FilmUP.com > Forum > Tutto Cinema - Fahrenheit 9/11
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > Fahrenheit 9/11   
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 Pagina successiva )
Autore Fahrenheit 9/11
NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 26-08-2004 17:30  
“Nei Film il regista è Dio, nei Documentari, Dio è il regista”

Avere un approccio documentaristico, soprattutto per l’Italia, è assai difficile e più complicato del previsto. Quanti documentari all’anno escono esattamente nelle nostre sale con una distribuzione appropriata? Uno? Zero? Ma ancora più difficile è la domanda: Un documentario è effettivamente creazione cinematografica? Teoricamente un film bene o male crea, crea (o adatta) una storia, ricostruisce pezzo per pezzo questo storia/soggetto attraverso alcuni mezzi filmici come la fotografia, la scenografia, la recitazione, le parole che usciranno dalla bocca dei protagonisti.
Nel documentario invece, il regista deve “solamente” raccogliere il materiale, montare, smontare, rimontare, rismontare a proprio piacimento, ed infine ecco il prodotto pronto. Tenuto conto di questo, andiamo ora al polemico Michael Moore e il suo documentario anti-Bush Fahrenheit 9/11, già celebre in tutto il mondo ancora prima di uscire per le ritirate all’ultimo secondo della Icon e della Walt Disney, che rifiutarono di distribuire la pellicola, prima che passasse alla Miramax di Harvey Weinstein. Va innanzitutto apprezzato il coraggio di questo regista, che non ha esitazioni nell’attaccare l’uomo più potente del mondo, ovvero il presidente degli Stati Uniti D’America George W. Bush. Il tutto, più che sugli avvenimento del 11 Settembre, ruota attorno alla attuale Guerra in Iraq, spiegandone causa ed effetto. Durante il primo tempo Moore ci espone le sue tesi riguardante il broglio durante le scorse elezioni americane, che doveva vedere la vincita di un Gore piuttosto che di un Bush, poi indaga riguardo le relazioni tra la famiglia Bush e la famiglia Bin Laden, passando tra altre tematiche scottanti come le vacanzine fuori luogo del Presidente e la negazione di voto a molti afro-americani in Florida. Se il primo tempo indaga sulle probabili cause (e false cause) della guerra in Iraq, il secondo tempo si concentra invece sugli effetti di tale guerra, raccontando il dolore dei famigliari delle vittime (sia iracheni che americani), il reclutamento sporco dei giovani e poveri futuri soldati e il menefreghismo o presunto tale della CasaBianca.
La parte pre-Iraq è esposta da Moore in chiave ironica, commenta con la propria voce le immagini che passano prendendo per il culo Bush ed i suoi alleati, lo ridicolizza davanti agli spettatori, tanto che a Cannes molti giornalisti hanno detto che Bush doveva vincere come Miglior Attore Comico. Ma quando il regista scende sul campo della guerra, il film cambia registro e diventa drammaticità di prim' ordine, diventa commovente, toccante, incredibilmente potente, anche e soprattutto perché sei consapevole che quello che hai davanti non è finzione, ma realtà, che la donna che si sta disperando non è un’attrice, ma una madre vera, una madre che ha perso suo figlio nella guerra in Iraq. La pellicola di Moore ti riempie di domande: Perché diavolo in Florida molti afro-americani sono stati privati del loro diritto di voto durante la battaglia elettorale Gore/Bush? Perché diavolo lo Stato ha lasciato partire dagli Stati Uniti tutta la famiglia Bin Laden che risiedeva in America il giorno dopo la tragedia delle Twin Towers? Perché diavolo Bush ha decurtato del 40% i fondi per la sicurezza nazionale con l’allarme terrorismo in giro? Sono domande che non solo ci costringe a riflettere, ma anche ad arrabbiarci, a prendere una posizione, a non rimanere nell’ignoranza. E al contrario di quanto hanno fatto molti critici americani, non staremo qua a sostenere se Moore ha mostrato cose false, parzialmente vere, o totalmente vere, noi ci attingiamo alle argomentazioni di questo regista del Michigan, che riescono a far riflettere più di quanto molti film messi insieme riescano a fare, stabilendo un punto d’incontro tra Opera Documentaristica e Opera Filmica. Lo definiamo un grande Documentario d’Autore.


_________________
Sono un "perdente cool" che vive di Cinema, Placebo, e Sigarette. Sono semplicemente condannato dal bisogno di mettere il mio cuore allo scoperto di fronte a migliaia di estranei

[ Questo messaggio è stato modificato da: CarbonKid il 26-08-2004 alle 17:36 ]

  Visualizza il profilo di NancyKid  Invia un messaggio privato a NancyKid  Email NancyKid  Vai al sito web di NancyKid    Rispondi riportando il messaggio originario
FabryDivx
ex "ometto"

Reg.: 27 Apr 2003
Messaggi: 1788
Da: Palermo (PA)
Inviato: 27-08-2004 12:35  
Bhe dopo al visione è sorto il dilemma , Documentarioo o film , bhe gli argomenti trattati , la drammaticità portano allo spettatore a subbire una certa senzazione di disprezzo verso non tanto Bush ma quanto al sistema militare.
Difatti Moore come in bowling parte con facalizzare l'attenzione alle arimi , e trova soluzione alla fine del film con l'attaco alle persone da parte dei tg (usa)suscitando in loro ilò terrore
ed è proprio da li che parte il ragionamento per 9/11 , descrivendo i rapporti (economici) tra i Bush e Bin Laden , e oponendo ad una massicia guerra al terrorismo la mancanza di fondi per la sorveglianza di un intero stato con soli 8 poliziotti ,
quindi le miacce sono vere ma non ci sono poliziotti..
bhe tutto contrasta con l'immagine di un america impaurita , che si rifugia in casa ed ormai ha paura che della sua stessa ombra.
Bhe Moore acosta il documetario, alla drammaticità degli eventi, io lo definisco reportage , ma che ha qualcosa in più-...
Bhe allora appoggio Kid (dato che abbiamo ragionato insieme sul discorso) Documentario d'autore
_________________
""Solo chi teme di non essere mai citato evita di citare" S. M. Ejzenstejn"

  Visualizza il profilo di FabryDivx  Invia un messaggio privato a FabryDivx  Email FabryDivx  Vai al sito web di FabryDivx     Rispondi riportando il messaggio originario
83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 27-08-2004 12:49  
quote:
In data 2004-08-27 12:35, FabryDivx scrive:
portano allo spettatore a subbire una certa senzazione di disprezzo


questa frase evidenzia le tue origini palermitane. ma di brutto brutto brutto.
_________________
Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.

  Visualizza il profilo di 83Alo83  Invia un messaggio privato a 83Alo83    Rispondi riportando il messaggio originario
FabryDivx
ex "ometto"

Reg.: 27 Apr 2003
Messaggi: 1788
Da: Palermo (PA)
Inviato: 27-08-2004 15:59  
quote:
In data 2004-08-27 12:49, 83Alo83 scrive:
quote:
In data 2004-08-27 12:35, FabryDivx scrive:
portano allo spettatore a subbire una certa senzazione di disprezzo


questa frase evidenzia le tue origini palermitane. ma di brutto brutto brutto.




ahahha si hai raggione , forse ho essaggerato con le doppie ....
_________________
""Solo chi teme di non essere mai citato evita di citare" S. M. Ejzenstejn"

  Visualizza il profilo di FabryDivx  Invia un messaggio privato a FabryDivx  Email FabryDivx  Vai al sito web di FabryDivx     Rispondi riportando il messaggio originario
misaki84

Reg.: 29 Lug 2003
Messaggi: 2189
Da: Montecchio Maggiore (VI)
Inviato: 27-08-2004 18:03  
Una messinscena, è questo che il controverso regista Michael Moore pensa dell’amministrazione Bush - come già aveva lasciato capire durante la Notte degli Oscar che lo incoronò per Bowling at Columbine quando definì Bush come un presidente "fittizio". Infatti, dopo una breve prefazione, Moore lancia i titoli di testa del suo nuovo attesissimo documentario inframezzati dalle immagini del presidente texano e dei suoi più stretti collaboratori (Cheney, Rice e altri) durante le prove di trucco appena prima di una diretta televisiva come a dire che il cast è pronto per lo spettacolo. Ma il fine della pellicola è quello di non farsi abbagliare dalle luci della ribalta ed è qui che inizia lo show di Moore che, con la sua voce fuori campo, svela tutti i retroscena attraverso documenti e filmati inequivocabili che mostrano come nella stanza dei bottoni non ci sia solo George W. Bush, ma ci sono tutti i Bush, i Bin Laden, i principi sauditi, le compagnie petrolifere, l’industria bellica, quella televisiva e tanti altri. Forse troppi o forse no visto che Fahrenheit 9/11 ci mostra come tutti hanno l’interesse di stare l’uno vicino all’altro perché i Bin Laden hanno investimenti in Texas, perché soci delle compagnie petrolifere sono al governo, perché la guerra è un business. Allora perché sorprendersi se il presidente (che raramente è in grado di esprimersi con un inglese corretto e che da imprenditore ha fatto colare a picco le sue aziende) passa la maggior parte del suo tempo al ranch o lascia dichiarazioni sul terrorismo durante una partita di golf o preferisce godersi il suo momento di celebrità continuando a leggere un libro di favole durante una visita ad una scuola elementare mentre New York e gli USA vengono colpiti dal più atroce attacco terroristico della storia? Non c’è da sorprendersi perché Bush è solo un ridicolo burattino e gli americani, già giocati durante lo spoglio delle schede alle elezioni, sono vittime di una verità menzoniera controllata dalle alte sfere e diffuse dalla TV che Moore, con questo documentario, vuole svelare. Soprattutto in questa prima parte emerge l’abilità ‘cine-drammatica’ del regista che non si limita a raccogliere e montare spezzoni ed immagini, ma cerca di dare sempre un tono preciso sia alle immagini (in particolar modo con degli zoom) sia alle parole grazie alla sua innata capacità di coniugare lo humor ed il sarcasmo con immagini drammatiche che spingono lo spettatore quasi a pentirsi della risata spingendolo a considerazioni che, forse, non avrebbe mai fatto. Nella seconda metà della pellicola, invece, Moore decide di puntare tutto sull’aspetto emozionale dello spettatore inondando lo schermo con le crude immagini provenienti dal fronte iracheno e con le altrettanto crude considerazioni che le interviste del regista portano a galla. Con un registro mai neutro, anzi, evidentemente e ricercatamente parziale, lo sguardo del regista è lo sguardo di un americano a cui hanno raccontato un sacco di falsità, un americano tradito che vede la gioventù del suo paese morire. L’inevitabile passaggio dal terrore, all’orgoglio patriottico, alla guerra ed, infine, alla morte ed al dolore di una madre americana sottolineano come le contraddizioni della guerra rispecchino le contraddizioni degli Stati Uniti. Ma Fahrenheit 9/11 non è un film contro gli Stati Uniti, anzi, è per gli Stati Uniti e per il popolo statunitense di cui Moore sente visceralmente di fare parte ed è forse per la sua efficacia che la sua uscita in terra americana è stata più volte ostacolata. A novembre l’ardua sentenza…


  Visualizza il profilo di misaki84  Invia un messaggio privato a misaki84  Vai al sito web di misaki84     Rispondi riportando il messaggio originario
christabel

Reg.: 02 Ago 2004
Messaggi: 1644
Da: cremona (CR)
Inviato: 29-08-2004 10:48  
Finalmente ieri sera ho avuto l'occasione di vederlo.
Sinceramente mi ha fatto molto riflettere, come credo anche tutti quelli che l'hanno visto o che lo vedranno. Comunque sta di fatto che bisogna ammirare il coraggio e la tenacia di Michael Moore (infatti mi chiedo dove sia riuscito a trovare molte di quelle informazioni); non so se qualcun altro sarebbe stato in grado di montare un "documentario - film" su questo argomento che ormai ogni giorno ci assilla dal momento che i mass media continuano a tartassarci con ciò,nonostante nel mondo ci siano almeno altri 70 conflitti a fuoco di cui però nessuno sa qualcosa...
Uscendo dal cinema ho sentito l'opinione di certe persone che affermavano come il film e tutti i suoi contenuti fossero troppo pompati dal regista. Io non direi proprio così perchè comunque molte cose si sapevano già (come la faccenda del petrolio!). Sta di fatto che forse il grande merito di Moore è stato quello di ordinare tutti gli avvenimenti e le informazioni in modo tale da renderle molto più comprensibili alla gente comune che di politica ed economia sa ben poco (me conpresa;e questo solo per il fatto che al giorno d'oggi politica ed economia coincidono e le implicazioni reali che vi stanno dietro credo non le concepiscano pienamente nemmeno economisti e politici stessi).
Devo comunque ammettere che appena uscita dal cinema il mio primo pensiero è stato di voler vedere un altro film-documentario simile,ma in difesa della controparte (cioè di Bush). Dal momento che comunque prima di giudicare è sempre meglio conoscere entrambe le parti della medaglia. Con questo non voglio assolutamente dire che giustifico tutte le azioni di Bush,assolutamente no,solo che sarebbe meglio avere una visione completa di tutta la faccenda.
Io personalmente comunque credo che si debba fare un piccolo rimprovero a Moore per una sua mancanza (ribadisco che questa è la mia opinione e tutti siete tenuti a controbattere e smentire):non sono mai stati citati gli altri capi di stato che insieme al signor Bush hanno contribuito a creare questa situazione ormai quasi insostenibile a livello soprattutto psicologico continuando a dire che verremo attaccati,di sospettare anche del nostro vicino di casa,che nonostante tutti i soldati morti la guerra dovrà continuare (e quest'ultimo punto credo sia veramente assurdo dal momento che,come anche Moore ha dimostrato,in guerra vanno sempre e solo i figli dei comuni cittadini e non quelli dei persanaggi politici di spicco e dei personaggi famosi!).
Questo è tutto.
Un'ultima cosa:avrei bisogno che qualcuno mi spiegasse la faccenda delle votazioni all'inizio del film,quella riguardante le persone di colore a cui hanno negato il diritto di voto (se sbaglio ditemelo),è un tassello che mi manca...
_________________
Lunga ed impervia è la strada che dall'Inferno si snoda verso la Luce...

"Paradiso perduto - J.Mylton"

  Visualizza il profilo di christabel  Invia un messaggio privato a christabel    Rispondi riportando il messaggio originario
misaki84

Reg.: 29 Lug 2003
Messaggi: 2189
Da: Montecchio Maggiore (VI)
Inviato: 29-08-2004 14:14  
Credo che l'abilità di Moore non si sia limitata al montaggio di spezzoni, ma alla sua capacità di dare un certo 'taglio' (per lo più ironico-paradossale) ad ogni immagine e ad ogni parola.
Per qunato riguarda la 'mancanza' che dice christabel, secondo me non si può considerare un errore.Il film è prevalentemente americano, nel senso che Moore non vuole spiegare una situazione internazionale, ma vuole fare emergere delle cose (in modo del tutto parziale, evidentemente) ed il suo punto di vista (appunto per quello sorgono i dubbi sul fatto di definire F9/11 un documentario). Il film non è un libro di storia, ma una storia.

(non mi sono spiegato troppo bene, se emerge una discussione proverò a chiarire meglio il mio punto di vista)

  Visualizza il profilo di misaki84  Invia un messaggio privato a misaki84  Vai al sito web di misaki84     Rispondi riportando il messaggio originario
Hiyuga

Reg.: 05 Ago 2004
Messaggi: 1301
Da: Gossolengo (PC)
Inviato: 29-08-2004 14:31  
Premetto che Michael Moore non lo sopporto..

Tuttavia ieri sera mi sono recato a vedere Fahrenheit 9/11, e devo dire di essere rimasto molto colpito..
Non so se quest'opera si possa considerare film o documentario, ma a mio avviso si tratta di qualcosa che tutti dovrebbero vedere, soprattutto per la prima parte, dedicata ai brogli elettorali e ai legami della famiglia Bush, e del suo staff, con la famiglia bin Laden e i vari potenti arabi..

Tuttavia ho trovato anche dei difetti: certamente Moore si limita ad esprimere il suo punto di vista, ma ho comunque qualche appunto da fare:
- usa varie volte il trucchetto di zoomare sulla faccia (da ebete, bisogna ammetterlo) di Bush, ovviamente per far capire a tutti che si tratta di un idiota a prescindere dalle azioni che compie. Credo invece che senza usare questi mezzi, sarebbero bastati ampiamente i fatti spiegati in F9/11 per permettere allo spettatore di farsi un'opinione..
- La parte sulla guerra in Iraq è veramente troppo partigiana.
Se hai intenzione di parlare di un argomento simile, non si può mostrare solo soldati psicotici o insoddisfatti e solo vittime dei bombardamenti USA!
Non posso credere che in tutto l'Iraq non ci fosse nessuno contento della caduta del regime di Saddam..Sicuramente gli USA hanno colpe gravissime, non lo metto in dubbio, ma presentare appena prima delle immagini della guerra, l'Iraq come un'isola felice dove i bambini giocano ridenti e splende sempre il sole è una forzatura.. neanche un accenno ai metodi usati da Saddam durante la sua dittatura..questa guerra è sicuramente ingiustificata, ma credo che parlare in modo più completo della situazione irachena non avrebbe fatto male..

In ogni caso,vorrei segnalare un sito che ho pescato ieri sera su quest'opera..Mostra le fallacie di F9/11:
http://www.davekopel.com/Terror/Fiftysix-Deceits-in-Fahrenheit-911.htm

  Visualizza il profilo di Hiyuga  Invia un messaggio privato a Hiyuga     Rispondi riportando il messaggio originario
misaki84

Reg.: 29 Lug 2003
Messaggi: 2189
Da: Montecchio Maggiore (VI)
Inviato: 29-08-2004 14:37  
quote:
In data 2004-08-29 14:31, Hiyuga scrive:
Premetto che Michael Moore non lo sopporto..


- usa varie volte il trucchetto di zoomare sulla faccia (da ebete, bisogna ammetterlo) di Bush, ovviamente per far capire a tutti che si tratta di un idiota a prescindere dalle azioni che compie. Credo invece che senza usare questi mezzi, sarebbero bastati ampiamente i fatti spiegati in F9/11 per permettere allo spettatore di farsi un'opinione..
- La parte sulla guerra in Iraq è veramente troppo partigiana.
Se hai intenzione di parlare di un argomento simile, non si può mostrare solo soldati psicotici o insoddisfatti e solo vittime dei bombardamenti USA!
Non posso credere che in tutto l'Iraq non ci fosse nessuno contento della caduta del regime di Saddam..Sicuramente gli USA hanno colpe gravissime, non lo metto in dubbio, ma presentare appena prima delle immagini della guerra, l'Iraq come un'isola felice dove i bambini giocano ridenti e splende sempre il sole è una forzatura.. neanche un accenno ai metodi usati da Saddam durante la sua dittatura..questa guerra è sicuramente ingiustificata, ma credo che parlare in modo più completo della situazione irachena non avrebbe fatto male..




Il 'trucchetto' dello zoom, per me, è una scelta azzeccata per dare spessore e tono alle parole.
Quello che dici sull'Iraq è assolutamente vero (idilliaca la situazione presentata prima della guerra) ma il fatto di parlare più compiutamente della situazione irachena credo che sarebbe stato fuori dalle intenzioni del regista.



_________________
Kim Ki-duk è un GENIO del CINEMA

  Visualizza il profilo di misaki84  Invia un messaggio privato a misaki84  Vai al sito web di misaki84     Rispondi riportando il messaggio originario
Davil89

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 6581
Da: Soliera (MO)
Inviato: 29-08-2004 15:44  
io lo andrò a vedere stasera
_________________
"Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso"

  Visualizza il profilo di Davil89  Invia un messaggio privato a Davil89  Vai al sito web di Davil89     Rispondi riportando il messaggio originario
TINTOBRASS

Reg.: 25 Giu 2002
Messaggi: 5081
Da: Roma (RM)
Inviato: 29-08-2004 21:40  
Non segue l'etica del cinema documentario (i grandi documentaristi italiani, da De Seta a Mingozzi, da Di Gianni a Pannone, hanno sempre nutrito una certa riluttanza nei confronti della mancanza di pudore di fronte al dolore ed alla violenza), ma a Moore si può perdonare questo ed altro. E' eccessivo ma anche terribilmente sincero.
Da vedere assolutamente.
_________________
"La giovinezza è una conquista dello spirito che si raggiunge solo ad una certa età" (Proust)


Il sito della mia personalissima rivoluzione: http://www.vueling.com

  Visualizza il profilo di TINTOBRASS  Invia un messaggio privato a TINTOBRASS    Rispondi riportando il messaggio originario
Hiyuga

Reg.: 05 Ago 2004
Messaggi: 1301
Da: Gossolengo (PC)
Inviato: 30-08-2004 01:34  
Misaki, non si tratta solo dello zoom, ma in generale ho trovato che usa parecchie volte il trucchetto di ridicolizzare Bush, o gli altri del suo staff, per esempio nei titoli di testa.. Ricordo per esempio il tizio che si pettinava con la saliva: una cosa disgustosa, ok, ma se venissimo ripresi noi di nascosto siamo sicuri che non ci sarebbe nemmeno un atteggiamento di cui vergognarsi?
Credo che si tratti di un mezzuccio di bassa lega, tutto qui..
Per quanto riguarda la situazione irachena, forse non era nelle sue intenzioni parlarne compiutamente, ma in questo modo ne è uscita un'istantanea davvero troppo di parte!
2 minuti su quanto capitava in Iraq sotto il regime di Saddam sarebbero stati un inizio..

  Visualizza il profilo di Hiyuga  Invia un messaggio privato a Hiyuga     Rispondi riportando il messaggio originario
naly01

Reg.: 26 Nov 2001
Messaggi: 2248
Da: Rignano Sull'Arno (FI)
Inviato: 30-08-2004 01:54  
Brevemente:
davvero bello, forse non entusiasmante come Bowling a columbine ma assolutamente da vedere. Non privo di difetti, ma è sicuramente un piacere ritrovare il solito Moore con il suo irresistibile humour che tocca argomenti seri e drammatici come le elezioni, i legami Bush-Bin Laden, la guerra. Come detto, forse non entusiasmante, sarà che lo devo rivedere perché l'ho visto in inglese (e il mio inglese non è così buono) ma forse c'entra anche il fatto che, come han detto anche qui, molte cose già si sapevano. Sarà perché ho letto il suo libro? Comunque, assolutamente da (ri)vedere.

_________________
Sono impossibile da dimenticare
e difficile da ricordare.


IOMA 2007

  Visualizza il profilo di naly01  Invia un messaggio privato a naly01  Email naly01  Vai al sito web di naly01     Rispondi riportando il messaggio originario
naly01

Reg.: 26 Nov 2001
Messaggi: 2248
Da: Rignano Sull'Arno (FI)
Inviato: 30-08-2004 02:25  
Documenti che esplicano i fatti narrati in Fahrenheit 9/11:
(sei sezioni)

http://www.michaelmoore.com/warroom/f911notes/index.php?id=16
_________________
Sono impossibile da dimenticare
e difficile da ricordare.


IOMA 2007

  Visualizza il profilo di naly01  Invia un messaggio privato a naly01  Email naly01  Vai al sito web di naly01     Rispondi riportando il messaggio originario
Pepippen


Reg.: 25 Ago 2004
Messaggi: 51
Da: aspra (PA)
Inviato: 30-08-2004 09:11  
ieri sono andato a vedere il film, e devo dire che fà molto riflettere:personalmente ritengo migliore Bowling x Colombine(odoro vedere questo Cicciobombo di 40anni con cappello e barba incolta che si arrabatta x cercare informazioni,e non perde mai la calma!!!!)tornando al film,penso che in quest'opera sia impregnata del moore pensuero,perdendo l'imparzialità di Bowling;daltronde l'argomento è tosto,e mi fà rabbia che esca al cinema:dovrebbero trasmetterlo in tv!!!anch'io la penso in parte come Hyuga,ed alcune scene mi sono sembrate troppo di parte,cmq forse Moore si è inventato tutto(poco probabile)ma c'è una cosa che si evince dal film:il presidente degli usa è veramente un demente!!!
PS:è buffo: non avrei mai pensato di poter sfottere il capo di governo di un altro stato visto quello che abbiamo noi

  Visualizza il profilo di Pepippen  Invia un messaggio privato a Pepippen    Rispondi riportando il messaggio originario
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 Pagina successiva )
  
0.136260 seconds.






© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: