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La tigre e il dragone |
Marco82
 Reg.: 02 Nov 2003 Messaggi: 924 Da: Lodi (LO)
| Inviato: 05-01-2004 12:54 |
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la mia firma l'ho presa da sto film!
cmq sia il film mi è piaciuto tanto, però effettivamente io rimango ancora dubbioso su alcuni oscar...soprattutto quello per la colonna sonora (ora Luke71 mi ucciderà ^^' ma se hanno dato l'oscar per questo alla tigre e il dragone....cosa devono dare alla colonna sonora di Kill Bill? Un oscar gigante? 4 o 5 oscar? )
E cmq sia io di corde nel film non ne ho viste, ma se si va a contrallare i bloopers di tutti questi film d'azione trovi SEMPRE un'inquadratura dove si sono scordati di toglierle....quindi c'è poco da puntualizzare )
_________________ "1..2..3..4..5..e 6...sei...numero perfetto..."
"ma non era 3, il numero perfetto?"
"sì, ma io ho sei colpi quì dentro..." |
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ashrum
 Reg.: 10 Nov 2003 Messaggi: 196 Da: Marchirolo (VA)
| Inviato: 05-01-2004 23:53 |
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quote: In data 2004-01-05 11:37, Shaka1978 scrive:
quote: In data 2004-01-05 05:26, ashrum scrive:
la firma di Nancy non è per caso la canzone di quelle checchette vibratorie??
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mi riferivo alla sua precedente firma con "for hyour considerationnnnnnnnn". Su questa hai ragione tu
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eheheheheh ah........c'è un period d grossss criiiiisi...^^
_________________ ...e poi c'era la marmotta che confezionava la marmellata.. |
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NancyKid ex "CarbonKid"
 Reg.: 04 Feb 2003 Messaggi: 6860 Da: PR (PR)
| Inviato: 06-01-2004 13:06 |
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quote: In data 2004-01-05 12:54, Marco82 scrive:
la mia firma l'ho presa da sto film!
cmq sia il film mi è piaciuto tanto, però effettivamente io rimango ancora dubbioso su alcuni oscar...soprattutto quello per la colonna sonora (ora Luke71 mi ucciderà ^^' ma se hanno dato l'oscar per questo alla tigre e il dragone....cosa devono dare alla colonna sonora di Kill Bill? Un oscar gigante? 4 o 5 oscar? )
E cmq sia io di corde nel film non ne ho viste, ma se si va a contrallare i bloopers di tutti questi film d'azione trovi SEMPRE un'inquadratura dove si sono scordati di toglierle....quindi c'è poco da puntualizzare )
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eh eh la colonna sonora di kill bill non è votabile agli oscar in quanto non è originale ma solo una compilation di vecchie canzoni.
per la mia ex firma, era un invito ai membri IOMA a considerare certi film.
_________________ eh? |
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Marco82
 Reg.: 02 Nov 2003 Messaggi: 924 Da: Lodi (LO)
| Inviato: 09-01-2004 23:07 |
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cioè? questa non l'ho capita vuoi dire che se un film non ha tutte canzoni nuove non può essere candidato agli oscar come miglior colonna sonora?
cmq per non andare completamente offtopic: Ang Lee ha così detto: "Mettere insieme PULP FICTION e RAGIONE E SENTIMENTO.
Questo era il mio obiettivo".....ma io non ci vedo molto pulp fiction dentro questo film...non so ragione e sentimento perchè non l'ho visto ^^'
tu cosa dici?
_________________ "1..2..3..4..5..e 6...sei...numero perfetto..."
"ma non era 3, il numero perfetto?"
"sì, ma io ho sei colpi quì dentro..." |
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NancyKid ex "CarbonKid"
 Reg.: 04 Feb 2003 Messaggi: 6860 Da: PR (PR)
| Inviato: 23-09-2004 20:06 |
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Che la Tigre e il Dragone siano Li Mu Bai e Yu Shu Lien? Due amici d’infanzia uniti da un forte legame di cui entrambi hanno paura di ammettere l’esistenza. Due guerrieri erranti che pur vivendo nella totale libertà, sono “incatenati” da un mondo più grande di loro, fatto di fantasmi dal passato. Mu Bai è l’emblema del guerriero filosofo, una persona alla ricerca della pace interiore che non trova per via della sua spada insanguinata. Una pace interiore che arriverà troppo tardi, con l’amore di Shu Lien.
Che la Tigre e il Dragone siano Jen Yu e Lo? Prima nemici, poi amici, ed infine amanti. Due giovani ragazzi immaturi che si incontrano grazie al destino, ma che sempre per destino sono costretti a separarsi, per poi re-incontrarsi troppo tardi, quando tornare indietro nel passato è ormai impossibile, quando i bei giorni d’amore passati nel deserto sono destinati a rimanere solo nella memoria.
Non importa chi siano la Tigre e il Dragone del titolo, tutti i personaggi designati da Ang Lee hanno un minimo comun denominatore: sono alla ricerca di qualcosa, chi della pace interiore, chi dell’amore perduto, chi della libertà.
Personaggi che intrecciandosi imparano l’un l’altro, Jen vuole sfuggire alla vita normale e al suo matrimonio in prossimità con l’arte del combattimento, perché è convinta che un guerriero possa godere di libertà che esseri umani non hanno, come viaggiare e amare chi si vuole. Ma imparerà dalla “sorella” Shu Lien che ogni essere umano deve tenere conto del rispetto e delle virtù, che l’essere guerriero non basta per potersi esprimere sempre in libertà, citando l’amore inespresso tra lei e Li Mu Bai.
Dialoghi poetici quanto semplici caratterizzano La Tigre e il Dragone, il genio di Ang Lee sta nel fatto di aver dosato equamente i combattimenti mozzafiato con l’analisi emotiva dei personaggi, producendo quindi una bilancia perfetta, dove da una parte sta l’azione/estetica, dall’altra, la profondità/psicologia.
E al contrario di quanto si possa pensare, le due facce della medaglia non sono alternate, bensì complementari; l’armoniosa coreografia dei duelli fatti di voli acrobatici e leggerezza sinfonica rispecchiano la ricerca di libertà dei personaggi, volare diventa sinonimo di “sfogarsi”, “sfuggire alla realtà”, il tutto fotografato magnificamente dal regista con vedute aeree e panoramiche a 360°.
Lee unisce la tradizionalità del genere wu-xia-pian con l’occidente (significativa A love before time, canzone portante del film interpretata sia in Mandarino che in Inglese), l’assalto nel deserto dei Gobi ha un qualcosa di piratesco e di westerniano molto occidentale, mentre il pensiero Taoista e i costumi sono tipici della cultura wuxia.
Le scenografie, perfette per le cartoline d’epoca, suggestionano lo spettatore a sognare il mondo magico dell’ambientazione, sognare la cina mediavale di un’epoca che vive nei libri e nell’immaginario.
“Si dice che il cielo esaudisca un desiderio a chiunque si butti da quel monte col cuore. Si racconta che un bambino che aveva la madre malata, si buttò, ma non morì e non ebbe nemmeno un graffio, e nel momento stesso in cui toccò terra, sua madre guarì”
In questo misto di realtà e leggenda, Ang Lee ci lascia un finale aperto: una fine confortante per chi ha ancora il coraggio di sognare, una fine amara per i "realisti" dalla fantasia spenta.
_________________
A Martin Scorsese preferisco Zhang Yimou, alla Walt Disney preferisco Hayao Miyazaki, ai fratelli Coen preferisco Wong Kar Wai, a Quentin Tarantino preferisco Takashi Miike, a David Lynch preferisco Hou Hsiao Hsien...
[ Questo messaggio è stato modificato da: CarbonKid il 23-09-2004 alle 20:14 ] |
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kropchik
 Reg.: 08 Apr 2004 Messaggi: 40 Da: milano (MI)
| Inviato: 24-09-2004 19:01 |
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quote: In data 2004-09-23 20:06, CarbonKid scrive:
Che la Tigre e il Dragone siano Li Mu Bai e Yu Shu Lien? Due amici d’infanzia uniti da un forte legame di cui entrambi hanno paura di ammettere l’esistenza. Due guerrieri erranti che pur vivendo nella totale libertà, sono “incatenati” da un mondo più grande di loro, fatto di fantasmi dal passato. Mu Bai è l’emblema del guerriero filosofo, una persona alla ricerca della pace interiore che non trova per via della sua spada insanguinata. Una pace interiore che arriverà troppo tardi, con l’amore di Shu Lien.
Che la Tigre e il Dragone siano Jen Yu e Lo? Prima nemici, poi amici, ed infine amanti. Due giovani ragazzi immaturi che si incontrano grazie al destino, ma che sempre per destino sono costretti a separarsi, per poi re-incontrarsi troppo tardi, quando tornare indietro nel passato è ormai impossibile, quando i bei giorni d’amore passati nel deserto sono destinati a rimanere solo nella memoria.
Non importa chi siano la Tigre e il Dragone del titolo, tutti i personaggi designati da Ang Lee hanno un minimo comun denominatore: sono alla ricerca di qualcosa, chi della pace interiore, chi dell’amore perduto, chi della libertà.
Personaggi che intrecciandosi imparano l’un l’altro, Jen vuole sfuggire alla vita normale e al suo matrimonio in prossimità con l’arte del combattimento, perché è convinta che un guerriero possa godere di libertà che esseri umani non hanno, come viaggiare e amare chi si vuole. Ma imparerà dalla “sorella” Shu Lien che ogni essere umano deve tenere conto del rispetto e delle virtù, che l’essere guerriero non basta per potersi esprimere sempre in libertà, citando l’amore inespresso tra lei e Li Mu Bai.
Dialoghi poetici quanto semplici caratterizzano La Tigre e il Dragone, il genio di Ang Lee sta nel fatto di aver dosato equamente i combattimenti mozzafiato con l’analisi emotiva dei personaggi, producendo quindi una bilancia perfetta, dove da una parte sta l’azione/estetica, dall’altra, la profondità/psicologia.
E al contrario di quanto si possa pensare, le due facce della medaglia non sono alternate, bensì complementari; l’armoniosa coreografia dei duelli fatti di voli acrobatici e leggerezza sinfonica rispecchiano la ricerca di libertà dei personaggi, volare diventa sinonimo di “sfogarsi”, “sfuggire alla realtà”, il tutto fotografato magnificamente dal regista con vedute aeree e panoramiche a 360°.
Lee unisce la tradizionalità del genere wu-xia-pian con l’occidente (significativa A love before time, canzone portante del film interpretata sia in Mandarino che in Inglese), l’assalto nel deserto dei Gobi ha un qualcosa di piratesco e di westerniano molto occidentale, mentre il pensiero Taoista e i costumi sono tipici della cultura wuxia.
Le scenografie, perfette per le cartoline d’epoca, suggestionano lo spettatore a sognare il mondo magico dell’ambientazione, sognare la cina mediavale di un’epoca che vive nei libri e nell’immaginario.
“Si dice che il cielo esaudisca un desiderio a chiunque si butti da quel monte col cuore. Si racconta che un bambino che aveva la madre malata, si buttò, ma non morì e non ebbe nemmeno un graffio, e nel momento stesso in cui toccò terra, sua madre guarì”
In questo misto di realtà e leggenda, Ang Lee ci lascia un finale aperto: una fine confortante per chi ha ancora il coraggio di sognare, una fine amara per i "realisti" dalla fantasia spenta.
_________________
A Martin Scorsese preferisco Zhang Yimou, alla Walt Disney preferisco Hayao Miyazaki, ai fratelli Coen preferisco Wong Kar Wai, a Quentin Tarantino preferisco Takashi Miike, a David Lynch preferisco Hou Hsiao Hsien...
[ Questo messaggio è stato modificato da: CarbonKid il 23-09-2004 alle 20:14 ]
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bella recensione - condivido pienamente!
_________________ "Invece di parlare suona, e quando dovrebbe suonare parla"
(il musicista extracomunitario che ancora fa errori in italiano...perdonatelo) |
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freddy666
 Reg.: 11 Set 2004 Messaggi: 215 Da: capannori (LU)
| Inviato: 24-09-2004 19:33 |
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............. !!
_________________ 1 , 2 , 3 FREDDY VIENE PER TE! |
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Marco82
 Reg.: 02 Nov 2003 Messaggi: 924 Da: Lodi (LO)
| Inviato: 24-09-2004 20:51 |
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ah ecco.....a me sembrava di aver aperto un post su sto film ^^' meno male che è ri-saltato fuori
tra l'altro poi riguardandolo più e più volte mi sono reso conto di quanto bello sia...mi piace di più ogni volta che lo rivedo
_________________ "1..2..3..4..5..e 6...sei...numero perfetto..."
"ma non era 3, il numero perfetto?"
"sì, ma io ho sei colpi quì dentro..." |
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emanuele88
 Reg.: 21 Giu 2004 Messaggi: 309 Da: Jesi (AN)
| Inviato: 25-09-2004 12:31 |
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PEr me non è un gran film cmqe.......
_________________ L’Inferno è l’impossibilità della ragione(Platoon)
Che te lo dico a fare......(Donnie Brasco)
1,2,3 Freddy viene per te.......(Nightmare on Elm street) |
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Hiyuga
 Reg.: 05 Ago 2004 Messaggi: 1301 Da: Gossolengo (PC)
| Inviato: 26-09-2004 15:23 |
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Io l'avevo vìsto dopo una martellante campagna pubblicitaria, in cui si mostravano solo i combattimenti aereei, e rimasi quindi delusissimo..
Rivisto con altre aspettative probabilmente mi sarebbe piaciuto di più.. |
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hal9000
 Reg.: 13 Set 2004 Messaggi: 1519 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 26-09-2004 16:36 |
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bella recensione, carbonkid! non per fare il precisino, però, la tigre e il dragone del titolo sono jen (nome originale yu jiaolong, che significa piccolo drago di giada) e lo (nome originale luo xiaohu, piccola tigre)
_________________ "Anche i pomodori sanno che non si sfugge al passato" |
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sonic79

 Reg.: 16 Mag 2005 Messaggi: 206 Da: Messina (ME)
| Inviato: 19-05-2005 12:04 |
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Due parole sul film:
PURA FILOSOFIA!!!
_________________ "E così battezzo questo pianeta Trumania, della galassia di Burbank" (Truman) |
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NancyKid ex "CarbonKid"
 Reg.: 04 Feb 2003 Messaggi: 6860 Da: PR (PR)
| Inviato: 19-05-2005 12:22 |
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quote: In data 2005-05-19 12:04, sonic79 scrive:
Due parole sul film:
PURA FILOSOFIA!!!
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PURO CINEMA
_________________ eh? |
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karmapaolo
 Reg.: 14 Mar 2005 Messaggi: 1607 Da: Rovato (BS)
| Inviato: 19-05-2005 13:10 |
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film da assaporare
_________________ there is not way to happiness
happiness is the way
Paolo |
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Schizobis
 Reg.: 13 Apr 2006 Messaggi: 1658 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 24-04-2006 12:11 |
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LA TIGRE E IL DRAGONE DI ANG LEE 2000 (Crouching tiger, Hidden Dragon)
Quando usci nel 2000 il film ebbe un grosso successo di pubblico e di critica, vincendo anche 4 Oscar (quello di miglior film straniero, miglior scenografia, migliore fotografia, migliori colonna sonora). A rivederlo oggi a mente fredda, fuori dalla novità degli effetti digitali e dei combattimenti wuxia, confrontandolo con Hero e La foresta dei pugnali volanti, direi che Ang Lee perde il confronto con il grande Zhang Yimou. Nonostante il grande impatto visivo dell’ambientazione storica (Cina di fine 1700) e lo spessore psicologico dei protagonisti (su tutti il grande maestro Chow Yun Fat perfetta sintesi tra Tigre accovacciata e Dragone nascosto) il film non convince del tutto. Il primo problema è il flashback nel deserto che è tirato troppo per le lunghe e rende il film molto più prolisso (in altre parole la parentesi desertica non è funzionale all’economia del racconto) quasi sforare le due ore. Il secondo problema è la permanente assenza della forza di gravità che fa fluttuare i protagonisti a mezz’aria in maniera troppo insistita e quasi autocompiaciuta, rendendo i duelli un po’ troppo caricaturali (anche se avvincenti dal punto di vista spettacolare). Il terzo problema è il finale tirato un po’ per i capelli, con Zhang Zi Yi che ce la mette tutta ma non riesce ad essere (forse per la giovane età) convincente nel doppio tuffo volante per esaudire il desiderio dell’amato. Come pietra miliare di un genere (ma il debito veso il cinema di Hong Kong è evidente) il film assume un valore particolare. Anche qui come in Brokeback Mountain c’è un amore non vissuto che i due protagonisti nascondono dietro l’alibi di un mondo cattivo e moralmente degradato. E c'è anche un filo diretto tra i cowboy, hulk e i protagonisti di questo film: la società opprimente li schiaccia e condiziona le loro scelte, scindendo la loro personalità in un doppio.Purtroppo solo la mancanza (la morte) mette in risalto la vanità del tutto. Il percorso ascetico è minacciato dalle tempeste del cuore.Si può volare leggeri quanto si vuole, ma quando si tocca terra, l’unica certezza che ti rimane è una perenne dualità dell’anima, una continua lotta interiore tra la tigre e il dragone. |
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