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The House of the Devil, di Ti West |
Deeproad
Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
|  Inviato: 31-01-2010 12:14 |
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Non ricordo se esiste già un topic, nel caso accorpate. The House of the Devil parla di una strafiga che non c'ha un soldo per comprarsi un appartamento e che quindi piange da sola, chiusa nel bagno del dormitorio universitario con i rubinetti aperti. Poi un giorno trova lavoro come babysitter e da quel momento decide di scrivere il manuale Tutto ciò che la protagonista di un film horror deve fare per farselo mettere nel culo. E quindi niente, contro qualsiasi logica del buon senso, accetta il lavoro più inquietante del mondo e alla fine se lo prende davvero in quel posto. La trama sarebbe stata già banale se anche il film fosse uscito un mese dopo Rosemary's Baby e, considerando che fino a venti minuti dalla fine non succede praticamente un cazzo, son stato tentato di taggare il film in questione come merdoso. Però invece alla fine tanto merdoso non è stato. Prima di tutto è un film ambientato negli anni ottanta e quindi, niente, assistiamo ad una ricostruzione attenta, precisa e a tratti anche molto divertente di quel periodo, non solo nelle mode e nell'oggettistica (per la felicità dei feticisti), ma anche la regia, la fotografia e il montaggio riportano subito alla mente gli horror che furono. Tipo, i titoli di testa potrebbero essere una via di mezzo tra Demoni di Lamberto Bava e I ragazzi della 3C. In secondo luogo, se anche è vero che per buona parte del film non accade un cazzo, è altrettanto innegabile che la tensione sia comunque ben gestita, con poche, pochissime sbavature. E lo dismostra il fatto che io, nonostante l'azione sia pressoché assente, sia riuscito a bermelo d'un fiato senza manco una testata contro la scrivania. Insomma, non proprio un capolavoro ma, considerando le premesse, posso dire che m'è piaciuto.
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samara
Reg.: 14 Feb 2005
Messaggi: 4869
Da: roma (RM)
| | Inviato: 31-01-2010 12:40 |
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quote:
In data 2010-01-31 12:14, Deeproad scrive:
Prima di tutto è un film ambientato negli anni ottanta e quindi, niente, assistiamo ad una ricostruzione attenta, precisa e a tratti anche molto divertente di quel periodo, non solo nelle mode e nell'oggettistica (per la felicità dei feticisti), ma anche la regia, la fotografia e il montaggio riportano subito alla mente gli horror che furono. Tipo, i titoli di testa potrebbero essere una via di mezzo tra Demoni di Lamberto Bava e I ragazzi della 3C.
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Ok mi hai convinto! |
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