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il gabinetto del dr Caligari |
sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
|  Inviato: 03-12-2004 17:35 |
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Certo, è difficile scrivere in un topic aperto da un pezzo tanto ricco, però è altresì un peccato farlo stagnare nei meandri del forum negandone la lettura ai moltissimi che ignorano completamente l'utilizzo dell'archivio.
Allora, per cercare di venirne fuori senza far danni, provo ad inserire qualche informazione sul film, sperando che possano interessare.
Le fonti cui attingo sono principalmente tre: il Morandini; 100 film da salvare, Mondadori (pezzo di Fernaldo Di Giammatteo); pezzo di Rosario Battiato, estratto dalla fanzine "L'estraneo".
La storia di Das Kabinett des Dr. Caligari ebbe origine da un ricordo personale del praghese Hans Janowitz e fu elaborata dallo stiriano Carl Mayer, entrambi impiegati sul fronte prussiano durante la Prima Guerra Mondiale.
Fu in effetti l'opera che convogliò in sequenza le oppressioni e le fobie dell'uomo dopo la Grande Guerra, e al tempo stesso la denuncia dell'autoritarismo prussiano che riduceva gli uomini ad automi.
Il produttore Erich Pommer aggiunge il finale (e il prologo) alla sceneggiatura di Mayer e Janowitz, nonostante le proteste dei due autori perché l'espediente contraddiceva le loro intenzioni satiriche.
In effetti Pommer e il regista Robert Wiene (regista di scarso prestigio, scelto dopo un primo tentativo di coinvolgere Fritz Lang) effettuarono una doppia operazione riduttiva. Oltre ad avvolgerla in un'atmosfera dichiaratamente espressionista, che ne alterava il senso, la incorniciarono in un'altra storia, che ne capovolgeva la conclusione.
Profetico, secondo molti, degli orrori del nazismo, come testimoniato nel saggio From Caligari to Hitler di Siegfried Kracauer, che vide nella pellicola "l'origine di una corrente che portò da Caligari ad Hitler attraverso un corteo di mostri e tiranni". In effetti il film fu proibito dal regime e i protagonisti del successo furono costretti ad emigrare negli Stati Uniti d'America.
Realizzato in appena tre settimane, Das Kabinett des Dr. Caligari è considerato il manifesto dell'espressionismo cinematografico tedesco, avanguardia interessata alle valenze "pittoriche" del cinema più che a quelle "linguistiche". Ispirandosi al futurismo italiano e all'espressionismo letterario ed artistico, i registi espressionisti tedeschi introdussero gli elementi di insicurezza ed instabilità tipici della società europea del primo dopoguerra. L'inquietudine che pervade il nostro continente in questo periodo prende vita, sullo schermo, nelle vicende cupe, nelle scenografie opprimenti e deformate, nelle luci stranianti e nella recitazione carica ed espressiva.
Tutto questo ovviamente si ritrova nel claustrofobico film di Wiene, forte delle sue visioni oniriche e della deformazione del reale. I fondali di tela dipinta accentuano quel tentativo di allungare e deformare le luci e gli spazi. Anche la rigorosa gestualità era di chiara derivazione teatrale e pittorica, caratteri determinanti per esprimere lo stato di ansia del soggetto umano espressionista.
Le scene dipinte furono immaginate da tre artisti - Warm, Röhrig e Reimann - operanti nello “Sturm”, gruppo le cui origini pubbliche risalivano al primo Salone d'Autunno tedesco del 1913. Rendere visibile l'invisibile, e porlo al centro dell'interesse artistico, costituì il programma dello “Sturm”.
Senonchè gli autori del testo, che furono i veri promotori dell'iniziativa, non pensavano affatto alla brutalità espressionistica ma proponevano l'impiego di un pittore come Alfred Kubin, più morbosamente simbolista e assai più raffinato nella evocazione dell'angoscia. Le loro intenzioni erano esplicitamente allegoriche. Volevano raccontare una mostruosa follia individuale, nella quale si riflettesse chiaramente l'orrore di un ordine sociale che pervertiva le libere creative dell'uomo. A loro interessava non l'esplosione (scenografica, figurativa) della follia di Caligari nei suoi fatti clamorosi, ma la rappresentazione ossessiva di un incubo.
Nel film coesistono le ossessioni di un paese sconfitto e frustrato, le dichiarazioni di principio di un movimento artistico che aveva la pretesa di essere rivoluzionario (“ci definiscono una banda di bolscevichi”, ghignava Schreyer), la presenza inquietante dell'inconscio e una timida fiducia nell'avvento della ragione.
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"Non vorrei mai appartenere ad un club che accettasse tra i suoi soci uno come me." (Groucho Marx)
"Ci vuole tutta la vita per vivere.O anche: ci si mette tutta la vita per imparare a vivere.Si può dire in tutt'e due i modi." (Tiziano Sclavi)
[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 03-12-2004 alle 17:45 ] |
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NancyKid
ex "CarbonKid"
Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
| | Inviato: 10-02-2005 00:01 |
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Oh bello bello questo Caligari, vera opera d'avanguardia di tutto il Cinema espressionista Tedesco che sarebbe venuto dopo.
Che dire, dopo quello che han scritto Mal e Sandrix (ah, innanzitutto complimenti a tutti e due).
Per quanto riguarda la teoria "Caligari come futuro Hitler", ecco, penso che questa sia una cazzata bella e buona, formulata dai soliti critici psuedo intellettuali che vogliono mescolare a tutti i costi Cinema e Politica, una cosa che trovo anche parecchia fastidiosa. Ma in fondo, non è altro che sinonimo della potenza della Settima Arte, quindi facciamo passare.
Che cosa colpisce di questo Caligari... come ben sappiamo il film non passò alla Storia tanto per il tema affrontato (e ci mancherebbe), bensì per il suo impatto visivo. Le scenografie rappresentano una visione distorta della realtà, quindi un surrealismo visivo espressionista dato da linee contorte, strade a zigzag, abolimento, o meglio, "confusione stilistica" della prospettiva.
In fondo è proprio come una grande fiaba macabra. Che sto dicendo? Sto dicendo che ho visto molto Tim Burton nell'opera di Wiene (cristo vi rendete conto? Wiene targato 1919 che arriva ad influenzare Tim Burton, questo dovrebbe dire molto riguardo l'importanza di quest'opera).
Innanzitutto il prologo, una sorta d'introduzione alla "C'era una volta...", proprio come una favola nera dai contorni incerti. E poi eccoci trasportati nel mondo favolistico e surreale, dove le scenografie assumono forme contorte/distorte, disegnate a fantasia, cariche di espressionismo, tantochè ci sembra di vedere un mondo molto più colorato in questo film muto e in bianco e nero che nei tanti film a colori in dolby surround di oggi.
I personaggi gotici e marcatamente truccati come Robert Smith, tendenti all'oscuro, al dark (ancora Tim Burton?), e chiaramente, la grande attenzione per le ombre, quelle ombre che non sembrano finire più, quelle ombre minacciose che sembrano divorare i personaggi.
Queste strutture così pittoriche andarono inevitabilmente a colpire gli spettatori di allora. Le immagini (dis)figurative del regista tedesco non assumono una funzione puramente di contorno, in quanto l'opera si rende vitale proprio grazie a questa cura dell'impatto visivo, e che quindi, più che contorno, diventa anima pulsante, centro narrativo all'avanguardia.
Insomma, un capolavoro del Cinema. Blablabla. mi fumo na sigaretta. cià
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"Vuoi una sigaretta?"
"No grazie, ne ho appena spenta una. Sei pronto a diventare famoso?"
[ Questo messaggio è stato modificato da: NancyKid il 10-02-2005 alle 00:10 ] |
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DottorDio
Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
| | Inviato: 10-02-2005 00:11 |
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Domani (venerdì) mi tocca andare a siena a vederlo con la scuola (ogni tanto ci fanno fare qualcosa di interessante), non sto nella pelle, non vedo l'ora!
A quanto sento dire è un caposaldo del cinema mondiale di tutti i tempi...mi stuzzica!
Tornerò quando l'avrò visto, bye
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Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega
Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout! |
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13Abyss
Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
| | Inviato: 10-02-2005 02:52 |
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quote:
In data 2005-02-10 00:01, NancyKid scrive:
Oh bello bello questo Caligari, vera opera d'avanguardia di tutto il Cinema espressionista Tedesco che sarebbe venuto dopo. [...]
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oh Nancy... Dryer, Caligari...
va tutto benissimo, ma attento alle tue scelte.
non è che poi te ne ritorni ad elogiare Christmas In Love, eh?
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Rubare in Sardegna è il Male. |
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NancyKid
ex "CarbonKid"
Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
| | Inviato: 10-02-2005 13:01 |
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quote:
In data 2005-02-10 02:52, 13Abyss scrive:
quote:
In data 2005-02-10 00:01, NancyKid scrive:
Oh bello bello questo Caligari, vera opera d'avanguardia di tutto il Cinema espressionista Tedesco che sarebbe venuto dopo. [...]
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oh Nancy... Dryer, Caligari...
va tutto benissimo, ma attento alle tue scelte.
non è che poi te ne ritorni ad elogiare Christmas In Love, eh?
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Eh eh. Penso ancora che Christmas non sia da buttare.. anzi... prima o poi tornerò a parlare più ampiamente di Parenti... prima o poi lo dovrete rivalutare anche voi 
_________________
eh? |
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Marienbad
Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
| | Inviato: 10-02-2005 13:16 |
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Confusione, grande confusione...
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Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
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NancyKid
ex "CarbonKid"
Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
| | Inviato: 10-02-2005 13:25 |
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confusa e felice
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eh? |
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DottorDio
Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
| | Inviato: 12-02-2005 00:22 |
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Ho finalmente visto il film e il voto che gli darei...non è un numero di questo mondo, troppo bello, agghiacciante, inquietante...m'ha fatto venì voglia per un momente di buttare via gran parte della cinematografia che io reputavo bella fino a poco prima.
Giudizio finale: non ho parole
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Jakkma
Reg.: 07 Mag 2003
Messaggi: 1168
Da: Busto Arsizio (VA)
| | Inviato: 12-02-2005 08:25 |
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Dove è possibile reperire questo film, in videocassetta, DVD o che so io? Esiste una versione che si può vedere a casa propria?
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La storia è maestra, ma nessuno impara quasi mai niente. -Marco Travaglio-
L'indipendenza è una bella cosa; purtroppo, non ci sono uomini liberi. -Peter Gomez- |
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DottorDio
Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
| | Inviato: 13-02-2005 09:33 |
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quote:
In data 2005-02-12 08:25, Jakkma scrive:
Dove è possibile reperire questo film, in videocassetta, DVD o che so io? Esiste una versione che si può vedere a casa propria?
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Io a siena l'ho visto in un proiettore DVD (c'era il menù del dvd all'inizio e alla fine del film con tanto di caricamento del disco), quindi penso che si trovi a vendere e anche a buon prezzo (al limite c'è sempre il mulo!)
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Janet13
ex "vinegar"
Reg.: 23 Ott 2005
Messaggi: 15804
Da: Cagliari (CA)
| | Inviato: 09-11-2006 11:59 |
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L'ho visto ieri per la prima volta. Bello, bellissimo, incredibile, magnifico...purtroppo son senza parole e non riesco a dire altro.
Molti di voi inorridiranno nel sapere che come sottofondo è stata inserita musica drum & bass...ma vi dirò che l'esperimento era una figata e il dj è stato attentissimo a far combaciare la musica al film...ad ogni modo lo guarderò anche in versione originale, ma non mi ha per niente deluso questa alternativa
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"Mi scusi ma... non m'ha già visto in qualche posto?"
"Ricordo il nome ma non la faccia" |
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nboidesign
Reg.: 18 Feb 2006
Messaggi: 4789
Da: Quartu Sant'Elena (CA)
| | Inviato: 09-11-2006 21:55 |
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concordo con janet
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