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Autore Harry Potter e l'Ordine della Fenice
Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 12-07-2007 21:18  
Siamo ormai arrivati al quinto episodio della saga di Harry Potter, il giovane mago alle prese con misteriosi passati, oscuri cattivi, babbani, ed esami della particolarissima scuola di Hogwarts. E il gomitolo delle varie vicende intrecciato magistralmente dalla Rowling si fa sempre più intricato e complesso. Bel problema per qualunque trasposizione cinematografica, che si trova a fare i conti tra una storia che ha bisogno della sua autonomia e dei nessi esplicativi che rendano fruibile l'intreccio anche ai non appassionati.
Il novello Yates succede ad illustri predecessori, quali Columbus, Cuarón (autore del terzo e meglio riuscito capitolo della saga) e Newell, e decide di risolvere il rebus narrativo puntando sulla semplicità. La contrapposizione, dunque, tra Harry e Silente da una parte e il Ministro Caramell e la sua fedele servitrice, la professoressa Dolores Umbridge dall'altra: gli uni che tentano di convincere il mondo del ritorno di Lord Voldemort, gli altri che leggono dietro questa notizia delle improbabili macchinazioni volte a sollevarli dal proprio potere. Tutta la storia è appiattita su questo scontro (più che altro verbale) senza trovare ulteriori spiragli d'interesse. Lo stesso Ordine della Fenice del titolo viene relegato ad una posizione di contorno o poco più.
Il vantaggio è sicuramente quello di consolidare intorno alla linearità del corpus narrativo una fruibilità della storia altrimenti non raggiungibile. Ma il rovescio della medaglia è l'impossibilità di rapportarsi a 360° con un'opera che pur mette sul tavolo una miriade di riferimenti più o meno palesi con le vicende dalle quali trae linfa. Ne esce fuori così un film bidimensionale, che contrappone buoni e cattivi in un contesto accattivante, ma anche fumoso quanto basta per far notare che forse di 137 minuti qualcosina si poteva tagliare. Yates viene sopraffatto dall'impegno a cui è stato chiamato, e non riesce a gestire tutto il materiale che si ritrova tra le mani. Cade spesso in scene incomplete, fatica spessissimo nei raccordi di montaggio, che si rivelano scombinati a più riprese, e nella gestione delle scene d'azione.
Il duello finale, forse la parte più carica di pathos di tutto il film, viene depotenziato da una pessima gestione del climax narrativo, come anche da una messa in scena nervosa e confusa che non mira di certo al coinvolgimento, tutt'altro. Interessante è l'omaggio a Tim Burton (la moglie del quale, Helena Bonham Carter, si aggiunge ad un cast già ricco), citato nella scena finale, nella quale vengono riprese le scarpe appese per i lacci alla maniera di Big Fish (in una sequenza, ci dispiace dirlo, che, priva di questo riferimento per palati fini, perde gran parte del proprio significato).
Speriamo che Yates, al quale è stato affidata anche la direzione del sesto capitolo della saga, impari dai propri errori, o ci dovremmo preparare ad una conclusione della serie cinematografica del maghetto più famoso del mondo in netto calando, rispetto, per esempio, alla bellezza del terzo episodio di Cuaròn.

già pubblicata qui
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"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 12-07-2007 22:36  
mi trovo sostanzialmente d'accordo con te.
Per cinemaplus ho scritto questo:
Cambiano gli sceneggiatori, cambia il regista, rimangono (logicamente) i libri della Rowling. I film su Harry Potter hanno sempre funzionato sia che a dirigerli fosse un intrattenitore puro come Chris Columbus (i primi due episodi) che un fine realizzatore come Alfonso Cuaron (il terzo) o un maestro delle commedie come Mike Newell (il quarto). La gente al cinema ci va comunque; se ha visto quattro film su Hogwarts e i suoi alunni di certo vedrà anche il quinto, il sesto e il settimo, l’ultimo.

Questa, probabilmente, la considerazione della Warner Bros quando ha deciso di affidare la regia di questo capitolo della saga (e probabilmente anche di quello successivo) a David Yates, un quasi debuttante visto che fino ad oggi aveva diretto cortometraggi, prodotti televisivi e un misconosciuto film indipendente quasi dieci anni fa. La storia da sviluppare è la normale conseguenza di quanto accaduto in precedenza. Harry Potter ha finalmente combattuto con Lord Voldemort (Ralph Fiennes) e ciò ha creato uno strano legame tra le menti dei due. In pochi però credono al racconto del maghetto: il cattivo dei cattivi non può essere tornato, sono tutte bugie messe in moto dal preside di Hogwarts, Albus Silente, per diffondere timori e mettersi a capo del Ministero. Per educare i ragazzi della scuola diversamente ci vogliono i metodi conservatori di Dolores Umbridge (Imelda Staunton), la nuova insegnante di Hogwarts….

Il primo bacio (vero, con la lingua) del maghetto, il ’68 alla scuola dei maghi, l’amicizia è solo dei buoni: potrebbero essere questi i titoli sui giornali per Harry Potter e l’ordine della Fenice. La realtà è invece che questa saga sta diventando sempre più una rivisitazione di Star Wars. Il bene contro il lato oscuro della forza. Il conflitto è sia in termini dualistici (Harry contro Voldemort) che all’interno dello stesso Potter, nervoso e vittima di una predestinazione a salvare il mondo che lo rende diverso da chiunque, soprattutto dai suoi coetanei. Lo scontro finale arriverà solo fra due film, e così il ritmo rallenta, i passi in avanti, in tal senso, diventano eventi. Il modello è Dragon Ball e i cartoni animati giapponesi, quando, per tirare una palla di fuoco, o sconfiggere l’avversario, il pegno sono almeno un mese di puntate. Allo stesso tempo poco emerge in termini di fantasia, d’invenzioni e scoperte, tutto quel contorno, insomma, che faceva dei film su Harry Potter anche un punto di partenza per sognare di diventare maghi e giocare con la realtà. L’ambientazione fantastica si piega all’atmosfera dark perdendo di vista tutte le opportunità che un mondo fatato offre.

David Yates non riesce tra l’altro ad enfatizzare i momenti di maggiore emotività della pellicola, non diventando mai padrone del tutto, lasciando che il testo vinca sull’immagine. La sua è una semplice scelta di raccordo di scene. Poteva prendere come punto di riferimento il cupo Cuaron del terzo episodio, mentre si limita a spegnere le luci e sperare che gli occhialini di Potter filtrino dubbi e sofferenza.

Un episodio interlocutorio che non fa pensare con ottimismo al prossimo, anche perché, se l’attore Daniel Radcliffe continua giustamente a crescere (il flashback su com’era lui all’inizio è emblematico), immaginarlo sedicenne, magari con barba e più alto di Voldemort, apparirebbe oltretutto ridicolo

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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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ZoraGhost

Reg.: 15 Feb 2005
Messaggi: 2383
Da: House Domina (es)
Inviato: 12-07-2007 23:03  
????
Harry cresce col personaggio, le tue ultime due righe non hanno senso.

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Maresca

Reg.: 12 Mar 2007
Messaggi: 2111
Da: Siviglia (es)
Inviato: 12-07-2007 23:07  
quote:
In data 2007-07-12 23:03, ZoraGhost scrive:
????
Harry cresce col personaggio, le tue ultime due righe non hanno senso.


Fino a un certo punto. Radcliffe tra qualche giorno è maggiorenne, nel film ha 14...

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 12-07-2007 23:07  
si, ma la differenza con il Ptter del quarto episodio sembra ben più di un anno. Ormai Radcliffe è un uomo: vederlo che pretende un bacetto quando le esiegenze sono chiaramente altre, per certi versi stona. Comunque sia, punti di vista. Mi hciedo più che altro perchè facciano uscire un film ogni due anni (cioè lo so perchè: per sfruttare meglio l'home-video) piuttosto che uno all'anno cercando di mantenere il ritmo di crescita di attori e personaggi paritetico.
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ZoraGhost

Reg.: 15 Feb 2005
Messaggi: 2383
Da: House Domina (es)
Inviato: 13-07-2007 00:38  
No...ne ha 15, e quando ha girato il film ne aveva compiuti da poco 17.
Non capisco perchè siano passati anni guardando Beverly Hills in cui dei trentenni interpretavano dei diciottenni, e adesso con Potter hanno tutti sguainato le spade.
I film non escono ogni due anni per sfruttare l'home video.
Ma perchè gli attori, al momento ancora minorenni, non possono lavorare più di quattro ore al giorno, e ciò rallenta di conseguenza i tempi di lavorazione.
Al compimento della maggiore età questa cosa sarà risolta.

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Ho visto troppa crudeltà in questa casa, per volerne infliggere.

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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 13-07-2007 00:41  
tra l'altro la diatriba mi pare alquanto oziosa
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ZoraGhost

Reg.: 15 Feb 2005
Messaggi: 2383
Da: House Domina (es)
Inviato: 13-07-2007 00:44  
E poi parlate tutti come se aveste avuto una padellata sui maroni.
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follettina

Reg.: 21 Mar 2004
Messaggi: 18413
Da: pineto (TE)
Inviato: 13-07-2007 02:33  
non è stato male ma non mi ha entusiasmata molto.... alcuni pezzi strani, senza un senso logico messi lì così a caso...
harry poi ha dei capelli orrendi su, scusate ma dovevo dirlo!
....quella maledetta cosa tutta rosa madò gli schiaffi che le avrei datooo... mi ha spostato un nervoso assurdo..
hermione harry & ronald bravi come al solito.. mi è piaciuta parecchio anche la new entry luna molto particolare!... la cosa che non mi è chiara xò è:
-chi le rubava davvero gli oggetti? gli altri della scuola o davvero quelle creature che lei diuceva?


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andrea70

Reg.: 10 Mar 2007
Messaggi: 565
Da: frosinone (FR)
Inviato: 13-07-2007 08:38  
quote:
In data 2007-07-13 00:38, ZoraGhost scrive:

Non capisco perchè siano passati anni guardando Beverly Hills in cui dei trentenni interpretavano dei diciottenni, e adesso con Potter hanno tutti sguainato le spade.





Questa è una giusta osservazione perchè in tanti film si vedono attori ormai anziani interpretare parti di uomini sciupafemmine
O attrici stagionate che fanno le ragazzine.
Radcliffe cresce ma cresce anche Potter e qualche altro film ci può stare,i bacetti verranno sostituiti da qualche bacio, se non sarà lo stesso Radcliffe ad avvertire l'esigenza di cambiare genere, adesso sta lavorando anche a teatro.
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 13-07-2007 09:44  
quote:
In data 2007-07-13 00:38, ZoraGhost scrive:
No...ne ha 15, e quando ha girato il film ne aveva compiuti da poco 17.
Non capisco perchè siano passati anni guardando Beverly Hills in cui dei trentenni interpretavano dei diciottenni, e adesso con Potter hanno tutti sguainato le spade.
I film non escono ogni due anni per sfruttare l'home video.
Ma perchè gli attori, al momento ancora minorenni, non possono lavorare più di quattro ore al giorno, e ciò rallenta di conseguenza i tempi di lavorazione.
Al compimento della maggiore età questa cosa sarà risolta.





bah, non credo sia questa la motivazione visto che adesso ocme adesso potrebbero lavorare mentre sono ancora in fase preproduttiva. A girare Harry Potter ci mettono meno di sei mesi, non due anni.Comunque sia sarebbe interessante chiederlo, se mi capita lo faccio a qualcuno della Warner.
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Maresca

Reg.: 12 Mar 2007
Messaggi: 2111
Da: Siviglia (es)
Inviato: 13-07-2007 10:00  
quote:
In data 2007-07-13 00:38, ZoraGhost scrive:
No...ne ha 15, e quando ha girato il film ne aveva compiuti da poco 17.
Non capisco perchè siano passati anni guardando Beverly Hills in cui dei trentenni interpretavano dei diciottenni, e adesso con Potter hanno tutti sguainato le spade.
I film non escono ogni due anni per sfruttare l'home video.
Ma perchè gli attori, al momento ancora minorenni, non possono lavorare più di quattro ore al giorno, e ciò rallenta di conseguenza i tempi di lavorazione.
Al compimento della maggiore età questa cosa sarà risolta.




Anche in Dawson's Creek le differenze di età tra attori e personaggi erano notevoli, però lì la cosa era giustificata da situazioni che venivano ritenute "troppo adulte" per attori minorenni, nonostante il telefilm parlasse di adolescenti...

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 13-07-2007 10:13  
ma poi non stiamo parlando nè di Dawson's Creek nè di Beverly Hills. Qui nella finzione c'è un anno di differenza, nella relatà e in Radcliffe se ne vedono due.
Non è come un telefilm dove il personaggio comuqnue sia, anhce se è partito da un 'età sbagliata lo vedi crescere giorno per giorno...
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Jerry88

Reg.: 12 Mar 2007
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Da: L'Aquila (AQ)
Inviato: 13-07-2007 12:56  
Sono indeciso, vado a vederlo oggi o domani?
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ZoraGhost

Reg.: 15 Feb 2005
Messaggi: 2383
Da: House Domina (es)
Inviato: 13-07-2007 16:10  
Mi sta venendo voglia per la prima volta di quotare Petrus.
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