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Autore "Pagine dal Libro di Satana" di C. T. Dreyer
RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 08-09-2007 12:43  
quote:
In data 2007-09-06 13:52, Fakuser scrive:
Ricordandovi che su google video circola una bella versione cn musica composta ad hoc da un musicista professionista,rispondo a rich.Ma scusa ,l'antitesi dell'estetica di welles non e' giocoforza il cinema muto in se stesso,ontologicamente parlando?Poi a mio parere se vogliamo riferirci a un tipo pregnante di discontinuita nel cinema di dreyer,come nn pensare a giovanna d'arco?La parabola narrata nel Libro e' invece perfettamente lineare,sia riguardo la 'forma' che il 'contenuTo',ad essere banali.E nn credo che l'uso occasionale,magari anche griffithiano,ma occasionale,del montaggio alternato,cambi di molto le cose.Cmq complimenti al nostro ultra' sempre piu bravo.




Ma io penso che giudicare ontologicamente, al di fuori dei dogmi religiosi e filosofici, sia sempre qualcosa di svilente, tanto più nel Cinema. Welles non è all'opposto di Dreyer (o meglio di questo Dreyer, perché già il film che hai citato non l'ho mai visto, quindi non posso allargare anche ad esso il discorso) in quanto tale e perché così è stato stabilito da chissà chi. Qui torniamo al discorso delle etichette: i grandi non ne hanno bisogno, riescono sempre a offrire un motivo per essere giudicati in questo o quel modo. Non sono loro ad appartenere al genere, allo stile, ma sono il genere e lo stile ad appartenere ad essi. Spesso i grandi rimaneggiano stili e generi. E allora converrai che il montaggio di Welles è sì all'opposto di quello di Pagine dal libro di Satana di Dreyer, il quale si avvicina, se vogliamo, a qello di Ejsestein. Ma è altrettanto ejsesteiniano nell' Othello . Quindi Welles era in grado di passare da una parte all'altra, da uno stile all'altro, con disinvoltura e sempre dandoci un motivo, se non altro riconduciile alla sua genialità. Ma Welles non può essere, per questo, l'opposto di Dreyer solo perché...qualcuno ha stabilito così. Perché tali distinzioni, tali catalogazioni gli vanno necessariamente strette.
Mi spiego? Intendo dire, insomma, che Welles non può essere l'opposto del cinma muto, solo perché quello è il cinema muto.
Diciamo che per esigenze tecniche, in un muto, non possono attuarsi scelte di ripresa assimilabili a quelle di Wells, è vero: escludere la ritmicità delle immagini per basarsi sulla continuità visiva, in assenza di dialoghi e sonoro, è impossibile e rende nullo il film.
Ma la mia frase era per sottolineare come, pur nella coerenza stilistica (in altri termini: pur, comunque, rendendosi conto, Dreyer, di non poter agire in altro modo che attraverso l'alternanza visiva - forse non conoscendo proprio altre forme) di Dreyer, questo regista abbia calcato magiormente la mano su questo uso della ripresa e del montaggio: se l'inquadratura breve e dotata di ritmo cadenzato, necessariamente montata su frequenze temporali alte e ben scandite... è una prerogativa del cinema muto (perché non potebbe essere altrimenti), Dryer sfrutta counque questa tecnica e fa di necessità virtù, in questo film. In questo senso è l'antitesi di Welles.
Ma poi Dreyer mischia tecniche e stili: di Griffith ha sì il montaggio alternato (non penso, almeno in Pagine dal libro di Satana , occasionale), ma lui non lo nasconde, lo palesa, costruisce su di esso (e più che nell'altrnanza elle sequenze, lo fa proprio nel contrasto e nel conflitto fra inquadrature) la metafora data dall'accoppiamento fra le inquadrature stesse e dal risultato che ne esce. E qui è ejsesteniano.
In effetti non penso si possa trascurare il fatto che ci sia discordanza fra un'inquadratura e l'altra.
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L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 08-09-2007 14:41  
Si ho capito quello che intendi,ma se vuoi fare di dreyer un paradigma stilistico che sia davvero originale e resistente alle onde mutevoli dl storia (del cinema ) devi riferirti a giovanna d'arco,di cui questo film ti sembrera,stilisticamente,un antenato un po' pretenzioso.

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