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Autore La stanza del figlio
gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 17-02-2003 18:56  
Cara Dubliner,
toccare con mano un argomento come quello del lutto non è così facile. Credo che la parte del film che gli sia più riuscita riguarda le dinamiche psicologiche dei "protagonisti". I loro sguardi, i momenti di pianto, i silenzi , la fotografia, la malinconia di Ancona.
Prova a rivedere il film che non credo voglia esser un manifesto superficiale del dramma della morte quanto una precisa storia familiare di un dramma. Certo dire che il film non coinvolge è una cosa soggettiva e su questo non posso dire che che il coinvolgimento sia scientifico. Sarebbe una pretesa inaccettabile!
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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Dubliner


Reg.: 10 Ott 2002
Messaggi: 4489
Da: sanremo (IM)
Inviato: 17-02-2003 19:12  
Non ho detto che il film non sia bello, semplicemente non è piaciuto a me. So di essere in minoranza dato che è stato molto apprezzato, mi ha fatto piacere intervenire perché sono rimasta molto delusa da una pellicola così osannata.
Se ne avrò occasione lo riguarderò senz'altro ma alla prima visione proprio non mi ha convinto, mi dispiace.
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Io sono grande. E' il cinema che è diventato piccolo.
I miei dvd

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Meggie

Reg.: 17 Feb 2003
Messaggi: 21
Da: Estero (es)
Inviato: 17-02-2003 22:13  
Concordo con Dubliner il film mi ha dato le stesse sensazioni, anche io come lui ho notato e percepito un'alone di superficialità, una voglia di fare qualcosa di diverso, ma invece di conivolgermi, mi ha lasciato uno stano malessere dettato dal senso di inadeguatezza con cui è stato trattato l'arogomento, insomma è un pregetto ambizioso, che per me è totalmente fallito.
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You gotta protect yourself, but when you do that, you set yourself up to miss out on unconditional love

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Squall

Reg.: 25 Dic 2002
Messaggi: 3315
Da: Selargius (CA)
Inviato: 23-02-2003 00:15  
Concordo con Dubliner e Meggie, questo film non è proprio piaciuto anche a me. Però mi aspettavo di peggio

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Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 23-02-2003 07:34  
Sino ad ora ho visto 4-5 film di Moretti,e in generale ho trovato il suo cinema sempre piuttosto stantio,magari intelligente sotto certi profili,con degli ottimi intenti iniziali,ma a mio avviso poco conciliabili con una pellicola cinematografica.Tra l'altro lui come personaggio non riscuote la mia simpatia.Ma vedendo al cinema questo suo lavoro mi sono in parte ricreduto.Il film mi ha trasmesso molto,addirittura toccante in certi punti.Come qualcuno ha già fatto notare non è così semplice trattare il tema di un lutto familiare con così tanta delicatezza,il film non è(come capita spesso)una commemorazione al figlio defunto,ma piuttosto una dettagliata ricerca post-morte dei motivi risalenti alla sua adolescenza,secondo i quali,avrebbe potuto tentare il ventilato suicidio di cui il film tratta.Il rapporto adulti-giovani è stato + volte analizzato al cinema,ma mai in maniera così diretta,Moretti "mette in guardia" la "classe genitrice";non sappiamo mai abbastanza della vita dei nostri ragazzi,e dovremmo interessarcene a tempo debito,onde evitare tragedie di questo tipo.Cercare dunque di comprendere le loro reali esigenze,i loro sogni(magari forzatamente repressi),i loro sentimenti e le loro frustrazioni.Essere loro amici e/o complici è il primo passo,per non doversi pentire in seguito di non esserlo stati.
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silvped

Reg.: 19 Ott 2003
Messaggi: 40
Da: latina (IS)
Inviato: 26-10-2003 15:37  
capolavoro

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