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Autore Transformers - michael bay
13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 10-07-2007 00:03  
quote:
In data 2007-07-09 23:54, alessio984 scrive:
non capisco la connessione!


ma no. niente.
solo una battuta.

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Albysat

Reg.: 19 Feb 2003
Messaggi: 863
Da: ffshdgf (AR)
Inviato: 10-07-2007 10:21  
Bellissimo film...
Ottimi effetti...

9...
_________________
Hey Franck...
Vaffanculo Frank...

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Marcello78

Reg.: 27 Giu 2007
Messaggi: 14
Da: Genova (GE)
Inviato: 11-07-2007 09:57  
quote:
In data 2007-06-28 12:09, Petrus scrive:
Transformers non può non attingere al proprio mito postmoderno, legato ai cartoni animati e all'infinità di giocattoli che hanno spopolato nel cuore di ogni bambino (ma le femminucce non si sentano escluse) per almeno un decennio. Si porta così dietro il difficile compito di non deludere i fans della saga, da una parte, ma al contempo di risultare un'opera appetibile anche a chi in quegli anni si dedicava ad altro (o magari non c'era proprio).
La produzione, sapendo che non si accingeva a produrre un blockbuster come un altro, ha dunque affidato il progetto a Michael Bay, uno dei registi che negli anni si sono costruiti miglior fama con un cinema fortemente orientato all'intrattenimento puro.
Scelta che si è rivelata azzeccata, con un Bay in grande spolvero che ha sapientemente mescolato il suo tipo di cinema - quello dei soldati che avanzano al crepuscolo, in controluce il disco del sole tramontante, quello delle pallottole che fischiano ancor più delle orecchie del pubblico, inondate da una colonna sonora invasiva - con un modello di cinema che potesse avvicinare qualsiasi tipo di pubblico al film, vale a dire un lato più puramente ‘commediale', con venature addirittura da sit-com, ponendovi al centro il giovanissimo Shia LaBeuf, vero mattatore della scena, bravo al punto da guadagnarsi uno sponsor d'eccezione quale Steven Spielberg.
Transformers, lo diciamo da subito, è un buon film d'intrattenimento, quasi esclusivamente per la perizia del proprio regista, che pur poteva essere un quasi capolavoro se non si avvertisse un netto scarto qualitativo tra la prima e la seconda metà. Nella prima ora si viene deliziati dalla maestria espositiva del regista, che usa un mix di macchina a spalla e piani rallentati per rilanciare continuamente il ritmo, non far mai stare tranquillo il proprio pubblico, riuscendo, con un sapiente uso della colonna sonora e del montaggio, a legare alla perfezione le sequenze che interessano l'esercito e la sicurezza nazionale, con quelle del giovane Sam Witwicky, che si scoprirà poi essere colui il quale ha più speranze in assoluto di salvare la terra dagli Decepticons (i robottoni cattivi, per intenderci, combattuti da quelli buoni, gli Autobots).
Una prima ora che fila via con sommo piacere, sorprendente per come ancora oggi la costruzione di un cinema d'intrattenimento possa essere affatto banale e scontata. Quando però Bay perde la totale libertà di muoversi a proprio piacimento tra le pieghe della trama, ed è costretto ad andare a sciogliere i nodi narrativi, la pellicola perde indubbiamente di smalto, costretta com'è a ripetersi, a estremizzare e a parodiare situazioni già perfettamente espresse e risolte nella prima metà. In questo modo l'enfasi viene riposta totalmente nella spettacolarità dei robot giganti e nei loro scontri all'ultimo sangue, tralasciando giocoforza quella prospettiva sana che aveva visto porre al centro lo spettatore ed il suo rapporto con il girato, e non viceversa.
Nonostante ciò, Transformers è un film che non deluderà quasi nessuno, giusta sintesi tra esigenze e aspettative diverse che, sorprendentemente, fa intravedere tracce di cinema d'ottima fattura, che pur non inficiano la godibilità e la scorrevolezza del girato.

giaà pubblicata qui





io l'ho visto e l'ho trovato strafigo! ma non sarei in grado di buttar giù una simile pappardella.
_________________
Io non sbaglio, abbaglio.

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 11-07-2007 17:58  
quote:
In data 2007-07-11 09:57, Marcello78 scrive:
quote:
In data 2007-06-28 12:09, Petrus scrive:
Transformers non può non attingere al proprio mito postmoderno, legato ai cartoni animati e all'infinità di giocattoli che hanno spopolato nel cuore di ogni bambino (ma le femminucce non si sentano escluse) per almeno un decennio. Si porta così dietro il difficile compito di non deludere i fans della saga, da una parte, ma al contempo di risultare un'opera appetibile anche a chi in quegli anni si dedicava ad altro (o magari non c'era proprio).
La produzione, sapendo che non si accingeva a produrre un blockbuster come un altro, ha dunque affidato il progetto a Michael Bay, uno dei registi che negli anni si sono costruiti miglior fama con un cinema fortemente orientato all'intrattenimento puro.
Scelta che si è rivelata azzeccata, con un Bay in grande spolvero che ha sapientemente mescolato il suo tipo di cinema - quello dei soldati che avanzano al crepuscolo, in controluce il disco del sole tramontante, quello delle pallottole che fischiano ancor più delle orecchie del pubblico, inondate da una colonna sonora invasiva - con un modello di cinema che potesse avvicinare qualsiasi tipo di pubblico al film, vale a dire un lato più puramente ‘commediale', con venature addirittura da sit-com, ponendovi al centro il giovanissimo Shia LaBeuf, vero mattatore della scena, bravo al punto da guadagnarsi uno sponsor d'eccezione quale Steven Spielberg.
Transformers, lo diciamo da subito, è un buon film d'intrattenimento, quasi esclusivamente per la perizia del proprio regista, che pur poteva essere un quasi capolavoro se non si avvertisse un netto scarto qualitativo tra la prima e la seconda metà. Nella prima ora si viene deliziati dalla maestria espositiva del regista, che usa un mix di macchina a spalla e piani rallentati per rilanciare continuamente il ritmo, non far mai stare tranquillo il proprio pubblico, riuscendo, con un sapiente uso della colonna sonora e del montaggio, a legare alla perfezione le sequenze che interessano l'esercito e la sicurezza nazionale, con quelle del giovane Sam Witwicky, che si scoprirà poi essere colui il quale ha più speranze in assoluto di salvare la terra dagli Decepticons (i robottoni cattivi, per intenderci, combattuti da quelli buoni, gli Autobots).
Una prima ora che fila via con sommo piacere, sorprendente per come ancora oggi la costruzione di un cinema d'intrattenimento possa essere affatto banale e scontata. Quando però Bay perde la totale libertà di muoversi a proprio piacimento tra le pieghe della trama, ed è costretto ad andare a sciogliere i nodi narrativi, la pellicola perde indubbiamente di smalto, costretta com'è a ripetersi, a estremizzare e a parodiare situazioni già perfettamente espresse e risolte nella prima metà. In questo modo l'enfasi viene riposta totalmente nella spettacolarità dei robot giganti e nei loro scontri all'ultimo sangue, tralasciando giocoforza quella prospettiva sana che aveva visto porre al centro lo spettatore ed il suo rapporto con il girato, e non viceversa.
Nonostante ciò, Transformers è un film che non deluderà quasi nessuno, giusta sintesi tra esigenze e aspettative diverse che, sorprendentemente, fa intravedere tracce di cinema d'ottima fattura, che pur non inficiano la godibilità e la scorrevolezza del girato.

giaà pubblicata qui





io l'ho visto e l'ho trovato strafigo! ma non sarei in grado di buttar giù una simile pappardella.




what's pappardella?
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Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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nboidesign

Reg.: 18 Feb 2006
Messaggi: 4789
Da: Quartu Sant'Elena (CA)
Inviato: 12-07-2007 09:20  
visto ieri, devo dire che mi è piaciuto molto.
Mi aspettavo una cagata invece mi son trovato davanti un film fatto bene, divertente e con effetti speciali da paura e dove il machismo e l'americanismo anche se presente era meno fastidioso che in altri film.

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 12-07-2007 10:00  
quote:
In data 2007-07-12 09:20, nboidesign scrive:

...il machismo e l'americanismo ...





Ottimo spunto per dire che, nascosto ben bene dietro alla maschera (dalla geometria scarna) da film di puro intrattenimento per teenager, si annida un arciere pronto a scoccare dardi contro un bersaglio immobile: l'americanismo, appunto. Perché immobile? perché dal tramonto dell'epoca dei westerns sono sempre di meno i registi che si impegnano a propagandare la forza dell'America. A ben vedere, effettivamente, anche nel precedente decennio, in realtà, abbiamo assistito a fenomeni che ci indurrebbero a sostenere il contrario. Gli esempi di Air force one (W. Petersen) e di Independence day (R. Emmerich) basterebbero ad invalidare la mia tesi.
Ma è altrettanto vero che sono state sempre più numerose le prove di sfiducia di Hollywood nei confronti del servilismo politico del Cinema verso l'America: i western propagandistici di J. Ford sono soppiantati da quelli filantropici di K. Kostner.
Così, ieri sera, uscito dalla sala del cinema dopo aver visto Transformers di M. Bay, ho avuto come l'impressione che il regista di Armageddon - peraltro supportato da un altro mostro sacro di un cinema strafedele agli USA (S. Spielberg) - abbia un po' rinnegato il suo ruolo di garante dell'immagine dell'America sul grande schermo.
Tralasciando la trama,di cui si è ampiamente discusso - mi limiterò ad accennare alla semplice storia (tratta dalla celebre saga dei robot, mitica per generazioni intere di ragazzini) degli alieni robot "buoni" che cercano di salvare l'umanità dal pericolo dell'invasione dei robot "cattivi" , intenzionati a conquistare l'universo, le vicende di entrambi i quali si intrecciano con quelle di un ragazzino alle prese con la sua prima auto e la sua prima ragazza - parrebbe che questo film volti le spalle, seppur con tono pacato e senza alzare troppo la cresta, all'eroismo da fantascienza della Hollywood che abbiamo sempre conosciuto: tanta ironia, framezzata da battutine comiche (peraltro divertenti, sapientemente mescolate, con uso tecnico di computer e mdp, agli effetti speciali che una simile trama richiede al giorno d'oggi), gettata (non alla rinfusa) in quest'opera di M. Bay. E si scherza, questa volta, un po' su tutto: dall'eccessiva attività "massonica" del governo americano, con conseguenti abusi e sopusi che ne derivano ai cittadini, all'eccezionale vulnerabilità del sistema di protezione della Nazione (in antgonismo alla forza dei "piccoli grandi eroi", soldati semplici e ragazzini adolescenti che salvano il Mondo alla faccia dei grandi numeri del Pentagono).
Chiudono il tutto i titoli di coda, intermezzati da sketch divertenti come l'intervista ai genitori del giovane protagonista, che ingenuamente cullati dalle grandi braccia dell'America, si autoconvincono che se il Governo fosse realmente stato a conoscenza di qualcosa sugli alieni, certamente lo avrebbe rivelato al Mondo.
Da non sottovalutare, infine - sempre annegato nel clima da cinema dei popcorn e infradito - il singolare punto di vista fra il rapporto uomo-tecnologia: il troppo stroppia, occhio all'uso che facciamo degli elettrodomestici che ci mettiamo in casa.
Comunque da vedere assolutamente.

_________________
E la Terra sentii nell'Universo.
Sentii, fremendo, ch'è del cielo anch'ella.
E mi vidi quaggiù piccolo e sperso
errare, tra le stelle, in una stella.

[ Questo messaggio è stato modificato da: RICHMOND il 12-07-2007 alle 10:05 ]

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 12-07-2007 13:01  
quote:
In data 2007-07-12 10:00, RICHMOND scrive:
Nascosto ben bene dietro alla maschera (dalla geometria scarna) da film di puro intrattenimento per teenager


Il cinema di intrattenimento esiste solo per chi si vuole intrattenere. Il punto è che questa parola va troppo a braccetto con l'altra disciplina che si usa e consuma per intrattenersi: la letteratura.
A teatro per intrattenersi non ci va nessuno,a vedere un palazzo per intratennersi o una mostra, non ci va nessuno. Non ci va nessuno perchè al cinema c'è almeno una storia con la quale partire, iniziare, per poi non staccarsi più. come con i libri.
Oppure: alla terza inquadratura che non capisco un cazzo come sono girato, non penso che l'immagine sta creando qualcosa... che dietro quelle scelte ci siano delle intenzioni....no penso che poichè non ci capisco un cazzo, poichè sono capace di trovare il tempo per pensare a quello che sto vedendo, allora vuol dire che mi starò intrattenendo su questa poltrona... o peggio che il regista in questo preciso momento mi sta impedendo di ragionare...

Che l'accrediterei come opzioni più probabile.
Anche per questo qui nessuno ci capisce un cazzo di cinema: perchè non si guarda e non si vede quello che sta succedendo, ORA!!!, sullo schermo.

quote:
In data 2007-07-12 10:00, RICHMOND scrive:
perché dal tramonto dell'epoca dei westerns sono sempre di meno i registi che si impegnano a propagandare la forza dell'America.


Ma cosa ne sai...
I western...

quote:
In data 2007-07-12 10:00, RICHMOND scrive:
i western propagandistici di J. Ford sono soppiantati da quelli filantropici di K. Kostner.


Citami film di Ford costruiti sulla propaganda, e poi dimostrami, con scene alla mano dove e perchè lo sono.
"o lo dimostri o stai zitto"


il resto del post è la trascrizione a tue parole della trama

_________________
Pickpocket Forum

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 12-07-2007 alle 13:03 ]

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 12-07-2007 13:45  
comunque non sono affatto d'accordo sul fatto che a Teatro nessuno ci vada per intrattenersi. Ci sono spettacoli nati con quetso intento e pubblico che li segue per questa ragione. A mio avviso qui stai partendo da un utilizzo (a tuo avviso ) di termini per esprimere un coentto di cinema che pensi che altri no abbiano riconsociuto, quando però ciò non è del tutto vero.
Il cinema rimane sempre cinema in ogni suo film. Cambiano spesso però gli intenti di chi scrive e dirige o comunque prende atto alla realizzazione dello stesso.Quando si parla di intrattiemnto lo si fa in contrasto con chi invece col film vuol portare avanti un tema/una riflessione di tipo sociale. Non che questo dualismo ricomprenda tutti i film (ad esempio Mimai Vice non potrebbe ricadere in nessuna delle due macrocategorie) e mai nessuna ha solo una o solo un'altra di quetse caratteristiche, ma volendo semplificare e partendo dal punto di vista del pubblico medio, parlare di cinema d'intrattimento (inteso come fine a se stesso e portatore solo di limitato svago) è plausibile. Dipende dagli interlocutori: per tanta gente Transformers è film d'intrattenimento e cioè divertente e spensierante, per altri (ocme te) è l'ennesimo tassello di un movimento che il cinema sta facendo verso nuove frontiere grazie a tecniche progredite e capitanato dall'azione. Capsico la tua volontà di scuotere, provocare e far ragionare, ma così continuando non ti segue nessuno, a prtire da una bella testa come Petrus.
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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Tristam
ex "mattia"

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Da: genova (GE)
Inviato: 12-07-2007 15:38  
sono d'accordo, ma il teatro è una disciplina che sta morendo e non riflette il tipo di intrattenimento "contemporaneo" che tecnologia e linguaggio possono offrire... per questo il cinema oggi lo vedono tutti e tutti ne parlano, perchè ci mette un secondo ad entrare.
Per il resto uno si intrattiene anche a guardare le nuvole seduto su un prato. Ma se si guardano i film come se le immagini fossero fatte dal movimento casuale delle condensa e del vento è ovvio che poi si crede nell'intrattenimento.
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Maresca

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Inviato: 12-07-2007 15:40  
Ogni forma d'arte non è altro che intrattenimento...

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
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Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 12-07-2007 15:45  
venezia è bella ma non ci vivrei
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 12-07-2007 15:46  
il cinema non è arte infatti

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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Tristam
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Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 12-07-2007 15:46  
quote:
In data 2007-07-12 15:45, sandrix81 scrive:
venezia è bella ma non ci vivrei



ecco... ottimo direi.
perfetta risposta.

l'idea che tutto quello che comunica attraverso un modello di comunicazione diverso da quello del tg o che è incomprensibile perchè non replicabile o impensato da chi lo vede, trasforma anche un cuoco in artista.
Che l'arte sia intrattenimento, cosindera che il cinema sia arte, sbagliato, e implica una concezione estetica simile a quella che si aveva nel 1500.
_________________
Pickpocket Forum

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 12-07-2007 alle 15:52 ]

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Maresca

Reg.: 12 Mar 2007
Messaggi: 2111
Da: Siviglia (es)
Inviato: 12-07-2007 15:55  
quote:
In data 2007-07-12 15:45, sandrix81 scrive:
venezia è bella ma non ci vivrei



Siccome vado fuor di metafora mi troverò OT, però secondo me è un gran posto dove vivere...

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Maresca

Reg.: 12 Mar 2007
Messaggi: 2111
Da: Siviglia (es)
Inviato: 12-07-2007 16:03  
quote:
In data 2007-07-12 15:46, Tristam scrive:
quote:
In data 2007-07-12 15:45, sandrix81 scrive:
venezia è bella ma non ci vivrei



ecco... ottimo direi.
perfetta risposta.

l'idea che tutto quello che comunica attraverso un modello di comunicazione diverso da quello del tg o che è incomprensibile perchè non replicabile o impensato da chi lo vede, trasforma anche un cuoco in artista.
Che l'arte sia intrattenimento, cosindera che il cinema sia arte, sbagliato, e implica una concezione estetica simile a quella che si aveva nel 1500.
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[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 12-07-2007 alle 15:52 ]


E quali sono le altre funzioni dell'arte, definiscine un po'...
fornirci ammaestramenti riguardo al vivere? E cos'è la vita se non entertainment, uno spazio da riempire tra due punti definiti.
Il cinema è intrattenimento appunto in quanto è arte. Ciò che può renderlo parzialmente altro dall'arte è solo la sua funzione mummificatrice rilevata da Bazin, in questo senso si potrebbe dire che esso è (in)trattenimento.

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