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Autore Iraq il futuro Vietnam?
NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 18-08-2004 01:29  
La guerra in Vietnam ha fatto nascere diversi film, tra cui veri e propri capolavori. Giusto per fare un paio di nomi: Apocalypse Now di Francis Ford Coppola (dato in televisione proprio di recente nella sua versione Deluxe), Il Cacciatore di Michael Cimino, Platoon di Oliver Stone. Sono tutte opere che partono dal presupposto Vietnam per fare un film sulla guerra che sia anti-guerra, film che esplorano la mentalità umana, portata alla follia dagli orrori vissuti in questo conflitto.
Nella recente guerra dell'iraq, ne abbiamo visto di ogni, da ostaggi decapitati, a terroristi catturati e torturati dalle forze U.S.A, è quindi un avvenimento che offre diversi spunti per il cinema. Quindi la guerra in Iraq sarà la guerra del Vietnam cinematografico di questi primi decenni del 2000? E un'altra domanda, dopo Capolavori come appunto i già citati Il Cacciatore o Apocalypse Now, sarà ancora possibile vedere un film "nuovo" sulla Guerra in Iraq che riesca ad andare oltre i capolavori "vietnamiti?" O si rischia solo di scoppiazzare questi capolavori cambiando solo il luogo ed il tempo?
_________________
eh?

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83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 18-08-2004 01:53  
quote:
In data 2004-08-18 01:29, CarbonKid scrive:
O si rischia solo di scoppiazzare questi capolavori cambiando solo il luogo ed il tempo?



se cosi' fosse non avremmo più film di guerra. io penso che il luogo, i tempi, la collocazione storica, la contestualizzazione, siano superflui per la riuscita del film. ovvero un film che sia di guerra (e non un film "storico") deve indagare sulla sofforenza e sulla bestiaità umana, approfondire i concetti di violenza, odio, morte, ecc.
un film come "la sottile linea rossa" pur essendo un film ambientato durante la seconda guerra mondiale, durante la battaglia di Guadalcanal, indaga l'uomo e il suo conflitto interiore se alle prese con l'arte della guerra, prenscindendo in ogni modo dallo scenario: se lo stesso film fosse girato in vietnam, o in iraq, penso cambierebbe poco. sempre che l'intento resti lo stesso e in questo caso fornire un' immagine introspettiva del soldato, rappresentare il dolore della guerra, ecc.
insomma penso che un film di guerra debba parlare de La Guerra, e non di una guerra.
_________________
Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.

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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 18-08-2004 02:02  
quote:
In data 2004-08-18 01:53, 83Alo83 scrive:
quote:
In data 2004-08-18 01:29, CarbonKid scrive:
O si rischia solo di scoppiazzare questi capolavori cambiando solo il luogo ed il tempo?



se cosi' fosse non avremmo più film di guerra. io penso che il luogo, i tempi, la collocazione storica, la contestualizzazione, siano superflui per la riuscita del film. ovvero un film che sia di guerra (e non un film "storico") deve indagare sulla sofforenza e sulla bestiaità umana, approfondire i concetti di violenza, odio, morte, ecc.
un film come "la sottile linea rossa" pur essendo un film ambientato durante la seconda guerra mondiale, durante la battaglia di Guadalcanal, indaga l'uomo e il suo conflitto interiore se alle prese con l'arte della guerra, prenscindendo in ogni modo dallo scenario: se lo stesso film fosse girato in vietnam, o in iraq, penso cambierebbe poco. sempre che l'intento resti lo stesso e in questo caso fornire un' immagine introspettiva del soldato, rappresentare il dolore della guerra, ecc.
insomma penso che un film di guerra debba parlare de La Guerra, e non di una guerra.




Hai ragione, e mi hai fatto riflettere su altri interrogativi: ogni film di guerra che dunque parli della bestialità umana si può ritenere un grande film? è possibile produrre un buon film di guerra che vada oltre questa tappa del "mostrare la bestialità umana?" Perchè tematicamente parlando, Platoon, Il Cacciatore ecc.. affrontando tutti gli stessi propositi, ovvero mostrare l'orrore della guerra, a questo punto diventa anche difficile giudicare l'effettiva validità di un'opera, in quanto si scinde dal ragionamento lucido al ragionamento puramente umano, nel senso, se un film mostra gli orrori della guerra (che comunque è argomento trito e ritrito nella storia del cinema), allora è per forza un buon film perchè umanamente parlando ha grandi valori ed ideali di nobile pace?

_________________
Sono un "perdente cool" che vive di Cinema, Placebo, e Sigarette. Sono semplicemente condannato dal bisogno di mettere il mio cuore allo scoperto di fronte a migliaia di estranei

[ Questo messaggio è stato modificato da: CarbonKid il 18-08-2004 alle 02:05 ]

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83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 18-08-2004 02:18  
nancy, è come dire che tutti i film che parlano di storie d'amore sono bei film perchè descrivono l'Amore nelle sue differenti forme?

il fatto che si parli dell'orrore della guerra, e di conseguenza il fatto che l'intento del film possa essere in qualche modo "umanitario" non significa certo che il film sia ben riuscito, ben fatto.

parliamo ad esempio di "salvate il soldato Ryan, pur mostrando il dolore della guerra, pur evidenziandone la violenza,stigmatizzandola, altro non è che spettacolo, intrattenimento, non è assolutamente paragonabile a film quali "la sottile linea rosa", "apocalypse now".
oppure parliamo di "pearl harbour", tanta sofferenza, tanti morti, tanto dolore, ma possiamo dire che quello non è unfilm di guerra, tutt'altro, è una storia d'amore banale, un filmetto(nazionalista) che racconta una storia, nient'altro.

preciso che ogni valutazione può essere soggettiva, e soprattutto che ogni eventuale parere su un film non si basa su alcuna concezione tecnica(quando parlo di "buon film" lo faccio senza alcuna conoscenza tecnica ovviamente)
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Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.

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lucaluca

Reg.: 19 Feb 2004
Messaggi: 14
Da: Bolzano (BZ)
Inviato: 18-08-2004 04:11  
ci sono decine di guerre civili in africa che sono davvero sorprendenti...
Non mi dispiacerebbe uno spunto anche su quelle, anche se, mi piacerebbe che finissero e che nn ci fossero + film di guerra

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 18-08-2004 09:46  
Il Viet-Nam ha visto milioni di giovani coscritti partire per la guerra. Quindi è un dramma che ha colpito tutti gli americani. L'Iraq non ha ancora questa dimensione.
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 18-08-2004 09:59  
quote:
In data 2004-08-18 09:46, ipergiorg scrive:
Il Viet-Nam ha visto milioni di giovani coscritti partire per la guerra. Quindi è un dramma che ha colpito tutti gli americani. L'Iraq non ha ancora questa dimensione.


Già, ad ogni modo penso che in un futuro maggiormente riflessivo (speriamo), quando sarà terminata anche questa triste vicenda bellica ci sarà modo di vedere qualche trasposizione cinematografica di essa, sperando che non diventino apologie dell'"arma" bensì sommesse narrazioni del fu che già fu purtroppo...
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La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 18-08-2004 10:49  
questo topic di Carbon...per chi non l'avesse capito...è un topic di cinema e non di attualità!
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Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 18-08-2004 11:13  
quote:
In data 2004-08-18 02:18, 83Alo83 scrive:
nancy, è come dire che tutti i film che parlano di storie d'amore sono bei film perchè descrivono l'Amore nelle sue differenti forme?

il fatto che si parli dell'orrore della guerra, e di conseguenza il fatto che l'intento del film possa essere in qualche modo "umanitario" non significa certo che il film sia ben riuscito, ben fatto.

parliamo ad esempio di "salvate il soldato Ryan, pur mostrando il dolore della guerra, pur evidenziandone la violenza,stigmatizzandola, altro non è che spettacolo, intrattenimento, non è assolutamente paragonabile a film quali "la sottile linea rosa", "apocalypse now".
oppure parliamo di "pearl harbour", tanta sofferenza, tanti morti, tanto dolore, ma possiamo dire che quello non è unfilm di guerra, tutt'altro, è una storia d'amore banale, un filmetto(nazionalista) che racconta una storia, nient'altro.

preciso che ogni valutazione può essere soggettiva, e soprattutto che ogni eventuale parere su un film non si basa su alcuna concezione tecnica(quando parlo di "buon film" lo faccio senza alcuna conoscenza tecnica ovviamente)




io credo invece che una differente guerra sia un pò(con le dovute distanze) come una differente storia d'amore. Due guerre diverse producono due film diversi, due storie d'amore portano a due pellicole totalmente differenti. Un Cacciatore ambientato in Iraq....non sarebbe concepibile perchè due culture totalmenti differenti si riflettono sul grande schermo in modo assolutamente diverso.
Certo la mia è più una sensazione visto che non sono stato ne in vietnam ne in Iraq per paragonare le due diverse realtà....e anche il fatto che non sono ancora stati fatti film sull'ultima guerra può influire.

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Michael J. Fox
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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 18-08-2004 12:09  
quote:
In data 2004-08-18 02:18, 83Alo83 scrive:
nancy, è come dire che tutti i film che parlano di storie d'amore sono bei film perchè descrivono l'Amore nelle sue differenti forme?

il fatto che si parli dell'orrore della guerra, e di conseguenza il fatto che l'intento del film possa essere in qualche modo "umanitario" non significa certo che il film sia ben riuscito, ben fatto.

parliamo ad esempio di "salvate il soldato Ryan, pur mostrando il dolore della guerra, pur evidenziandone la violenza,stigmatizzandola, altro non è che spettacolo, intrattenimento, non è assolutamente paragonabile a film quali "la sottile linea rosa", "apocalypse now".
oppure parliamo di "pearl harbour", tanta sofferenza, tanti morti, tanto dolore, ma possiamo dire che quello non è unfilm di guerra, tutt'altro, è una storia d'amore banale, un filmetto(nazionalista) che racconta una storia, nient'altro.

preciso che ogni valutazione può essere soggettiva, e soprattutto che ogni eventuale parere su un film non si basa su alcuna concezione tecnica(quando parlo di "buon film" lo faccio senza alcuna conoscenza tecnica ovviamente)




Salvate il soldato Ryan non punta a mostrare gli orrori della guerra, in quanto Spielberg è da sempre un grande narratore, non indagatore psicologico. Comunque Salvate il Soldato Ryan è un ottimo film, con una regia allucinante che dovrebbe entrare nei manuali. E sono convinto che esiste questa specie di "trattamento" a parte per i film dal grande "umanismo". Un esempio è Black Hawk Down di Ridley Scott, che pur avendo una regia mozzafiato è stato un mezzo flop, perchè appunto non affrontava l'uomo brutale a animale, che sembrerebbe quasi l'ingrediente perfetto per il film di guerra perfetto, seguendo la formula apocalypse/platoon/cacciatore: americani che maltrattano vietnamiti, americani che impazziscono e finiscono per odiarsi tra di loro, americani che sono shoccati e non capiscono più nulla. Applicata questa formula, penso, il film sarà accolto bene, proprio per il messaggio politico, anche se tratta di argomenti triti e ritriti... starò attento ai prossimi film di guerra che vedrò... insomma, non so nemmeno se mi sono spiegato, evvabbè
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eh?

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 18-08-2004 12:22  
quote:
In data 2004-08-18 12:09, CarbonKid scrive:
quote:
In data 2004-08-18 02:18, 83Alo83 scrive:
nancy, è come dire che tutti i film che parlano di storie d'amore sono bei film perchè descrivono l'Amore nelle sue differenti forme?

il fatto che si parli dell'orrore della guerra, e di conseguenza il fatto che l'intento del film possa essere in qualche modo "umanitario" non significa certo che il film sia ben riuscito, ben fatto.

parliamo ad esempio di "salvate il soldato Ryan, pur mostrando il dolore della guerra, pur evidenziandone la violenza,stigmatizzandola, altro non è che spettacolo, intrattenimento, non è assolutamente paragonabile a film quali "la sottile linea rosa", "apocalypse now".
oppure parliamo di "pearl harbour", tanta sofferenza, tanti morti, tanto dolore, ma possiamo dire che quello non è unfilm di guerra, tutt'altro, è una storia d'amore banale, un filmetto(nazionalista) che racconta una storia, nient'altro.

preciso che ogni valutazione può essere soggettiva, e soprattutto che ogni eventuale parere su un film non si basa su alcuna concezione tecnica(quando parlo di "buon film" lo faccio senza alcuna conoscenza tecnica ovviamente)




Salvate il soldato Ryan non punta a mostrare gli orrori della guerra, in quanto Spielberg è da sempre un grande narratore, non indagatore psicologico. Comunque Salvate il Soldato Ryan è un ottimo film, con una regia allucinante che dovrebbe entrare nei manuali. E sono convinto che esiste questa specie di "trattamento" a parte per i film dal grande "umanismo". Un esempio è Black Hawk Down di Ridley Scott, che pur avendo una regia mozzafiato è stato un mezzo flop, perchè appunto non affrontava l'uomo brutale a animale, che sembrerebbe quasi l'ingrediente perfetto per il film di guerra perfetto, seguendo la formula apocalypse/platoon/cacciatore: americani che maltrattano vietnamiti, americani che impazziscono e finiscono per odiarsi tra di loro, americani che sono shoccati e non capiscono più nulla. Applicata questa formula, penso, il film sarà accolto bene, proprio per il messaggio politico, anche se tratta di argomenti triti e ritriti... starò attento ai prossimi film di guerra che vedrò... insomma, non so nemmeno se mi sono spiegato, evvabbè


Quello che hai detto è certamente giusto, e personalmente, dato il mio occhio avvicendato all'indipendenza posso aggiungere che alcuni film come giusto "La casa dei matti" di Konchalovsky di cui ho parlato recentemente ed altri sulla scia trattano la guerra come un atto di vera e propria follia comune. Nel senso che non lasciano spiegazioni, si limitano ad osservare con un ottimo gusto nonsense la reazione umana e umanistica dell'essere vivente, senza spiegazioni recondite o motivazioni socio-politiche, difatti non a caso in "La casa dei matti" tutto si verifica in un manicomio, edificio traslato di follia bellica, popolato da esseri violenti, e privi di senno ... Probabilmente i film che hai citato esercitano un certo fascino, escludendo quello appurato della qualità, non siamo certo esclusi dalla grande casa dei matti...
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René Descartes

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lucone

Reg.: 01 Ago 2004
Messaggi: 46
Da: milano (MI)
Inviato: 18-08-2004 12:23  
Ormai la guerra è vista da così tante spinose angolature che pensare ad un Irak fonte d'ispirazione per nuovi film è plausibile solo da un punto di vista commerciale, con adattamenti del tipo spy story o qualcosa del tutto simile a lavori già fatti. La freschezza dei film citati precedentemente non potrà avere eguali.

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fairysss


Reg.: 17 Ago 2004
Messaggi: 17
Da: milano (MI)
Inviato: 18-08-2004 12:38  
quote:
In data 2004-08-18 01:29, CarbonKid scrive:
La guerra in Vietnam ha fatto nascere diversi film, tra cui veri e propri capolavori. Giusto per fare un paio di nomi: Apocalypse Now di Francis Ford Coppola (dato in televisione proprio di recente nella sua versione Deluxe), Il Cacciatore di Michael Cimino, Platoon di Oliver Stone.


...anke se nn è un film ke tratta propriamente della guerra, un altro grande capolavoro influenzato dal periodo storico penso ke sia "hair"; ho notato ke in molti giovani dei nostri tempi, sta rinascendo un grande desiderio di pace proprio come era presente nei ragazzi hippy ai tempi della guerra in vietnam...e penso ke dipenda anke e soprattutto dagli orrori della guerra in iraq...
_________________
...non si potrà mai sapere cosa accadrà domani, per questo non smetterò mai di sognare il mio futuro...La realtà non esiste... Fairy

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 18-08-2004 13:48  
quote:
In data 2004-08-18 12:38, fairysss scrive:
quote:
In data 2004-08-18 01:29, CarbonKid scrive:
La guerra in Vietnam ha fatto nascere diversi film, tra cui veri e propri capolavori. Giusto per fare un paio di nomi: Apocalypse Now di Francis Ford Coppola (dato in televisione proprio di recente nella sua versione Deluxe), Il Cacciatore di Michael Cimino, Platoon di Oliver Stone.


...anke se nn è un film ke tratta propriamente della guerra, un altro grande capolavoro influenzato dal periodo storico penso ke sia "hair"; ho notato ke in molti giovani dei nostri tempi, sta rinascendo un grande desiderio di pace proprio come era presente nei ragazzi hippy ai tempi della guerra in vietnam...e penso ke dipenda anke e soprattutto dagli orrori della guerra in iraq...


Indubbiamente... Anche se ci sono troppi ragazzi che invece lasciano rinascere in loro il desiderio di armi, distruzione, distorsione sessuale ecc. "Elephant" mostrà ciò ineccepibilmente... come d'altronde l'attualità...
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dottore75

Reg.: 22 Lug 2004
Messaggi: 318
Da: Udine (UD)
Inviato: 18-08-2004 14:30  
Partendo dal presupposto che preferirei gurdarmi film skifosi piuttosto che vedere dei capolavori, se questo volesse dire che nn ci son + guerre, credo che i film che verranno fatti sulla guerra in Iraq avranno principalmente due filoni: il primo che vertirà sulla sangiunarietà del regime si Saddam Hussein, su come siano stai bravi e democratici gli americani, l'intolleranza dei terroristi etc etc; il secondo farà le fila dei movimenti pacifisti, quindi, nè con Bush, nè con Saddam, con strizzatine d'occhio alla resistenza Irakena. Insomma, saranno dei falsi storici.
Nella guerra in Vietnam, l'america era fondamentalmente contro il loro governo, in questa, la stessa è divisa in due, quindi anche i film seguiranno questa corrente. Credo che ci troveremo per la maggior parte delle pellicole di fronte al dubbio di dover credere o meno a quello che stiamo vedendo, visto che oramai le case di produzione stanno ben attente a nn suscitare polemiche, basta guardare quello che è successo al film di M.Moore, la cui distribuzione è stata prima spostata, poi cancellate dalla Disney, che poi ne ha venduto i diritti.
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"Senti me, mia nonna diceva sempre: meglio un fottuto, un bellissimo dove non c'è un cazzo..no anzi: a che serve un bel piatto se non c'è un cazzo dentro?" - "..Vuol dire?" - "Ma che ne so, mia nonna era arteriosclerotica, stava sempre a pisciarsi addosso

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