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the new wolrd-terrence malick |
squatt
 Reg.: 08 Gen 2004 Messaggi: 683 Da: xczzcxczx (AP)
| Inviato: 11-01-2006 03:13 |
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quote: In data 2006-01-10 20:37, karmapaolo scrive:
quote: In data 2006-01-10 20:36, 13Abyss scrive:
il perchè non lo so, ma so che è così.
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sei un glande
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cos'è tutta sta volgarità
_________________ system failure |
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13Abyss
 Reg.: 20 Lug 2003 Messaggi: 7565 Da: Magliano in T. (GR)
| Inviato: 11-01-2006 17:19 |
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minchia! c'hai il gusto ironico inside, tu! |
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royearle ex "meskal"
 Reg.: 06 Mag 2005 Messaggi: 6294 Da: napoli (NA)
| Inviato: 11-01-2006 17:42 |
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Malick ha ritirato The New World dalle sale degli Stati Uniti. Il film verrà rieditato e tornerà nelle sale il 20 gennaio in una versione di 17 minuti più corta. |
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badlands
 Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 11-01-2006 21:49 |
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mi pare una cosa molto strana,e in fondo pure preoccupante sulla buona riuscita del film.in italia immagino uscirà la versione lunga vero?qualcuno sa il perchè della decisione?non si poteva fare questa scelta per il dvd?forse i produttori hanno spinto affinchè uscisse comunque,nella versione non voluta dal regista,per essere in tempo per la stagione dei premi.
tornando alla recensione,mi pare di capire che qua e la affiori la noia e che il messaggio di fondo sia troppo semplice.ma d'altronde il primo messaggio di ogni film di malick non è mai chissà quanto profondo(l'orrore della guerra,l'amore impossibile,la rabbia giovanile),son sempre necessarie almeno altre due o tre visioni per focalizzare il tutto.
ciao! |
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Petrus
 Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 12-01-2006 00:23 |
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badlands
 Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 12-01-2006 12:29 |
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comunque mi pare di capire che il giudizio è più che positivo,no?dovendo farmi un'idea,un 8 lo merita tutto?la cosa dei tagli comunque la devo approfondire.
ciao! |
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Ayrtonit ex "ayrtonit"
 Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 12-01-2006 13:19 |
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stasera andrò a vederlo, influenzata probabilmente dal fanatismo di badlands o più robabilmente dalla curiosità, dato che di malick non ho visto nessun film.
incrociamo le dita..
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
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badlands
 Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 12-01-2006 13:56 |
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non vorrei rovinarti la serata,ma credo che esca il 13,ossia domani.almeno così ho letto.
ciao! |
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Ayrtonit ex "ayrtonit"
 Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 12-01-2006 13:57 |
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quote: In data 2006-01-12 13:56, badlands scrive:
non vorrei rovinarti la serata,ma credo che esca il 13,ossia domani.almeno così ho letto.
ciao!
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si lo so, ma qua al cinema stasera lo danno in anteprima e ho già prenotato i due posti migliori!
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
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badlands
 Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 12-01-2006 14:02 |
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i soliti privilegiati...beata te!
essendo il primo film suo però,il rischio appislamento c'è,speriamo bene.
ciao! |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 13-01-2006 01:46 |
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quote: In data 2006-01-12 00:23, Petrus scrive:
messaggio semplice non direi
qua e là più che noioso risulta piuttosto dispersivo e (e qui i puristi si scandalizzeranno) montato approssimativamente
probabilmente i tagli (anche se la cosa mi sembra per lo meno insolita) correggeranno queste piccole sbavature
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Forse è vero quel che dici, ma qualche breve momento di dispersione narrativa non credo si avverti troppo. Io perlomeno ne sono ne sono rimasto sommerso dall'inizio (fulminate, meraviglioso!) alla fine. Solo per questo, per l'assoluta marginalità della cosa, non mi auspicherei i tagli. Anche perchè chi non apprezza questo genere di cinema della "lentezza", non credo vi sia taglio che tenga...
Ottima la tua rece. Equilibrata, centra il cuore della questione, anche se non gli dai un 10...
Entro breve posterò la mia opinione.
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Buñuel
[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 13-01-2006 alle 01:50 ] |
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Ayrtonit ex "ayrtonit"
 Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 13-01-2006 11:26 |
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Eccomi di ritorno dall anteprima dl nuovo mondo, primo film di malick per me.
Vien subito da pensare a due aggettivi: contraddittorio ed estremo.
Questa è un opera che si ama o si odia - il pubblico in sala con me, per esempio, credo non l abbia digerita affatto- ed io, poche ore dopo, a caldo, mi trovo combattuta.
Come ha scritto Alzayd, probabilmente questo film non fa per chi non riesce ad amare il cinema della lentezza, e io non lo amo affatto. Troppo lungo. E' vero, sono due ore e mezza (ma quei coglioni del mio cinema dicevano due ore!), neanche moltissimo, eppure da un certo punto in poi del film ho temuto che non finisse mai. Davvero, ad ogni stacco deciso tra una scena e l'altra mi dicevo "fine", poi ho cominciato a delirare pensando "forse è una specie di soap opera a puntate infinite".
E quindi si, io dico che fa bene Malick a togliere il film dalle sale e a tagliare.
D altro canto , contraddittoriamente, c'è da aggiungere. Molte volte sembra che ci sia qualcosa che manca; ho avuto persino l impressione che ci fossero problemi alla pellicola (e in effetti a un certo punto è saltata davvero..). Ci sono buchi narrativi che certamente non sono essenziali (non è un thriller, non dobbiam capire chi è l assassino; quel che dobbiam sapere e capire lo sappiamo da subito), e anzi più che narrativi li definirei psicologici. Ma forse quel che in negativo chiamiamo buchi, sono soltanto silenzi, assenze volute e quindi, nel rovescio della medaglia, affascinanti. Il nuovo mondo si apre immediatamente allo spettatore, con violenza. Davvero potente la prima parte del film. Io l ho trovato molto poetico, dalle musiche (splendide) alle scenografie alla fotografia alla sceneggiatura (dolcissimo l amore della principessa e di smith). A mio avviso la seconda parte, dalla partenza di smith in poi, perde molto. Almeno dal punto di vista della sceneggiatura, dove tutti gli eventi sembrano affrettati. L ultima parte sembra davvero girata da un altro regista. Qualcuno aveva scritto che lo stile di malick è unico e riconoscibilissimo, e devo dargli ragione, anche se il finale è stato uno spreco. Impossibile è stato non commuoversi ugualmente. Ci tengo inoltre a riconoscere la bravura dei due protagonisti, per il semplice fatto che io detesto Farrell, ma son costretta a dire che nel nuovo mondo è stato magnifico. durante i titoli di testa mi chiedevo perchè malick avesse scelto proprio lui; ma lo si capisce bene, è un ruolo cucitogli addosso quello di smith. bravissima e molto espressiva anche la kilcher. forse il mio sembra un commento negativo, ma se stanotte la foresta della virginia, la piccola pocahontas e il tenebroso smith hanno popolato i miei sogni, vuol dire che in qualche senso, sottile, non ipocrita, elegante, malick ha colpito il bersaglio. sarebbe delittuoso escluderlo dagli oscar.
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
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Ayrtonit ex "ayrtonit"
 Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 13-01-2006 11:33 |
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ho letto la tua recensione solo ora petrus, per non esserne influenzata. ma sono sostanzialmente d accordo. ecco volevo chiederti, dato che dal tuo brano non ho ben capito, che connotati politici intravedi tu nel film?
perchè anche secondo me ne ha, vorrei sapere la tua.
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Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
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Petrus
 Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 13-01-2006 12:55 |
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quote: In data 2006-01-13 11:33, Ayrtonit scrive:
ho letto la tua recensione solo ora petrus, per non esserne influenzata. ma sono sostanzialmente d accordo. ecco volevo chiederti, dato che dal tuo brano non ho ben capito, che connotati politici intravedi tu nel film?
perchè anche secondo me ne ha, vorrei sapere la tua.
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beh, sono netti i riferimenti al "nuovo mondo" intravisto come terra di conquista, di possibilità di plasmare la realtà naturale a proprio piacimento, con la politica della cosidetta guerra preventiva, tesa ad occupare spazi di un mondo tanto vecchio quanto aperto a nuove possibilità.
Sono riferimenti che si condensano nella parte centrale del film, non essendone pretesto o scopo narrativo, ma che ne veicolano la direzione della mdp e il suo indugiare su alcuni elementi, piuttosto che sceglierne altri
_________________ "Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate" |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 13-01-2006 16:31 |
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Ritorno sui tagli, per dire che non sono d'accordo. Non per ragioni di principio, o da "purista". La storia del cinema è piena di film sulle prime maltrattati da pubblico e critica, che sono diventati dei capolavori universalmente riconosciuti come tali. Ragione per cui sarebbe a mio avviso "vile", da parte dell'autore, ritrattare. Avrebbe semmai dovuto pensarci prima. Sta bene quando si rivoluziona un film secondo la logica (autentica, non l'imbroglietto) del director's cut, ovvero con ciò che già esisteva, ma ritirare addirittura un film dalle sale per tagliare (dovò documentarmi megli su questa decisione di Malick) mi sembra una cosa assurda. E' come se Tarkowski (se fosse ancora vivo), sforbiaciasse il suo Andreij Rubliov, O Solaris, solo perchè la "gente" li trova troppo lunghi. E poi The New Word non ha buchi narrativi, meno problemi col montaggio. Si tratta di una scelta autoriale, di non esplicitare troppo alcune situazioni, passaggi narrativi, i cui significati sono affidati alla grande forza evocatrice delle immagini ed alle "considerazioni" di carattere poetico/filosofico della voce off. Anzi, l'"inespresso", è un regalo del regista al pubblico, alla sua intelligenza e sensibilità.
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