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Tra Mendes e Altman. |
gmgregori
 Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 21-10-2003 13:57 |
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Anni fa quando uscì American Beauty molti si chiedevano il perchè di tanto successo. La critica, soprattutto quella popolare, non è mai stata in grado di cogliere,a mio parere, l'essenza e e la morbosità di questa apparente commedia drammatica. D'altro canto anche Altman divise critici e "popolo" con America oggi. Entrambi hanno svenato, non solo un ritratto di una società tuttaltro che onirica, ma si sono permessi di aprire le luci nella sala. Intendiamoci... il coraggio di Mendes, arriva addirittura a mostrare elementi del carattere e archetipi, la cui negazione porta alla morte, con sottilissime citazioni naziste. Altman, più documentaristico e meno intrusivo nella psiche, è più chiaro. In America Oggi, vengono mostrate vere o proprie realtà di vita,un sequenza di drammi, destini. Entrambi i registi sono però molto in accordo nel momento finale dei due lungometraggi, laddove la non accettazione dell'omosessualità da una parte e la aggressività perversa dall'altra si traducono in morte.
Sebbene il linguaggio dei due film sia diverso, sono entrambi profondamente proiettivi sia del singolo che delle società.
E così il polizziotto è viscido, perfettamente interpretato da Tim Robbins, mentre Lester è più semplice e ingannevole.
L'America non vuole mai identificarsi con ciò che non vuole vedere, per questo preferisce l'eroismo. Ma il cinema come luogo e incontro di vita, credo, non debba spostarsi troppo oltre nella dimensione moderna della società americana, giovane e ancora non troppo pronta a guardare le dinamiche interne delle trasposizioni cinematografiche. o perlomeno, non l'America bigotta.
Staremo a vedere.
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il cuore batte altrove
[ Questo messaggio è stato modificato da: gmgregori il 21-10-2003 alle 13:58 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: gmgregori il 21-10-2003 alle 14:00 ] |
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gmgregori
 Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 21-10-2003 17:33 |
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Se vogliamo i due film sono la parte manifesta dei conflitti più elaborati. Come se dovessimo affrontare il vero significato di determinati episodi. In questo senso le due pellicole sono uno sfogo, come del resto Americani, dove i protagonisti lottano con i conflitti esistenziali più classici.
Lester, tra l'altro per Mendes, riveste la classica formazione del "falso Sè", in cui la percezione di se stessi si altera fino cancellare la propria identità.
Due film border? La critica americana ha voluto definirli così, spesso e volentieri, ma sbagliando perchè sono altamente avanzati, soprattutto A.Beauty, connotato anche da una simpatica voce narrante e da un contesto, se vogliamo, anche spiritoso.
Quindi border allo stato superficiale, o nell'accezzione positiva nel termine, o ancora nel senso che tutti noi siamo border,da un certo punto di vista.
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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seanma
 Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 22-10-2003 18:10 |
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Fare un contronto è impossibile per me,non avendo visto Altman,ma due cose tue su Mendes mi paiono interessanti.Prima di tutto quali sono "le sottilissime citazioni naziste".E poi mi dispiace ma credo proprio che Mendes abbia fatto un film "border"in ogni senso,se capisco l'utilizzo del termine.
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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gmgregori
 Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 23-10-2003 12:12 |
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Borderline, linea di confine tra i vissuti onirici e tra la realtà. Un salto visionario all’interno delle menti, un susseguirsi surreale di immagini, uno specchio di un sogno.
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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gmgregori
 Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 23-10-2003 12:15 |
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per quanto riguiarda Hitler c'è una scena in cui si intravede una sorta di atteggiamento filonazista del ex marine, padre del ragazzino libertario.
Anzi, se ricordo mi sembrava chiaro.
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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