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Autore IL LAUREATO
misscinema


Reg.: 20 Set 2003
Messaggi: 53
Da: bologna (BO)
Inviato: 22-10-2003 19:32  
Si, ti piace un po'....o un po' di piu'
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Domani è nuovo giorno

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paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 24-11-2004 16:11  
Valutare e analizzare un film come "Il laureato" di Mike Nichols non è operazione facile, ne sono consapevole.
Dunque, siamo nel 1968 (anno in cui è stato girato il film), ma la trama in realtà ci riporta alcuni anni addietro, ai drammi di classica impostazione e scrittura del cinemascope rielaborati in toni talvolta ironici e sornioni e talvota iperrealisti e drammatici. Il lieto fine è quindi immancabile in un film di tale caratura, anche se viene riproposto in chiave malinconica, sottolineata dall'epica colonna sonora di Simon and Garfunkel ("The sound of silence"), a rappresentare anche una completa rivisitazione della fine della giovinezza e dell'inizio di una nuova età, di una nuova vita, dell'intraprendere una nuova strada (metafora resa alla perfezione dall'autobus che li conduce verso una nuova strada, una nuova vita, appunto - che rappresenta anche la fotografia del vedersi a vent'anni felicemente incoscienti e innamorati)
Abili e incriticabili tutti gli attori, mentre lodevole ed encomiabile si dimostra l'interpretazione di Dustin Hoffman - artista il quale si dimostra come sempre una spanna superiore agli altri - che crea al vetriolo il suo personaggio così nei toni ironici ed umoristici come nei toni emotivi e sentimentali.
E adesso viene la parte stilistica del film.
Da un punto di vista registico, "Il laureato" ha di per sè trovate registiche degne della più grande classicità, come della più grande genialità e come della più ricercata metafisicità (se si pensa alla tensione emotiva ed erotica che regna nel primo incontro tra Benjamin e la signora Robinson, reso alla perfezione dai brevissimi tagli di montaggio sulla soggettiva di Benjamin che spia il corpo nudo dell'affascinante signora di fronte a sè; o ancora, se si pensa agli efficaci ellissi e allo stravolgimento spazio-temporale della trama per dare immagine al sogno, all'utopia sentimentale del protagonista; e alla classicità pomposa e "on the road" della(e) paniramica(he) a indietreggiare sul ponte di San Francisco; e se si pensa, infine, all'utilizzazione della luce e del buio come movimento secondario ed intrinseco della macchina da presa, come una seconda cinecameta che potesse gestire la tensione della seuquenza anche da un punto di vista ottico, visivo, fotografico - e queste sono alcune delle caratteristiche che valsero a Mike Nichols l'Oscar alla Regia proprio in quell'anno)
Ma, quasi paradossalmente, il difetto principale - ed unico - de "Il laureato" è un difetto registico: poca cura dei dettagli e della coreografia dell'inquadratura, ridondanza degli abusati primi piani, esagerata utilizzazione del pianosequenza che conferisce a molte, appunto, sequenze dell'opera un impianto teatrale che - in quanto melodramma cinematografico - non gli dovrebbe appartenere e che, perlomeno, non ha nulla a che fare con lo scopo artistico del film; e infine, alcune carrellate migliorabili nei particolari e prolissità in qualche scena cameratesca.
Certo, tali critiche vengono realizzate a distanza di quasi quarant'anni, senza tenere conto dell'artigianalità e della poca mobilità e manegevolezza dei mezzi tecnici di allora, soprattutto in un film come questo.
In ogni caso, "Il laureato" rimane pur sempre, se non capolavoro, un'opera interessantissima e, in certi tratti, genialmente girata.
Voto: 8++



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"Ma voi che siete uomini
sotto il vento e le vele
non regalate terre promesse
a chi non le mantiene"

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alicesan

Reg.: 20 Ago 2004
Messaggi: 186
Da: verona (VR)
Inviato: 26-11-2004 19:52  
Mi è piaciuta molto la tua recensione...e non sono qui per cambiare nulla...ma solo per dare il mio voto a questo film che io considero uno dei miei preferiti, se non il primo!! Soprattutto mi piace tanto Hoffmann, che in questo film è un po' goffo e impacciato...mi diverte molto...e poi credo che una cosa che l'ha reso indimenticabile è la colonna sonora...pochi film ce l'hanno così bella...per cui il mio voto è 9.5...e non mi sento esagerata!

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Nessun uomo è un'isola chiusa in se stessa: ogni uomo è parte del tutto... La morte di ogni uomo mi diminuisce, perché io sono parte dell'umanità; perciò non chiedere mai per chi suona la campana: essa suona per te.
(John Donne)

[ Questo messaggio è stato modificato da: alicesan il 26-11-2004 alle 19:53 ]

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liliangish

Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
Inviato: 26-11-2004 20:16  
ho odiato questo film.

la sceneggiatura l'ho trovata debole e pretestuosa. considerato da molti un film di "rottura" in realtà rientra, come fa notare Paolo, nei classici schemi di tesi/antitesi/lieto fine.


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...You could be the next.

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Aquarius

Reg.: 17 Nov 2004
Messaggi: 281
Da: Firenze (FI)
Inviato: 26-11-2004 23:42  
Io ho amato questo film. Il tema che tratta, la paura di dire addio all'adolescenza e affrontare il mondo adulto, il lasciarsi trasportare dai sentimenti come fa Ben mi ha veramente affascinata. Poi, Simon and Garfunkel...bellissimo.

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Aquarius

Reg.: 17 Nov 2004
Messaggi: 281
Da: Firenze (FI)
Inviato: 26-11-2004 23:45  
Ah, scusate! voto: 9

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paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 27-11-2004 19:23  
quote:
In data 2004-11-26 20:16, liliangish scrive:
ho odiato questo film.

la sceneggiatura l'ho trovata debole e pretestuosa. considerato da molti un film di "rottura" in realtà rientra, come fa notare Paolo, nei classici schemi di tesi/antitesi/lieto fine.






Ti capisco.
Pensa che, inizialmente, dopo le prime scene mi sono chiesto come una regia - fino a quel momento aberrante e poco efficace - potesse aver vinto l'Oscar proprio quell'anno.
Mi sono convinto ed ho compreso solo successivamente.
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L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass

http://arteonline.blog.excite.it/

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Mayapan

Reg.: 17 Nov 2006
Messaggi: 932
Da: milano (MI)
Inviato: 21-11-2006 22:16  
Ne avevo sentito parlare tanto ma non l’avevo ancora visto fino a ieri sera, contento di averlo fatto.
Niente da dire sul cast: notevole, in particolare Dustin Hoffman e Anne Bancroft
Colonna sonora indimenticabile con 'The sound of silence', 'Mrs. Robinson' e 'Scarborough fair'
anche il finale veramente azzeccato. Non è difficile rendersi conto che all'epoca il film abbia provocato uno scandalo.
Ma è tutto il film ad avermi impressionato, nella sua semplicità, ma con alcune scene quasi, surreali. Lo rivedrò al più presto

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[ ...il suo salvataggio è un viaggio in luoghi lontani ]

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 23-11-2006 18:13  
film riuscitissimo
leggermente sopravvalutato come tutti i film cult ma cmq un cult e quindi un mito

finale indimenticabile

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 23-11-2006 18:16  
Indimenticabile...

"Signora Robinson lei sta cercando di sedurmi !"

Ah..le gambe di Anne Bancroft...

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AnnieHall

Reg.: 04 Nov 2005
Messaggi: 2375
Da: Firenze (FI)
Inviato: 23-11-2006 18:28  
Io non lo trovo affatto sopravvalutato..
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stedeaz

Reg.: 23 Nov 2006
Messaggi: 64
Da: bollate (MI)
Inviato: 23-11-2006 18:37  
Assolutamente un grandissimo film, da vedere e rivedere a chi non è mai capitato di sentirsi come i due protagonisti nella scena finale?
_________________
"la tua autostima è un gradino sotto quella di Kafka" Woody Allen

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JimDean


Reg.: 27 Nov 2006
Messaggi: 56
Da: biella (BI)
Inviato: 28-11-2006 14:48  
IL LAUREATO HA FATTO LA STORIA ORMAI.
NON HA BISOGNO DI COMMENTI!!!!
_________________
" Anche il Più piccolo granello di Sabbia ha in se, il potere di distruggere..."

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Janet13
ex "vinegar"


Reg.: 23 Ott 2005
Messaggi: 15804
Da: Cagliari (CA)
Inviato: 24-02-2008 21:12  
L'ho appena visto per la prima volta (e sicuramente non sarà l'ultima).

Sono davvero stata trasportata all'interno della storia, mi ha divertita, fatta piangere, mi ha affascinata Dustin Hoffman nella sua iniziale inesperienza e sono stata catturata dal fascino di Mrs. Robinson.

Le immagini sottolineano ed esaltano perfettamente i dialoghi, niente è fatto per caso e nonostante questo non appare artificioso.

Soprattutto agli inizi la regia è fenomenale, nella scena tra Ben e Mrs. Robinson nella camera di Elaine il regista si diverte a riprendere il gioco di confusione e "vedo/non vedo" di Hoffman ed è particolarmente spassosa.

La storia non è per niente scontata (tra l'altro ero convinta che la fine fosse tutt'altra, e qui non aggiungo altro), il personaggio di Hoffman è perfettamente delineato così come quello di Anne Bancroft, donna orgogliosa e ferita, a differenza però di quelli secondari, forse un po' appiattiti e bisfrattati... ma per il resto è perfetto.


Ho notato una piccola cazzata, un errore nel montaggio... Circa ad 1 h 23/1 h 24 minuti si vede Hoffman scuotere la testa come per annuire, la sua espressione cambia repentinamente da seria a soddisfatta facendo notare uno stacco sbagliato... ahahahah
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"Mi scusi ma... non m'ha già visto in qualche posto?"
"Ricordo il nome ma non la faccia"

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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 24-02-2008 21:21  
Credo di non esagerare se affermo che Mrs. Robinson è uno se non IL villain più convincente ed autentico della storia del Cinema.

Questa cosa, fra le tante, fa del film in questione una perla assoluta.

La regia poi.... posso capire che ad alcuni sembri o possa sembrare eccessivamente ostentata, quasi presuntuosa nel suo scoppiettante mostrarsi come espressione di genio , ma le intenzioni magari non limpidissime non diminuiscono il valore effettivo del tutto.
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Silencio...

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