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Autore Tutto su mia madre
Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 22-09-2004 19:48  
Nel frattempo ho spostato tutto qui.
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Saeros

Reg.: 27 Mag 2004
Messaggi: 7565
Da: Napoli (NA)
Inviato: 22-09-2004 21:53  
qualcuno di voi sa dirmi dove posso trovare il discorso finale che lei fa a teatro, parlando dei vari ritocchi estetici che si e` fatta? non trovo i testi da nessuna parte...
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Mizar:Sae è da interpretare stile rebus..
Un Lugubre Equivoco

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Paolalla

Reg.: 30 Set 2004
Messaggi: 1250
Da: mendicino (CS)
Inviato: 17-10-2004 19:31  
l'ho trovato semplicemente fantastico.....bellissimo....un gran bel film....tra i miei preferiti di sicuro...
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missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 17-10-2004 20:58  
quote:
In data 2004-09-22 21:53, Saeros scrive:
qualcuno di voi sa dirmi dove posso trovare il discorso finale che lei fa a teatro, parlando dei vari ritocchi estetici che si e` fatta? non trovo i testi da nessuna parte...




facile, tutta la sceneggiatura è edita da Einaudi nei tascabili costa 7,50€
se ti accontenti te lo scrivo io ma devi avere un pò di pazienza

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 23-02-2005 11:12  
Il film “Tutto su mia madre” pone senza dubbio in primo piano: l’estrema sofferenza della donna in attinenza alla perdita del figlio, e mostra anche il mondo dell’AIDS, della droga, e della prostituzione con realismo travolgente! Dalla stessa pellicola si può inoltre facilmente notare: la volontà di chiarire senza pregiudizio di sorta, la profonda ambiguità umana di entrambi i sessi. Del resto, il regista Pedro Almodovar, tale problematica sessuale la concatena in pellicola anche al mondo teatrale, associandola all’Opera letteraria di Tennessee Williams.
<<In base alla mia modesta opinione>>, detto regista spagnolo, pur evidenziando una sorta di: drammaturgia teatrale contemporanea di tale romanzo di Williams, ha trasfigurato un pò troppo sopra le righe, il personaggio letterario di Blanche Dubois! – Tra l’altro, lo stesso Williams, in chiave (poetica), Nel romanzo: “Un tram che si chiama desiderio” del 1947 espresse più che altri concetti freudiani al tempo banditi dalla censura, e senza che questi esprimessero necessariamente delle ambiguità sessuali di Massa troppo espressamente marcate.
Naturalmente, tale devianza sessuale da Almodovar esposta, non è certo una norma condivisa a valore collettivo!… E’ per molte persone non rappresenta un certo un ambito traguardo sociale da raggiungere.
A parte l’ottimo sottofondo musicale, i luoghi notturni di perdizione sessuale mostrati da Almodovar, presenta in pellicola una cerchia di clienti e transessuali troppo tipicamente <<rumorosi>>!
Williams, invece: nella propria Opera letteraria “Un tram che si chiama desiderio” integrò nel 1947 una concezione “teatrale” articolata e complessa, concepita sia per nascondere, e sia per rilevare, le molteplici sfaccettature più intime e profonde della psicologia sessuale umana. Qua più che altro da parte sua, il desiderio sessuale ambiguo è tale senza sorta mutamento fisico esteriore, ed è prevalentemente proiettato in un ambiente di degrado economico famigliare fine anni quaranta, espresso anche mediante la ninfomania cronica e persistente di Blanche Dubois, condotta sia al livello maschile e sia femminile. Non a caso proprio lui Pedro Almodovar nel suo film: “Tutto su mia madre” proietta Blanche Dubois di Williams come riferimento Lesbo in Huma. Niente meno, la stessa Huma s’identificava mediante l’attrice Bette Davis. Almodovar a tale proposito citò nella sua pellicola <<Tutto su mia madre>> proprio quell’americana di Bette Davis: “Eva contro Eva” girata nel cinquanta. Il motivo di questa sua decisione potrebbe essere forse quello di esprimere meglio la questione della rivalità professionale femminile in ambito teatrale, mediante sottofondo in pellicola al tempo censurato della repressa “Lesbo” mania.


[ Questo messaggio è stato modificato da: mario54 il 23-02-2005 alle 11:17 ]

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 23-02-2005 11:19  
Sempre su almodovar in relazione a Tennessee Williams

Nell’Opera letteraria di Williams, anche il marito di Blanche Dubois, se bene <<narrativamente fuori campo>> in ambito di perversione sessuale non è certo da meno!
Nella pellicola “Un tram che si chiama desiderio” del 1951, il transessuale, o travestito che si voglia, è presente come valore complessivo (aggiunto) al romanzo di Williams. La stessa icona cinematografica, <<se cosi si potesse definire>> … fu ripresa istantaneamente di spalle. Ovviamente, qui la censura dell’epoca la velò in maniera piuttosto marcata, senza comunque eliminarla del tutto.
Detta ambivalente figura sessuale non era di certo il cardine principale del film in oggetto, ben che la stessa fosse utilizzata solo in scena come: ampliamento coreografico. In ogni caso: anche se vagamente sott’intesa non aveva un proprio riferimento certo al romanzo di Tennessee Williams. Tale transessuale transitò in un attimo su questo riversamento cinematografico del 1951 nel momento cui “Blanche Dubois, ormai vedova da un anno, andò di sera con il suo nuovo fidanzato Mitck sulla panchina del molo lagunare. Qui, sotto la luce tenue di un lampione, i due incrociarono detta figura sessuale mutante, mentre la stessa sottobraccio passeggiava ad un uomo fisicamente perverso.
E’ abbastanza quindi deducibile che Pedro Almodovar abbia studiato a fondo la pellicola “Un tram che si chiama desiderio” del 1951, associandola, anche lui, di fatto, al tema parallelo immorale e venatorio della mercificazione sessuale. Già nel 1997 Almodovar, se bene con: “Passaggi narrativi opposti” si espresse con chiarezza mediante il dramma cinematografico di (Carne Tremula) della prostituta che partorisce sul pulman. Purtroppo a seguito di ciò Pedro Almodovar nel film: “Tutto su mia madre” in ambito di prostituzione maschile pone troppo in luce le sue contraditorie passionali, riempiendo il simbolico tram di Williams con una miriade di transessuali posti troppo in prima fila. - Ora, ben che questi individui nella loro funzione sessuale siano per (alcuni) una presenza di vita a dir poco “simpatica”, … non credo il caso che si debba caricaturali o demeritarli umanamente troppo a causa delle loro evidenti controtendenze sessuali.
Nel riprendere il discorso, ciò da Almodovar ironicamente (travisato) in data sua pellicola sotto alcuni aspetti è, di fatto, un volgare oltraggio all’Opera letteraria di Williams; che per “tram” intendeva concettualmente esprimere proprio vero tram di New Orleans. E non certo la figura umana del transessuale! … – Di certo, qui Williams, vi legò se non altro a questo mezzo tranviario, ben altre più complesse interpretazioni sostanziali.
La presente esposizione cinematografica di Pedro Almodovar: “Tutto su mia madre” porta il tutto già bello, pronto, ed impachettato! … La censura conoscendolo fin troppo bene le chiese sospettosa cosa c’era dentro quel pacco?!…
Il regista spagnolo rispose: FINOCCHI FRESCHI! … - La stessa gli ribadii: ne siamo sicuri?! … Non sono mica per caso come quelli dell’altra volta, già proposti in: <<Tacchi a Spillo>>?!
Ora è piuttosto lampante che, quest’identificativo ortofruttifero, sia concretamente diventato il suo biglietto da vista principale! Credo proprio che Pedro Almodovar, sarebbe addirittura capace di “deporli” senza ritegno sulla tomba di Williams. Non che Williams fosse completamente estraneo a questo mondo perverso! … Frequentava anche lui allegramente i famigerati circoli gay, e non e detto che sia stato al tempo completamente estraneo ad esperienze in merito.


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Non voglio realismo, voglio magia!

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[ Questo messaggio è stato modificato da: mario54 il 23-02-2005 alle 11:30 ]

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 23-02-2005 11:31  
Altro dato di fatto importante. Oggi purtroppo, lo spettro dell’AIDS sovrasta ancora le nostre menti. Purtroppo, la dove c’è tuttora sessualmente la prodigante benemerita (patatina) vaginale di convenzione certificata, regna una certa forma castità comprensibile; poiché sono finiti quei bei tempi in cui le ragazze premurose te la portavano fin sotto casa suonandoti al citofono. E’ nel caso lo facessero ancora <<con troppa insistenza>>, … mettiamoci in guardia!… poiché potrebbero forse esserci da parte loro, delle diaboliche manovre anche di carattere finanziario in corso.
Ora, si riapre nuovamente il discorso su Almodovar. - In tema propagandistico, nella locandina promozionale del film “Tutto su mia Madre” com’è noto si mettono in confronto le immagini dei propri attori con quelle derivate al 1951, dove Vivien Leigh e Marlon Brando, simbolicamente si tende a farli apparire come due monumentali icone cinematografiche del passato! E’ a mio a viso, senz’altro le sono entrambi!
Il regista Pedro Almodovar, al posto dei medesimi nel suo film, pose una (grottesca) trasfigurazione teatrale di Blanche Dubois, interpretata dall’attrice Marisa Paredes nel ruolo di Huma, dalla fisionomia facciale tendente quasi al maschile. Al posto poi di Marlon Brando collocò un giovane finocchio mascolinizzato dal volto poco convincente; tra l’altro come attore teatrale una vera e propria sola! Ora, nel caso io avessi basato solo la mia ricerca mediante tali soggetti, ad eccezione di Huma; naturalmente: fuori del contesto letterario di Williams, di sicuro, li cestinerei tutti in partenza! Non tanto per la loro irreale caricatura sessuale ambigua, ma per il modo piuttosto superficiale e poco credibile, in cui tale regista li ha proposti al pubblico. Mi riferisco sopratutto al caso del transessuale “Agrado” che tolta la divertente sua manifestazione di cosmesi chirurgica su se stesso su ribalta, intese impropriamente cimentarsi nel difficile ruolo teatrale drammatico di Stella Dubois; ed addirittura aspirare anche quello non meno leggero di Blanche.
Qui Pedro Almodovar <<a mio avviso>> ha dato certamente l’impressione di prendere la recitazione teatrale fin troppo alla leggera!

In conclusione, nonostante questi pochi disappunti, personali fin ora espressi, credo che le intuizioni di tale regista spagnolo siano se non altro connesse: al tema del sacrificio della donna attuale in ambito alla propria funzione sociale materna, che nel proseguimento del film passa quasi in secondo piano, per dare ampio spazio a quello inerente al mondo dell’omosessualità maschile e femminile. Di certo, detti personaggi da Almodovar rappresentati, aderiscono senz’altro ad un ambiente di degrado moderno legato e modellato spesso alla Droga, AIDS e la prostituzione. Questi suoi presupposti cinematografici in ogni caso si associano poco all’Opera letteraria di Tennessee Williams, giacché quest’ultima nella sostanza concreta permane tuttora irraggiungibile!

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Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia!

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Morgana74

Reg.: 05 Feb 2005
Messaggi: 1990
Da: Modena (MO)
Inviato: 23-02-2005 11:56  
Gran bel film!
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Parole crociate: "Qual'è una parola di quattro lettere per "il migliore amico di un uomo"? "Culo".
Fratelli per la pelle

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 23-02-2005 11:58  
IO l'ho visto due volte
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Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia!

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Morgana74

Reg.: 05 Feb 2005
Messaggi: 1990
Da: Modena (MO)
Inviato: 23-02-2005 12:03  
Io per ora solo una perchè l'avevo prestato e lìhanno tenuto un sacco di tempo!! Ma ora che me lo hanno restituito me lo tornerò a guardare molto volentieri!
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Parole crociate: "Qual'è una parola di quattro lettere per "il migliore amico di un uomo"? "Culo".
Fratelli per la pelle

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TesPatton

Reg.: 09 Giu 2004
Messaggi: 7745
Da: Pn (PN)
Inviato: 23-02-2005 14:08  
Bel film, uno dei pochi dove riesco a sopportare Penelope Cruz!

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 25-09-2006 15:26  
Film pessimo, si riduce solo a un'esecuzione di una sceneggiatura!
In cosa consiste questo film: Almodovar piazza la macchina da presa al centro della stanza e fa parlare le sue protagoniste inquadrandole assieme.
Ogni tanto cambia e fa un primo piano dell'una, poi un primo piano dell'altra.
E' tutto così per 90 minuti. Uno strazio.
Se andavo a vedermelo rappresentato a teatro era la stessa cosa.
Qui il linguaggio cinema è completamente assente. Il risultato è un film completamente vuoto. Pessimo.

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 25-09-2006 15:34  
quote:
In data 2006-09-25 15:26, Quilty scrive:
Film pessimo, si riduce solo a un'esecuzione di una sceneggiatura!
In cosa consiste questo film: Almodovar piazza la macchina da presa al centro della stanza e fa parlare le sue protagoniste inquadrandole assieme.
Ogni tanto cambia e fa un primo piano dell'una, poi un primo piano dell'altra.
E' tutto così per 90 minuti. Uno strazio.
Se andavo a vedermelo rappresentato a teatro era la stessa cosa.
Qui il linguaggio cinema è completamente assente. Il risultato è un film completamente vuoto. Pessimo.






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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 25-09-2006 18:44  
quote:
In data 2006-09-25 15:26, Quilty scrive:
Film pessimo, si riduce solo a un'esecuzione di una sceneggiatura!
In cosa consiste questo film: Almodovar piazza la macchina da presa al centro della stanza e fa parlare le sue protagoniste inquadrandole assieme.
Ogni tanto cambia e fa un primo piano dell'una, poi un primo piano dell'altra.
E' tutto così per 90 minuti. Uno strazio.
Se andavo a vedermelo rappresentato a teatro era la stessa cosa.
Qui il linguaggio cinema è completamente assente. Il risultato è un film completamente vuoto. Pessimo.

Quilty, ma che film hai visto ? Un bel film non è tale solo se ti stupisce con movimenti di macchina virtuosistici, un film deve coinvolgere, emozionare e rimanerti dentro, innanzitutto !
Poi, in Tutto su mia madre, i movimenti di macchina ci sono eccome, pensa solo a quando Manuela arriva a Barcellona, non saprei descriverlo sul momento, ma lì la macchina da presa fa molto di più che riprendere passivamente ciò che le sta davanti, lo stesso dicasi per la scena straziante della morte di Esteban.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 25-09-2006 alle 18:53 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 25-09-2006 alle 19:03 ]

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 25-09-2006 20:44  
Quentin, io non voglio vedere virtuosismi, anzi li ritengo del tutto inutili in un film se sono fini a se stessi. Sarebbero un vuoto esercizio di stile.
Tutto su mia madre non emoziona per nulla perchè è piatto ma talmente piatto che sembra un quadro il cui pittore non ha ancora scoperto la prospettiva!
la scena della morte di esteban è l'unico momento del film dove si esce dallo schemino : primo piano-piano medio- primo piano! Mi sembrava di essere io stesso a teatro a guardare non un tram che si chiama desiderio, ma il film stesso di Pedro!

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