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Sei donne per l'assassino |
roccomedia
 Reg.: 15 Lug 2005 Messaggi: 3829 Da: Bergamo (BG)
| Inviato: 15-03-2006 21:17 |
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Non è il capostipite del giallo-thriller all'italiana, (un paio d'anni prima lo stesso Bava aveva diretto il più "hitchockiano" La ragazza che sapeva troppo), ma "Sei donne per l'assassino" ha in se una forza innovativa che influenzerà in modo decisivo tutta la stagione del thriller argentiano (ma anche fulciano) nonchè il nascente genere "slasher" americano.
Scorsese (che lo citò esplicitamente in "Kundun") riconosce a questo film la straordinaria capacità di miscelare una fotografia splendidamente glamour con la efferata cruenza dei delitti: una ricerca dello stile che arriva a sovrastare i contenuti stessi. Bava si diverte così a smontare e rimontare i meccanismi su cui si fondava il giallo classico: rimpiazza al singolo omicidio il cosidetto "count body" (su cui gli slasher americani anni 70-80 si butteranno a pesce); sdoppia l'assassino; prende quasi in giro alcuni meccanismi tipici della suspense (il particolare della borsetta, che una logica "hitchcockiana" vorrebbe prima o poi prelevata da una mano, un'attesa, che Bava, spiazzando lo spettatore, si diverte a deludere).
Questo è il film in cui Bava si inventa la "soggettiva dell'assassino" (ripresa poi da Argento e soci e sublimata da Carpenter nel primo "Halloween") e da all'assassino stesso una certa identificazione a livello di look (maschera, cappello, guanti, impermeabile, ecc. : caratteristiche fatte proprie da buona parte del thriller anni 70', da Argento a De Palma).
Si dice che anche Craven si sia ispirato a quell'aggeggio usato dall'assassino nel secondo omicidio per il guanto di "Freddy" (molto plausibile...ma il saccheggio di Craven a Bava è più visibile su altri film come "Shock" e "Gli orrori del castello di Norimberga").
In definitiva "Sei donne per l'assassino" è un classico imperdibile per gli amanti del thriller: uno dei migliori Bava di sempre che non si può non conoscere ed amare.
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stilgar
 Reg.: 12 Nov 2001 Messaggi: 4999 Da: castelgiorgio (TR)
| Inviato: 15-03-2006 22:22 |
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parret
 Reg.: 14 Set 2004 Messaggi: 446 Da: milano (MI)
| Inviato: 16-03-2006 11:08 |
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Netto lo scarto rispetto all'esordio dell'autore datato cinque anni prima questa produzione: non più scenari fiabeschi, non più o forse non solo un viaggio nel tempo e nell'immaginario, ai limiti della civiltà, ma un'opera molto calata nella contemporaneità urbana anni '60: atmosfere, fotografia dolci, sovraccariche di luci e di colori quanto vacue e artificiose come la bellezza tutta apparenza e decoro delle modelle, lontane chilometri dal fascino calamitante della protagonista de La maschera del demonio. Un po' come se la droga, gli intrighi, gli omicidi e la correlata deturpazione del femminile facciano da necessario contraltare e contrappasso a tanto inutile sfoggio di decoro. In questo mi sembra anche un film di denuncia culturale. In comune con La maschera del demonio mi sembra sia un certo senso di gentile, pacata, raffinata, onirica sospensione nel trattare la violenza e la tensione dello spettatore, grazie anche agli splendidi e avvolgenti movimenti di macchina, al contesto scenografico sovratemporale in cui avvengono i delitti (arredamenti sovrabbondanti dal sapore retrò ottocentesco, avvolti dall'oscurità notturna), alla massiccia presenza femminile nel cast e alla scarsa presenza di urla e altri sgraziati effetti di paura |
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projector

 Reg.: 15 Nov 2004 Messaggi: 532 Da: Teramo (TE)
| Inviato: 16-03-2006 17:14 |
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Fonte d'ispirazione x molti registi italiani e non, in assoluto uno dei miei preferiti del Maestro!
Fa sempre piacere vedere così tanti commenti!
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