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MAGDALENE SISTERS |
Chenoa
 Reg.: 16 Mag 2004 Messaggi: 11104 Da: Vittorio Veneto (TV)
| Inviato: 08-08-2004 11:29 |
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sono rimasta sconvolta da questo film,che ritengo veramente bello,così crudo,amaro e tremendamente reale.
chi è che commette il vero peccato?
mi ha lasciato una profonda rabbia questa pellicola,soprattutto perchè io ho passato molti anni a scuola dalle suore,quindi alcuni degli atteggiamenti (tipo l'estremo bigottismo) li ho potuti facilmente riscontrare.ma la cosa che più mi ha sconvolto è sapere che l'ultima di queste Magdalene è stata chiusa nel '96! Nel 1996??? mi ha fatto accaponare la pelle. nel film sembrava di essere catapultati improvvisamente nel medioevo,non negli anni '60,gli anni cui fu inventata la minigonna,gli anni dei Beatles,gli anni in cui l'uomo sbarca sulla Luna!
bellissimo film,ottime le interpretazioni delle attrici,toccante la scena finale,con quello sguardo carico di sfida di Bernardette. |
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Hiyuga
 Reg.: 05 Ago 2004 Messaggi: 1301 Da: Gossolengo (PC)
| Inviato: 08-08-2004 12:22 |
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Riesce difficile credere che negli anni '60 potessero esistere posti come questi..
In ogni caso un film davvero bello, vero e magistralmente recitato, che racconta qualcosa di totalmente sconosciuto ai più: personalmente, pur essendo abbastanza ferrato in materia di nefandezze compiute dalla Chiesa, non avevo mai sentito parlare di questi istituti..
Ma sbaglio, o questo film aveva avuto nel nostr ridente Paese dei problemi distributivi?
Infine, una domanda: ma la Madre Superiore aveva idea di quello che compivano le sue sottoposte (tipo le gare a chi ha il seno più grosso) e il prete? |
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NancyKid ex "CarbonKid"
 Reg.: 04 Feb 2003 Messaggi: 6860 Da: PR (PR)
| Inviato: 08-08-2004 15:04 |
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Le pellicole che affrontano tematiche “pericolose” come la chiesa e la religione sono sempre circondate da mille polemiche, e questo dai tempi di Jesus Christ Superstar, fino all’ultimo La Passione di Cristo. I registi si trasformano in veri provocatori, in quanto consapevoli che polemica, il più delle volte, equivale a portare il pubblico in sala, mosse dalla curiosità e dallo scandalo.
Mullan ci presenta uno ad uno le protagoniste, mostrandoci una crudezza ed una cattiveria da parte del mondo esterno, c’è chi viene stuprato dal cugino, chi viene messa incinta, chi è corteggiato dai ragazzi, e per queste “colpe” si ritrovano in convento, punite, rinchiuse in quanto ritenute indegne di far parte della società. Mullan ci mostra una comunità bigotta, piena di pregiudizi, tutto il contorno di Magdalene è una critica all’ignoranza delle persone, non solo dell’epoca, ma anche di quella attuale, dove ahimè, l’ignoranza ha pervaso e continua ad esistere, nonostante i passi moderni compiuti in questi ultimi 40 anni (il film è ambientato negli anni 60).
Mullan ci trasporta poi nel convento delle Magdalene, mostrandoci nella prima scena la Madre Superiore che conta un bel gruzzolo di verdoni, una Madre Superiore che sembra più una vecchia avida di denaro, allupata da così tanti soldi in mano. Ben presto le protagoniste scopriranno tutti gli orrori del posto, tra preti pedofili, gare di chi ha il più grande seno o chi ha più pelo pubico, frustate, e chi più ne ha ne emetta. Ciò che Mullan ci mostra sono immagini forti, forse troppi, in quanto dopo un po’, l’impressione sarà quello di assistere ad un film col regista che gioca al provocatore a tutti i costi, servendoci piatti sempre più crude, talvolta incredibili, trasformando Magdalene in un catalogo di atrocità laiche, che va oltre la realtà, ma si trasforma in vero fiction, perché Magdalene, prima ancora di essere un film di denuncia, è innanzitutto finzione, e Mullan il suo lavoro da film-maker non l’ha dimenticato di certo, e come in un qualsiasi prodotto di finzione, numerosi elementi della realtà sono stati cambiati/aggiunti per rendere quel tocco drammatico da cinema, riuscendo a servirsi di un ottimo cast, tra cui spicca la Eileen Walsh.
Per l’ultima parte, Magdalene si trasforma poi in una adventure movie, quasi un fuga da alcatraz in cui le prigioniere sono le protagoniste, rinchiuse in prigione per sbaglio, mentre le guardie cattive sono proprio le suore, si movimenta così l’azione, con le protagoniste disperate pronti veramente a tutto pur di uscire da quel convento maledetto.
Mullan ha confezionato un’opera visivamente forte, per molti versi interessante, ma guai a scambiarlo per un documentario che rappresenti la realtà dei fatti, signore e signori, Magdalene è innanzitutto un film, fiction.
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Non c'è contatto di mucosa con mucosa, eppur m'infetto di te,
che arrivi a porti desideri e capogiri, in versi appassionati indirizzati a me,
e fanno presto a farsi vivi i miei sospiri,
che alle pareti vanno a dire "ti vorrei qua..."
[ Questo messaggio è stato modificato da: CarbonKid il 08-08-2004 alle 15:10 ] |
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Cronenberg
 Reg.: 02 Dic 2003 Messaggi: 2781 Da: GENOVA (GE)
| Inviato: 08-08-2004 20:00 |
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Irlanda 1964. Tre ragazze accusate di aver peccato, vengono rinchiuse in una Magdalene, luogo di clausura ove ragazze tali, venivano obbligate a lavare biancheria gratuitamente per espiare le loro colpe. Così le tre ragazze, vengono sfruttate e maltrattate, e cercano in tutti i modi di scappare da quell’inferno, che cambierà per sempre la loro vita e quella di altre 30.000 donne.
Uno dei tanti poteri del cinema, è quello di farci partecipi di avvenimenti dei quali altrimenti non ne verremmo a conoscenza, o dei quali comunque non conosciamo tutto, dato che spesso non ci è voluto far conoscere. Il secondo film dello scozzese Mullan ha proprio questo grande potere, quello di farci conoscere e di non farci dimenticare. Partendo dal vespaio di polemiche che il film ha sollevato dalla sponda religiosa, e constatando che tutto ciò che ci viene mostrato è realmente accaduto, si viene già, immediatamente a trovare un intenzione di mascherare la realtà, da parte in questo caso della chiesa, e in altri casi di altri. “Magdalene” si toglie questa maschera di fronte a noi, mostrandoci una realtà inverosimile nella sua verità, le immagini si susseguono crudelmente mostrandoci quello che non conosciamo, ed ostentandoci quanto l’integralismo religioso gravi insostenibilmente sulla vita di donne abbandonate da sempre e da tutti. Con momenti memorabili, come la preghiera di una delle ragazze, che pur di far spostare una dispotica suora piazzatagli davanti, si inginocchia mettendosi a recitare il Pater Nostrum obbligandola a evitarla, ed altri francamente evitabili, come la deprimente anche se divertente sequenza nella quale un prete mentre recita la messa è colpito da un terribile prurito, causato da ortiche che gli erano state sminuzzate all’interno del vestito da una delle ragazze durante il lavaggio, che lo obbliga a spogliarsi e a dimenarsi come un ossesso, “Magdalene” rimane un grande film, più per i contenuti che per la realizzazione, alquanto classica anche se accurata. La credenza non è più sinonimo del bene, e si va inesorabilmente a degradare. Con “Magdalene” l’attore/regista Peter Mullan, riceve meritatamente il Leone d’Oro alla 59° Mostra del Cinema di Venezia.
_________________ La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie
René Descartes |
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microsa

 Reg.: 02 Giu 2004 Messaggi: 10 Da: roma (RM)
| Inviato: 25-08-2004 18:25 |
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un film eccezionale.
anche se non sono d'accordo sul fatto che venga definito un a fiction.
sicuramente gli adattamenti necessari a un progetto cinematografico non mancano.
ma ho avuto occasione di vedere, alla presentazione del film su sky, il documentario di intervista alle vere Magdalene, le sopravvissute di quell'inferno dietro la maschera della religione. che raccontavano le loro esperienze. e sono esattamente, precisamente quelle narrate dal regista.
c'è da dire che purtroppo questa volta il regista non ha giocato la carta dello scandalo e della crudità di un film. ma ha denunciato fatti reali, cosi come sono avvenuti.
credo che il piu delle volte vedendo immagini, film come questo sia piu la speranza che si tratti di finzione. per non vedere le atrocità di cui l'essre umano è capace.
_________________ Sono sazio di violenze: ora ho voglia di depravazione |
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Hiyuga
 Reg.: 05 Ago 2004 Messaggi: 1301 Da: Gossolengo (PC)
| Inviato: 25-08-2004 19:05 |
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Certo i film è scandaloso, ma non trovo quella volontà del regista di fare il controcorrente a tutti i costi..
Sarà pure fiction, ma anche cambiando qualche dettagio, la sostanza resta quella, quindi un plauso a tutti coloro che sono stati coinvolti nel film per avere raccontato questa storia.. |
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ines49
 Reg.: 15 Mag 2004 Messaggi: 376 Da: PADOVA (PD)
| Inviato: 25-08-2004 23:36 |
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Oltre alle crudeltà delle istituzioini ecclesiatiche in questo film mi ha impressionato la denuncia dell'ignoranza e la bieca crudeltà delle famiglie di queste ragazze, che non avevano alcuna remora nel mandarle in luoghi del genere.
La scena del padre che riporta indietro la figlia in quel inferno è la più esplicativa |
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Foxissimo
 Reg.: 21 Lug 2004 Messaggi: 986 Da: Lucca (LU)
| Inviato: 26-08-2004 10:24 |
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Sono l'unico che ha trovato la parte del convento eccessiva e falsa?! Mi spiego: se la prima parte propone la denuncia del bigottismo imperante nella provincia irlandese in modo interessante e per nulla caricato, ritengo che la descrizione del convento sia troppo caricata... passino le umiliazioni e pure le frustate, ma le scene con la madre superiore il cui viso quasi si sfigura dalla gioia mentre conta i guadagni, e quella del prete già sopra descritta da Cronenberg sembrano inserite solo per provocare una reazione nello spettatore... e la mia reazione è stata sì di disgusto, ma non per le scene in sè, ma per lo sceneggiatore che le ha scritte e il regista che le ha filmate...
Aspetto repliche.
_________________ morte a videodrome, gloria e vita alla nuova carne |
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Hiyuga
 Reg.: 05 Ago 2004 Messaggi: 1301 Da: Gossolengo (PC)
| Inviato: 27-08-2004 23:36 |
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In effetti sono molto caricate..
Ma questo non basta, per me, a far perdere valore al film.. |
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follettina
 Reg.: 21 Mar 2004 Messaggi: 18413 Da: pineto (TE)
| Inviato: 28-11-2004 04:52 |
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bellissimo, ma a pensare che è preso da una storia vera mi ha fatto rabbrividire.....
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Deeproad
 Reg.: 08 Lug 2002 Messaggi: 25368 Da: Capocity (CA)
| Inviato: 28-11-2004 07:48 |
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quote: In data 2004-08-26 10:24, Foxissimo scrive:
Sono l'unico che ha trovato la parte del convento eccessiva e falsa?!
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Ma no, anche secondo me in più punti il film sfiorava la caricatura. E ti dirò che se a tratti non fosse stato così eccessivo, mi avrebbe certamente impressionato di più. Come film non mi è parso granchè, sebbene decisamente duro da digerire. In ogni modo lo vidi molto tempo fa, non è che ora lo ricordi benissimo.
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Lollina ex "lolly19"

 Reg.: 11 Gen 2002 Messaggi: 19693 Da: albenga (SV)
| Inviato: 20-04-2007 12:42 |
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Un film duro ma bellissimo.
_________________ Perchè sentiamo la necessita' di chiaccherare di puttanate, per sentirci a nostro agio?E' solo allora che sai di aver trovato qualcuno di davvero speciale,quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace. |
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kagemusha
 Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 20-04-2007 14:29 |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 20-04-2007 15:45 |
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A me piacque molto, per la durezza e la freddezza mi ha quasi ricordato Salò di Pasolini anche se il film di Mullan è molto meno estremo.
Il prologo della ragazza stuprata è un esempio perfetto di sintesi narrativa..senza fiato. |
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TesPatton
 Reg.: 09 Giu 2004 Messaggi: 7745 Da: Pn (PN)
| Inviato: 20-04-2007 16:39 |
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Me lo aspettavo leggermente più duro, comunque è proprio un bel film.
[ Questo messaggio è stato modificato da: TesPatton il 20-04-2007 alle 16:39 ] |
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