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Autore la trasposizione de La giuria dal libro al film. L'importanza delle majors del tabacco nel cinema.
gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 04-02-2004 10:34  
Qualche anno fa lessi il libro di John Grisham da cui è tratto il soggetto per il film omonimo in questi giorni in sala.Nel testo il thriller è basaao sulla manipolazione della giuria di un processo ad una grande produttrice di sigarette.Contiene quindi uno sfondo di denuncia abbastanza forte(così come Insider), e il ruolo delle sigarette hanno un peso determinante nell'evolversi della storia.

In occasione dell'uscita del film mi sono letto una recensione dello stesso alla ricerca di quella aspettiva che normalemnte mi invoglia a vedere una pellicola invece che un'altra.E sono rimasto sconcertato quando ho letto che il processo che nel libro era al tabacco, nel film è mutato in accuse alle case produttrici d'armi. Il motivo è semplice.Le case produttrici di sigarette e simili, sono far le maggiori finanziatrici del cinema hollywoodiano e riescono con poco a infleunzare scelte del genere. Eticamente non è giusto, ma da un punto di vista di marketing l'atteggiamento di queste majors della nicotina è molto redditizio.Mi chiedo come mai Grisham abbia acconsentito alla mutazione del soggetto, visto che facilqmnete avrebbe trovato altri produttori in grado di trasporre il libro in film.
Quello che mi preme chiedervi è se sempre più spesso non vi sembra che anche le pellicole siano divenatate dei lunghi spot(non in termini di pubblicità celata), ma frutto di ricerche di mercato che vi individuino tra i potenziali e migliori riceventi di determinati messaggi che possano condizionare le vostre scelte commerciali nella vostra vita quotidiana.
E, soprattutto, non si rischia sempre più di avere nell'ambito cinematografico sia americano che europeo una governance che limiti la libertà d'espressione per poter monitorare secondo il proprio volere le opere artistiche?
Non ci sarebbe bisogno di authority di natura europea e americana (a seconda della nazione di produzione) che salvaguardi l'etica a favore di noi semplici fruitori?


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La bellezza delle cose esiste nella mente di chi contempla

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Jakkma

Reg.: 07 Mag 2003
Messaggi: 1168
Da: Busto Arsizio (VA)
Inviato: 04-02-2004 11:28  
Vorrei raccontare una cosa, che dice Michael Moore nel suo Stupid White Men: fiammiferi e accendini erano nell'elenco degli oggetti proibiti sugli aerei, dopo l'11 settembre. Pare che il Congresso abbia deciso di toglierli da tale elenco, su pressione delle lobby del tabacco, anche dopo che quel rincoglionito di Richard Reid ha tentato di far esplodere le proprie scarpe imbottite di plastico, CON UN FIAMMIFERO!!! Ora, tra i sostenitori di Bush i fabbricanti di sigarette sono tra i più potenti: Moore si chiede angosciato se è mai possibile che quel grandissimo coglione di Bush faccia rischiare un altro 11 settembre alla sua Nazione solo per non scontentare i suoi amiconi di Tabaccolandia. Voi che mi dite? E' possibile che Bush sia così? Say nay, for shame!! (Henry Howard of Surrey).
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La storia è maestra, ma nessuno impara quasi mai niente. -Marco Travaglio-
L'indipendenza è una bella cosa; purtroppo, non ci sono uomini liberi. -Peter Gomez-

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 04-02-2004 12:33  
tornando sul discorso sigarette mi sono chiesto, e più volte mi chiedo per quale motivo continuo a vedere gente che fuma nei film americani. Quando è anni che sento dire che è proibito. Fermo restando che la sigaretta è importantissima per determinate scene, come ogni Credo non c'è verità.
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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Natalija

Reg.: 22 Ott 2003
Messaggi: 500
Da: Pianella (PE)
Inviato: 04-02-2004 12:42  
Probabilmente bisognerebbe dare vita ad una associazione che tuteli le opere d'arte, che possa proteggerle dalla nefasta influenza delle enormi operazioni pubblicitarie, immancabilmente presenti soprattutto dietro grandi fonti di guadagno come quelle cinematografiche.
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E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell'averla scoperta, là, mentr'ella saliva pel cielo, la Luna.

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vietcong

Reg.: 13 Ott 2003
Messaggi: 4111
Da: roma (RM)
Inviato: 04-02-2004 13:18  


Ma forse a Grisham non importa nulla che il suo soggetto sia stato mutato. E non lo dico perchè gli attribuisco chissà quale cinismo (che pure devi avere per riuscire a diventare miliardario facendo l'autore e lavorando con Hollywwod); magari pensava che il senso dell'opera fosse mostrare come può essere manipolata una giuria, e non gli importa se il cattivo è l'industria del tabacco o delle armi.
Non dico che non sia triste questa forma di ingerenza dell'industria nel cinema (che poi in America è solo un'altra industria, quindi non è poi tanto strano), ma forse il film -qualcuno l'ha visto?- non ne risente più di tanto.
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La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 04-02-2004 14:52  
quote:
In data 2004-02-04 12:42, Natalija scrive:
Probabilmente bisognerebbe dare vita ad una associazione che tuteli le opere d'arte, che possa proteggerle dalla nefasta influenza delle enormi operazioni pubblicitarie, immancabilmente presenti soprattutto dietro grandi fonti di guadagno come quelle cinematografiche.


pensi troppo in grande, anche se la tua è la migliore delle idee possibili!
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virsi78

Reg.: 09 Set 2003
Messaggi: 15
Da: rosignano marittimo (LI)
Inviato: 04-02-2004 17:51  

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virsi78

Reg.: 09 Set 2003
Messaggi: 15
Da: rosignano marittimo (LI)
Inviato: 04-02-2004 17:56  
Scusate...prima ho inviato un messaggio prima di scrivere..
Io vorrei solo dire che quando ho letto il libro ho pensato a come fosse stato bravo Grisham a trattare un argomento così scottante in America. Il fatto che il film sia stato cambiato per i motivi di cui sopra mi sempre più pensare a quanto sia manipolato il cinema USA e quanto siano importanti i soldi all'interno dello stesso..... Che tristezza.....

Virginia

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EtaBeta

Reg.: 11 Nov 2003
Messaggi: 1493
Da: Roma (RM)
Inviato: 05-02-2004 11:31  
Scusa gatsby ma non sono daccordo. Secondo me hanno fatto una scelta oculata, dovuta al fatto che se avessero mantenuto l'impostazione originale del libro avrebbero rischiato il flop al botteghino, perchè la gente l'avrebbe considerato la brutta copia di Insider, capolavoro di Michael Mann basato sulla storia VERA che ha ispirato Grisham a scrivere il sup libro. Stiamo parlando di un film che Hollywood ha pluricandidato agli Oscar, con la migliore interpretazione di Russell Crowe fino ad oggi e con un'ottimo Al Pacino, quindi non direi che sia stato boicottato o sia passato inosservato: diamo a Cesare quel che è di Cesare...
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 05-02-2004 11:38  
Il libro di Grisham è antecedente al film di Mann., ed oltretutto la storia non c'entra asoolutamente niente, è solo il contesto il medesimo.
Secondo questo ragionamento non ci poteva essere Master & Commanders perchè abbiamop visto Gli ammutinati del Bounty?
La semplice verità è che le majors del tabacco controllano quasi tutte le produzioni hollywoodiane e non mi stupirei se qualcuno ce ha visto il film non ci dice che proprio nella pellicola le sigarette sono molto utilizzate.
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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EtaBeta

Reg.: 11 Nov 2003
Messaggi: 1493
Da: Roma (RM)
Inviato: 05-02-2004 11:52  
Scusa gatsby, ma secondo te la lobby delle armi conta di meno? Ma per favore! L'hai visto il film di Moore? Comunque la notazione che il film di Mann sia successivo al libro non ha senso, è la vicenda che ne è alla base (e non solo il contesto, come sostieni) che ha ispirato Grisham, e questo è innegabie, poi è ovvio che la storia del libro è totalmente diversa, infatti è per l'appunto una storia, mentre quello di insider è praticamente un reportage di fatti realmente accaduti (quindi moooolto più preoccupante per le lobby di cui parli).
Io sono il primo a criticare Hollywood quando è il caso, ma stavolta la critica mi sembra ingenerosa.

P.S.
A scanso di equivoci: NON fumo.
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 05-02-2004 14:29  
NOn che sia meno potente, ma sicuramente ha meno affinità col cinema.
La Philip Morris ad esempio grantisce ogni anno decine migliaia di dollari nel finanziamento di produzioni e restauro di vecchi film americani.

A scanso di equivoci, io invece ti dico che son un gran fruitore del cinema americano, detesto le prese di posizione radicali e intransigenti, ma questa questione mi stà molto a cuore.
Purtroppo no ricordo il noem del sito, nè ad una ricerca rapida sono riuscito a trovarlo,
comuqnue sappi che c'è un sito qui in rete che tiene il conteggio di tutti i film in cui vengono fatte vedere sigarette, e dati alla mano, riesce a dimostrare come molti registi, attori, scenggiatori, insomma intere produzioni, inseriscano sigarette e simili nelle pellicole senza motivi precisi( certe volte possono serivire per delinerae cartteri, o atmosfere).La reiterazione di questi comportamenti da parte di precisi personaggi pubblici, porta a concludere che i finanziamenti non sono solo quelli espliciti e dicahiarati, ma anche quelli sottobanco.Peccato che non mi ricordi il nome del sito(era in inglese) che suggerì Veronesi all'epoca ministro della sanità, in una puntata del Maurizio Costanzo.
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EtaBeta

Reg.: 11 Nov 2003
Messaggi: 1493
Da: Roma (RM)
Inviato: 05-02-2004 16:37  
Gatsby, guarda che sfondi una porta aperta: l'influenza delle multinazionali del tabacco nel cinema USA è del tutto evidente (come di quelle delle armi: ti sfido a dimostrare che nel film americano tipo appaiano più sigarette che pistole, fucili e affini...), il mio disaccordo era nella scelta operata dagli autori per questo film in particolare che, ripeto, non mi sembra dettata da qualche "santo", ma semplicemente dall'opportunità commerciale e dalla maggiore drammatizzazione assicurata dal tema "armi" rispetto al tema "sigarette", tutto quì.
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EtaBeta

Reg.: 11 Nov 2003
Messaggi: 1493
Da: Roma (RM)
Inviato: 05-02-2004 16:40  
Comunque non si può certo dire che in questo forum non si facciano discussioni interessanti
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Dubliner


Reg.: 10 Ott 2002
Messaggi: 4489
Da: sanremo (IM)
Inviato: 16-02-2004 12:04  
Ho visto il film e credo che il discorso di Gatsby non possa funzionare. Il cambiamento da multinazionali del tabacco a quelle delle armi non cambia di una virgola la pellicola che si concentra sul modo in cui si manipolano le giurie e non sul processo in se. Non è un film sullo stile "L'uomo della pioggia" di Coppola o "Erin Brokovic" dove tutto gira attorno alla causa portata in tribunale. Questo è un thriller in tutto e per tutto e le parti in tribunale non sono sviluppate un granché così come la causa alle fabbriche di armi. L'argomento è comunque altrettanto scottante e gli stati uniti non è che ne escano benissimo, sia sotto questo punto di vista che sotto quello giudiziario.
Il film è secondo me un buon thriller ben interpretato e che non annoia, il suo punto di forza è senza dubbio il fatto che si svolga per lo più al di fuori del tribunale e che l'attenzione sia puntata sulla figura dei manipolatori di giurie. Il motivo per il quale è stato cambiato l'argomento è semplicemente per non ripetere lo stesso tema affrontato da Insider visto che comunque non è quello su cui si basa il film (non è un film di denuncia) e vi assicuro che durante il film non ho visto nemmeno una sigaretta e anzi più volte si fa riferimento al fumo negativamente durante il film, come una sorta di "omaggio" al tema originario del libro di Grisham.
Un buon film, ve lo consiglio.
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Io sono grande. E' il cinema che è diventato piccolo.
I miei dvd

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