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Autore Driinn e il cinema non risponde
gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 03-10-2005 16:21  
Vi metto qui (anche se magari non vi inteeresserà ) il primo articolo che pubblico per una nuova rivista free-press che uscirà prossimamente qui a Roma (si chiamerà Z-mag, speriamo che vada bene)
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Quando ti sorride e ti dice suadente che “Tutto è intorno a te”, Megan Gale non si rende conto. Crede che quell’apparecchietto nelle sue candide mani sia semplicemente il passaporto, ormai timbrato regolarmente, per la sua buona permanenza in Italia. Eppure il “telefonino” di guai ne ha combinati parecchi. E non tanto alla gente comune che ne fa uso ed abuso a più non posso, ma agli sceneggiatori dei film. Il rapporto fra cinema e progresso fino ad una decina di anni fa era sempre stato una stretta collaborazione col primo a far da vetrina al secondo e alle scoperte futuristiche che da lì in avanti (anche molto avanti) sarebbero state realizzate. Il fatto è che il cellulare non l’aveva previsto nessuno, neanche quel geniaccio riccioluto di Doc per il suo McFly in Ritorno al futuro. Una vera e propria irruzione, un’entrata a gamba tesa sul povero cinema. E come il ginocchio di Van Basten, niente poi è stato più lo stesso.
All’inizio qualcuno ci ha provato a far finta di nulla, ma la presa in giro non reggeva. Come giustificare adesso il poliziotto che una volta scovato il nemico in un anfratto della Terra, vicino però a lui solo qualche centinaio di metri, non chiama subito i rinforzi? Insomma, non si deve più correre col gettone in mano verso la cabina più vicina rischiando di farselo sfuggire, basta rimanere lì e spingere tre numerini sulla tastiera illuminata, continuando a fissare il covo del cattivone. Lo spettatore non è stupido, non lo freghi. E se quando esce dalla sala comincia a farsi domandine su domandine, ecco che il castello di thrilling creato con tanta cura crolla in un secondo. E così figure mitiche alla Gene Hackman aka “Popeye” di “Il braccio violento della legge” non avranno più bisogno di correre per le strade di Marsiglia, Serpico col suo nuovissimo Motorola registrerà subito la voce (e perché no, gli scatterà anche una foto ricordo) dei suoi colleghi corrotti, Jodie Foster si farà luce nella casa di Buffalo Bill in “Il silenzio degli innocenti” grazie alla funzione “torcia” dello schermo del suo vecchio Nokia 3310.
Ma non se la passano certo meglio i poveri scrittori di storie drammatiche. Niente è più facile al giorno d’oggi che scoprire un reiterato tradimento. Basta una chiamata al momento giusto ed il gioco è fatto. Un tempo la costruzione della scoperta del partner adultero era il centro del racconto, poteva diventare una vera e propria trama gialla dove ogni piccolo indizio contribuiva allo sviluppo del sospetto. Adesso una persona è raggiungibile ovunque, e se non sta in ufficio, non sta in casa, e il cellulare o è spento o squilla senza risposta, beh il dubbio che sulla testa del chiamante stiano mettendo radici due nuove promiscuità a punta, è abbastanza naturale. E’ colpa quindi del cellulare se i film (soprattutto italiani, visto che siamo il paese europeo con più telefonate volanti) ormai abbondano di urla e battibecchi già dopo mezz’ora. E se poi vediamo quegli stessi telefonini buttati per strada sotto la pioggia (chiedasi a Muccino), è solo lo sfogo degli sceneggiatori ormai costretti dall’attualità a far litigare i propri protagonisti dopo pochi minuti.
Dopotutto, chi non affogherebbe Adriana e il suo terribile accento nella fontana della Tim assieme a Cristian DeSica?





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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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8ghtBall

Reg.: 04 Feb 2004
Messaggi: 6807
Da: Cesena (FO)
Inviato: 06-10-2005 16:41  
eheheh , divertente
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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 06-10-2005 16:58  
Per esempio Ocean Eleven ambientato oggi non starebbe più in piedi. Ma se ne sono accorti in pochi probabilmente. E cmq nei film americani il cellulare è moolto poco presente in effetti.
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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 06-10-2005 17:13  
già, probabilmente anche La grande rapina al treno di Porter avrebbe i suoi problemi...
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Vandee

Reg.: 07 Set 2003
Messaggi: 318
Da: Asti (AT)
Inviato: 06-10-2005 17:50  
anche mufasa non sarebbe morto se avesse potuto chiamare simba
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Bibino3

Reg.: 07 Ott 2005
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Da: Gabicce Mare (PS)
Inviato: 09-10-2005 14:01  
Interessante non era il ginocchio di van Basten ma la caviglia...

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 09-10-2005 20:11  
hai ragione, per fortuna che non è ancora andato in stampa.
Grazie
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