Autore |
L'uomo senza sonno (the machinist) |
mescal
 Reg.: 22 Lug 2006 Messaggi: 4695 Da: napoli (NA)
| Inviato: 05-09-2006 02:21 |
|
Secondo me è un classico. Tra i migliori film degli ultimi 10-15 anni. |
|
TesPatton
 Reg.: 09 Giu 2004 Messaggi: 7745 Da: Pn (PN)
| Inviato: 05-09-2006 17:12 |
|
quote: In data 2006-09-05 02:19, PaTbAteMaN scrive:
atmosfere opprimenti e un Bale in una prova strepitosa al servizio di un film scontato e dal finale banalotto. Fosse stato meno telefonato sarebbe potuto essere un film davvero da ricordare, così invece è nel bilico della mediocrità.
|
Non l'ho trovato poi così tanto mediocre, anzi. Il finale scontato un pò ok, ma è stato elaborato piuttosto bene. L'ho rivisto non molto tempo fa e ha continuato a convincermi.
_________________ Spegni la candela, non voglio vedere il colore dei miei pensieri. |
|
quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 05-09-2006 18:34 |
|
é piaciuto anche a me.
Christian Bale è impressionante in questo film genialmente sospeso tra Hitchcock e Lynch. |
|
HistoryX
 Reg.: 26 Set 2005 Messaggi: 4234 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 05-09-2006 19:33 |
|
Lo dovrei rivedere...ricordo di aver avuto grosse aspettative e in parte rimasi deluso, dall'altra il film è sicuramente da non buttar via anche se alla fine risulta un pò scontato.
Il regista lo terrò comunque sicuramente d'occhio...qualcuno sa se prossimamente è previsto un suo nuovo lavoro?
_________________ [ Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo. (Johann Wolfgang Göethe) ] |
|
PaTbAteMaN
 Reg.: 04 Set 2006 Messaggi: 100 Da: Riccione (RN)
| Inviato: 05-09-2006 20:12 |
|
quote: In data 2006-09-05 17:12, TesPatton scrive:
quote: In data 2006-09-05 02:19, PaTbAteMaN scrive:
atmosfere opprimenti e un Bale in una prova strepitosa al servizio di un film scontato e dal finale banalotto. Fosse stato meno telefonato sarebbe potuto essere un film davvero da ricordare, così invece è nel bilico della mediocrità.
|
Non l'ho trovato poi così tanto mediocre, anzi. Il finale scontato un pò ok, ma è stato elaborato piuttosto bene. L'ho rivisto non molto tempo fa e ha continuato a convincermi.
|
l'amico immaginario dopo Fight club è bruciato. Poi se introdotto così è telefonato con la videochiamata, e da un bell'aiuto anche riguardo alle altre visioni. Rovinando parte della atmosfera che chiaramente si voleva creare. Il regista dopo un po' sembra il prestigiatore che vuole fare il numero del coniglio dal cilindro anche se tutto il pubblico ha visto le orecchie spuntare dal cappello.
Rimane l'oppressione che riesce a far vivere allo spettatore, ma il senso di cospirazione va a farsi benedire quasi subito.
La trama una volta svelata è banalotta orsù, se lo condiva come dio comanda magari il piatto si mangiava meglio e non lasciava quel retrogusto di già visto e scontato...
_________________ Pat Bateman
Your own Penthotal Jesus |
|
mescal
 Reg.: 22 Lug 2006 Messaggi: 4695 Da: napoli (NA)
| Inviato: 05-09-2006 20:21 |
|
quote: In data 2006-09-05 20:12, PaTbAteMaN scrive:
quote: In data 2006-09-05 17:12, TesPatton scrive:
quote: In data 2006-09-05 02:19, PaTbAteMaN scrive:
atmosfere opprimenti e un Bale in una prova strepitosa al servizio di un film scontato e dal finale banalotto. Fosse stato meno telefonato sarebbe potuto essere un film davvero da ricordare, così invece è nel bilico della mediocrità.
|
Non l'ho trovato poi così tanto mediocre, anzi. Il finale scontato un pò ok, ma è stato elaborato piuttosto bene. L'ho rivisto non molto tempo fa e ha continuato a convincermi.
|
l'amico immaginario dopo Fight club è bruciato. Poi se introdotto così è telefonato con la videochiamata, e da un bell'aiuto anche riguardo alle altre visioni. Rovinando parte della atmosfera che chiaramente si voleva creare. Il regista dopo un po' sembra il prestigiatore che vuole fare il numero del coniglio dal cilindro anche se tutto il pubblico ha visto le orecchie spuntare dal cappello.
Rimane l'oppressione che riesce a far vivere allo spettatore, ma il senso di cospirazione va a farsi benedire quasi subito.
La trama una volta svelata è banalotta orsù, se lo condiva come dio comanda magari il piatto si mangiava meglio e non lasciava quel retrogusto di già visto e scontato...
|
Attenzione che spoilero un po'...
ma la particolarità di questo film è proprio che non ci sono grossi dubbi sul fatto che la cospirazione sia immaginaria... le azioni del protagonista sono evidentemente assurde, è sempre un passo indietro allo spettatore, e non a caso il libro che ha tra le mani è L'Idiota di Dostoevski...
Il fatto che si lavi continuamente le mani con la candeggina, il mandato di cattura immaginario nei confronti del suo amico, la mancanza di sonno sono tutti segni di un senso di colpa che lo angoscia profondamente, e che gli impedisce di continuare la propria vita dal momento del fatto scatenante la trama (particolare degli orologi fermi).
Io l'ho trovato perfetto in ogni dettaglio, privo della minima sbavatura o lungaggine (se non sbaglio alla versione italiana manca una mezzoretta, forse questo ha giovato, un volta tanto). |
|
PaTbAteMaN
 Reg.: 04 Set 2006 Messaggi: 100 Da: Riccione (RN)
| Inviato: 05-09-2006 20:58 |
|
quote: In data 2006-09-05 20:21, mescal scrive:
quote: In data 2006-09-05 20:12, PaTbAteMaN scrive:
quote: In data 2006-09-05 17:12, TesPatton scrive:
quote: In data 2006-09-05 02:19, PaTbAteMaN scrive:
atmosfere opprimenti e un Bale in una prova strepitosa al servizio di un film scontato e dal finale banalotto. Fosse stato meno telefonato sarebbe potuto essere un film davvero da ricordare, così invece è nel bilico della mediocrità.
|
Non l'ho trovato poi così tanto mediocre, anzi. Il finale scontato un pò ok, ma è stato elaborato piuttosto bene. L'ho rivisto non molto tempo fa e ha continuato a convincermi.
|
l'amico immaginario dopo Fight club è bruciato. Poi se introdotto così è telefonato con la videochiamata, e da un bell'aiuto anche riguardo alle altre visioni. Rovinando parte della atmosfera che chiaramente si voleva creare. Il regista dopo un po' sembra il prestigiatore che vuole fare il numero del coniglio dal cilindro anche se tutto il pubblico ha visto le orecchie spuntare dal cappello.
Rimane l'oppressione che riesce a far vivere allo spettatore, ma il senso di cospirazione va a farsi benedire quasi subito.
La trama una volta svelata è banalotta orsù, se lo condiva come dio comanda magari il piatto si mangiava meglio e non lasciava quel retrogusto di già visto e scontato...
|
Attenzione che spoilero un po'...
ma la particolarità di questo film è proprio che non ci sono grossi dubbi sul fatto che la cospirazione sia immaginaria... le azioni del protagonista sono evidentemente assurde, è sempre un passo indietro allo spettatore, e non a caso il libro che ha tra le mani è L'Idiota di Dostoevski...
Il fatto che si lavi continuamente le mani con la candeggina, il mandato di cattura immaginario nei confronti del suo amico, la mancanza di sonno sono tutti segni di un senso di colpa che lo angoscia profondamente, e che gli impedisce di continuare la propria vita dal momento del fatto scatenante la trama (particolare degli orologi fermi).
Io l'ho trovato perfetto in ogni dettaglio, privo della minima sbavatura o lungaggine (se non sbaglio alla versione italiana manca una mezzoretta, forse questo ha giovato, un volta tanto).
|
curiosità: sugli intenti registi presumi o sai? Te lo chiedo perchè se sono solo opinioni non supportate da parole o commenti del regista allora mi sa che siamo ad armi pari, ovvero la mia sensazione contro la tua. Oddio forse te lo ricordi meglio tu perchè magari l'hai rivisto di recente, io solo al cinema, però l'impressione avuta a caldo era quella descritta sopra.
_________________ Pat Bateman
Your own Penthotal Jesus |
|
mescal
 Reg.: 22 Lug 2006 Messaggi: 4695 Da: napoli (NA)
| Inviato: 05-09-2006 21:01 |
|
quote: In data 2006-09-05 20:58, PaTbAteMaN scrive:
quote: In data 2006-09-05 20:21, mescal scrive:
quote: In data 2006-09-05 20:12, PaTbAteMaN scrive:
quote: In data 2006-09-05 17:12, TesPatton scrive:
quote: In data 2006-09-05 02:19, PaTbAteMaN scrive:
atmosfere opprimenti e un Bale in una prova strepitosa al servizio di un film scontato e dal finale banalotto. Fosse stato meno telefonato sarebbe potuto essere un film davvero da ricordare, così invece è nel bilico della mediocrità.
|
Non l'ho trovato poi così tanto mediocre, anzi. Il finale scontato un pò ok, ma è stato elaborato piuttosto bene. L'ho rivisto non molto tempo fa e ha continuato a convincermi.
|
l'amico immaginario dopo Fight club è bruciato. Poi se introdotto così è telefonato con la videochiamata, e da un bell'aiuto anche riguardo alle altre visioni. Rovinando parte della atmosfera che chiaramente si voleva creare. Il regista dopo un po' sembra il prestigiatore che vuole fare il numero del coniglio dal cilindro anche se tutto il pubblico ha visto le orecchie spuntare dal cappello.
Rimane l'oppressione che riesce a far vivere allo spettatore, ma il senso di cospirazione va a farsi benedire quasi subito.
La trama una volta svelata è banalotta orsù, se lo condiva come dio comanda magari il piatto si mangiava meglio e non lasciava quel retrogusto di già visto e scontato...
|
Attenzione che spoilero un po'...
ma la particolarità di questo film è proprio che non ci sono grossi dubbi sul fatto che la cospirazione sia immaginaria... le azioni del protagonista sono evidentemente assurde, è sempre un passo indietro allo spettatore, e non a caso il libro che ha tra le mani è L'Idiota di Dostoevski...
Il fatto che si lavi continuamente le mani con la candeggina, il mandato di cattura immaginario nei confronti del suo amico, la mancanza di sonno sono tutti segni di un senso di colpa che lo angoscia profondamente, e che gli impedisce di continuare la propria vita dal momento del fatto scatenante la trama (particolare degli orologi fermi).
Io l'ho trovato perfetto in ogni dettaglio, privo della minima sbavatura o lungaggine (se non sbaglio alla versione italiana manca una mezzoretta, forse questo ha giovato, un volta tanto).
|
curiosità: sugli intenti registi presumi o sai? Te lo chiedo perchè se sono solo opinioni non supportate da parole o commenti del regista allora mi sa che siamo ad armi pari, ovvero la mia sensazione contro la tua. Oddio forse te lo ricordi meglio tu perchè magari l'hai rivisto di recente, io solo al cinema, però l'impressione avuta a caldo era quella descritta sopra.
|
semplice analisi delle immagini e dei suoni del film... |
|
PaTbAteMaN
 Reg.: 04 Set 2006 Messaggi: 100 Da: Riccione (RN)
| Inviato: 05-09-2006 21:17 |
|
quote: In data 2006-09-05 21:01, mescal scrive:
quote: In data 2006-09-05 20:58, PaTbAteMaN scrive:
quote: In data 2006-09-05 20:21, mescal scrive:
quote: In data 2006-09-05 20:12, PaTbAteMaN scrive:
quote: In data 2006-09-05 17:12, TesPatton scrive:
quote: In data 2006-09-05 02:19, PaTbAteMaN scrive:
atmosfere opprimenti e un Bale in una prova strepitosa al servizio di un film scontato e dal finale banalotto. Fosse stato meno telefonato sarebbe potuto essere un film davvero da ricordare, così invece è nel bilico della mediocrità.
|
Non l'ho trovato poi così tanto mediocre, anzi. Il finale scontato un pò ok, ma è stato elaborato piuttosto bene. L'ho rivisto non molto tempo fa e ha continuato a convincermi.
|
l'amico immaginario dopo Fight club è bruciato. Poi se introdotto così è telefonato con la videochiamata, e da un bell'aiuto anche riguardo alle altre visioni. Rovinando parte della atmosfera che chiaramente si voleva creare. Il regista dopo un po' sembra il prestigiatore che vuole fare il numero del coniglio dal cilindro anche se tutto il pubblico ha visto le orecchie spuntare dal cappello.
Rimane l'oppressione che riesce a far vivere allo spettatore, ma il senso di cospirazione va a farsi benedire quasi subito.
La trama una volta svelata è banalotta orsù, se lo condiva come dio comanda magari il piatto si mangiava meglio e non lasciava quel retrogusto di già visto e scontato...
|
Attenzione che spoilero un po'...
ma la particolarità di questo film è proprio che non ci sono grossi dubbi sul fatto che la cospirazione sia immaginaria... le azioni del protagonista sono evidentemente assurde, è sempre un passo indietro allo spettatore, e non a caso il libro che ha tra le mani è L'Idiota di Dostoevski...
Il fatto che si lavi continuamente le mani con la candeggina, il mandato di cattura immaginario nei confronti del suo amico, la mancanza di sonno sono tutti segni di un senso di colpa che lo angoscia profondamente, e che gli impedisce di continuare la propria vita dal momento del fatto scatenante la trama (particolare degli orologi fermi).
Io l'ho trovato perfetto in ogni dettaglio, privo della minima sbavatura o lungaggine (se non sbaglio alla versione italiana manca una mezzoretta, forse questo ha giovato, un volta tanto).
|
curiosità: sugli intenti registi presumi o sai? Te lo chiedo perchè se sono solo opinioni non supportate da parole o commenti del regista allora mi sa che siamo ad armi pari, ovvero la mia sensazione contro la tua. Oddio forse te lo ricordi meglio tu perchè magari l'hai rivisto di recente, io solo al cinema, però l'impressione avuta a caldo era quella descritta sopra.
|
semplice analisi delle immagini e dei suoni del film...
|
mmm.... mi riservo una ulteriore visione del film per poter controbatter meglio allora, o magari per cambiare idea non si sa mai...
_________________ Pat Bateman
Your own Penthotal Jesus |
|
TesPatton
 Reg.: 09 Giu 2004 Messaggi: 7745 Da: Pn (PN)
| Inviato: 06-09-2006 08:41 |
|
Sul fatto dell'amico immaginario bruciato dopo Fight Club, ti posso dire che Fight Club è venuto soltanto dopo altri film che hanno trattato su per giù la stessa tematica.
Mettendo a confronto The Machinist e Fight Club, continuo a preferire il primo per la bravura del protagonista, le luci cupe e anche quella lentezza che all'inizio mi aveva un pò irritata.
Ma io sono di parte, non ho mai potuto sopportare Fight Club.
_________________ Spegni la candela, non voglio vedere il colore dei miei pensieri. |
|
PaTbAteMaN
 Reg.: 04 Set 2006 Messaggi: 100 Da: Riccione (RN)
| Inviato: 06-09-2006 17:47 |
|
quote: In data 2006-09-06 08:41, TesPatton scrive:
Sul fatto dell'amico immaginario bruciato dopo Fight Club, ti posso dire che Fight Club è venuto soltanto dopo altri film che hanno trattato su per giù la stessa tematica.
Mettendo a confronto The Machinist e Fight Club, continuo a preferire il primo per la bravura del protagonista, le luci cupe e anche quella lentezza che all'inizio mi aveva un pò irritata.
Ma io sono di parte, non ho mai potuto sopportare Fight Club.
|
Sono d'accordo che ci siano altri film con "percezioni ingannevoli" o finali a colpo di scena... citavo quello perchè uno di quelli più visti e conosciuti degli ultimi anni. Poi sulla tua sopportazione di Fight club non so che dirti... Fra i due scelgo di sicuro il film di Fincher anche solo per Pitt sporco e Norton che adoro, poi ce ne sarebbe da parlare, ma andremmo fuori topic...
_________________ Pat Bateman
Your own Penthotal Jesus |
|
Schizobis
 Reg.: 13 Apr 2006 Messaggi: 1658 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 06-11-2006 18:34 |
|
Al di là della narrazione, della struttura del thriller onirico, questo film è davvero sopra la media.
Una sorta di Uomo del Sottosuolo che emerge disossato dal senso di colpa.
Devo rivederlo perchè ci sono sparse innumerevoli citazioni, letterarie e cinematografiche, Io l'avrei chiamato Complesso di Colpa.
Il film poggia tutto sulle scheletriche spalle d'Atlante psicoanalitico di Christian Bale. Aldilà del finale discutibile, il film è un trattato sulla distorsione non solo della percezione della realtà. ma anche della errata percezione della propria immagine corporea.
Molto più profondo di quanto voglia sembrare.
Girato a Barcellona ma sembra Los Angeles |
|
Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 06-11-2006 18:36 |
|
Concordo in toto.
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
|
Schizobis
 Reg.: 13 Apr 2006 Messaggi: 1658 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 30-11-2006 11:01 |
|
THE MACHINIST di Brad Anderson 2003 ( l’uomo del sottosuolo)
Lasciate perdere chi vi parla di Lynch, Polanski o Hitchcock, questo film è piu vicino al Memento di Nolan o piuttosto allo Spider di Cronenberg. Il fatto sorprendente è che il film mostra alle successive ripetute visioni, poliedriche sfaccettature psicoanalitiche e continui rimandi alla letteratura introspettiva (naturalmente Dostoevsky su tutti con L’Idiota in bella evidenza, ma anche Kafka) ed omaggi cinefili sparsi qua e là (su tutti citazioni da Twelve Monkey di Terry Gilliam e di Mulholland Drive di David Lynch).
La trama abbastanza lineare nasconde nel sottosuolo diverse tematiche che si intrecciano. La storia di un operaio di una fabbrica anoressico e insonne da circa un anno che si trova al centro di un apparente complotto per fargli perdere il lavoro (e il senno) in realtà cela una serie impressionante di sottotrame a volte accennate, a volte approfondite. Prima tra tutte la tematica del rapporto uomo macchina: sebbene sembriamo avere il predominio sulle macchine, basta la disintegrazione psico fisica di una persona per creare delle situazioni ad alto rischio; sia che infrangiamo il codice della strada accendendoci una sigaretta, sia che violiamo le leggi sulla sicurezza sul lavoro, la nostra distrazione è punita dall’elemento meccanico, che si ribella al nostro volere e ci tiene incastrati al suo predominio (e a volte si afferra pezzi del nostro corpo). Solo una salda affermazione della propria integrità psicofisica può evitare l’accidente-incidente e l’errore, errore che innesca una pericolosa reazione di intolleranza e paranoia per il diverso, per il macchinista dominato dalle macchine, per l’alienato dei Tempi Moderni di Chaplin.
Seconda tematica abbastanza evidente è l’ombra gigantesca del senso di colpa, che si protende su tutto il film e rende lo psicopatico Trevor Reznik in balia dei propri peggiori incubi, Il rimorso è talmente grande da materializzarsi nella figura di Ivan (un clone del cuore di tenebra Kurtz in Apocalypse Now di Coppola) che come L’Araba Fenice, rinasce dalle proprie ceneri ogni volta che viene fatto fuori. Ma il sorriso sarcastico e colpevolizzante di Ivan può essere annientato solo dall’ammissione del delitto e dall’accettazione del castigo conseguente. La soluzione del giochino dell’impiccato è molto più semplice delle contorsioni paranoiche di Trevor Reznik: in altre parole è inutile proiettare il complesso di colpa all’esterno, la soluzione è dentro il protagonista o meglio risiede nella rimozione di un passato inquietante, in una fuga da sé stessi che coincide con l’alterazione della propria immagine corporea.
_________________ True love waits... |
|
Schizobis
 Reg.: 13 Apr 2006 Messaggi: 1658 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 30-11-2006 11:02 |
|
L’uomo vaga nelle fogne di Barcellona (ma il film sembra girato a Los Angeles) ed arriva al solito bivio, destra o sinistra? la fuga verso l’aeroporto o il ritorno verso downtown? L’angoscia della scelta causa la dissociazione di personalità. E qui si innesta la terza tematica, quella della anoressia nervosa, ben rappresentata dallo sforzo fisico di Christian Bale- Trevor Reznik che è dimagrito realmente di ben trenta chili (una specie di Toro Scatenato all’inverso) e che trascina il suo scheletro insonne con una professionalità encomiabile. Brad Anderson (Session 9) è molto acuto nel creare un parallelismo tra l’alterata percezione della realtà esterna (con manipolazione psichiatrica degli avvenimenti, deliri persecutori e allucinazioni visive) e l’alterata percezione della propria fisionomia corporea. “Se fossi un po’ più magro, non esisteresti” gli dicono l’amata prostituta Stevie (una citazione evidente di Memorie dal Sottosuolo di Dostoevsky) e la donna Madre, ma Trevor, come tutti i malati anoressici, non sembra percepire la gravità del suo stato che peggiora parallelamente alla sua psicosi paranoica, arrivando alla creazione di una realtà virtuale in cui si mescolano ricordi di infanzia, figure del presente, e proiezioni di futuri interrotti. La scena dell’incidente in fabbrica è condotta dal regista con un montaggio frenetico che crea un clima di tensione insostenibile, ed ha il logico inquietante preambolo nello stato di insonnia del protagonista.
“Questo non sono io” balbetta Trevor negando l’evidenza di una foto, si Trevor, sei tu, trenta chili fa, ma senza il peso terribile sulla coscienza di un fatto di sangue, con la tua passione della pesca che proietti anche sulle pareti (o nascondi in putrefazione in frigorifero), con i tuoi ex amici della fabbrica che adesso ti giudicano un diverso.
Sei tu Trevor, e l’esserti ridotto all’osso non cambierà le cose, puoi elargire mance ipertrofiche ma il conto non sarà mai saldato, come un bambino che perde la madre e non è più amato, come una madre che perde un bambino che non sarà mai più amato. I ricordi di un tuo passato felice (ma perduto) non possono ricostruire un futuro che tu hai interrotto, Trevor, adesso che ti riconosci allo specchio, adesso che il vero ha squarciato il velo delle tue figure immaginarie, adesso che il tuo corpo ha completato il martirio, adesso che l’orologio ha varcato il confine di quell’ attimo tragico, adesso, adesso è troppo tardi per dormire, adesso è troppo tardi per uscire da quel tunnel dell’orrore che è diventata la tua vita. Route 66 (6).
_________________ True love waits... |
|
|