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Autore La sottile linea rossa VS Ryan
Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 27-07-2007 18:11  
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In data 2007-07-27 16:28, TomThom scrive:
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In data 2007-07-27 16:13, Futurist scrive:
Essendo la sottile linea rossa un film basato unicamente sulla fotografia e su frasi retoriche ad effetto...


...Che paradossalmente sono spesso due delle peculiarità più importanti e ricorrenti di quell'arte chiamata cinema...


Che però ha molte alte peculiarità, no?
Insomma, "salvate il soldato ryan" ha attori migliori come un buon Tom Hanks, una regia neanche paragonabile, effetti sonori e visivi molto più convolgenti, colonna sonora superiore... senza contare che il montaggio della sottile linea rossa è tutto sbagliato, lo spettatore viene costretto a sorbirsi immagini irrilevanti o statiche che dovrebbero richiamare chissà a quali riflessioni poetiche ma hanno il solo effetto di fracassarti gli zebedei.
E anche sulla sceneggiatura e la scelta narrativa c'è molta differenza. Da una parte abbiamo un "salvate il soldato ryan" che senza alcuna pretesa di snocciolare verità assolute ti mette di fronte alla crudezza della guerra, al sangue sull'obbiettivo, agli americani che sparano a soldati tedeschi disarmati per divertimento etc etc... e dall'altra parte il patriottismo, la sofferenza e la moralità di una nazione in guerra e degli uomini... un film che pone domande e fa ragionare, che non disdegna di osservare i fatti sotto ottiche diverse. La "S.L.R." invece ha una sceneggiatura presuntuosa che fornisce solo risposte, di parte, indottrinando lo spettatore attraverso voci fuori campo, neanche fosse un documentario, fungendo da viagra ideologico senza lasciare spazi per il dubbio e la riflessione, così che lo spettatore privato di altri riscontri esca dal cinema convinto che quella presentata dal film sia l'unica verità... a chi piaciono questi tipi di film in germania Hitler ne fece girare a decine.
_________________
"Verso l'infinito e oltre, per arrivare là dove nessu uomo è mai giunto prima"

"trascendere le limitazioni umane e padroneggiare l'universo" (medaglia Fields)

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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 27-07-2007 18:18  
Ma anche no, Futurist...

Certo ora non mi metterò qui per la sesta volta a scrivere cosa penso di questo immenso ed immortale film...

Ti lascio la tua certezza, e siccome ho caldo e poca voglia di polemizzare, ti saluto.
_________________

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 29-07-2007 18:39  
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In data 2007-07-27 18:11, Futurist scrive:
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In data 2007-07-27 16:28, TomThom scrive:
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In data 2007-07-27 16:13, Futurist scrive:
Essendo la sottile linea rossa un film basato unicamente sulla fotografia e su frasi retoriche ad effetto...


...Che paradossalmente sono spesso due delle peculiarità più importanti e ricorrenti di quell'arte chiamata cinema...


Che però ha molte alte peculiarità, no?
Insomma, "salvate il soldato ryan" ha attori migliori come un buon Tom Hanks, una regia neanche paragonabile, effetti sonori e visivi molto più convolgenti, colonna sonora superiore... senza contare che il montaggio della sottile linea rossa è tutto sbagliato, lo spettatore viene costretto a sorbirsi immagini irrilevanti o statiche che dovrebbero richiamare chissà a quali riflessioni poetiche ma hanno il solo effetto di fracassarti gli zebedei.
E anche sulla sceneggiatura e la scelta narrativa c'è molta differenza. Da una parte abbiamo un "salvate il soldato ryan" che senza alcuna pretesa di snocciolare verità assolute ti mette di fronte alla crudezza della guerra, al sangue sull'obbiettivo, agli americani che sparano a soldati tedeschi disarmati per divertimento etc etc... e dall'altra parte il patriottismo, la sofferenza e la moralità di una nazione in guerra e degli uomini... un film che pone domande e fa ragionare, che non disdegna di osservare i fatti sotto ottiche diverse. La "S.L.R." invece ha una sceneggiatura presuntuosa che fornisce solo risposte, di parte, indottrinando lo spettatore attraverso voci fuori campo, neanche fosse un documentario, fungendo da viagra ideologico senza lasciare spazi per il dubbio e la riflessione, così che lo spettatore privato di altri riscontri esca dal cinema convinto che quella presentata dal film sia l'unica verità... a chi piaciono questi tipi di film in germania Hitler ne fece girare a decine.



incredibile come la gente riesce ad autoconvincersi delle sue stronzate

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 30-07-2007 12:09  
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In data 2007-07-29 18:39, kagemusha scrive:
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In data 2007-07-27 18:11, Futurist scrive:
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In data 2007-07-27 16:28, TomThom scrive:
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In data 2007-07-27 16:13, Futurist scrive:
Essendo la sottile linea rossa un film basato unicamente sulla fotografia e su frasi retoriche ad effetto...


...Che paradossalmente sono spesso due delle peculiarità più importanti e ricorrenti di quell'arte chiamata cinema...


Che però ha molte alte peculiarità, no?
Insomma, "salvate il soldato ryan" ha attori migliori come un buon Tom Hanks, una regia neanche paragonabile, effetti sonori e visivi molto più convolgenti, colonna sonora superiore... senza contare che il montaggio della sottile linea rossa è tutto sbagliato, lo spettatore viene costretto a sorbirsi immagini irrilevanti o statiche che dovrebbero richiamare chissà a quali riflessioni poetiche ma hanno il solo effetto di fracassarti gli zebedei.
E anche sulla sceneggiatura e la scelta narrativa c'è molta differenza. Da una parte abbiamo un "salvate il soldato ryan" che senza alcuna pretesa di snocciolare verità assolute ti mette di fronte alla crudezza della guerra, al sangue sull'obbiettivo, agli americani che sparano a soldati tedeschi disarmati per divertimento etc etc... e dall'altra parte il patriottismo, la sofferenza e la moralità di una nazione in guerra e degli uomini... un film che pone domande e fa ragionare, che non disdegna di osservare i fatti sotto ottiche diverse. La "S.L.R." invece ha una sceneggiatura presuntuosa che fornisce solo risposte, di parte, indottrinando lo spettatore attraverso voci fuori campo, neanche fosse un documentario, fungendo da viagra ideologico senza lasciare spazi per il dubbio e la riflessione, così che lo spettatore privato di altri riscontri esca dal cinema convinto che quella presentata dal film sia l'unica verità... a chi piaciono questi tipi di film in germania Hitler ne fece girare a decine.



incredibile come la gente riesce ad autoconvincersi delle sue stronzate


Che bell'intervento costruttivo
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"trascendere le limitazioni umane e padroneggiare l'universo" (medaglia Fields)

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Hias84

Reg.: 15 Mar 2007
Messaggi: 1262
Da: Serravalle Pistoiese (PT)
Inviato: 30-07-2007 12:11  
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In data 2007-07-27 18:11, Futurist scrive:
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In data 2007-07-27 16:28, TomThom scrive:
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In data 2007-07-27 16:13, Futurist scrive:
Essendo la sottile linea rossa un film basato unicamente sulla fotografia e su frasi retoriche ad effetto...


...Che paradossalmente sono spesso due delle peculiarità più importanti e ricorrenti di quell'arte chiamata cinema...


Che però ha molte alte peculiarità, no?
Insomma, "salvate il soldato ryan" ha attori migliori come un buon Tom Hanks, una regia neanche paragonabile, effetti sonori e visivi molto più convolgenti, colonna sonora superiore... senza contare che il montaggio della sottile linea rossa è tutto sbagliato, lo spettatore viene costretto a sorbirsi immagini irrilevanti o statiche che dovrebbero richiamare chissà a quali riflessioni poetiche ma hanno il solo effetto di fracassarti gli zebedei.
E anche sulla sceneggiatura e la scelta narrativa c'è molta differenza. Da una parte abbiamo un "salvate il soldato ryan" che senza alcuna pretesa di snocciolare verità assolute ti mette di fronte alla crudezza della guerra, al sangue sull'obbiettivo, agli americani che sparano a soldati tedeschi disarmati per divertimento etc etc... e dall'altra parte il patriottismo, la sofferenza e la moralità di una nazione in guerra e degli uomini... un film che pone domande e fa ragionare, che non disdegna di osservare i fatti sotto ottiche diverse. La "S.L.R." invece ha una sceneggiatura presuntuosa che fornisce solo risposte, di parte, indottrinando lo spettatore attraverso voci fuori campo, neanche fosse un documentario, fungendo da viagra ideologico senza lasciare spazi per il dubbio e la riflessione, così che lo spettatore privato di altri riscontri esca dal cinema convinto che quella presentata dal film sia l'unica verità... a chi piaciono questi tipi di film in germania Hitler ne fece girare a decine.




Mai letta una simile sequela di vaccate. Stai migliorando. Complimenti.
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Formula della mia felicità: un sì, un no, una linea retta, una meta... (F.W.Nietzsche)

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 30-07-2007 21:23  
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In data 2007-07-30 12:11, Hias84 scrive:Mai letta una simile sequela di vaccate. Stai migliorando. Complimenti.

Un'intervento ancora più costruttivo
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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 31-07-2007 16:54  
Futurist, sarebbe molto più onesto da parte tua, ammettere di non capire Malick.

Ma. a parte tutto, non ha davvero senso paragonare Spielberg e Malick cioè Hollywood e l' antiHollywood.

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 31-07-2007 17:09  
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In data 2007-07-27 18:11, Futurist scrive:
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In data 2007-07-27 16:28, TomThom scrive:
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In data 2007-07-27 16:13, Futurist scrive:
Essendo la sottile linea rossa un film basato unicamente sulla fotografia e su frasi retoriche ad effetto...


...Che paradossalmente sono spesso due delle peculiarità più importanti e ricorrenti di quell'arte chiamata cinema...


Che però ha molte alte peculiarità, no?
Insomma, "salvate il soldato ryan" ha attori migliori come un buon Tom Hanks, una regia neanche paragonabile, effetti sonori e visivi molto più convolgenti, colonna sonora superiore... senza contare che il montaggio della sottile linea rossa è tutto sbagliato, lo spettatore viene costretto a sorbirsi immagini irrilevanti o statiche che dovrebbero richiamare chissà a quali riflessioni poetiche ma hanno il solo effetto di fracassarti gli zebedei.
E anche sulla sceneggiatura e la scelta narrativa c'è molta differenza. Da una parte abbiamo un "salvate il soldato ryan" che senza alcuna pretesa di snocciolare verità assolute ti mette di fronte alla crudezza della guerra, al sangue sull'obbiettivo, agli americani che sparano a soldati tedeschi disarmati per divertimento etc etc... e dall'altra parte il patriottismo, la sofferenza e la moralità di una nazione in guerra e degli uomini... un film che pone domande e fa ragionare, che non disdegna di osservare i fatti sotto ottiche diverse. La "S.L.R." invece ha una sceneggiatura presuntuosa che fornisce solo risposte, di parte, indottrinando lo spettatore attraverso voci fuori campo, neanche fosse un documentario, fungendo da viagra ideologico senza lasciare spazi per il dubbio e la riflessione, così che lo spettatore privato di altri riscontri esca dal cinema convinto che quella presentata dal film sia l'unica verità... a chi piaciono questi tipi di film in germania Hitler ne fece girare a decine.




Ma quale malattia mentale fa scambiare il flusso di coscienza per Viagra ideologico?
Forse the Portnoy's Complaint?
Quale ictus cerebrale puo fare usare la parola "documentario" per commentare un film di Malick?
Ora capisco che bisogna tollerare tutte le opinioni.
Ma ogni limite ha una pazienza (cit).
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True love waits...

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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 31-07-2007 18:03  
Futturist vuole un discorso costruttivo,anche se ammetto che leggere certi interventi fa morire?? Eccolo,nei limiti concessimi.Quello che definisci una trama migliore (??) e' semplicemente la solita vecchia storia da eroismo in stile berretti verdi,con l'aggravante dell'ipocrisia,tra parentesi la stessa che ha dato la stura a una certa guerrina... Certo,e' brutta e cattiva,ma meglio farci ammazzare e fare gli animali che lasciare nella merda un 'fratello' pezzo della Grande Madre Patria.L'eroe muore e la dignita' di tutta la cultura fast food e' salva. Malick invece,col suo 'montaggio sbagliato' (!!!????) fa della guerra una metafora per riportare l'uomo alla scoperta dei suoi bisogni primari e fondanti,a confronto con un irrealta di meccanica distruzione e cieca violenza,dove esistono solo uomini,non caporali,solo esseri umani,non americani o gialli.E le frequenti narrazioni interne fungono da cartina di tornasole x eventuali maturazioni dei personaggi.Il livellamento verso il basso,verso una fangosa miseria morale,e' inevitabile.E allora sta al nostro sguardo,alla nostra riflessione cercare una via di fuga,un senso in mezzo all'orrore.Non c'e una morale precofenzionata a cui attenersi,ma un caos da osservare e eventualmente da ordinare.

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