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FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > Cinema:connubio tra arte e filosofia   
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Autore Cinema:connubio tra arte e filosofia
KaiserSoze


Reg.: 02 Ott 2001
Messaggi: 6945
Da: Quartu Sant'Elena (CA)
Inviato: 11-12-2002 10:44  
quote:
In data 2002-12-11 09:48, OneDas scrive:

Un esempio :"La porno Sofia"









p.s. discussione interessante cmq.
_________________
Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 11-12-2002 14:56  
quote:
In data 2002-12-11 03:41, mattia scrive:
quote:
In data 2002-12-11 02:20, mallory scrive:
il cinema non è un semplice svago,
il cinema è il connubio tra arte e filosofia.
l'arte che si modella sulla filosofia e la filosofia che si esprime attraverso l'arte,in un gioco di incastri visivi e psicologici che investono la percezione in modo prospettico.
il linguaggio cinematografico acquista significati non solo semiologici,contestualizzati nello schema metrico del montaggio,ma nuove e mistiche forme d'interpretazione...è la voce dei concetti,che si esprime con toni differenti,metafore di stili...
una voce che percorre gli spazi e tempi della costruzione filmica




ho sempre trovato il cinema poco filosofico. tutte le volte che il cinema ha provato a diventare un testo filosofico si è sempre sottomesso ad un'altra disciplina, come ultimamente fa con la letteratura...
utilizzare il cinema per fare qualcos'altro dal cinema ha sempre portato a pessimi risultati o invece soltanto noiosi.
il cinema è un sitema di significati che si delega all'immagine in movimento e alla sua collisione semantica (il montaggio) al tempo e alla sua durata.
la filosofia se esiste deve esistere soltanto nella fase successiva alla realizzazione del film. ossia a quelle che potrebbero essere considerate la fase "sociale" e la fase critica.
il critico che applica la filosofia alla critica cinematografica, quando questo è un buon critico o un buon filosofo, svolge un buon lavoro al pari di un narratologo che si approccia al film con i propri strumenti di indagine formale (e non).
il fatto è che il cinema al pari di tutte le altre manifestazioni artistiche è capace di suscitare riflessioni filosofiche. nulla di sconvolgente quindi...
il cinema allora è quindi forse l'Arte più giovane... ma dire che grazie alla sua giovinezza gli è permesso di esprimersi in maniera più elaborata e maggiormente prospettica mi sembra oltremodo sbagliato...
certo poi posso capire che spassionatamente si preferisce il cinema alle altre Arti. in fondo a volte capita di realizzare di aver scelto una e solo una disciplina, ma questo dovrebbe impedire di decretarne una superiorità rispetto alle altre.
il cinema è vero non è uno svago. non dovrebbe almeno esserlo. eppure lo è. lo è perchè in maniera eccessiva è diventata (lo era già!) un prodotto a carattere fortemente commerciale...
ma si può quindi affermare che il cinema, e solo lui, sia il connubbio tra arte e filosofia? ne dubito.
il cinema in quanto prodotto umano è sottoponibile ad un vaglio filosofico (a priori quanto a posteriori) tanto quanto la letteratura (pensiamo a "les miserables" di Hugo o alla "la recherche..." di Proust) e all'archittetura (pensiamo al Werchbund della germania pre-nazista o meglio alla Bauhaus). e che dire quindi della pittura? ci si può dimenticare di Barnett Newmann che faceva della filosofia ancora prima di fare pittura?
no.
il cinema è una manifestazione dell'espressione umana, è la concretiazzazione di certe idee estetiche, come tutte le altre discipline creative.

se nella tua affermazione poco sopra citata sostituisci alla parola cinema quella di letteratura (con le debite correzioni..)vedrai che andrà sempre tutto bene





hai manipolato così accuratamente il mio discorso(e non è stato difficile dal momento che è tanto convulso)che mi fa pensare che tu voglia spostare il livello della conversazione su tutt'altro piano....
e sarei anche tentata,dal momento che le tue disquisizioni solitamente le trovo più interessanti delle tue idee...
ma mi limiterò ad essere più chiara e più coerente alle convenzioni di pensiero di chi,come te,è infarcito di didascalici e precostituiti schemi di riflessioni,sunti perfetti di anni di studi.
_________________

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sunrise08

Reg.: 08 Nov 2002
Messaggi: 248
Da: Quartu (CA)
Inviato: 11-12-2002 16:11  
quote:
In data 2002-12-11 10:44, KaiserSoze scrive:
quote:
In data 2002-12-11 09:48, OneDas scrive:
Un esempio :"La porno Sofia"



p.s. discussione interessante cmq.



Quando ho letto "porno Sofia" mi é venuto in mente un libro che ho letto tanti anni fa..."il mondo di Sofia", é uno dei miei preferiti...chi l'ha letto sa che questo non é un'intervento del cacchio


_________________
Sbagliare é umano...ripetere l'errore é DONNA!

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pkdick

Reg.: 11 Set 2002
Messaggi: 20557
Da: Mercogliano (AV)
Inviato: 11-12-2002 16:58  
quote:
In data 2002-12-11 16:11, sunrise08 scrive:
quote:
In data 2002-12-11 10:44, KaiserSoze scrive:
quote:
In data 2002-12-11 09:48, OneDas scrive:
Un esempio :"La porno Sofia"



p.s. discussione interessante cmq.



Quando ho letto "porno Sofia" mi é venuto in mente un libro che ho letto tanti anni fa..."il mondo di Sofia", é uno dei miei preferiti...chi l'ha letto sa che questo non é un'intervento del cacchio





Il buon vecchio Jostein Gaarder...

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 11-12-2002 17:32  


[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 27-09-2007 alle 03:32 ]

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Shaka1978

Reg.: 11 Dic 2002
Messaggi: 379
Da: PsE (AP)
Inviato: 11-12-2002 18:01  
piccola idea.. e se la filosofia che parla dei film nascesse proprio in virtù dell'impotenza dello spettatore? D'altronde il concetto stesso di Filo (philia, amore) Sofia (sophia, sapienza) implica un movimento, e suggerisce tensione. Si vuole ciò che non si ha (sto facendo filosofia sulla filosofia hehehe ).

In ogni modo, io penso che se una pellicola è arte, intendendo per arte l'espressione d'un mondo di significati mediante la creazione di un linguaggio, la filosofia è inevitabile in quanto:
1) Dietro ad ogni opera d'arte c'è una certa filosofia, il più delle volte sotto la forma di 1 antropologia
2) Di fronte al lavoro di un regista-artista, specie se in certa misura ermetico, lo spettatore rimane "meravigliato" (poichè si ritrova alle prese con un messaggio che è si dato, ma celato il suo concepimento) e per ciò viene costretto ad interpretare, filosofeggiando.

Bla bla bla preferisco non far diventare questo intervento troppo noioso ciau ciau
_________________
"Se tu dovessi incontrare Dio, lo trapasserai"(KillBill) "It's water, that's all"(Dancer in the dark) "La rivoluzione non passa per il buco del culo"(Fragola&Cioccolato) "Come si fa ad essere maschilisti con2tette di quella portata?"(Tutto su mia madre)

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MikesAngel
ex "MissRigth"

Reg.: 09 Gen 2002
Messaggi: 7725
Da: Firenze (FI)
Inviato: 11-12-2002 18:47  
quote:
In data 2002-12-11 09:48, OneDas scrive:
quote:
In data 2002-12-11 09:18, Deeproad scrive:
Parlate così perchè non avete mai visto un film porno. Filosofia allo stato puro...





Un esempio :"La porno Sofia"


Adoro quest'uomo
_________________
"... ' fanculo a quelli che credono di capire un film, quando invece si fermano solo ad alcuni aspetti tecnici, credendo di essere dei grandi cineasti..."

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denisuccia

Reg.: 14 Apr 2002
Messaggi: 16972
Da: sanremo (IM)
Inviato: 11-12-2002 19:56  
Premessa: Denise non è abbastanza competente per rispondere appropriatamente, quindi, ancora una volta, leggerete ciò che semplicemente le vaga per la testa in questo momento.

Prima di tutto vorrei dire due cose. Il cinema per me è un'arte ma non ha una nascita creativa e artistica.

Cerco di spiegarmi.
Per me il cinema è un'arte perchè comprende tutte le Arti che lo hanno preceduto.
E' la riproduzione prolungata di un avvenimento, è come un insieme di immagini, di quadri e di fotografie in movimento alle quali vengono aggiunti suoni.
Per scoprire una storia bisogna leggere un libro.
Per ammirare un paesaggio si deve guardare un quadro o una fotografia.
Per apprezzare un suono, una voce, dobbiamo affidarci ad un racconto narrato a voce, o ad una musica, una canzone.
Un film è l'insieme di tutte queste arti.
Infondo.
Secondo me.

Però allo stesso tempo ciò che rappresenta il film non è spontaneo.
Un pittore dipinge ciò che sente (solitamente)
Uno scrittore inventa
Un compositore trasforma i sentimenti in note

Un regista, che fa?
Porta davanti alla cinepresa una storia già scritta, o qualcosa di già deciso.
Niente di improvvisato, niente di spontaneo.


Ecco, mi sono persa...
non sò nulla di deciso,come al solito... sono riuscita a soffermarmi solo su due mie riflessioni... magari più avanti saprò dirvi di più...

(che poi... a dire il vero... non si metteva in dubbio se il cinema era arte... sono io che faccio riflessioni sbagliate al momento sbagliato...)

chiedo scusa... ma ormai ho scritto e mi dispiace cancellare (CHE ESAURITA...)
_________________
L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi.

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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 11-12-2002 21:12  
Attualmente c'è poca sperimentazione, x cui poco spazi a qualsiasi forma di filosofia.
Il periodo buono in Italia è stato da finem anni 70 ai primi 80, c'era più coraggio nel mettersi in gioco e la parte principale in queste cose è della produzione e non della sceneggiatura o regia.

_________________
"Se io non ci fossi
mi mancherei un casino"
Aguy

http://ondedinchiostro.splinder.com/

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 11-12-2002 22:15  
quote:
In data 2002-12-11 17:32, mattia scrive:
mallory ricordati, lo dici tu stessa, che il cinema non è, non deve essere, per tutti.
anni di studio, come credi tu, non ci sono mai stati... purtroppo! aggiungo, perchè ne avrei sicuramente beneficiato....
ma c'è una cosa, alla fine, tra tutti i libri letti che mi ha davvero colpito e che ricordo sempre....
la dice Noel Burch in "prassi del cinema" quando, con molta onestà, parlando dei suoi scritti, afferma di fare critica per i registi, come lui stesso fosse un regista (che poi è, ma non affermato).
il cinema per me va capito dall'interno. va capito come se fossi io stesso a fare il film che vedo. si deve cercare di capire dove stia andando la regia. bisogna anticiparne le scelte e capire perchè servono certe inquadrature.
ogni persona che si avvicina a questa modalità ha le proprie specificità, poi, e il proprio bagaglio intellettuale ed estetico. a me piacciono alcuni cinema e alcuni film, mi piacciono parti di film e alcune scelte registiche, come a qualcun'altro, che ha la mie stesse attitudine, ama qualcos'altro.
mi viene in mente soltanto una cosa che disse un mio professore a proposito della lettura (dei libri): "bisogna cercare di capire ciò che stiamo leggendo. bisogna sapere o almeno immaginare quali possono essere le successeve parole a quella che stiamo ora leggendo". bisogna quindi mettersi in sintonia con l'autore e capirne le modalità e le scelte espressive. personalmente il mio metodo non nasce da nessun libro e da nessuna lezione. è il risultato della mia pratica cinematografica. pratica che si è sviluppata molto nella visione stessa e poi successivamente nei tentativi, riusciti e non, di essere a mia volta un regista.
Concludo: è facile attaccarmi in generale e schematicamente, da lontano e con poca consistenza, per un atteggiamento che non viene condiviso. io le mie perplessità le ho sempre espresse. magari in maniera stravolta e travisata, ma come potrebbe non essere se alla base, come affermi, c'è una mancanza di chiarezza unita a convulsione?
non ti arrabbiare, si sta solo cercando di discutere. difendi le tue idee, io le mie. non fare come hanno fatto tanti. non attaccarti soltanto alle forme delle mie parole...
grazie






non l'ho mai fatto.prego.

tornando al ragionamento,quello che hai appena detto lo condivido,ma è tutt'altro discorso.
il mio primo post implicava concetti di natura filosofica,ma non in stretto contatto con la critica o le tematiche di cui si occupa una trama o un genere,ma della filosofia della comunicazione cinematografica,dell'espressione del pensiero del regista attraverso le immagini,concetto espresso da Deleuze nei suoi:Immagini-tempo e Immagini-movimento.
Quindi non ho mai inteso la filosofia proiettata,bensì la cinematografia come branchia della filosofia stessa,una nuova filosofia capace di far pensare attraverso la concatenazione degli elementi di un film,fotografia,messa in scena,contenuti etc...concedendo all'arte l'onore dell'espressione.
insomma,non "il cinema è filosofia" ma "la filosofia è cinema"...

la tua firma,cosa significherebbe dunque?
"La mia originalità, e il mio fardello, sta nel credere che il cinema sia fatto più per pensare che per raccontare storie" JLG

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 12-12-2002 06:59  


[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 27-09-2007 alle 03:31 ]

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 12-12-2002 10:00  
quote:
In data 2002-12-11 18:47, MissRigth scrive:
quote:
In data 2002-12-11 09:48, OneDas scrive:
quote:
In data 2002-12-11 09:18, Deeproad scrive:
Parlate così perchè non avete mai visto un film porno. Filosofia allo stato puro...





Un esempio :"La porno Sofia"


Adoro quest'uomo



Adoro questa donna quando dice che mi adora !!
_________________
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 12-12-2002 13:35  
quote:
In data 2002-12-12 06:59, mattia scrive:
quote:
In data 2002-12-11 22:15, mallory scrive:
quote:
In data 2002-12-11 17:32, mattia scrive:
mallory ricordati, lo dici tu stessa, che il cinema non è, non deve essere, per tutti.
anni di studio, come credi tu, non ci sono mai stati... purtroppo! aggiungo, perchè ne avrei sicuramente beneficiato....
ma c'è una cosa, alla fine, tra tutti i libri letti che mi ha davvero colpito e che ricordo sempre....
la dice Noel Burch in "prassi del cinema" quando, con molta onestà, parlando dei suoi scritti, afferma di fare critica per i registi, come lui stesso fosse un regista (che poi è, ma non affermato).
il cinema per me va capito dall'interno. va capito come se fossi io stesso a fare il film che vedo. si deve cercare di capire dove stia andando la regia. bisogna anticiparne le scelte e capire perchè servono certe inquadrature.
ogni persona che si avvicina a questa modalità ha le proprie specificità, poi, e il proprio bagaglio intellettuale ed estetico. a me piacciono alcuni cinema e alcuni film, mi piacciono parti di film e alcune scelte registiche, come a qualcun'altro, che ha la mie stesse attitudine, ama qualcos'altro.
mi viene in mente soltanto una cosa che disse un mio professore a proposito della lettura (dei libri): "bisogna cercare di capire ciò che stiamo leggendo. bisogna sapere o almeno immaginare quali possono essere le successeve parole a quella che stiamo ora leggendo". bisogna quindi mettersi in sintonia con l'autore e capirne le modalità e le scelte espressive. personalmente il mio metodo non nasce da nessun libro e da nessuna lezione. è il risultato della mia pratica cinematografica. pratica che si è sviluppata molto nella visione stessa e poi successivamente nei tentativi, riusciti e non, di essere a mia volta un regista.
Concludo: è facile attaccarmi in generale e schematicamente, da lontano e con poca consistenza, per un atteggiamento che non viene condiviso. io le mie perplessità le ho sempre espresse. magari in maniera stravolta e travisata, ma come potrebbe non essere se alla base, come affermi, c'è una mancanza di chiarezza unita a convulsione?
non ti arrabbiare, si sta solo cercando di discutere. difendi le tue idee, io le mie. non fare come hanno fatto tanti. non attaccarti soltanto alle forme delle mie parole...
grazie






non l'ho mai fatto.prego.

tornando al ragionamento,quello che hai appena detto lo condivido,ma è tutt'altro discorso.
il mio primo post implicava concetti di natura filosofica,ma non in stretto contatto con la critica o le tematiche di cui si occupa una trama o un genere,ma della filosofia della comunicazione cinematografica,dell'espressione del pensiero del regista attraverso le immagini,concetto espresso da Deleuze nei suoi:Immagini-tempo e Immagini-movimento.
Quindi non ho mai inteso la filosofia proiettata,bensì la cinematografia come branchia della filosofia stessa,una nuova filosofia capace di far pensare attraverso la concatenazione degli elementi di un film,fotografia,messa in scena,contenuti etc...concedendo all'arte l'onore dell'espressione.
insomma,non "il cinema è filosofia" ma "la filosofia è cinema"...

la tua firma,cosa significherebbe dunque?
"La mia originalità, e il mio fardello, sta nel credere che il cinema sia fatto più per pensare che per raccontare storie" JLG


mallory!
mio dio!
non mi sarei mai aspettato un messaggio del genere da te!
ti giuro...
il cinema come branchia della filosofia....?
mio dio... no,,,, no,,,, no....no....
per fortuna no...
lo dice la mia stessa firma...
che non è stata capita, forse perchè mai capita la persona che la pronuncia...
il cinema è fatto per pensare... il cinema di Godard è riportato al cinema. senza intermezzo della storia (ma nemmeno della filosofia per fortuna!) i film di Godard sono odiati dalle persone più incapaci di capire il cinema.
il cinema di Godard è fatto di immagini, non di pensieri filosofici...
sono sempre più convinto che se vengono riscontrarte scelte filosofiche nella stessa rappresentazione filmica venga ammessa implicitamente una sconfitta...
la filosofia si può solo fare dopo, nella critica.
il cinema filosofico è per me altrettanto inutile della letteratura proselita...
anzi essendo ugauli fanno entrambe schifo in quanto inutili.
meglio allora matrix
mallory....
ti prego ripensaci...
stai davvero prendendo una grande cantonata
dovresti almeno individuare prima le componenti del cinema e dopo semmai appicicarci teorie posticcie...
sono d'accordo con Denise...
il cinema andrebbe pure depennato dalla liste delle discipline artistiche. il cinema è cinema. tutto quello che gli viene appicicato sopra è deplorevole-.--





Mattia...
a questo punto ti dico che non hai capito proprio nulla del mio post,sono certa che è anche colpa mia,ma quello che hai inteso è ben diverso da quello che io ho detto.
Forse perchè tu rimani aggrappato al concetto classico di filosofia,mentre io mi riferisco al significato intrinseco del termine...
la filosofia è la ricerca del vero...
e Godard cosa cercava attraverso il suo cinema?

ecco:
Filosofia:
indagine razionale sulla natura e sull'uomo, sui loro rapporti reciproci e su tutti gli aspetti dell'esistenza (storia politica, religione, arte) connessi con l'attività e con la vita umana; secondo l'oggetto specifico a cui si applica la riflessione critica.

e ora dimmi,secondo te,il cinema di Jean-Luc Godard non è filosofia?

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FedericaB

Reg.: 12 Dic 2002
Messaggi: 4
Da: cuneo (CN)
Inviato: 13-12-2002 01:41  
secondo me questa ragazza studia filosofia!!!

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 13-12-2002 02:55  
quote:
In data 2002-12-12 13:35, mallory scrive:

ecco:
Filosofia:
indagine razionale sulla natura e sull'uomo, sui loro rapporti reciproci e su tutti gli aspetti dell'esistenza (storia politica, religione, arte) connessi con l'attività e con la vita umana; secondo l'oggetto specifico a cui si applica la riflessione critica.

e ora dimmi,secondo te,il cinema di Jean-Luc Godard non è filosofia?



se prendiamo valida la definizione di filosofia da te citata ti rispondo con assoluta certezza: Godard non fa filosofia, fa proprio cinema.
mi sembra davvero chiara questa cosa...

_________________
"La mia originalità, e il mio fardello, sta nel credere che il cinema sia fatto più per pensare che per raccontare storie" JLG

[ Questo messaggio è stato modificato da: mattia il 13-12-2002 alle 02:56 ]

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