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La promessa |
seanma
 Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 26-10-2003 16:39 |
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Tranquillo,leggero,da ombrellone.Così è sempre stato considerato letterariamente il genere del giallo:un genere marcatamente di "serie B" buono per tener sveglia la mente ma privo di qualità letterarie rilevanti.
Altrettanto tranquillo,bellamente e sciaguratamente ulitizzato è,cinematograficamente parlando,il genere del thriller con i suoi sacri e inviolabili canoni.Friedrich Durrenmatt e Sean Penn sono legati da questo invisibile ma saldissimo fil rouge storico e culturale:ciascuno nel proprio campo ha scommesso su se stesso reinventando,riattualizzando e anche snaturando un genere.Come Durrenmatt ha tracciato con la sua opera nuovi e importanti,nonchè inesplorati confini al genere della detective story,così anni dopo Penn,portando sullo schermo l'opera dello scrittore svizzero,ha inteso criticamente "riparlare" e "far riparlare" di un genere ormai troppo stereotipato e banale.Non importa se cambia l'ambientazione,se cambiano i nomi:l'atmosfera è sostanzialmente la medesima della base letteraria,pur con una certa forma,tipicamente U.S.A.Negli incredibilmente suggestivi paesaggi dell'innevato Nebraska,il fantasma dell'uomo nero si concretizza atrocemente in tutta la sua pedofiliaca attualità.Naturalmente è enfatizzato con intento critico,il senso tipiocamente americano di giustizialismo veloce per cui a un povero ritardato non viene data la possibilità di difendersi.E' sorprendente come qui le analogie tra base letteraria(risalente al 1958 e di nascita europea)e il prodotto cinematografico siano veramente evidenti:forte in entrambi la percezione della cinica (a)sensibilità nei confronti dei diversi.Ma non solo qui,ma per tutto il resto della pellicola le due strade(pagina scritta e pellicola)procedono pressochè parallele tranne che per un operazione completamente penniana non presente(a quanto ricordo)nel libro.Parliamo dei vari cameos di alcune note star che sembrano mirare,più che a una stucchevole passerella di volti noti,a sviluppare nel Jerry penniano qualcosa che forse mancava al Matthai di Durrenmatt:se quest ultimo infatti è ossessionato da quell'ideale di giustizia e lealtà ultimamente irraggiungibile,Jerry Black compie invece un percorso inesorabile di autodistruzione:comincia sentire le voci ed a avere visioni.Penn infatti sposta tutta l'attenzione sull'io del protagonista.La genialità dell'antieroe durrenmattiano sta proprio nella sua impossibilità di autodeterminazione di fronte all'unico Dio,il Caso che governa indisturbato la vita dell'uomo e della natura.Penn rifiuta una visione così radicale e sterza verso terreni più sicuri (e comunque non meno imbattuti):ovvero un lento ma progressivo autoannientamento,dato dalla percezione del protagonista Jerry Black di non avere le possibilità per fare nulla di concreto.La grottesca fine di Matthai è l'attesa eterna e irragionevole perchè basata su chiare antievidenze:la fine di Jerry(che non rivelo)è invece frutto di na consapevolezza fin troppo elevata della situazione:se in Durrenmatt le forze dell'uomo sono completamente inefficaci contro il mondo,per Penn(guarda caso risultando ancor più pessimistico)queste forze non esistono proprio e cercarle,questo sì,è del tutto inutile.Ma come poteva il film chiudersi con questa enorme distonia rispetto al libro:e genialmente,non si può negarlo,Sean Penn si commiata dallo spettatore condensando in una magnifica sequenza di 30 secondi le ultime meravigliose 20 pagine del romanzo,fornendo un finale ambiguo e insoddisfacente per alcuni,ma rispettoso e coerente(seppur non completamente)per chi ha letto il libro.
Chi vuole vada in Spoiler e leggerà la mia "interpretazione(che non è altro se non ciò che Durrenmatt dice)del finale
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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badlands
 Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 26-10-2003 19:53 |
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non ti lamentare poi se ti chiudon pure questo topic! è perlomeno il terzo su questo,peraltro grandisimo,film
ciao! |
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seanma
 Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 26-10-2003 19:55 |
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zitto...ero riuscito a non farli venire a galla!!!
e poi ho finito x parlarre più del libro che del film....
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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gmgregori
 Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 26-10-2003 20:05 |
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Guarda che è bello quello in archivino
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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seanma
 Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 26-10-2003 20:20 |
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quote: In data 2003-10-26 20:05, gmgregori scrive:
Guarda che è bello quello in archivino
| mi è sfuggito....
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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Dubliner

 Reg.: 10 Ott 2002 Messaggi: 4489 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 27-10-2003 09:28 |
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questo era il mio, a chi interessasse
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Like I told my last wife, I said, "Honey, I never drive faster than I can see, and besides... it's all in the reflexes."
[ Questo messaggio è stato modificato da: Dubliner il 27-10-2003 alle 09:29 ] |
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