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Autore IL petroliere
Linea5

Reg.: 15 Mar 2008
Messaggi: 1
Da: Urbania (PS)
Inviato: 15-03-2008 16:37  
Straordinaria interpretazione (ma a tanto ci aveva abituati ) di D.D. Lewis , il film scava nell'inconscio umano portando a galla la sete di potere e l'avidita' , che inesorabilmente portano il protagonista all'annullamento e all'autodistruzione.
Forse vado controcorrente , ma ritengo sublimi le scene con il predicatore , prima quando viene schiaffeggiato sbattuto a terra e sporcato di petrolio da Daniel (convinto che il danaro possa tutto) per non aver salvato suo figlio , poi nella scena finale sul campo di bowling dove assistiamo al reciproco annullamento morale ed umano di entrambi i protagonisti.
Ottimo film , criticabile solamente per un ritmo un pò lento .

Mauro

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MrPulp

Reg.: 17 Mar 2008
Messaggi: 2
Da: Sinnai (CA)
Inviato: 17-03-2008 15:07  
ho trovato questo film veramente TROPPO lento e poco scorrevole, con passaggi temporali, non ben strutturati....
La colonna sonora era azzeccata......
Ma ciò che non mi è piaciuto per niente è stato il finale....sembra quasi che al regista fossero rimasti solo 2 minuti di pellicola da riempire a caso....
Nel complesso.... un film da 5-

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bliss05100

Reg.: 16 Mar 2004
Messaggi: 777
Da: bologna (BO)
Inviato: 12-08-2008 15:49  
bene, io l ho visto solo poki giorni fa quindi.. 1pó in ritardo rispetto a voi peró devo dire ke la colonna sonora mi ha infastidita molto, sembrava quella d Lost, solo ke in Lost é sensata xké accompagna momenti di suspence o pericolo mentre qui accompagna i momenti apparentemente tranquilli. Il fatto ke m'abbia infastidita peró non significa ke non sia azeccata;) A posteriori, infatti, credo ke sia stata creata appositamente x disturbare lo spettatore cosí da tenerlo costantemente sulle spine. X il resto concordo su Daniel Day Lewis.. eccezionale! Bravo anke il predicatore anke se nn m é kiaro se avesse 1gemello o se fosse semplicemente skizzofrenico.. sembrerá banale ma pensateci;)
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Portami da te, incatenami perchè non sarò mai libero, non sarò mai casto a meno che non mi violenti.

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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 21-09-2008 04:26  
Mah. Sostanzialmente questo film è molto brutto, pur annoverando una tecnica cinematografica eccelsa e un senso del racconto filmico che non ho davvero mai visto da nessuna parte. Ma tutto questo mal si concilia con la (solita! ) storia narrata, di peccato e mancata redenzione, di edipismi e complessi assortiti, nè col gigantismo verboso e acustico dei personaggi, che sfocia soprattutto nella seconda parte, in un grottesco ostentato e francamente fuori luogo, in un ibrido che non riesce a essere nè satirico (e comunque lo scarto con quei primi favolosi dieci minuti sarebbe stato incolmabile ) nè tantomeno credibilmente sostenuto nel dovuto pathos tragico.
Quei film che quando li vedo mi lasciano uno scazzo terrificante, il sapore amaro di promesse di grandezza infine non mantenute.Chemmerda, anche se Day Lewis è un attore spaventoso, ovviamente, altro che De Niro .... (e non cito un nome a caso... )
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Silencio...

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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 21-09-2008 04:29  
Cioè, i primi dieci minuti sono la quintessenza del cinema, tutti i motivi per amare la Settima Arte sono qui dentro, cazzo.

Ma poi?????
_________________
Silencio...

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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 21-09-2008 04:36  
Il tentativo di rifare Welles alla luce del Nuovo Cinema d'Autore per conto mio è anche riuscito, ma ripeto, il film alterna troppi registri senza riuscire a dominarli convenientemente. Si passa dall'epico al tragico al comico senza soluzione di continuità, e certo la grandeur della regia, della tecnica andersoniana ha un che di magico, ma purtroppo un film non è fatto di singole scene ma dalla loro somma.
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Silencio...

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Hegel77

Reg.: 20 Gen 2008
Messaggi: 298
Da: Roma (RM)
Inviato: 30-09-2008 23:27  
mi sembra il miglior film di Anderson, quello più maturo, quello in cui il regista si autocensura e riesce ad evitare retoriche e misticismi new age modello Magnolia
ha un inizio ed una fine molto kubrickiani (sia nella insistenza delle inquadrature che nella scenografia e nel commento musicale) e uno sviluppo narrativo assolutamente impopolare, tra strappi improvvisi e salti di vent'anni
il petroliere contro il predicatore: due Caini imbonitori che si fronteggiano utilizando il popolo (bue) come arma, il primo promettendo ricchezza ( e intanto prosciuga in maniera vampiresca le terre che trivella) il secondo promettendo salvezza eterna
tutti e due fanno quello che faceva Tom Cruise in Magnolia: approfittano della credulità popolare ed eseguono un vero e proprio reato circonvenzione di incapace
il film di Anderson è sovversivo perchè suggerisce una ipotesi agghiacciante dietro i falsi predicatori e gli imprenditori del petrolio si celano psicopatie sociali. la ricchezza è un mezzo per affermare un odio biblico verso la umanità
Grandissimo Lee Lewis soprattutto nella mezz'ora finale nei due dialoghi con il falso figlio e con il falso prete
Già avevamo visto un falso fratello
Il nostro petroliere odia le bugie


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Dare un senso alla vita può condurre a follie,
ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 30-09-2008 23:38  
quote:
In data 2008-09-30 23:27, Hegel77 scrive:
mi sembra il miglior film di Anderson, quello più maturo, quello in cui il regista si autocensura e riesce ad evitare retoriche e misticismi new age modello Magnolia




uhmmm.., è già qualcosa, forse tanto.., quasi quasi lo compro in edicola e provo a vederlo. E rispetto a Ubriaco d'amore?...

quote][i]ha un inizio ed una fine molto kubrickiani [/quote]

Fosse vero... non è che, morto pure Altman.., lo avrà proprio copiato il K.?
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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Hegel77

Reg.: 20 Gen 2008
Messaggi: 298
Da: Roma (RM)
Inviato: 30-09-2008 23:58  
io ho visto boogie Nights, magnolia e Ubriaco d'amore.
Il primo è un buon film, il secondo è un delirio di megalomania (con qualche idea interessante ma troppe cadute di gusto) e il terzo è il classico film da sindrome da capolavoro (leggi voglio fare il mio otto e mezzo e mi esce fuori un tre quartino).
Il petroliere vira decisamente verso altri lidi: partendo da una narrazione classica il film evita le trappole dei luoghi comuni dell'epopea del west, svicola abilmente dall'esibizione di virtuosismi registici (Magnolia è pieno di autopompini del regista) e si poggia sulle robuste spalle di un attore gigantesco (come il Gigante di Dean) che negli ultimi venti minuti di film spara una interpretazione di un coinvolgimento emotivo globale. Questa interpretazione è ben controbilanciata dalla mano ferma di Paul Thomas Anderson, che non si scompone di un millimetro e riprende tutto come un documentario antropologico.
Ti segnalo inoltre i venti minuti iniziali: l'alba di un nuovo mondo (avido e vampiresco).
il petroliere è il 2001 della moderna finanza
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ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 01-10-2008 01:46  
quote:
In data 2008-09-30 23:58, Hegel77 scrive:
io ho visto boogie Nights, magnolia e Ubriaco d'amore.
Il primo è un buon film, il secondo è un delirio di megalomania (con qualche idea interessante ma troppe cadute di gusto) e il terzo è il classico film da sindrome da capolavoro (leggi voglio fare il mio otto e mezzo e mi esce fuori un tre quartino).



Assolutamente d'accordo, anche con quell'ultimo finto semi-capolavoro presunto tale...

Magari 9 euro ce li spendo per il Petroliere, per curiosità verso la "nuova" tendenza.


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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 01-10-2008 08:09  
quote:
In data 2008-09-30 23:58, Hegel77 scrive:
io ho visto boogie Nights, magnolia e Ubriaco d'amore.
Il primo è un buon film, il secondo è un delirio di megalomania (con qualche idea interessante ma troppe cadute di gusto) e il terzo è il classico film da sindrome da capolavoro (leggi voglio fare il mio otto e mezzo e mi esce fuori un tre quartino).
Il petroliere vira decisamente verso altri lidi: partendo da una narrazione classica il film evita le trappole dei luoghi comuni dell'epopea del west, svicola abilmente dall'esibizione di virtuosismi registici (Magnolia è pieno di autopompini del regista) e si poggia sulle robuste spalle di un attore gigantesco (come il Gigante di Dean) che negli ultimi venti minuti di film spara una interpretazione di un coinvolgimento emotivo globale. Questa interpretazione è ben controbilanciata dalla mano ferma di Paul Thomas Anderson, che non si scompone di un millimetro e riprende tutto come un documentario antropologico.
Ti segnalo inoltre i venti minuti iniziali: l'alba di un nuovo mondo (avido e vampiresco).
il petroliere è il 2001 della moderna finanza




Concordo sulla clausola con cui chiudi il post. I primi venti minuti sono splendidi, poi secondo me la megalomania affiora eccome anche qui (pompini compresi (la sequenza finale.... )
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Silencio...

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TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
Messaggi: 3605
Da: Napoli (NA)
Inviato: 01-10-2008 11:51  
quote:
In data 2008-10-01 01:46, AlZayd scrive:
quote:
In data 2008-09-30 23:58, Hegel77 scrive:
io ho visto boogie Nights, magnolia e Ubriaco d'amore.
Il primo è un buon film, il secondo è un delirio di megalomania (con qualche idea interessante ma troppe cadute di gusto) e il terzo è il classico film da sindrome da capolavoro (leggi voglio fare il mio otto e mezzo e mi esce fuori un tre quartino).



Assolutamente d'accordo, anche con quell'ultimo finto semi-capolavoro presunto tale...






Più che altro Ubriaco d'amore era un piccolo film, molto ben riuscito.
Trovarci parentele con Otto e mezzo probabilmente ha più a che fare con la quantità di alcol ingerito a stomaco vuoto durante la proiezione, che con le vere intenzioni del regista.

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 01-10-2008 13:40  
ubriaco d'amore mi ha fatto incazzare tantissimo,ma manco io non capisco dove ci vedi fellini
ciao!

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Hegel77

Reg.: 20 Gen 2008
Messaggi: 298
Da: Roma (RM)
Inviato: 01-10-2008 15:13  
No fellini non c'entra alcunchè.
L'esempio era fatto per dire che Anderson era partito per fare il film più personale e intimista e gli è invece uscito fuori una mezza ciofeca.
Nessun riferimento a Fellini per temi e forme
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TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
Messaggi: 3605
Da: Napoli (NA)
Inviato: 01-10-2008 15:15  
Mo' ha più un senso... Anche se secondo me il capolavoro personale voleva farlo con Magnolia, che infatti è ambientato nella zona dove è cresciuto.

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