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Autore Il Cinema: Disciplina autonoma?
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 18-04-2002 21:25  
quote:
In data 2002-04-18 20:27, gongolante scrive:
quote:
In data 2002-04-18 16:52, Quilty scrive:
il discorso sarebbe molto lungo perchè coinvolge la funzione che deve avere per me un film: deve insegnare alla gente a pensare alle cose che accadono in questo mondo.



In questo modo il cinema e' solo veicolo di idee. Estremizzando, da questa base, è piu' efficace un telegiornale o un talk show!!

E' l'antitesi di quanto afferma Mattia in spiccioli.
Fuggo che devo andare a teatro, continuo dopo!
Ho detto.




Certo che il cinema è un veicolo di idee,non sono forse le rappresentazioni del mondo secondo l'ottica di un regista?

I TG se permetti sono molto lontani dalla realtà.

A questo punto allora vorrei fare una domanda a Mattia:

hai detto che Kubrick non ti piace.
Hai detto che l'unico film che sei riuscito a farti piacere dall'inizio alla fine è Il dottor Stranamore.
Allora mi piacerebbe sapere perchè 2001 non ti piace o lo apprezzi poco,visto che è tecnicamente ineccepibile e le scene finali sono quanto di più bello possa essere rappresentato visivamente.considerato poi che è quasi un film muto...che la trama hai voglia a spiegarla...dovrebbe essere il tuo film preferito!



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E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 18-04-2002 21:35  
ma mi sembra di avere detto che anche 2001 odissea nello spazio mi fosse piaciuto... no?
quote:

a me è piaciuto davvero dall'inizio alla fine soltanto "dottor stranamore" gli altri non mi convincono totalmente forse "2001 odissea nello spazio"



comunque è tanto tempo che non lo vedo,,, ho rivisto qualche mese soltanto la sequenza dell'incidente nello spazio... e quindi è per questo che ho detto "forse anche 2001"
dovrei davvero rivederlo.... mi spiace ma non posso risponderti molto su kubrick... un pò tutti i suoi film li ho visti qualche anno fa, escluso barry lyndon, dottor stranamore e eyes wide shut
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 18-04-2002 22:28  
PER MISS RIGHT E FRANKSPA

Io rispondo a tutti,,,, spero di non sembrare pedante e magari arrogante, ma io non voglio insegnare niente a nessuno, solo parlare e conoscere anche i vostri gusti. Poiché è un forum che ho lanciato io sento il piacere di rispondere a tutti,… tipo come se foste a casa mia….ok?
Non sono qui per fare aprire gli occhi alle persone, per carità non siete mica a scuola…e io non sono un insegnante. Di sicuro però se foste a scuola, e in una scuola di cinema teorico sareste costretti ad affrontare discorsi del genere perché alla fine potreste incontrare molte persone che hanno idee simili alle mie. Idee che io ho maturato con la visione del cinema e del suo studio.
Per questo non credo assolutamente che il Cinema possa essere un genere di intrattenimento. È una “cosa da professionisti” come lo sono l’arte e la letteratura e l’architettura… tutto la creazione umana di alto livello è sottoposta al vaglio critico, sia dei critici che degli artisti stessi… vi potreste mai immaginare la pittura di intrattenimento? L’arte fatta per divertire le persone e per fare passare una bella serata mondana? Mmmh secondo me no… la differenza è che l’arte non ha mai rappresentato, come ha invece fatto il cinema, una possibilità di svago per il pubblico. È sempre stata ermetica e da quando poi sono arrivati il cubismo e l’astrattismo non ci sono state più le possibilità di agganciarsi alla figurazione nella quale molti si rifugiavano credendo di capire il pittore in questione (vedi il caso di Van Gogh o di Kandinski). Comunque torniamo al cinema. Questa disciplina invece, a parte il cinema sperimentale che spesso è diventato astratto, ha sempre avuto una forte riconoscibilità iconica (immagini di cose, persone, case ecc ecc) e quindi facile da integrare e facile da credere immediato e semplice. È forse così lo era veramente all’inizio della sua storia. Molto cinema era connotato infatti da una forte senso populista e soprattutto in Francia fino alla prima guerra mondiale il cinema era fatto per le masse di operai che alla sera dovevano riposarsi e divertirsi guardando comiche e film che trattavano della loro condizione. Poi sono arrivate persone che hanno iniziato a vedere, a pensare e a fare il cinema in maniera più critica. È stato pensato il montaggio, il movimento della macchina da presa. Il linguaggio o il modello di rappresentazione si è arricchito e sviluppato. Il cinema è iniziato a diventare qualcosa di più che una semplice forma di intrattenimento, è quasi sempre rimasto figurativo e ha sempre veicolato una storia. Per questi motivi il cinema più dell’arte è diventato una cosa visibile e accessibile a tutti. Ha sempre presentato frontalmente una storia, una narrazione vissuta da persone riconoscibili. Ma secondo me questo non nega, anzi lo sottolinea, che dietro a queste caratteristiche si nasconde qualcosa di più celato ed è proprio questo qualcosa che ha attirato i critici e i buoni registi e che rende lo stesso cinema una materia di studio.



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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 19-04-2002 00:06  
quote:
In data 2002-04-18 21:35, mattia scrive:
ma mi sembra di avere detto che anche 2001 odissea nello spazio mi fosse piaciuto... no?
quote:

a me è piaciuto davvero dall'inizio alla fine soltanto "dottor stranamore" gli altri non mi convincono totalmente forse "2001 odissea nello spazio"



comunque è tanto tempo che non lo vedo,,, ho rivisto qualche mese soltanto la sequenza dell'incidente nello spazio... e quindi è per questo che ho detto "forse anche 2001"
dovrei davvero rivederlo.... mi spiace ma non posso risponderti molto su kubrick... un pò tutti i suoi film li ho visti qualche anno fa, escluso barry lyndon, dottor stranamore e eyes wide shut






Scusami ricordavo male.Però allora-tanto non cambia nulla-parliamo di Barry Lyndon.
Queste erano le tue parole:
a me è piaciuto davvero dall'inizio alla fine soltanto "dottor stranamore" gli altri non mi convincono totalmente forse "2001 odissea nello spazio" non di certo "arancia meccanica" o "eys wide shut" o il noiosissimo "barry lyndon".

Barry Lyndon è la perfezione formale,come può non piacerti? Tu che guardi solo come è costruito un film e non fai più caso alla storia e nemmeno te la ricordi(hai detto così..più o meno qualche post fa)
La verità-sempre secondo il mio modestissimo parere è ovvio-è che un film alla fin fine piace o meno (anche)a seconda del suo contenuto,che non è nemmeno di una virgola inferiore a come viene girato un film,altrimenti Barry Lyndon sarebbe uno dei tuoi preferiti.
Sbaglio?

Il cinema che amo non ha niente di ludico o di intrattenimento-a meno che tu non consideri di intrattenimento Apocalypse Now-anzi mi annoio parecchio a vedermi Il Gladiatore,al contrario di molti.
Perchè mai Coppola avrebbe speso tanti anni della sua vita per descrivere così profondamente l'animo umano?
Kubrick sceglieva dai libri le sue sceneggiature ma lo faceva con tanta cura perchè voleva solo ciò che gli interessava comunicare,o sarebbe stato assurdo il suo tempo 20 anniper scrivere un copione su una storia di fantascienza(A.I.) cambiando 5 collaboratori quando avrebbe potuto prendere un libro di Sf e mostrare a tutti i suoi virtuosismi tecnici.
Coppola sono 10 anniche scrive una sceneggiatura per un film(megalopolis)...evidentemente avranno qualcosa da dirci questi qua e non solo mostrarci quanto sono bravi a montare un film o ad usare la steady cam o a illuminare un set..non trovi?
Il cinema deve mandare un messaggio...se non cerchi anche questo secondo me ti perdi il 50% del film.


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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 19-04-2002 01:49  

quote:

Barry Lyndon è la perfezione formale,come può non piacerti?



tra "formalismo" (anche se io l'ho citato non vuol dire che sia questo il concetto base delle mie argomentazioni) e perfezione formale corre una grossa differenza... il primo è un termine che si riferisce ad un preciso modo di intendere e di volere, la seconda implica la questione di una certa qualità (perfezione) di un modo di rappresentare (la forma).
non è la perfezione formale che mi interessa. ma la forma che viene utilizzata nelle scelte di realizzazione del film. acceno solo questo per chiarire ladifferenza, domani (ora è l'1 e 40di notte) risponderò più ampiamente ok?
e ricordo una cosa: quando guardo la forma di un film mi interesso anche come il racconto, la narrazione si articola nel film e attraverso il film. quando il cinema si appoggia al racconto e con il racconto crea un equilibrio che permette al regista di realizzare un buon film non è che per la sola presenza di una storia vado su tutte le furie. sappiamo tutti che il cinema è in gran parte narrativo, e che su questo filone autori come Hitchcock e Truffaut o Ford sono riusciti a fare opere degne di memoria... non solo degne hanno fatto la storia del cinema non a caso. comunque a domani....
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frankspa

Reg.: 30 Gen 2002
Messaggi: 709
Da: maglie (LE)
Inviato: 19-04-2002 09:29  
Senza offesa caro mattia, per carità (io penso che ognuno abbia - giustamente- il suo punto di vista sulle cose), tuttavia, con un pò di superficialità mi sembra di poter dire che non mi sembra giusto mettere allo stesso livello il cinema e le altre forme di arte, per il semplice e banale fatto che dipingere un quadro o comporre una canzone, non costa nulla, produrre un film invece costa bei soldini; e se il cinema vive e prospera è grazie soprattutto a gente come me e miss che non sarà critica ma che ogni settimana paga la propria "quota di partecipazione" (non che tu non lo faccia, ci mancherebbe altro), sedendosi al cinema alla pura ricerca del piacere e delle emozioni, e che non osserva se la camera è stata mossa troppo velocemente o troppo a destra, o se la fotografia è troppo accesa o chissà cosa altro.. Noi lasciamo (scusa miss se parlo pure per te..spero di non sbagliare) che il film ci prenda da un punto di visto estetico ed emozionale: se questo è quello che ci piace, facciamo bene a fare così! Studiare ol cinema teorico può certamente essere interessante ma finora mi va bene così .

Forse non sarei dovuto intervenire in questo forum per tecnici, ma volevo dare un segno di presenza, forse banale, anche per non far sentire troppo stupidi quelli che leggendo i vostri post si potrebbero sentire "ignoranti" o "superficiali" al confronto di chi posta..
In definitiva.. il cinema è bello perchè ognuno lo può vedere e vivere a modo proprio
P.S. visto che ho messo i popcorn, se c'è uan cosa che odio, sono i tizi ke durante il film "sgranokkiano" patatine e fanno rumore.. : : : :

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MikesAngel
ex "MissRigth"

Reg.: 09 Gen 2002
Messaggi: 7725
Da: Firenze (FI)
Inviato: 19-04-2002 09:35  
quote:
In data 2002-04-19 09:29, frankspa scrive:
Senza offesa caro mattia, per carità (io penso che ognuno abbia - giustamente- il suo punto di vista sulle cose)...


P.S. visto che ho messo i popcorn, se c'è uan cosa che odio, sono i tizi ke durante il film "sgranokkiano" patatine e fanno rumore.. : : : :

Ottimo Frank!!!!!

PS anche io ODIO chi sgranocchia e chiacchera al cinema
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"... ' fanculo a quelli che credono di capire un film, quando invece si fermano solo ad alcuni aspetti tecnici, credendo di essere dei grandi cineasti..."

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 19-04-2002 11:12  
sono comunque d'accordo con te fra, al 100%.
TRa un pò aggiungo qualcosa di più....
_________________
troppo facile offendere il mondo...
da Sicilia! di Straub e Huillet

[ Questo messaggio è stato modificato da: mattia il 19-04-2002 alle 11:19 ]

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 19-04-2002 12:14  
PER FRANKSPA E TUTTI QUELLI CHE HANNO PARTECIPATO FINO AD ORA

Inizio questo mio messaggio innanzi tutto ringraziando tantissimo tutte le persone che stanno partecipando al forum e la gentilezza e la pacatezza con cui gli interventi vengono proposti. Un complimento vivo e sincero a tutti quanti…davvero…siete persone molto disponibili…

Ora rispondo a Frankspa:

È indubbio che il cinema sia diventato “un’industria” più prolifica di quella dell’arte o della letteratura. La musica forse si avvicina come impianto commerciale e budget. Comunque mi permetto di paragonare il cinema alle altre arti perché se sicuramente esistono differenze di prezzi e di guadagni, sia l’arte sia il cinema, come la musica e l’architettura, ma anche il teatro (lasciamo fuori la letteratura e la poesia per il momento) per potere arrivare al grande pubblico e dimostrare una loro qualità richiedono comunque una “fatica” non indifferente. E mi riferisco alla possibilità di trovare finanziamenti, per pagare la gente che collabora, i materiali, trovare un luogo o un posto adatto alla fruizione. Ogni arte ha un suo sistema e ogni sistema è competitivo (quando si parla di alti livelli) a modo suo e secondo termini differenti. Molta “pittura” di adesso non si fa solo pitturando una tela, è una commistione di generi (scultura, architettura, musica, video) e per questo richiede finanziamenti non indifferenti che seppur totalmente ridimensionati rispetto a quelli necessari per la musica, l’architettura e il cinema sono difficili da ottenere allo stesso modo degli altri. Io ho amici e conoscenti artisti (non ha più senso chiamarli pittori al giorno d’oggi) che per realizzare le loro opere hanno bisogno di centinai di milioni di lire. È vero comunque che è più facile realizzare un’opera artistica: i mezzi sono tanti e si riesce a fare arte anche con una foto o un quadro da qualche milione, o anche con un video da qualche centinaio di mila lire, basta avere un’idea forte e avere la bravura di trovarsi un gallerista per continuare il proprio lavoro. È spesso anche una disciplina che come la poesia e la letteratura puoi fare da solo in casa o nel tuo studio… ma ripeto non tutti gli artisti dell’arte moderna e contemporanea (specifico questi due termini, in cui non sono inclusi i pittorazzi della domenica e da galleria) scelgono materiali e realizzano le proprie idee con mezzi semplici come una foto o della pittura… L’architettura però è un altro affare, lì i soldi servono comunque e sempre. Un architetto per quanto modesta possa essere la sua costruzione o il suo monumento avrà comunque bisogno di moltissimi soldi per coprire tutti i costi di realizzazione e progettazione, siamo sull’ordine delle centinaia di milioni se non miliardi (tutto sempre calcolato in lire).
Ogni sistema ha le sue regole e i suoi budget difficili da ottenere. Il cinema li ha altissimi perché anche tu sai benissimo che nella realizzazione di un film sono coinvolte tantissime persone e tantissimi ambienti (basta guardare i titoli di coda di un film) ma è anche vero che il prodotto commerciale raggiunge un target di pubblico altissimo e quindi ci si può permettere di spendere parecchi soldi. Esistono casi comunque (“The Blair Witch Project” e “Idioti” su tutti) in cui si riesce con pochissimi soldi ad avere in mano un prodotto di alta qualità e di vasto gradimento capace di competere con il sistema ufficiale di produzione e di guadagno. Comunque qui parliamo soltanto del cinema “commerciale” e dimentichiamo che, soprattutto ora grazie al digitale, è possibile realizzare con costi ridimensionati (siamo sempre sull’ordine delle decine di milioni) film di nota. E lo stesso vale per la musica. Produrre un album richiede i suoi soldi al pari del cinema. E comunque da una cosa non si sfugge quasi mai, se il prodotto non vende, se non ci sono persone che vanno al cinema regolarmente, collezionisti che comprano le opere, gente che legge o va il teatro non ci sarebbe la possibilità di fare arte o ci sarebbe e sarebbe diversa. Ma un minimo garantito, credo, serve sempre. Tutto questo discorso comunque esula interamente la possibilità che ognuna ha di vivere l’esperienza critica come meglio lo aggrada. Per me il cinema, quello che mi piace, rimane il prodotto di un artista che realizza attraverso un linguaggio un qualcosa di complesso che richiede la mia scrupolosa e vigile attenzione critica.

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Cinefila

Reg.: 07 Mar 2003
Messaggi: 1087
Da: PESCARA (PE)
Inviato: 25-04-2003 18:39  
Da semi-ignorante quale sono, mi è difficilissimo rispondere alle tue domande...comunque tenterò di scrivere qualcosa lo stesso, + ke altro x tentare di porre risposte precise a domande ke mi frullano in testa da quando ho visto il mio primo film (Barry Lindon) e ke tu hai saputo sintetizzare in alcuni interrogativi fondamentali; interrogativi ke, a mio parere, si sintetizzano in 1 sola, quasi leggendaria domanda: cosa è, x te, il cinema?
Posso dire ke i miei autori preferiti sono i fratelli Coen, seguiti a ruota da Kubrik (ke, pur non avendo mai scritto da sè le storie da trasformare in film, riesce a trasformare anke il + banale dei soggetti in capolavori). Questo perchè sono portata a dare molta importanza ai temi affrontati da 1 film, + ke dalla trama: molti film con una trama ke, a 1 prima okkiata, può sembrare banale e scontata,spesso si rivelano dei veri e propri capolavori per i "messaggi" ke intendono lasciare allo spettatore.
Altra cosa fondamentale (x me e , penso, quasi x tutti) è la sceneggiatura: anke il + originale dei soggetti è svilito da 1 sceneggiatura sciatta e scontata...
E, infine , per concludere questa "risposta" ke probabilmente non è stata esuasiva, se mi è concesso mi piacerebbe definire il Cinema:
esso è la forma di espressione + completa ke possa esistere, il modo + incisivo di trasmettere emozioni ad un grande pubblico. Il cinema diverte, dando però allo spettatore anke 1 ottima cultura e infiniti spunti di riflessione...in qualke ora, esso fornisce 1 concentrato di sentimenti e sensazioni ke, probabilmente, non troveremmo neppure leggendo 10 libri...
Ho solo 13 anni, non pretendo di essere considerata 1 intenditrice di Cinema, mi considero fondamentalmente ignorante; però, pur essendo cinica per natura, il Cinema è l'unica cosa davvero in grado di trasmettermi delle emozioni...davvero l'unica
_________________
Noi siamo gli stranieri
Del mondo intero
Dovunque noi siamo
Noi siamo fuori
O Notre Dame
E noi ti domandiamo
Asilo Asilo

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ronier9

Reg.: 22 Lug 2002
Messaggi: 1228
Da: Rho (MI)
Inviato: 25-04-2003 18:52  
quote:
[i]In data 2002-04-17 13:40,
Un film deve essere considerato come un quadro, ognuno può interpretarlo come meglio crede!

è vero,anch'io odio i significati obbligati...voglio dire che in qualsiasi film ognuno può trovare degli aspetti che riesce a comprendere solo lui,dipende dalla sua esperienza e dai particolari che nota di solito nella vita




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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 25-04-2003 19:30  
Com si può affermare che il cinema sia una disciplina autonoma, quando concrettizza ogni dimensione artistica, costretta all'uscire all'aperto. Il contributo della cinematogragia è un lungo continuum gestaltico emozionale, non soltanto per gli aspetti formali del lavoro, quanto per la base latente complessa, scientifica e fantastica. Il cinema è inanzitutto parola, il cinema è palcoscenico, è astrazione simbolica,sensazionalismo. Esattamente come ogni altra arte il cinema è fulcro di influenze di arti diverse, la smarcherazione del luogo come architettura e esplorazione; è memoria, è follia è interazione.
Ma soprattutto è spesso intepretazione collettiva o individuale.
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 25-04-2003 23:20  
Non si sta parlando di questo infatti.
Non si discute sull'interdisciplinarietà del cinema.
Si parla della capacità dei registi di utilizzare i mezzi che sono propri del cinema. Non è infatti attraverso il grado di astrazione infatti che si può determinare il grado di purezza di un film. ma appunto solo grazie alla specificità dei mezzi che usa.
Non si tratta dunque di mostrare ancora una volta come il cinema e in particolare i registi siano stati influenzati da base latenti e complesse, da gestalt emozionali emotivi e capricciosi, e di quali e quante siano le influenze delle altre discipline bensì di indicare in quale misura il cinema possa usare i mezzi di espressione che gli sono propri.
e questo mi sembrano due cose esattamente divise...
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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 26-04-2003 14:32  
allora mi chiamo fuori, non conoscendo le tecniche!
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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 26-04-2003 14:37  
però rispodo alla domana che cos'è importante per me nel cinema.
La trama e il coinvolgimento affettivo.
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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