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L'attimo Fuggente |
ZoraDomina ex "Dalila"
 Reg.: 30 Lug 2002 Messaggi: 4182 Da: vico equense (NA)
| Inviato: 22-05-2004 23:21 |
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Tra l'altro io, so ben distinguere la piccola commedia onesta dal film dalle trame e tematiche pletoriche, ostentate per celare una regia che di fatto non c'è.
L'attimo fuggente è un film falso e labile che vuol farsi passare per il grande capolavoro di cinema, quando è ben visibile anche al più stronzo dei cinefili, che il cinema sta altrove. |
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fassbinder
 Reg.: 29 Ago 2003 Messaggi: 1335 Da: reggio emilia (RE)
| Inviato: 22-05-2004 23:36 |
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Direi che Zora ha fatto un'analisi piuttosto convincente sul film. Personalmente uscito dalla sala ero più indaffarato a cercare di capire come potesse riscuotere un così grande successo un lavoro di quel tipo anzichè ripensare al film in sè (piuttosto inutile per la storia del cinema direi). Ecco, questo è proprio il classico film pensato apriori, per ottenere il massimo successo da critica e pubblico, facendo leva sui buoni sentimenti, un film progettato a tavolino insomma e non un'opera d'arte in senso proprio. Dello stesso autore ho preferito di gran lunga The Truman Show, molto più onesto e intelligente, pur nella sua semplicità. |
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ZoraDomina ex "Dalila"
 Reg.: 30 Lug 2002 Messaggi: 4182 Da: vico equense (NA)
| Inviato: 22-05-2004 23:49 |
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Concordo, anche su The Truman Show, ebbravo Fassbinder (anche se l'operazione attuata in The Truman Show, giocata sull'estetica, poichè l'uso della mdp deve per forza di cose assumere un ruolo primario, fa pensare che la genialità del film di Weir, sia quasi casuale, poichè naturale...)
L'attimo fuggente è, a mio avviso, un insulto all'intelligenza; lo ricordo come il primo sintomo del cancro del cinema!
[ Questo messaggio è stato modificato da: ZoraDomina il 23-05-2004 alle 00:14 ] |
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cosTruman

 Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 5818 Da: firenze (FI)
| Inviato: 30-05-2004 13:19 |
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io ho 14 anni, e questo film mi ha coinvolto da morire, è bellissimo... penso che sia invece un film venuto molto bene a peter weir... concordo con alexis: un film che pensare, riflettere e piangere! |
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cosTruman

 Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 5818 Da: firenze (FI)
| Inviato: 30-05-2004 13:22 |
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[quote]In data 2003-12-29 13:21, Lottina scrive:
è uno dei miei film preferiti...non sarà un film perfetto ma è bello e coinvolgente che mi fa riflettere ogni volta su aspetti diversi della vita e mi fa commuovere ogni volta...trovo che ognuno si può impersonare in un personaggio per le sue caratteristiche e debolezze.poi è sempre attuale perchè ci trovo molte somiglianze con la vita attuale con la mia vita di studente.
guardate la mia firma è proprio presa dal film
concordo pienamente con te!!! è un film fantastico.... (w kurt!!!!) |
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Saeros
 Reg.: 27 Mag 2004 Messaggi: 7565 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 30-05-2004 18:06 |
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questo e` un film indimenticabile... intelligente e sensibile, bravissimi gli attori, e tre pacchetti di fazzolettini consumati... specialmente alla fine, quando tutti salgono sui banchi. e io a piangermi sulla maglia perche` non avevo piu` niente su cui asciugarmi...
_________________ Mizar:Sae è da interpretare stile rebus..
Un Lugubre Equivoco |
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christabel
 Reg.: 02 Ago 2004 Messaggi: 1644 Da: cremona (CR)
| Inviato: 04-08-2004 10:45 |
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Film che ha completamente cambiato il mio modo di vedere le cose, che mi ha insegnato a non cadere mai alla prima difficoltà, a far valere le mie idee e a non vergognarmene...insomma un vero capolavoro. Per non parlare poi delle interpretazioni, dal mitico professor Williams/Keating, al timido Hawke/Todd Anderson, dal grande anticonformista Nuanda (di cui non ricordo il nome dell'attore), allo "sperduto" Sean Leonard/ Neil Barry... Cos'altro dire? Ah si. Poco tempo fa mi è capitato di vedere Mona Lisa Smile. Molti lo paragonano all'Attimo Fuggente in versione femminile, ma secondo me non gli si avvicina neanche lontanamente, dal momento che sicuramente la Roberts non è adatta al ruolo di insegnante che esce dagli schemi (diciamo che non ha saputo esprimere al meglio il suo ruolo di anticonformista nei confronti del sistema scolastico), per non parlare poi della sceneggiatura molto "pasticciata", priva di dialoghi significativi e coinvolgenti.
_________________ Lunga ed impervia è la strada che dall'Inferno si snoda verso la Luce...
"Paradiso perduto - J.Mylton" |
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Lollina ex "lolly19"

 Reg.: 11 Gen 2002 Messaggi: 19693 Da: albenga (SV)
| Inviato: 04-08-2004 12:54 |
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ma quanti topic di questo film ci sono?
C'è anche quello di Zora...
Cmq riporto le mie impressioni qua
(contiene SPOILER)
è sicuramente uno dei film che più mi ha affascinata, per la trama e per la bravura incredibile degli attori.
Il film si concentra sulla figura del professor Keating, che in qualche modo riesce a tirar fuori il lato sensibile e più nascosto dei suoi allievi... il personaggio può sembrare inizialmente una figura positiva, infatti esso stesso stimola i ragazzi a trovare e a seguire un particolare affascinante della loro vita, di cogliere l'attimo al momento giusto, di vivere con saggezza, succhiando tutto il midollo della vita, di non soffermarsi alle apparenze, ma di andare più in là dell'orizzonte, rendendo così straordinaria la loro vita.
Nonostante ciò penso che Keating abbia estremizzato troppo la sua teoria del CARPE DIEM, mettendo in testa ai ragazzi cose che non si sarebbero mai realizzate.
Ad esempio uno dei suoi allievi, Neil, arriverà addirittura al suicidio, in quanto incapace di affrontare il padre, il quale gli aveva assolutamente proibito di continuare a coltivare la sua passione, il teatro.
la colpa cade subito al professore, accusato di aver messo al ragazzo strane idee in testa.
Penso che l'idea del Carpe Diem abbia due caratteristiche opposte.
Da un lato conferiva in un certo senso coraggio ad affrontare le cose, avere ancora voglia di combattere, di non cedere mai, di cogliere l'attimo e vivere in profondità, dall'altro invece il Carpe Diem faceva sì che alla prima difficoltà, e al comprendere che un sogno non si sarebbe mai realizzato (il sogno di Neil), tutti gli altri aspetti della vita sarebbero morti con lui (il sogno mai realizzato)........
Generalmente mi è piaciuta tantissimo l'interpretazione di Robin Williams nei panni del professore e dell'attore che ha interpretato il malinconico e profondo personaggio di Neil.
Un film molto riflessivo che consiglio a tutti
_________________ Perchè sentiamo la necessita' di chiaccherare di puttanate, per sentirci a nostro agio?E' solo allora che sai di aver trovato qualcuno di davvero speciale,quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace. |
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Davil89
 Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 6581 Da: Soliera (MO)
| Inviato: 04-08-2004 16:14 |
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credo che sia uno dei film più belli di Peter Weir
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Ultimo film visto (Cinema, DVD, VHS):
Thirteen - 13 anni
-Quelli che non sanno fare, insegnano, e quelli che non sanno insegnare, insegnano ginnastica- (SCHOOL OF ROCK)
[ Questo messaggio è stato modificato da: Davil89 il 04-08-2004 alle 16:51 ] |
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Chenoa
 Reg.: 16 Mag 2004 Messaggi: 11104 Da: Vittorio Veneto (TV)
| Inviato: 04-08-2004 16:17 |
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Ottimo film,molto struggente e Robin Williams in una delle sue migliori interpretazioni |
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eowyn89
 Reg.: 01 Mar 2004 Messaggi: 1138 Da: a (RA)
| Inviato: 04-08-2004 16:21 |
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un film accattivante dalla conclusione amara e commovente
_________________ «Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre ma avere nuovi occhi.» |
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8ghtBall
 Reg.: 04 Feb 2004 Messaggi: 6807 Da: Cesena (FO)
| Inviato: 20-08-2004 14:00 |
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Ciao...sono d'accordo con la ma maggior parte di voi come Lolly18 soprattutto. Questo film è ottimo e trasmette emozioni forti dall'inizio alla fine anche se robe troppo sdolcinate o banali insegnamenti non mi piacciono ma qui è diverso riesce a non cadere definitivamente nella banalità e ti accompagna in un filosofico insegnamento sulla vita . Grande Robin Williams , come sempre .
_________________ Altri spazi di cinema:
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JesRabbit
 Reg.: 02 Lug 2004 Messaggi: 30 Da: Formigine (MO)
| Inviato: 20-08-2004 17:07 |
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Trovo che sia seplicemente stupendo. Robin 6 sempre un grande!!!!
_________________ Andiamo a casa, tesoro... Ti faccio una bella torta di carote... |
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Hiyuga
 Reg.: 05 Ago 2004 Messaggi: 1301 Da: Gossolengo (PC)
| Inviato: 21-08-2004 02:48 |
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Splendido.. Uno di quei pochi film in cui non riesco a rovare difetti..
Bello, coinvolgente, divertente, triste e magistralmente interpretato.. |
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RICHMOND
 Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 07-01-2008 12:53 |
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Una vasta fetta di pubblico è stata capace di bollare L'attimo fuggente - Dead Poets Society - (1989) di Peter Weir come un'opera falsa ed ipocrita. La solita squallida osservanza delle "regole del vivere alternativo", che porta le persone a pensare che qualunque slancio di riflessione sull'etica o sulla morale - specie in campo artistico - debba tradursi in presuntuosa e pretenziosa lezione di omologazione. In realtà sono proprio gli ipercritici ed impenitenti diffamatori dell'opera di Weir (un regista che ha decisamente "colto l'attimo") che non si rendono conto di giudicare unicamente in virtù del conformismo più bieco e fazioso.
Bollando questo film come ipocrita, solo per il fatto che è incentrato sull'impressione e sull'eventuale successivo giudizio (che qui diventa cinematografico), costoro dimostrano non solo di star giudicando comunque il film (cosa inevitabile), ma anche di smontare l'essenza del Cinema stesso, sia letto che scritto: e cioè la rappresentazione di una realtà (o anche solo di un'estetica), sia essa data per impressione o per espressione. Il cineasta giudica a suo modo la realtà. Il cinefilo giudica la realtà del cineasta.
Non può essere questo, quindi, il difetto de L'attimo fuggente . L'occhio/mdp di Weir diventa un'arma di didfesa e non di offesa. Qualcosa che ricava poesia dalla semplicità (come sarà capace di fare anche Akin). C'è anche tanto un forte senso della santificazione religiosa e catartica della mente quale tramite fra il terreno e l'infinito (sempre nella mente dei personaggi), quanto una demolizione disfattista - ma veritiera - di chi si frappone fra la fede e il credente, pensando di indirizzarne inclinazioni, sensazioni senso percettivo (la Chiesa, sia essa Cattolica, mussulmana, ebraica o quant'altro).
L'attimo fuggente è la nascita della setta indipendente, anticonformista, autocelebrativa. Cioè dell'arte, della filosofia, della fede. Della vita. Un altro film che fa del sacrificio una vera catarsi, un'autentica salvezza. Sono molti i fim sul sacrificio e sull'incomprensione. Per questo mi viene in mente Akin. Per questo dico che L'attimo fuggente è un film profondamente religioso. E l'opera di Weir si trasforma in sublime metafora evangelica, con Neil (Robert Sean Leonard) che si libera di una corona (di spine?) prima di prepararsi al sacrificio per l'arte. Così come anche la plasticità del suo corpo nudo, di fronte ad una finestra aperta. Quella sequenza è una delle più intense del cinema moderno: un suono disturbante, i rallentamenti del movimento, lo sguardo di un individuo isolato verso un varco aperto tra la sua realtà e quella di un Mondo incapace di capirlo: il Cristo incompreso, nel gelo o nel caldo di un deserto di immagini raccapriccianti, di suoni inquetanti.
E poi, poco dopo, la sequenza della commemorazione del ragazzo. In cui le vesti austere e severe dei "notabili della scuola/sacerdoti" cercano, sullo sfondo di archi opprimenti dall'architettura mistica ed ipnotica, lq verità nella torbida opacità che hanno ricreato.
Ricordiamoci della grotta dei poeti estinti (la naturalezza, quasi un utero materno, molle, umido e protettivo: forse la grotta di Giuseppe e Maria), così come della scuola: una cattedrale nel deserto, la cui utilità si perde nell'interesse personale e negli orizzonti cancellati dalla neve o dalla nebbia.
Tutto il resto è ovattato, pallido, smorto contorno (il nebbioso paesaggio imbiancato in cui Erthan Hawke si staglia come una figura scura e ben determinata, mentre corre disperato per scrollarsi di dosso l'opprimente realtà artefatta in cui gli è imposto di vivere).
E questa magnifica poesia di luci e colori, il pane della vita, trova il suo perfetto abbinamento con un vino vivace, mosso, esaltante: la lacerante umanità di uno strepitoso Robin Williams.
Già pubblicato qui .
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
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