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The Black Dahlia - >De Palma |
Valparaiso
 Reg.: 21 Lug 2007 Messaggi: 4447 Da: Napoli (es)
| Inviato: 09-09-2008 22:24 |
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Cioè fammi capire, stai rispondendo a quello che ho scritto come se fosse stato un rilevo critico nei confronti di De Palma? E perché mai?  |
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Skizotrois
 Reg.: 12 Nov 2007 Messaggi: 275 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 12-09-2008 21:24 |
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quote: In data 2008-09-09 20:01, Hegel77 scrive:
ma onestamente leggendo tutto questo thread, le argomentazioni di Alzayd sono quelle che avrei espresso io.
Mi sono sentito un pò una minchia leggendo i due post di Tristam e Schizo, il primo razionale il secondo empatico.
io posso dirti che il fulcro del film sono le scene in bianco e nero girate con la povera Dahlia (fra l'altro è la voce dello stesso regista che la guida). E' qui che De Palma ci da la chiave di interpretazione del suo pensiero: tutto quello che avete visto finora non esiste, dietro l'immagine se ne nasconde un'altra, fino ad arrivare all'immagine verità, quella archetipo, l'unico momento in cui il vero fa capolino per un momento (appunto i provini con la Dahlia). La storia (piena di contraddizioni e di falle) è un pretesto per dimostrare il crollo dell'impero hollywoodiano che si regge su monumenti maecescenti. Non vi è più autodetrminazione,funzionalità, rispetto della forma.
E' tutto slabbrato , deforme come l'uomo che ride di Pau Leni, come il quadro mostruoso appeso in casa di altri mostri.
Questo è il cinema postmoderno. Ma purtroppo continuerai a dirmi che il cinema postmoderno non esiste.
E su queste premesse è difficile venirsi incontro.
O forse the black dahlia è la morte del cinema postmoderno
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finalmente siamo d'accordo su un autore!!!!
_________________ "Saremmo voluti rimanere nella spensieratezza della nostra età, ma la vita ci fece crescere in fretta" |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 12-09-2008 23:13 |
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quote: In data 2008-09-12 21:24, Skizotrois scrive:
quote: In data 2008-09-09 20:01, Hegel77 scrive:
ma onestamente leggendo tutto questo thread, le argomentazioni di Alzayd sono quelle che avrei espresso io.
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finalmente siamo d'accordo su un autore!!!!
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O ma grazie, quale onore!
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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kagemusha
 Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 13-09-2008 19:58 |
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in genere non amo De Palma , come amo poco tutti i registi che fanno metacinema. Con BD mi ha convinto anche se non ho ancora ben capito perchè.
infatti i vostri post per me sono molto interessanti
il mio no invece ma mi andava di scrivere
[ Questo messaggio è stato modificato da: kagemusha il 13-09-2008 alle 19:59 ] |
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Fakuser
 Reg.: 04 Feb 2005 Messaggi: 2656 Da: Milano (MI)
| Inviato: 13-09-2008 20:26 |
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quote: In data 2008-09-13 19:58, kagemusha scrive:
in genere non amo De Palma , come amo poco tutti i registi che fanno metacinema. Con BD mi ha convinto anche se non ho ancora ben capito perchè.
infatti i vostri post per me sono molto interessanti
il mio no invece ma mi andava di scrivere
[ Questo messaggio è stato modificato da: kagemusha il 13-09-2008 alle 19:59 ]
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bè ma se il cinema smettesse di parlare e citare se stesso sarebbe morto da decenni, dalla fine dello strapotere economico e politico delle major (abolizione del codice Hays? ) per capirci. Un esempio, vicino nella memoria perchè appena goduto, e peraltro anche non (del tutto ) americano, quindi ancora più significativo: FINO ALLA FINE DEL MONDO di Wenders.
Come si può scientemente almeno non ammirare un simile gioiello, se non amarlo addirittura?
Eppure son 5h di metacinema (metanarrativa, metafisica, metatutto, invero.... )
_________________ Silencio... |
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kagemusha
 Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 13-09-2008 22:35 |
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si magari hai anche ragione, probabilmente il cinema si appoggia su se stesso più di qualsiasi altra arte ma c'è modo e modo. E il modo sfacciato di De Palma (citazionismo, cinema nostalgico di altro cinema, sfoggio di tecniche che non diventano stile) a me non va molto giù.
Meno colti ma molto più divertenti i giochetti Tarantiniani allora.
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Valparaiso
 Reg.: 21 Lug 2007 Messaggi: 4447 Da: Napoli (es)
| Inviato: 13-09-2008 23:31 |
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quote: In data 2008-09-13 22:35, kagemusha scrive:
si magari hai anche ragione, probabilmente il cinema si appoggia su se stesso più di qualsiasi altra arte ma c'è modo e modo. E il modo sfacciato di De Palma (citazionismo, cinema nostalgico di altro cinema, sfoggio di tecniche che non diventano stile) a me non va molto giù.
Meno colti ma molto più divertenti i giochetti Tarantiniani allora.
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Ma vedi, De Palma lo hai capito solo in parte, perché il suo gioco non è affatto fine a se stesso (De Palma non è nemmeno un vero e proprio "cinefilo"), ma si basa su un programma di sovversione poetica e politica che ha ben poco di gratuito.
Anche l'incontro con Hitchcok è arrivato tutto sommato tardi nella sua carriera, e non per una generica "adorazione" nei confronti, ma perché in Hitchcock ha trovato degli elementi di stile, delle tecniche, delle ricerche e delle ossessioni che gli permettevano di portare avanti le proprie.
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kagemusha
 Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 14-09-2008 09:28 |
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quote: In data 2008-09-13 23:31, Valparaiso scrive:
quote: In data 2008-09-13 22:35, kagemusha scrive:
si magari hai anche ragione, probabilmente il cinema si appoggia su se stesso più di qualsiasi altra arte ma c'è modo e modo. E il modo sfacciato di De Palma (citazionismo, cinema nostalgico di altro cinema, sfoggio di tecniche che non diventano stile) a me non va molto giù.
Meno colti ma molto più divertenti i giochetti Tarantiniani allora.
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Ma vedi, De Palma lo hai capito solo in parte, perché il suo gioco non è affatto fine a se stesso (De Palma non è nemmeno un vero e proprio "cinefilo"), ma si basa su un programma di sovversione poetica e politica che ha ben poco di gratuito.
Anche l'incontro con Hitchcok è arrivato tutto sommato tardi nella sua carriera, e non per una generica "adorazione" nei confronti, ma perché in Hitchcock ha trovato degli elementi di stile, delle tecniche, delle ricerche e delle ossessioni che gli permettevano di portare avanti le proprie.
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sono disposto a darti ragione a patto che tu mi spieghi in cosa consiste il "programma di sovversione poetica e politica " di cui parli
guarda in effetti Black Dahlia (ma pure femme fatale) mi ha fatto ripensare al suo cinema come a qualcosa con più spessore di quanto avevo immaginato, ma ora dovrei mettermi a rivedere i suoi film che non amo molto...
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Hegel77
 Reg.: 20 Gen 2008 Messaggi: 298 Da: Roma (RM)
| Inviato: 14-09-2008 11:47 |
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quote: In data 2008-09-13 23:31, Valparaiso scrive:
quote: In data 2008-09-13 22:35, kagemusha scrive:
si magari hai anche ragione, probabilmente il cinema si appoggia su se stesso più di qualsiasi altra arte ma c'è modo e modo. E il modo sfacciato di De Palma (citazionismo, cinema nostalgico di altro cinema, sfoggio di tecniche che non diventano stile) a me non va molto giù.
Meno colti ma molto più divertenti i giochetti Tarantiniani allora.
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Ma vedi, De Palma lo hai capito solo in parte, perché il suo gioco non è affatto fine a se stesso (De Palma non è nemmeno un vero e proprio "cinefilo"), ma si basa su un programma di sovversione poetica e politica che ha ben poco di gratuito.
Anche l'incontro con Hitchcok è arrivato tutto sommato tardi nella sua carriera, e non per una generica "adorazione" nei confronti, ma perché in Hitchcock ha trovato degli elementi di stile, delle tecniche, delle ricerche e delle ossessioni che gli permettevano di portare avanti le proprie.
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T u invece De Palma l'hai capito tutto?
Two Sisters è molto Hitchcockiano ma non è uno degli ultimi lavori di De Palma. Anzi.....
_________________ Dare un senso alla vita può condurre a follie,
ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio |
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Valparaiso
 Reg.: 21 Lug 2007 Messaggi: 4447 Da: Napoli (es)
| Inviato: 14-09-2008 11:51 |
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quote: In data 2008-09-14 11:47, Hegel77 scrive:
quote: In data 2008-09-13 23:31, Valparaiso scrive:
quote: In data 2008-09-13 22:35, kagemusha scrive:
si magari hai anche ragione, probabilmente il cinema si appoggia su se stesso più di qualsiasi altra arte ma c'è modo e modo. E il modo sfacciato di De Palma (citazionismo, cinema nostalgico di altro cinema, sfoggio di tecniche che non diventano stile) a me non va molto giù.
Meno colti ma molto più divertenti i giochetti Tarantiniani allora.
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Ma vedi, De Palma lo hai capito solo in parte, perché il suo gioco non è affatto fine a se stesso (De Palma non è nemmeno un vero e proprio "cinefilo"), ma si basa su un programma di sovversione poetica e politica che ha ben poco di gratuito.
Anche l'incontro con Hitchcok è arrivato tutto sommato tardi nella sua carriera, e non per una generica "adorazione" nei confronti, ma perché in Hitchcock ha trovato degli elementi di stile, delle tecniche, delle ricerche e delle ossessioni che gli permettevano di portare avanti le proprie.
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T u invece De Palma l'hai capito tutto?
Two Sisters è molto Hitchcockiano ma non è uno degli ultimi lavori di De Palma. Anzi.....
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E' il suo quattordicesimo lavoro. |
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Valparaiso
 Reg.: 21 Lug 2007 Messaggi: 4447 Da: Napoli (es)
| Inviato: 14-09-2008 12:06 |
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quote: In data 2008-09-14 09:28, kagemusha scrive:
quote: In data 2008-09-13 23:31, Valparaiso scrive:
quote: In data 2008-09-13 22:35, kagemusha scrive:
si magari hai anche ragione, probabilmente il cinema si appoggia su se stesso più di qualsiasi altra arte ma c'è modo e modo. E il modo sfacciato di De Palma (citazionismo, cinema nostalgico di altro cinema, sfoggio di tecniche che non diventano stile) a me non va molto giù.
Meno colti ma molto più divertenti i giochetti Tarantiniani allora.
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Ma vedi, De Palma lo hai capito solo in parte, perché il suo gioco non è affatto fine a se stesso (De Palma non è nemmeno un vero e proprio "cinefilo"), ma si basa su un programma di sovversione poetica e politica che ha ben poco di gratuito.
Anche l'incontro con Hitchcok è arrivato tutto sommato tardi nella sua carriera, e non per una generica "adorazione" nei confronti, ma perché in Hitchcock ha trovato degli elementi di stile, delle tecniche, delle ricerche e delle ossessioni che gli permettevano di portare avanti le proprie.
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sono disposto a darti ragione a patto che tu mi spieghi in cosa consiste il "programma di sovversione poetica e politica " di cui parli
guarda in effetti Black Dahlia (ma pure femme fatale) mi ha fatto ripensare al suo cinema come a qualcosa con più spessore di quanto avevo immaginato, ma ora dovrei mettermi a rivedere i suoi film che non amo molto...
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Ci vorrebbero pagine e pagine... Francamente non ho tempo o voglia per ripercorrere la carriera di De Palma. Recuperati tu un po' di suoi film, leggiti qualche intervista, vedi come ci sia un discorso continuo che passa di film in film, e che ha evidenti riflessi anche politici. E' uno dei pochi rivoluzionari del cinema contemporaneo.
Il discorso sullo sguardo, il voyeurismo, le perversioni e il perturbante nel suo cinema non sono mai sganciati da un attacco continuo alle strutture ideologiche portanti del potere e alle sue mistificazioni, anche quelle espresse attraverso una cosa apparentemente innocua come il linguaggio cinematografico.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Valparaiso il 14-09-2008 alle 13:17 ] |
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Hegel77
 Reg.: 20 Gen 2008 Messaggi: 298 Da: Roma (RM)
| Inviato: 14-09-2008 12:51 |
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quote: In data 2008-09-14 11:51, Valparaiso scrive:
quote: In data 2008-09-14 11:47, Hegel77 scrive:
quote: In data 2008-09-13 23:31, Valparaiso scrive:
quote: In data 2008-09-13 22:35, kagemusha scrive:
si magari hai anche ragione, probabilmente il cinema si appoggia su se stesso più di qualsiasi altra arte ma c'è modo e modo. E il modo sfacciato di De Palma (citazionismo, cinema nostalgico di altro cinema, sfoggio di tecniche che non diventano stile) a me non va molto giù.
Meno colti ma molto più divertenti i giochetti Tarantiniani allora.
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Ma vedi, De Palma lo hai capito solo in parte, perché il suo gioco non è affatto fine a se stesso (De Palma non è nemmeno un vero e proprio "cinefilo"), ma si basa su un programma di sovversione poetica e politica che ha ben poco di gratuito.
Anche l'incontro con Hitchcok è arrivato tutto sommato tardi nella sua carriera, e non per una generica "adorazione" nei confronti, ma perché in Hitchcock ha trovato degli elementi di stile, delle tecniche, delle ricerche e delle ossessioni che gli permettevano di portare avanti le proprie.
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T u invece De Palma l'hai capito tutto?
Two Sisters è molto Hitchcockiano ma non è uno degli ultimi lavori di De Palma. Anzi.....
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E' il suo quattordicesimo lavoro.
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si però Sisters è datato 1973
ma dai fai ridere
_________________ Dare un senso alla vita può condurre a follie,
ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio |
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kagemusha
 Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 14-09-2008 13:08 |
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Valparaiso
 Reg.: 21 Lug 2007 Messaggi: 4447 Da: Napoli (es)
| Inviato: 14-09-2008 13:17 |
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quote: In data 2008-09-14 12:51, Hegel77 scrive:
quote: In data 2008-09-14 11:51, Valparaiso scrive:
quote: In data 2008-09-14 11:47, Hegel77 scrive:
quote: In data 2008-09-13 23:31, Valparaiso scrive:
quote: In data 2008-09-13 22:35, kagemusha scrive:
si magari hai anche ragione, probabilmente il cinema si appoggia su se stesso più di qualsiasi altra arte ma c'è modo e modo. E il modo sfacciato di De Palma (citazionismo, cinema nostalgico di altro cinema, sfoggio di tecniche che non diventano stile) a me non va molto giù.
Meno colti ma molto più divertenti i giochetti Tarantiniani allora.
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Ma vedi, De Palma lo hai capito solo in parte, perché il suo gioco non è affatto fine a se stesso (De Palma non è nemmeno un vero e proprio "cinefilo"), ma si basa su un programma di sovversione poetica e politica che ha ben poco di gratuito.
Anche l'incontro con Hitchcok è arrivato tutto sommato tardi nella sua carriera, e non per una generica "adorazione" nei confronti, ma perché in Hitchcock ha trovato degli elementi di stile, delle tecniche, delle ricerche e delle ossessioni che gli permettevano di portare avanti le proprie.
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T u invece De Palma l'hai capito tutto?
Two Sisters è molto Hitchcockiano ma non è uno degli ultimi lavori di De Palma. Anzi.....
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E' il suo quattordicesimo lavoro.
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si però Sisters è datato 1973
ma dai fai ridere
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Modera i termini, rincoglionito. De Palma faceva cinema già da anni, e quella iniziata con Sisters è una fase del suo cinema indubbiamente differente dal De Palma di Gretings (1968), Hi, Mom!, Get to Know Your Rabbit. Questo è un dato assolutamente evidente e veramente mi sorprendo che ci possa essere qualcuno talmente cieco da affermare il contrario.
E però ripeto, a ben vedere, al di là delle forme differenti, c'è continuità dal punto di vista dei temi e delle ossessioni col De palma "hitchcockiano". Che peraltro continua ad esistere anche accanto e oltre, sul piano cronologico, rispetto alle opere accusate di derivatività nei confronti del regista inglese.
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Hegel77
 Reg.: 20 Gen 2008 Messaggi: 298 Da: Roma (RM)
| Inviato: 14-09-2008 15:54 |
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Allora ristabiliamo la verità.
L' incontro con Hitchcock NON si è verificato tardi nella carriera di DePalma. Non diciamo cazzate. D'accordo sugli inizi avanguardisti del nostro, il resto è fuffa.
Cioè fammi capire tu ti permetti di dire ad un altro utente che capisce solo in parte DePalma e a me dai del rincoglionito sparando una colossale minchiata e vuoi che non mi metta a ridere?
Che poi, se ti vai a leggere la monografia di Claudio Bisoni su DePalma (ed Le Mani) anche Murder a la Mod del 1967 ha influenze Hitchcockiane.
Ma fammi il piacere!
_________________ Dare un senso alla vita può condurre a follie,
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