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Autore VOLEVO SOLO DORMIRLE ADDOSSO
Hawke84

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 5586
Da: Cavarzere (VE)
Inviato: 16-10-2004 17:07  
Opera prima di Eugenio Cappuccio questo Volevo solo dormirle addosso è forse uno dei prodotti italiani più interessanti presentati alla 61° mostra di Venezia nella sezione “Mezzanotte”. Meno acclamato dei vari Placido e Mazacurati il film è arrivato senza troppe pretese e si è rivelato invece uno dei più intelligenti.
Marco pressi ( un convincente Giorgio Pasotti ) è un giovane menager, addetto alla selezione e formazione del personale, incaricato dall’azienda di operare un brusco taglio sul personale: 25 colleghi devono essere licenziati senza scatenare crisi di pianto o scenate isteriche nocive all’immagine dell’azienda.
Compito arduo quello affidato al brlillante Marco già alle prese con una vita privata confusa e una giovanissima compagna che rivendica attenzioni.
Quello che sembra uscire è un ritratto della classica depressione da ”amministratore delegato” descritta per la prima volta nel ‘56 da William Whyte nella sua celebre opera “l’uomo dell’organizzazione”. La figura dipinta è quella di un uomo incolore (così come la grigia fotografia priva di chiaro scuri) sofferente di alessitimia, l’incapacà cioè di esprimere i propri sentimenti nella vita privata anche perché costretto ad indossare, per il compito ricoperto, una maschera di buonismo e ottimismo assai pesante.
Il personaggio risulta tuttavia simpatico, il tono non si fa mai grave e drammatico;
Cappuccio preferisce puntare sulla leggerezza e su un certo numero di gag efficaci (anche ripetitive) che tuttavia non gli impediscono di mantenere vivo un tema che rischiava altrimenti di risultatare freddo e noioso.
Il film indaga una realtà più vicina di quanto si possa immaginare. Troppo spesso il lavoro e l’ambizione finiscono per oscurare i veri valori, rendono l’uomo incapace di provare sentimenti puri e sinceri…la semplicità si fa distante, l’amore un’ utopia.
Questo accade a Marco Pressi e quel che è peggio è che è lui stesso a raccontacelo, la consapevolezza si fa via via più chiara mentre procede nella sua tranquilla e limpida narrazione off.
Un ultimo sussulto di dignità sembra risollevarlo dal suo stato di “coma volontario”..in realtà, lui stesso ce lo fa sapere, la sua condizione esistenziale è destinata a non mutare.
Guarda la sua fidanzata e sa che quello che vuole è solo..dormirle addosso.


_________________
Siamo tutti case vuote e aspettiamo che qualcuno apra la porta e ci liberi.[...]
Qualcuno arriva sempre per la persona che aspetta...arriva di sicuro...dalla persona che aspetta.


Kim Ki-duk in una casa vuota

[ Questo messaggio è stato modificato da: Hawke84 il 16-10-2004 alle 17:08 ]

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 16-10-2004 20:33  
Nel cast c'è la mia amica Jun Ichichwa
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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lemona

Reg.: 07 Gen 2002
Messaggi: 819
Da: ferrara (FE)
Inviato: 17-10-2004 01:49  
quote:
In data 2004-10-16 17:07, Hawke84 scrive:
Opera prima di Eugenio Cappuccio questo Volevo solo dormirle addosso è forse uno dei prodotti italiani più interessanti presentati alla 61° mostra di Venezia nella sezione “Mezzanotte”. Meno acclamato dei vari Placido e Mazacurati il film è arrivato senza troppe pretese e si è rivelato invece uno dei più intelligenti.
Marco pressi ( un convincente Giorgio Pasotti ) è un giovane menager, addetto alla selezione e formazione del personale, incaricato dall’azienda di operare un brusco taglio sul personale: 25 colleghi devono essere licenziati senza scatenare crisi di pianto o scenate isteriche nocive all’immagine dell’azienda.
Compito arduo quello affidato al brlillante Marco già alle prese con una vita privata confusa e una giovanissima compagna che rivendica attenzioni.
Quello che sembra uscire è un ritratto della classica depressione da ”amministratore delegato” descritta per la prima volta nel ‘56 da William Whyte nella sua celebre opera “l’uomo dell’organizzazione”. La figura dipinta è quella di un uomo incolore (così come la grigia fotografia priva di chiaro scuri) sofferente di alessitimia, l’incapacà cioè di esprimere i propri sentimenti nella vita privata anche perché costretto ad indossare, per il compito ricoperto, una maschera di buonismo e ottimismo assai pesante.
Il personaggio risulta tuttavia simpatico, il tono non si fa mai grave e drammatico;
Cappuccio preferisce puntare sulla leggerezza e su un certo numero di gag efficaci (anche ripetitive) che tuttavia non gli impediscono di mantenere vivo un tema che rischiava altrimenti di risultatare freddo e noioso.
Il film indaga una realtà più vicina di quanto si possa immaginare. Troppo spesso il lavoro e l’ambizione finiscono per oscurare i veri valori, rendono l’uomo incapace di provare sentimenti puri e sinceri…la semplicità si fa distante, l’amore un’ utopia.
Questo accade a Marco Pressi e quel che è peggio è che è lui stesso a raccontacelo, la consapevolezza si fa via via più chiara mentre procede nella sua tranquilla e limpida narrazione off.
Un ultimo sussulto di dignità sembra risollevarlo dal suo stato di “coma volontario”..in realtà, lui stesso ce lo fa sapere, la sua condizione esistenziale è destinata a non mutare.
Guarda la sua fidanzata e sa che quello che vuole è solo..dormirle addosso.


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Siamo tutti case vuote e aspettiamo che qualcuno apra la porta e ci liberi.[...]
Qualcuno arriva sempre per la persona che aspetta...arriva di sicuro...dalla persona che aspetta.


Kim Ki-duk in una casa vuota

[ Questo messaggio è stato modificato da: Hawke84 il 16-10-2004 alle 17:08 ]

chissene frega , parole inutili l'ho gia visto, ed e' una stronzata che rispecchia pienamente il livello italiano

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Hawke84

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 5586
Da: Cavarzere (VE)
Inviato: 17-10-2004 03:18  
azz..temevo il giudizio di lemona!
_________________
perchè l'italiano è sempre quello che va piano quando vede la macchina della polizia e appena passata corre oltre il limite.

[anthares]

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riddick

Reg.: 14 Giu 2003
Messaggi: 3018
Da: san giorgio in bosco (PD)
Inviato: 17-10-2004 12:19  
quote:
In data 2004-10-17 01:49, lemona scrive:

chissene frega , parole inutili l'ho gia visto, ed e' una stronzata che rispecchia pienamente il livello italiano
[/quote]
per curiosità, hanno mai girato un film che ti piaccia? od almeno, uno direttamente proporzionale alla tua immensa stronzaggine interiore?
_________________
M.O.I.G.E. al rogo

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Harumy

Reg.: 30 Nov 2003
Messaggi: 1673
Da: comacchio (FE)
Inviato: 17-10-2004 13:17  
qualcuno può dirmi se è sul genere di Dopo Mezzanotte? perchè se si evito volentieri la sala
_________________
It's meeting the man of my dreams
and then meeting his beautiful wife
and isn't it ironic...don't you think

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poetessa83

Reg.: 25 Set 2003
Messaggi: 16
Da: Italia (CT)
Inviato: 10-11-2004 11:41  
A me è piaciuto. Ogni tanto il cinema italiano fa qualcosa di buono. Non credete? Sempre meglio di Natale in India & CO.

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sebiplex

Reg.: 31 Ago 2004
Messaggi: 20
Da: udine (UD)
Inviato: 07-12-2004 22:39  
Credits: regia di Eugenio Cappuccio, con Giorgio Pasotti, Cristiana Capotondi, Eleonora Mazzoni, Carlo Freccero.
Presentato nella Sezione "Mezzanotte" alla 61ª Mostra del Cinema di Venezia, vincitore del premio cineclub.

Volevo solo dormirle addosso, un bel film, ma al solito poco apprezzato dal grande pubblico. Forse il titolo non ha reso bene, si poteva puntare (magari + banalmente o furbamente) a quella che è la spina dorsale del film, ovvero il sempre + difficile e duro mondo del lavoro, utilizzando un titolo ironico con la frase che il protagonista Marco Pressi (Giorgio Pasotti) ripete a + non posso, quasi in automatico, per tutto il film: TI STIMO MOLTO. Il titolo scelto fa invece riferimento a quegli sprazzi di vita privata che il protagonista cerca di vivere; questa scelta può trarre in inganno lo spettatore, che magari, non leggendo la trama, si può aspettare tutt'altro genere di film.
La storia del film è semplice, un giovane manager in carriera in una multinazionale passa da "formatore" di personale a "tagliatore" di teste, ovvero persone da licenziare, deve farlo in un preciso e ristrettissimo periodo di tempo con un budget limitato ed un obiettivo predefinito di tot persone da mandare a casa, possibilmente senza ritorsioni verso l'azienda e problemi con i sindacati...ci riuscirà? Il film mette in rilievo l'ardua impresa del giovane manager, ma vengono delineati anche i risvolti personali, le frustrazioni, quel poco di vita privata che rimane dopo 10 ore di lavoro, i difficili rapporti con il partner e gli amici, e la voglia di svago, di staccare la spina, di avere qualcosa di diverso che porta il protagonista a frequentare una bella ragazza camerunense.
Alle scene non certo piacevoli delle proposte di licenziamento, si alternano dei momenti di ilarità ed ironia, che sono fortunatamente presenti in tutto il film per spezzare il clima di tensione. Da citare la donna delle pulizie del giovane manager che apostrofa il povero Marco Pressi come hombre de mierda non condividendo affatto il suo stile di vita, oppure il colloquio con un impiegato prossimo alla pensione che non accetta il prepensionamento prima del 31 dicembre, facendo saltare quel poco di self control che era rimasto nel protagonista, che alla fine sbotta in un infervorato rimprovero...senza alcun esito....
Gli attori protagonisti sono tutti molto credibili e "stanno" nella parte, bravo Giorgio Pasotti attore "mucciniano" (lo ricordiamo in l'ultimo bacio), qui alla sua quinta esperienza cinematografica italiana, Cristiana Capotondi (la ragazza del protagonista), attrice di fiction televisive adesso lanciatissima con ben tre film in cartellone tra cui il prossimo cinepanettone con Boldi e De Sica, da segnalare il cameo convincente dell'ex direttore di Rai due Carlo Freccero che qui interpreta (se stesso) il manager anziano "trombato" dall'azienda....
Concludo ricordando lo slogan di vita del buon marco Pressi: io ho solo desideri ed obiettivi, non ho progetti...non ho tempo...devo lavorare.

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Granvia


Reg.: 24 Nov 2002
Messaggi: 203
Da: Salamanca Spagna (es)
Inviato: 20-06-2005 15:59  
Complimenti a tutti.
Per quanto agli antipodi, ottime valutazioni di tutti comunque.
Vi stimo.

Che sto facendo ora?
-Chiamo mia sorella..
_________________
Cià,Dav.

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 20-06-2005 19:14  
Secondo me il film, è ottimo per ciò che concerne l'ambientazione e l'idea iniziale, ma cade e molto nella descrizione dell'intimità del protagonista. Poteva essere un film emblematico e invece finisce per chiudersi su stesso.Peccato.
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leonessa

Reg.: 09 Ago 2002
Messaggi: 5315
Da: Abbiategrasso (MI)
Inviato: 24-08-2005 22:37  
Buona rappresentazione del clima incerto e 'bastardo' del mondo del lavoro italiano. Purtroppo però il film alterna vita lavorativa e vita privata del protagonista senza un vero filo logico alla storia. Insomma: qual'è il punto? Dove si vuole arrivare? Perchè "dorme addosso" alle sue fidanzate?

Buona la prova di Pasotti che continua a crescere come attore. Sarà lui il nostro nuovo uomo di punta?

1bix8
_________________
I'm impossible to forget but hard to remember

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Granvia


Reg.: 24 Nov 2002
Messaggi: 203
Da: Salamanca Spagna (es)
Inviato: 03-09-2005 12:35  
quote:
In data 2005-08-24 22:37, leonessa scrive:
Buona rappresentazione del clima incerto e 'bastardo' del mondo del lavoro italiano. Purtroppo però il film alterna vita lavorativa e vita privata del protagonista senza un vero filo logico alla storia. Insomma: qual'è il punto? Dove si vuole arrivare? Perchè "dorme addosso" alle sue fidanzate?

Buona la prova di Pasotti che continua a crescere come attore. Sarà lui il nostro nuovo uomo di punta?

1bix8





pot pot pot... non ci siamo no-nno-no!.. abbiamo capito pochino neh??..
_________________
Cià,Dav.

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leonessa

Reg.: 09 Ago 2002
Messaggi: 5315
Da: Abbiategrasso (MI)
Inviato: 03-09-2005 12:48  
quote:
In data 2005-09-03 12:35, Granvia scrive:
quote:
In data 2005-08-24 22:37, leonessa scrive:
Buona rappresentazione del clima incerto e 'bastardo' del mondo del lavoro italiano. Purtroppo però il film alterna vita lavorativa e vita privata del protagonista senza un vero filo logico alla storia. Insomma: qual'è il punto? Dove si vuole arrivare? Perchè "dorme addosso" alle sue fidanzate?

Buona la prova di Pasotti che continua a crescere come attore. Sarà lui il nostro nuovo uomo di punta?

1bix8





pot pot pot... non ci siamo no-nno-no!.. abbiamo capito pochino neh??..




Scusa?

1bix8
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I'm impossible to forget but hard to remember

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