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	vittime o spettatori di Fincher? | 
gmgregori
   Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
  |  Inviato: 20-03-2003 21:27   |  
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 Norton(F.C.) è una classica “camicia blu”, impiegato in un colosso delle assicurazioni automobilistiche, ikea-dipendente, solitario e depresso. 
 Siamo vittime di Fincher, o siamo spettatori?
 I suoi film sono patologiche catarsi o semplici rimandi al classico concetto di doppia personalità?
 Forse che Fincher, furbamente, utilizzi solamente tecniche registiche, effetti ottici, luci scure, montaggi e fotogrammi per renderci vittime? Oppure è un grande interprete delle ossessioni consumistiche attuali.
 Avete notato che il consumismo è presente come qualcosa di subdolo in ogni suo film?
 Secondo me Fincher coglie, eccellentemente,  il peggio delle ossessioni ed è altrettanto bravo, a differenza di Spielberg(Minorità Report), nell’utilizzare l’impatto visivo con cordiale attenzione alla tecnica per travolgergi in un mondo patologicamente vero e, nello stesso tempo, riesce a farci appassionare evolvendo le trame in un continuo circolo vizioso che ti incolla  assolutamente con “subdola” maestria. Nel senso “buono” del termine!
 
 
 
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 Ponyboy scopre che giudice e udienza sono diversi da come si aspettava, che Darry e Soda provavano sentimenti che non conosceva, e che forse un certo tema non è impossibile da descrivere.
  [ Questo messaggio è stato modificato da: gmgregori il 20-03-2003 alle 21:27 ] |  
 
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ilaria78
   Reg.: 09 Dic 2002 Messaggi: 5055 Da: latina (LT)
  |  Inviato: 20-03-2003 21:42   |  
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 mmm lo odi proprio minority report eh?   
 
 appena ritorno lucida posto più decentemente..      
 _________________ ...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere... |  
 
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gmgregori
   Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
  |  Inviato: 20-03-2003 22:58   |  
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 riflesso Pavolviano!
 _________________ la bruttura del vuoto è  tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire. 
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Superzebe
   Reg.: 25 Mag 2002 Messaggi: 3172 Da: Genova (GE)
  |  Inviato: 21-03-2003 19:15   |  
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 Bhè dato la sua scarsa ultima prova (panic room) mi domando quanto sia merito suo e quanto invece della sceneggiatura (se7en) e del libro (FG).
 
 anche perchè in panic room riutilizza in modo assolutamente gratuito le stessse tecniche (molto azzeccate in quel caso) fight club.
 _________________ Take off your shoes, hang up your wings
 Stack up the chairs, roll up the rug
 Savor the things that sobriety brings
 Drain in the last from a jug... |  
 
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Cinefila
   Reg.: 07 Mar 2003 Messaggi: 1087 Da: PESCARA (PE)
  |  Inviato: 21-03-2003 20:52   |  
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 Ti dò ragione su tutti i fronti...anke se con Panic Room mi ha 1 pò delusa, Fincher è 1 regista eccezionale...in Fight Club si è proprio suxato. Questo film ha deluso la critica, xkè a molti non piace vedersi esaminate al micriscopio da 1 regista...in F.C. ha saputo mettere alla luce il lato oscuro ke è in tutti noi.
 _________________ Noi siamo gli stranieri
 Del mondo intero 
 Dovunque noi siamo
 Noi siamo fuori
 O Notre Dame
 E noi ti domandiamo
 Asilo Asilo |  
 
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FlatEric ex "Darkness"
   Reg.: 03 Dic 2002 Messaggi: 3200 Da: Roma (RM)
  |  Inviato: 21-03-2003 21:16   |  
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 Fincher è eccezionale, basta vedere Panic Room e si capisce la bravura di codesto regista.  
 _________________ Then I see you standing there 
 Wanting more from me
 And all I can do is try
 Then I see you standing there 
 Wanting more from me
 And all I can do is try 
 Try |  
 
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gmgregori
   Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
  |  Inviato: 21-03-2003 22:10   |  
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 quote: In data 2003-03-21 21:16, FlatEric scrive:
 Fincher è eccezionale, basta vedere Panic Room e si capisce la bravura di codesto regista.  
 
 
  |   piu che altro mi riferivo a The game e F.C
 _________________ la bruttura del vuoto è  tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire. 
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