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Proposta di R.C. più film italiani per legge |
RICHMOND
 Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 26-01-2007 16:25 |
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Beh....il nesso fra politica e cinema è sempre esistito, anche negli Usa. Prendiamo ad esempio i vecchi Western, o anche (nel senso opposto) quelli attuali. Il punto è che, al di la del messaggio politico che ognuno vuole ed è libero di lanciare (pur cercando di evitare di cadere nel ridicolo e nel ripetitivo), i film americani riescono ad essere, nella maggioranza dei casi, avvincenti; quelli italiani, diciamo....quelli con lo stesso intento politico (anche se magari di opposta ideologia) non ci riescono affatto, ma anzi ottengono l'effetto contrario.
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Perchè, perchè la domenica mi lasci sempre sola?
[ Questo messaggio è stato modificato da: RICHMOND il 26-01-2007 alle 16:25 ] |
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stedeaz
 Reg.: 23 Nov 2006 Messaggi: 64 Da: bollate (MI)
| Inviato: 26-01-2007 16:52 |
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politica e cinema non è possibile separarli per diversi motivi, primo fra tutti il fatto che un film è l'espressione di un modo di intendere il mondo da parte del regista che lo filtra attraverso la propria educazione, background etc...
Il problema è che il nostro cinema si deve rinnovare! io non sento il bisogno di un altro film di moretti o verdone ad esempio, perchè so già cosa vedrò! Meno poitica, più idee.
_________________ "la tua autostima è un gradino sotto quella di Kafka" Woody Allen |
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pkdick
 Reg.: 11 Set 2002 Messaggi: 20557 Da: Mercogliano (AV)
| Inviato: 26-01-2007 16:56 |
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quote: In data 2007-01-26 13:51, eltonjohn scrive:
No! Purtroppo non è affatto ridicolo.
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se preferisci stupido, cambio subito
_________________ Quattro galìne dodicimila |
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mescal
 Reg.: 22 Lug 2006 Messaggi: 4695 Da: napoli (NA)
| Inviato: 26-01-2007 17:01 |
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quote: In data 2007-01-26 16:25, RICHMOND scrive:
...
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Sì, ma nessuno nega il rapporto tra cinema e politica... in America Hollywood è sempre stata un bersaglio della destra, che l'ha indicata come un covo di comunisti...
In Italia abbiamo avuto la stagione dell'impegno, che è diventato in una certa fase una necessità per il cinema cosiddetto d'autore, mentre i poliziotteschi sono stati, talvolta a torto, etichettati come reazionari...
quel che è certo è che in America, proprio perchè si realizzavano film legittimati soprattutto dalla propria capacità di intrattenere il pubblico, gli autori hanno potuto inserire nelle proprie opere contenuti politici su base personale, raramente legati all'agenda politica di questo o quel partito...
Peckinpah è prima di tutto un artista libero, e la sua rilettura del West difficilmente può essere scissa dalla contestazione che andava avanti in America negli stessi anni, e non mi risulta fosse una contestazione di destra...
Che poi certi suoi contenuti sfuggissero alla comprensione di una parte fanatica della sinistra, era per lui più che altro motivo di divertimento, ma non era il tipo di artista che realizzasse film allo scopo di compiacere una parte politica. Metteva nei film la sua visione personale, in maniera anche provocatoria, ed era una visione pessimistica. Pagò il prezzo di dispiacere a qualche militante pur di fare un cinema vivo, pieno di personaggi e sentimenti "veri".
Altri registi come Eastwood o Milius, o Friedkin, appaiono molto complessi politicamente, sono estremamente liberal su alcune questioni, e di destra su altre, e il loro percorso di film in film è estremamente interessante. Di certo non si tratta di militanti politici...
[ Questo messaggio è stato modificato da: mescal il 26-01-2007 alle 17:02 ] |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 26-01-2007 18:00 |
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quote: In data 2007-01-26 17:01, mescal scrive:
quote: In data 2007-01-26 16:25, RICHMOND scrive:
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Sì, ma nessuno nega il rapporto tra cinema e politica... in America Hollywood è sempre stata un bersaglio della destra, che l'ha indicata come un covo di comunisti...
In Italia abbiamo avuto la stagione dell'impegno, che è diventato in una certa fase una necessità per il cinema cosiddetto d'autore, mentre i poliziotteschi sono stati, talvolta a torto, etichettati come reazionari...
quel che è certo è che in America, proprio perchè si realizzavano film legittimati soprattutto dalla propria capacità di intrattenere il pubblico, gli autori hanno potuto inserire nelle proprie opere contenuti politici su base personale, raramente legati all'agenda politica di questo o quel partito...
Peckinpah è prima di tutto un artista libero, e la sua rilettura del West difficilmente può essere scissa dalla contestazione che andava avanti in America negli stessi anni, e non mi risulta fosse una contestazione di destra...
Che poi certi suoi contenuti sfuggissero alla comprensione di una parte fanatica della sinistra, era per lui più che altro motivo di divertimento, ma non era il tipo di artista che realizzasse film allo scopo di compiacere una parte politica. Metteva nei film la sua visione personale, in maniera anche provocatoria, ed era una visione pessimistica. Pagò il prezzo di dispiacere a qualche militante pur di fare un cinema vivo, pieno di personaggi e sentimenti "veri".
Altri registi come Eastwood o Milius, o Friedkin, appaiono molto complessi politicamente, sono estremamente liberal su alcune questioni, e di destra su altre, e il loro percorso di film in film è estremamente interessante. Di certo non si tratta di militanti politici...
[ Questo messaggio è stato modificato da: mescal il 26-01-2007 alle 17:02 ]
| Parole sante. |
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dan880
 Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 26-01-2007 18:14 |
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io non sento il bisogno di un altro film di moretti o verdone ad esempio, perchè so già cosa vedrò! Meno poitica, più idee.
[/quote]
mi è nuova che ora pure verdone fa politica attraverso i film!.
è vero che ogni autore ha le sue idee e che magari una certa tendenza ideologica può emergere da un film diretto dallo stesso autore.
ma onestamente io tutta questa politica nei film non la vedo.
se al termine di un film moretti interpreta berlusconi che inveisce contro i giudici facendosi passare per un innocente...bè, cosa c'è di politico?
in quella scena(quella conclusiva del processo) moretti ha fatto semplicemente un blob di tutte le stesse, uguali, identiche frasi che berlusconi da sempre afferma contro la magistratura.
quindi moretti non ha fatto altro che raccogliere dai giornali tutte quelle frasi e riprodurle a voce così come berlusconi le ha sempre dette.
non c'è politica, c'è solo la rappresentazione inquietante di un capo del governo che sta sotto processo, fa finta di difendersi sparando a zero con idiozie incredibili e per giunta la gente si lascia pure convincere del fatto che lui è sempre il povero capro espiatorio.
mi dispiace dover sempre ritirare in mezzo questo film(che è un film pregevole) in queste discussioni, ma noto che è bastato semplicemente questo film, capito male da chi è di destra, per dire che si fa politica nel cinema.
a questo punto sarei curioso che mi venissero elencati tutti i film del cinema italiano degli ultimi 5 anni che fanno politica "comunista".
sono proprio curioso di sapere quali sono questi film. elencateli anzichè dire stronzate.
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eltonjohn
 Reg.: 15 Dic 2006 Messaggi: 9472 Da: novafeltria (PS)
| Inviato: 26-01-2007 21:53 |
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E io caro Chico Marx ti rispondo di nuovo: No,purtroppo non è affatto stupido,e piantatela con quell'attegiamento di falsa superiorità che vi da lo pseudodiritto di etichettare come idioti luoghi comuni gli argomenti che non volete approfondire. |
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gatsby
 Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 08-02-2007 16:08 |
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Oggi ho intervistato personalmente Pietro Folena, responsabile della commissione cultura della Camera dei deputati, e membro proprio di Rc. Su più punti ha detto di non approvare, vi riposrto l'ultima mia domanda:
Da quanto detto finora mi pare chiaro che molti degli aspetti del disegno di legge del 24 gennaio proposto dai senatori del suo partito, non siano da lei condivisi…
Folena: Io condivido le finalità. Penso che esista il problema di aiutare e promuovere, però non c’è dubbio che il cinema italiano abbia un futuro e una vita nella misura in cui sta dentro questa globalizzazione. Non facendosi schiacciare dalle logiche di mercato, ma allo stesso tempo non pensando che noi possiamo ricostruire il tempo che fu e che è stato molto bello. Adesso possiamo fare finta che non sia passato del tempo dagli antichi splendori e dire: si ricomincia come se nulla fosse. Non dico che quesl ddl avesse quest’obiettivo, ma penso che c’è da lavorare tutti assieme e che si possa trovare un punto di convergenza
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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dan880
 Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 08-02-2007 17:16 |
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quote: In data 2007-02-08 16:08, gatsby scrive:
Oggi ho intervistato personalmente Pietro Folena, responsabile della commissione cultura della Camera dei deputati, e membro proprio di Rc. Su più punti ha detto di non approvare, vi riposrto l'ultima mia domanda:
Da quanto detto finora mi pare chiaro che molti degli aspetti del disegno di legge del 24 gennaio proposto dai senatori del suo partito, non siano da lei condivisi…
Folena: Io condivido le finalità. Penso che esista il problema di aiutare e promuovere, però non c’è dubbio che il cinema italiano abbia un futuro e una vita nella misura in cui sta dentro questa globalizzazione. Non facendosi schiacciare dalle logiche di mercato, ma allo stesso tempo non pensando che noi possiamo ricostruire il tempo che fu e che è stato molto bello. Adesso possiamo fare finta che non sia passato del tempo dagli antichi splendori e dire: si ricomincia come se nulla fosse. Non dico che quesl ddl avesse quest’obiettivo, ma penso che c’è da lavorare tutti assieme e che si possa trovare un punto di convergenza
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devo sottolineare però un paio di cose:
1-folena dovrebbe spiegarmi come fa il cinema italiano a non farsi schiacciare dalle logiche di mercato stando in un sistema di globalizzazione:
perchè il cinema italiano non può battere il mercato con le buone capacità di pochi validi registi e senza fare film-spot.
nel mercato europeo invece(dove il capitalismo viene attuato a proprio comodo dagli imprenditori) a vincere sono solo le grandi produzioni, quasi monopolistiche, che si impongono proprio perchè oscurano un cinema alternativo che vuole emergere e che ha a disposizione pochi mezzi.
perchè?: perchè a loro volta le grandi produzioni fanno contratti d'oro con le più importanti marche commerciali(di cellulari, automobili, computer, bibite)che vengono ultra pubblicizzate nei film e zoomate con la m.d.p. .è questa logica economica che oggi fa muovere il solo cinema che emerge.
quindi bisognerebbe appunto superare la logica di mercato, altrimenti il cinema italiano di capacità viene sempre oscurato.
2-so anch'io che è difficile tornare al vecchio cinema italiano: però è anche vero che se gli ambienti cinematografici smettessero di essere conservatori a livello autoriale e di attori e si dessero possibilità a talenti meno conosciuti di emergere, o di emergere di più, verrebbe fuori magari un cinema italiano moderno ma che sa rifarsi ad uno stile vicino a risi, monicelli, scola(cioè far emergere coloro che sanno veramente cosa vuol dire recitare, e che possibilmente hanno esperienze o in teatro o nel cabaret comico d'avanspettacolo). |
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gatsby
 Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 08-02-2007 18:02 |
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dan880
 Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 08-02-2007 18:14 |
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in questo caso allora...
però per rendere la notizia più chiara avresti dovuto inserire proprio le parti dell'intervista in cui folena spiega come far emergere un cinema italiano innovativo. |
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gatsby
 Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 08-02-2007 18:18 |
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Valshar160

 Reg.: 18 Gen 2007 Messaggi: 70 Da: Pisa (PI)
| Inviato: 09-02-2007 23:17 |
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Proposta di R.C. più film italiani per legge
Una minchiata assurda ... a parer mio dimostra veramente l'incapacità del potere attuale.
Se viene approvata veramente si rischia di vedere le sale desertiche!
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HarryLime
 Reg.: 05 Feb 2006 Messaggi: 119 Da: Roma (RM)
| Inviato: 11-02-2007 14:19 |
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quote: In data 2007-01-24 15:20, eltonjohn scrive:
Il filtro della sinistra passa da sempre al setaccio la produzione cinematografica italiana,Zeffirelli, molto poco amato a sinistra come ben sai, da sempre realizza i suoi film con la collaborazione di anglo americani poichè continuamente boicottato in patria.Film tematicamente scomodi come:Porzus,Claretta e Gangsters, sono entrati ed usciti dalle sale cinematografiche con la velocità di un lampo.Benigni e Moretti senza l'osanna continuativo degli intelligentoni di sinistra italiani e francesi, non sarebbero certo così importanti.Lando Buzzanca,uno dei più grandi attori comici e di commedie di costume in assoluto,praticamente non ha lavorato più dopo avere ammesso la sua fede politica di destra.Devo continuare con gli esempi?
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Puoi anche finire lì, almeno per me.
i film che chiami 'scomodi' sono usciti dalle sale perchè brutti e poveri di idee, non basta essere politicamente scomodi per fare un bel film. Buzzanca non ha fatto film che io possa ricordarmi (a parte forse un germi in cui è muto), su Zeffirelli mi vien quasi da ridere, eccellente regista di opere classiche, in inghilterra lo conoscono per quello e basta. Benigni e Moretti fanno pubblico, che per una logica di destra va più che bene.
Sulle quote e la salvaguardia del cinema nazionale chiedetevi in america come fanno prima di parlare, lì non escono film stranieri, è un'industria superprotetta e nazionalizzata.
_________________ In Italy for thirty years under the Borgias they had warfare,terror,murder,bloodshed but they produced Michelangelo, Leonardo da Vinci and the Renaissance.In Switzerland they had brotherly love, five hundred years of democracy and what did that produce? |
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HarryLime
 Reg.: 05 Feb 2006 Messaggi: 119 Da: Roma (RM)
| Inviato: 11-02-2007 14:24 |
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quote: In data 2007-02-09 23:17, Valshar160 scrive:
Proposta di R.C. più film italiani per legge
Una minchiata assurda ... a parer mio dimostra veramente l'incapacità del potere attuale.
Se viene approvata veramente si rischia di vedere le sale desertiche!
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con più film italiani per legge girano più soldi per produrne e magari chi ha idee ma non denari li può forse trovare e allora forse qualcosa può cambiare, se vediamo solo la merda che emerge pensiamo che esista solo quello, invece sotto forse può uscire qualche altra cosa, basta denigrarci.
_________________ In Italy for thirty years under the Borgias they had warfare,terror,murder,bloodshed but they produced Michelangelo, Leonardo da Vinci and the Renaissance.In Switzerland they had brotherly love, five hundred years of democracy and what did that produce? |
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