di qualsivoglia altro individuo....ovvio che non possa piacere a tutti (cerco di essere conciliante ,anche se io personalmente non mi capacito di come possa non piacere...).Ciò non toglie che tuttavia il film sia "oggettivamente" realizzato maestria e tecnica sopraffina,e,professionalmente parlando,con una dedizione e un amore che sfiorano il fanatismo,prova ne sia il making of del film...Ecco perchè trovo stupido (secondo me) come fa Mattia accusare Jakson sostanzialmente di disonestà professionale e cinematografica,di avere in sostanza imbastito un operazione commerciale e furbesca tradendo lo spirito del libro:questa è una falsità.
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su questo son d'accordo,credo che l'amore di jackson sia davvero sconfinato per questa opera,cosi come è ovvio che era impossibile una versione totalmente fedele e che accontentasse tutti.non penso proprio sia stata una furbata commerciale realizzarlo,prova ne sia che è un film sostanzialmente indipendente,la nexo forse lo distribuisce?.e quindi è ingiusto dire certe cose del regista,almeno secondo me.poi è ovvio,si può rimanere più o meno colpiti o affascinati dal tutto,ma l'impegno e l'amore buttato in questa trilogia è innegabile,su questo son piu che d'accordo.meno sul definirla capolavoro,ma questi poi son giudizi personali.
ciao!
[ Questo messaggio è stato modificato da: mattia il 29-12-2002 alle 20:45 ] |
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POLLON
Reg.: 28 Gen 2002 Messaggi: 21 Da: ROMA (RM)
| Inviato: 29-12-2002 12:11 |
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MATTIA,SEI UN POVERO PAZZO!
pENSI CHE LA GENTE SI METTA A LEGGERE UNA PALLA DEL GENERE,DI UN POVREO SFIGATO CHE DEVE PER FORZA ANDARE CONTROCORRENTE,USANDO PAROLONI DI DISCRETO EFFETTO MA DI BASSISSIMO CONTENUTO??
IL FILM E' PIACIUTOA A TUTTA LA GENTE NORMALE CHE LO HA VISTO,I FAN LO HANNO POI ADORATO,MA DIRE CHE NON E' BELLO E' PROPRIO NON AVER NIENTE DI MEGLIO DA FARE.
_________________
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SimeOne
Reg.: 26 Ago 2002 Messaggi: 1207 Da: Villasanta (MI)
| Inviato: 29-12-2002 12:35 |
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quote: In data 2002-12-28 21:36, Quilty scrive:
Si per carità Fellini può non piacere( a me fa impazzire) ma dire che è una cagata pazzesca è un po' esagerato.....comunque non è consigliabile per chi non ha mai visto Fellini partire dal suo film più ostico...
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Mi riferivo solo al fatto che tutti si riempiono la bocca con il nome Fellini quando vogliono fare bella figura parlando di cinema.Se dici che Fellini ti fa schifo (a proposito,ho visto anche la città delle donne...) sei uno che non capisce un cazzo di cinema,mi spiace ma non sono d'accordo....Ieri sera ho provato ancora a vedermi The Kingdom,ma niente,neanche col doping...per vederlo mi ci vorrebbe lo stratagemma escogitato da Argento in Opera.Spilloni sotto le palpebre....
_________________ STAY FOCUSED..... |
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SimeOne
Reg.: 26 Ago 2002 Messaggi: 1207 Da: Villasanta (MI)
| Inviato: 29-12-2002 12:46 |
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quote: In data 2002-12-28 21:27, mattia scrive:
quote: In data 2002-12-27 15:28, SimeOne scrive:
POi quest'altra cosa:lo scontro tra bene e male,una vittoria....Ma il libro dice proprio questo,non possono inventarsi altro!!!E poi quasi tutta la letteratura romanziera è riconducibile a questo schema che cazzo vuol dire?!!!!Ma possibile che per una volta non riesci a smettere di farti tutte ste seghe mentali e a goderti in santa pace un film che per potenza visiva,bellezza stilistica e ,aggiungo io impegno di chi ci ha lavorato per sette anni,ivi comprese le migliaia di maestranze e artisti ???!!!!Non c'è niente da fare,hai la mente ottenebrata dalle ideologie e dai preconcetti,e sì che dimostri di essere un ragazzo intelligente...a proposito:guarda che l'intelligenza non è scrivere pensieri chilometrici,in un italiano contorto infarcito di termini astrusi....scrivi di meno,meno in "critichese" e ragiona di più come spettatore...(Pittori,scultori,armaioli,gioiellieri,costumisti...)
Ah già adesso mi ricordo...tu eri quello che additavi Signs come un capolavoro...ma come si fa cazzo....
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tocca a te ora...
innanzi tutto quando parlo di scontro tra bene e male non mi riferisco di certo alla storia, che in alcune sue parvenze è anche molto simile al film ....
se avessi letto con proprietà invece di incagliarti in termini difficili (quali poi me lo dirai semmai riportando un elenco) avresti inteso che il mio concetto girava essenzialmente su come una sceneggiatura potesse, attraverso la rappresentazione della regia, inaridirsi su uno schema banale.
inoltre la mia era una considerazione che valeva interamente per i casi particolari, non mi interessa il senso generale della morale del film.
allora, considerando questi piccoli eventi e come la regia li concretizza visulamente mi viene da storcere il naso davanti alla condensazione dei fatti intorno a poli contrapposti. ed ecco allora la sfida tra l'orco e Aragorn che cerca attraverso un espediente narrtivo di condensare la generalità di un combattimento molto più ampio rispetto al singolo scontro uno contro uno che il film invece tenderebbe a farci credere....
su queste scelte narrative si innesta la regia, schiava, offrendoci prontamente inquadrature dedicate appositamente per sottolineare questo inaridimento epico. è un film certo, ma chi dice che il film debba essere la mortificazione dell'ampiezza narrtiva di un libro? il film si muove su un altro piano, differente. è impossibile per un film uguagliare il senso epico che nasce da miriadi di parole e di enunciati. questo ogni regista dovrebbe ricordarselo e da questo cercare di utilizzare il cinema, l'arte del cinema, come, non sotituitivo (perchè questo sarebbe soltanto un triste ripiego) ma parallelo evocativo.
ci sono film che riescono ad "evocare", magari non superano la grandezza della narrazione del libro, ma riescono a ritagliarsi il loro spazio in una disciplina diversa. Dune, per quanto criticabile, spesso ci riesce. riesce anche dove il libro non ce la fa. e questo è tutto a suo vantaggio. riesce con l'immagine, suo unico e più importante veicolo, a concretizzare al pari del testo narrativo, un esempio parallelo di efficacia.
----di seguito puntualizzazioni a carattere personale(non ti offendere)---
inoltre:
nessuno critica il lavoro di migliaia di artigiani che si sono rotti la schienza dietro al film... non confondere.
perchè c'è il lavoro di numerosi operai dietro il film non andrebbe criticato? dubito. non fare il comunista.
inoltre:
i miei preconcetti e le mie ideologie me le sono costruite con anni di fatica. ci sono e almeno io ringrazio che ci siano. almeno da queste nascono alcune idee. non è una critica a te, ma un dato di fatto per me.
inoltre:
scrivere chilometri di parole e usare termini complessi è la naturale conseguenza di un pensiero. non potrei mai limitarmi a condensare un'idea in un aggettivo. dire: "bello!" dire: "cagata" lo lascio a chi si sente di farlo, contento di farlo.
per questo non sono uno spettatore e non lo sarò mai più. il cinema è una disciplina molto difficile e complessa, non è una giostra per divertimenti.
inoltre:
non ho mai affermato che Signs fosse un capolavoro, ho solo scritto sul film e segnalato dove questo avesse dei pregi.
nulla a che vedere con Porro che non mi può stare minimamente dietro... questo è da riconoscere.
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2 precisazioni...
1)Mi scuso per averti accumunato a Porro (preferivi Mengo?Anche a lui è piaciuto perchè ha incassato un milione di paperdollari nei primi 3 secondi...)
2)Premio all'originalità:mi sono sentito riferire epiteti di ogni tipo ma è la prima volta che qualcuno mi da del comunista!!!
Cmq anche in questo caso,come per Signs,siamo su due pianeti diversi,troppo distanti per interloquire "garbatamente"....
Come con Quilty,lui è la mia "nemesi"!!!Tutto quello che mi fa schifo ,a lui piace (addirittura da impazzire,nel caso di Fellini...)!!!!Secondo me se un giorno dovessimo incontrarci ci disintegreremmo come MATERIA-ANTIMATERIA!!
Massimo rispetto comunque per entrambi,ogni tanto mi infervoro ma la mia è una violenza solo verbale.King Kamali è buono come il pane...
_________________ STAY FOCUSED..... |
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mallory
Reg.: 18 Feb 2002 Messaggi: 6334 Da: Genova (GE)
| Inviato: 29-12-2002 16:09 |
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quote: In data 2002-12-29 12:11, POLLON scrive:
MATTIA,SEI UN POVERO PAZZO!
pENSI CHE LA GENTE SI METTA A LEGGERE UNA PALLA DEL GENERE,DI UN POVREO SFIGATO CHE DEVE PER FORZA ANDARE CONTROCORRENTE,USANDO PAROLONI DI DISCRETO EFFETTO MA DI BASSISSIMO CONTENUTO??
IL FILM E' PIACIUTOA A TUTTA LA GENTE NORMALE CHE LO HA VISTO,I FAN LO HANNO POI ADORATO,MA DIRE CHE NON E' BELLO E' PROPRIO NON AVER NIENTE DI MEGLIO DA FARE.
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Pollon...se solo tu riflettessi prima di postare...
io ho letto tutti gli interventi,specialmente quello di Mattia,che condivido totalmente...
e non mi pare di aver letto che il film non sia bello;ho letto una disquisizione attenta e scrupolosa a proposito dell'approccio registico,non solo di Jackson,ma del tipico regista hollywoodiano...
dal momento che non avrai certamente letto l'intervento di Mattia...
ti riporto una frase assolutamente veritiera del suo post:
"il film si muove su un altro piano, differente. è impossibile per un film uguagliare il senso epico che nasce da miriadi di parole e di enunciati. questo ogni regista dovrebbe ricordarselo e da questo cercare di utilizzare il cinema, l'arte del cinema, come, non sotituitivo (perchè questo sarebbe soltanto un triste ripiego) ma parallelo evocativo."
ora prova a riflettere...
ciao
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 29-12-2002 20:49 |
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Pollon...
con quell'avatar non riesco davvero a risponderti...
hai fiaccato le mie intenzioni annebbiate ora da miriade di ormoni...
oh lamu... amore....
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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mengo13
Reg.: 07 Mag 2002 Messaggi: 978 Da: svizzara (es)
| Inviato: 30-12-2002 00:58 |
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(preferivi Mengo?Anche a lui è piaciuto perchè ha incassato un milione di paperdollari nei primi 3 secondi...)
????????????????????????????????????????????
HAHA...L'unico che rive e' JACKSON... |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 30-12-2002 01:01 |
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quote: In data 2002-12-30 00:58, mengo13 scrive:
HAHA...L'unico che ride e' JACKSON...
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dici bene...
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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OneDas
Reg.: 24 Ott 2001 Messaggi: 4394 Da: Roma (RM)
| Inviato: 30-12-2002 10:54 |
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Caro Mattia, nel tuo intervento di risposta colgo una contraddizione nelle tue argomentazioni.
Prima affermi che il libro è già pronto ad essere utilizzato, e quindi implicitamente postuli l'inutilità di un adattamento cinematografico poi però critichi la sceneggiatura perchè "troppo banale e troppo semplice (ed io interpreto perchè troppo appiattita al libro.)
Delle due l'una: o una sceneggiatura più personale e quindi più autonoma e meno vincolata al libro o una smeplice trasposizione dell'opera letteraria. Scegli.
Quando dico che Jackson ama profondamente il libro intendo affermare che la sua passione, fanatismo potremmo anche definirlo (se ti vedi gli extra del dvd questa è l'impressione che se ne ricava), lo fa accostare al libro con tale riverenza e rispetto che lo porta esclusivamente a compiere un'operazione di maieutica emotiva. Mi spiego: il progetto di Jackson è "solo" quello di tirar fuori le emozioni che il libro gli, e ci, ha dato. Progetto che io condivido tanto nella sua elaborazione quanto nella sua esecuzione. A mio parere il regista è riuscito ampiamente in questo progetto. Le emozioni e le tensioni provate durante l'inseguimento dei nazgull io le ho provate, anzi, riprovate, guardando il film. Il senso di grave sciagura incipiente nelle miniere di Moria l'ho provato, e riprovato nelle visioni del film (a proposito io l'ho visto 4 volte... e l'ultima nella versione integrale e ti assicuro che le scene tagliate non avrebbero stonato assolutamente al cinema.
Circa i meriti del Jackson regista, francamente, non mi sembra il caso di controbbattere. Perchè scendiamo nel campo dei gusti personali i quali, come si sa, non disputandum. A me, le sue scelte stilistiche, i movimenti della macchina, le inquadrature "autocelebranti" hanno esaltato il mio "occhio mentale". A te lo hanno irritato... Che fare, ognuno ha il proprio occhio mentale...
P.S. Attendo, ti assicuro senza timore alcuno, una tua seconda visione del film.
_________________ tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ? |
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