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Autore L'Uomo che uccise Liberty Valance
seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 22-01-2003 19:35  
Non ho mai voluto e mai BRAMATO di vedere westerns nella mia vita,sapete com'è,indiani,cowboys,spari,ragazze da salvare,un po' due p***e.
Ma questa volta...
Ma questa volta il potere dei nomi ha fatto il suo effetto.
Sapete com'è vedere John Wayne e James Stewart diretti insieme da John Ford non è cosa da tutti i giorni.
E inoltre...
E inoltre,guarda un po' qui gli indiani non ci sono e tantomeno una ragazza da salvare mentre il cowboy non è un eroe,bensì un derelitto emarginato.
E sopratutto questo West non è certo il West da leggenda,ma il West visto attraverso gli occhi di un aristocratico uomo dell'Est,attratto proprio dall'aurea fama di questo territorio di frontiera,un uomo che porta tutt'altra concezione tutt'altro modo di vivere rispetto a quelli del West:concezioni opposte che inevitabilmente saranno destinate a scontrarsi,incarnate da questi due grandi personaggi.

Tuttavia lo scontro ideologico che Ford propone non è assolutamente risolutivo,anzi,ultimamente è piuttosto ambiguo:Tom il personaggio interpretato da John Wayne,è nello stesso tempo un uomo del West "vecchio stampo",ma simbolo anche di un'epoca già in declino,del quale egli si accorge perfettamente e ne stravolge tutti i valori,volendo che un "mondo nuovo" si formi.
Ma questo non è possibile...
Eh,già perchè "si fa questo e altro per l'uomo che ha ucciso Liberty Valance"

Questo è il West,signore.Quando la leggenda diviene realtà,vince la leggenda

_________________
"Quando esco ti do il culo o il pacco?"

Tyler Durden ,rivolto a il Narratore

[ Questo messaggio è stato modificato da: seanma il 22-01-2003 alle 20:07 ]

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 22-01-2003 22:32  
film meraviglioso.
non lo ritengo un western tout cort.
la frase non è citata in modo corretto.
meno male che qualcuno ancora parla di questo genere,che è stato alle origini del mito,e del cinema.
ciao!

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 23-01-2003 16:06  
quote:
In data 2003-01-22 22:32, badlands scrive:
film meraviglioso.
non lo ritengo un western tout cort.
la frase non è citata in modo corretto.
meno male che qualcuno ancora parla di questo genere,che è stato alle origini del mito,e del cinema.
ciao!


sicuro...non è affatto un western convenzionale...ma è proprio xc questo che mi è piaciuto...
_________________
sono un bugiardo e un ipocrita

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 31-07-2006 12:49  

Perchè un maestro del genere Westren come John Ford, nel realizzare quello che è considerato il simbolo di questo filone, ha rinunciato ai canoni tipici del film Western per abbracciare uno stile controcorrente?
Questa è la domanda che sorge spontanea, dopo aver visto il capolavoro "L'uomo che uccise Liberty valance".
Per capire quello che intndo dire occorre fare riferimento agli elementi tipici del film western. Al riguado volevo aprire un topic apposito (e credo che lo farò non appena avrò un po' più di temtpo), in quanto il discorso (ampiamente trattao da esperti in materia su appositi libri) è troppo snobbato dal pubblico abituale del cinema mondiale. Ora come ora basta citare qualche elemento essenziale per produrre un film western:
cominciamo con una trama improntata sull'anatgonismo fra audaci cowboys e feroci iniani assetati di sangue.
Aggiungiamo "gigantesche" scenografie e impareggiabili direzioni della fotografia.
Concludiamo con un sottile messaggio politico (forse voluto da una Hollywodd un po' venduta ai governi che comndano l'economia americana) e sorretto da un grande cast, capace di plagiare anche il più antiamericano convinto.
Ed ecco li che abbiamo un western dei più tipici.
Già......ma "L'uomo che uccise Liberty valance" non ha nulla a che vedre con tutto ciò.
La maggior parte delle scene sono girate in interni. La fotografia è - forse volutamente - lasciata ai minimi termini, con un uso del bianco e nero ch rende il tutto più suggestivo lascia ampio spazio ad una trama psicoogica e improntata su frequenti flash back.
Ma allora Ford dove voleva arrivare?
Possibile che il suo fosse un messaggio anti convenzionale? Possibile che Ford volesse smontare quello che era un luogo comune costruito dal gener western per mascherare i fini politici e la storia macchiata da frequenti ingiustizie degli Stati Uniti d'America?
Li per li mi verrebbe da dire di si.
Se analizziamo un po' il "prototipo di film western", ci rnderemo conto che è sempre presente un contrasto fra "qualcuno" e "qualcun altro". Di norma si tratta di un conflitto alimentato da un odio profondo fra i Cow boys coonizzatori e gli indiani prepotenti e asstati di sangue.
Bene......come a dire che il problema del west era una violenza cica da combattere, figlia dell'inciviltà che era peculiarità dei popoli indigeni, indegni di rispetto e dignità.
Ford, con "L'uomo che uccise Liberty Valance", sembra rovesciare questa prospettiva e portare l'attenzione dello spettatore su una violenza figlia della civiltà europea (che preluderà a quella americana...), ben lungi dall'essere inciviltà pellerossa. La barbaria più cieca è rappresentata da un Lee Marvin che supera se stesso (perfettamente in ruolo, sublime). E il fatto che il personaggio interpretato da Stweart - che giunge dalla città, speranzoso di portare la legge laddove sembra che questa non sia conosciuta - faccia poi la conoscenza con quella cruda realtà del west, dove la violenza e la prepotenza sono state in grado di farla da padron per anni....non è un caso. Ma qusta mia tesi nasce forse già difettosa: è solo un caso che la vittima di questa "violenza della civiltà" sia proprio James Sweart, il paladino della causa americana (sempree comunque), sia nei suoi films che nella vita privata (si arruolò più volte nell'esercito statunitense)?
Potremmo pensare che quello di Ford di scegliere per il cast attori simbolo dell'epopea western sia stato un espediente per sfuggire alla censura di Hollywood, che vedeva la produzione western come qualcosa di industriale da vendre ad un pubblico capace solo di farsi plagiare dalle verità distorte di un governo che supervicionava ogni film.
Possimao azzardare, quindi, forse un'ipotesi così. Ford ha voluto andare contro se stesso, pr una volta, cntro il suo stsso genere. Ed è per questo che "L'uomo che uccise Liberty valance" è diventato un simbolo del filone Western, pur essendo il film che meno n rispecchia i canoni tipici.


_________________
"Se siete gente che ha voglia de cambiare il mondo, fateve un gruppo de gente che la pensa come voi (non importa se rossi, neri o fucsia) e andate a difendere i vostri ideali. La vostra vita forse non sarà migliore. Però ve garantisco che sarà vera".

[ Questo messaggio è stato modificato da: RICHMOND il 31-07-2006 alle 12:58 ]

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 31-07-2006 13:07  
Alè Richmond, un film magnifico. Ma sul serio non c'era nessun topic?

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LuxIncerta

Reg.: 05 Giu 2006
Messaggi: 119
Da: Londra (es)
Inviato: 31-07-2006 13:36  
Credo proprio che la tua interpretazione sia giusta. Un altro indizio secondo me è rappresentato dal ruolo atipico di John Wayne. Apparentemente si muove in panni collaudati: un duro, dal carattere non facile, uno che concede poco ma profondamente onesto. In realtà Tom Doniphon è l'uomo che fa la leggenda ma resta fuori da essa: lui uccide Liberty Valance, eppure perde la fidanzata, rimane oscuramente da solo (come un cactus!) e finirà per morire da solo. Come conclude lapidariamente il direttore del giornale che raccoglie le memorie di Ransom Stoddard "Nel West vince la leggenda". Mi ha sempre colpita questa conclusione così malinconica. Semplicemente, rinunciando ai mezzi di cui sicuramente avrebbe potuto disporre (Stewart e Wayne erano famosissimi all'epoca), Ford lascia un ritratto quanto mai sincero del West e di tutti coloro che ne hanno fatto la storia, gli idealisti, i coraggiosi, gli assassini, quelli che per arrivare a cambiare le cose, hanno dovuto in primo luogo cambiare se stessi, come Stoddard che alla fine DEVE impugnare la pistola. Alla fine anche lui ha ucciso Liberty Valance.
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Just like honey...

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 01-08-2006 09:46  
quote:
In data 2006-07-31 13:36, LuxIncerta scrive:
Credo proprio che la tua interpretazione sia giusta. Un altro indizio secondo me è rappresentato dal ruolo atipico di John Wayne. Apparentemente si muove in panni collaudati: un duro, dal carattere non facile, uno che concede poco ma profondamente onesto. In realtà Tom Doniphon è l'uomo che fa la leggenda ma resta fuori da essa: lui uccide Liberty Valance, eppure perde la fidanzata, rimane oscuramente da solo (come un cactus!) e finirà per morire da solo. Come conclude lapidariamente il direttore del giornale che raccoglie le memorie di Ransom Stoddard "Nel West vince la leggenda". Mi ha sempre colpita questa conclusione così malinconica. Semplicemente, rinunciando ai mezzi di cui sicuramente avrebbe potuto disporre (Stewart e Wayne erano famosissimi all'epoca), Ford lascia un ritratto quanto mai sincero del West e di tutti coloro che ne hanno fatto la storia, gli idealisti, i coraggiosi, gli assassini, quelli che per arrivare a cambiare le cose, hanno dovuto in primo luogo cambiare se stessi, come Stoddard che alla fine DEVE impugnare la pistola. Alla fine anche lui ha ucciso Liberty Valance.




Già.Anche se alla fine forse si ritorna alla'americanismo puro: vince la legge,la giustizia,la pulizia.Il governo già formatosi vede acnedere alle piùàalte cariche politiche proprio colui che, in base alla leggenda del west, avrebbe ucciso Liberty Valance.
L'America vince contro se stessa. Anche nel finale, sevogliamo, si mantiene quel messaggio subliminare che abbiamo individuato(la"civiltà" contro se stessa, la violenza cieca del west,ma che non proviene dagli indiani, bensì dalla sua stessa fragile società). Solo che in questo dulello contro se stessa emerge un altro messaggio: con la ragione e con la legalità l'America onesta ne è venuta fuori, è divenuta leggenda, ha sopraffatto il mondo dell'illegalità del West, che pure, per una volta, aveva pure agito bene (Wayne che uccise Valance). Il far west ha perso, e l'America ha vinto. Ma contro se stessa.

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L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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