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FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > Nuovo Cinema Paradiso di G. Tornatore (1988)   
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Autore Nuovo Cinema Paradiso di G. Tornatore (1988)
riddler

Reg.: 11 Set 2003
Messaggi: 380
Da: Milano (AL)
Inviato: 13-12-2003 15:09  
Per me in assoluto il miglior film italiano di sempre.

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ZoraDomina
ex "Dalila"

Reg.: 30 Lug 2002
Messaggi: 4182
Da: vico equense (NA)
Inviato: 13-12-2003 15:21  
il più brutto film che mi sono dovuta sciroppare.
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FabryDivx
ex "ometto"

Reg.: 27 Apr 2003
Messaggi: 1788
Da: Palermo (PA)
Inviato: 01-08-2004 21:32  
Nuovo Cinema Paradiso un film di G. Tornatore con Philippe Noiret, Salvatore Cascio, Marco Leonardi, Jaques Perrin, Leo Gullotta.

"Salvatore (Jaques Perrin) regista di successo a Roma , torna nel suo paese natio GianCaldo dopo tanti anni di lontananza per la prematura morte del suo amico e mentore Alfredo (Philippe Noiret)il tecnico al proiettore del piccolo cinema del paese. Con la chiamata della madre per annunciargli la morte dell'amico Salvatore ripercorre tutta la sua vita da quando era ancora piccolo e si imbucava nel cinema per assistere alle proiezioni .
Il piccolo Salvatore (Salvatore Cascio) , inizia così ad amare il cinema ed a capire che quelle imaggini anno un senso una logica e lui di fatti vuole farlo anche . RAcconta di un amore per una donna e dell'amore per il cinema , questo lo porterà a roma dopo che la donna che lui amava parte e va via obbligata dalla famiglia. Salvatore divverà regista .
Quando tornerà al paese natio Alfredo gli fa trovare per mano della moglie un collage di pezzi di cimnema , i baci che il parroco tagliava per censurare i film , quei stessi pezzi che alcune volte da piccolo rubbava ad Alfredo."


Una pellicola che amo tanto, nel racconto di Tornatore si notano molti rifacimenti alla sua storia , come la sequenza del maccellamento dei Buoi che Tornatore riprendeva da giovane , o il suo attaccamento al cinema che nasce proprio in un piccolo paese Bagheria (PA) , del quale sono anchio cittadino, sento molto l'influenza di Tornatore , amo la sua tecnica.
ma parlando Di Nuovo cinema paradiso , parliamo anche di storia del cinema , proprio in quel cinema che furtivamente isitava il Piccolo Salvatore , proiettavano film come Ombre Rosse di Ford oppure La terra trema di Luchino Visconti e altri che mi sfuggono , e proprio come per salvatore un ripercorrere la sua storia e quella del suo amore il cinema;
Maestrale l'interpretazione di Noiret che ha doto il giusto peso al personaggio , anche vedendolo in francese si capisce subito che è veramente il personaggio co-principale del film, ma in questa pellicola troviamo un tornatore giovane ma con una forza e tecnica che rendono vivo il cinema .
Ricevette il premio della gran Giuria di Cannes nel 89 ( di cui ho un poster stampato dal comune per ringraziere il concittadino).
LA forza con cui usa la mdp è veramente poetica da un senso di liberta e di poeticità che si trova in poche pellicole.
Per me uno dei migliori film di Tornatore, che ha dato un senso maggiore al nostro cinema .
P.s. E' da lui che è nata la mia passione ...

Grazie Giuseppe ...
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""Solo chi teme di non essere mai citato evita di citare" S. M. Ejzenstejn"

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FabryDivx
ex "ometto"

Reg.: 27 Apr 2003
Messaggi: 1788
Da: Palermo (PA)
Inviato: 01-08-2004 22:39  
Dimenticavo vincitore di un oscar come miglior Film straniero... ...
come potevo dimenticarmene..
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""Solo chi teme di non essere mai citato evita di citare" S. M. Ejzenstejn"

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Albysat

Reg.: 19 Feb 2003
Messaggi: 863
Da: ffshdgf (AR)
Inviato: 02-08-2004 01:32  
Io l'ho visto a scuola, pensate che a scuola i film nn si vedono, si fa casino e basta, invece questo e un film che nn ci ha fatto stare zitti però, abbiamo seguito e apprezzato

Grandissimo film
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Hey Franck...
Vaffanculo Frank...

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emanuele88

Reg.: 21 Giu 2004
Messaggi: 309
Da: Jesi (AN)
Inviato: 02-08-2004 11:33  
Un bellissimo film con un noiret al massimo,davvero bello
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L’Inferno è l’impossibilità della ragione(Platoon)
Che te lo dico a fare......(Donnie Brasco)
1,2,3 Freddy viene per te.......(Nightmare on Elm street)

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 02-08-2004 11:44  
A Salvatore, stanziatosi ormai a Roma e divenuto affermato regista, giunge la notizia della morte di Alfredo, suo grande amico che da quando era piccolo gli aveva fatto imparare a usare il proiettore del cinema Paradiso, nel comune di Giancaldo in Sicilia. In Salvatore riaffioreranno tutti i più bei ricordi dell’infanzia passata a Giancaldo e nel cinema Paradiso, che gli faranno rimpiangere quella vita semplice, fatta di primi amori e di chiacchierate col vecchio Alfredo. Ma ora la cosa più importante per Salvatore è proprio andare a Giancaldo, per dare l’ultimo saluto ad Alfredo e al suo cinema Paradiso.
Distribuito inizialmente in una versione di ben 155’, il secondo film di Tornatore, sembrava destinato al flop, ma resosi conto subito dell’eccessiva lunghezza e macchinosità della versione integrale, il regista, la tagliò di 35’, e i risultati furono, l’Oscar per il miglior film straniero e il Gran Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes, oltre che un incredibile successo di pubblico, soprattutto all’estero. “Nuovo Cinema Paradiso” è il classico film che cattura, ma che diversamente dagli altri, ha cose non banali da dire sulle sovrapposizioni generazionali e sulle condizioni di vita in meridione. Certo, a volte si sfiora il mieloso forzato, ma fa parte del gioco, e comunque ci sono altri momenti di rara bellezza, come la sequenza del trasferimento d’immagine sul palazzo all’esterno o la demolizione finale del Nuovo cinema Paradiso, che vede dissiparsi con lui anche la vita e i ricordi dei vecchi paesani. Tornatore emoziona, o forse sono solo le musiche di Ennio Morricone ad emozionare veramente, fatto sta, che “Nuovo Cinema Paradiso” commuove chi andava a vedere i western e i drammoni al parrocchiale, e chi no.


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Del resto, che cos’è la nostra realtà se non la percezione della realtà?

Brian O’Blivion in Videodrome

[ Questo messaggio è stato modificato da: Cronenberg il 02-08-2004 alle 11:45 ]

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ea1987

Reg.: 17 Dic 2003
Messaggi: 419
Da: settala (MI)
Inviato: 02-08-2004 12:31  
sinceramnete non osno mai riuscito a vederlo dall' inizio8e avrei bisogno di rivederlo più volte per fare un commento approfondito)comunque mi aveva molto commosso il punto in cui veniva abbattuto il cinema e la scena finale in cuiil protagonista rivedeva tutte le immagini dei baci...

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FabryDivx
ex "ometto"

Reg.: 27 Apr 2003
Messaggi: 1788
Da: Palermo (PA)
Inviato: 02-08-2004 13:00  
Una piccola curiosità sulla pellicola , il paese GianCaldo , non esiste realmente ma è solo un invenzione di Tornatore , anche il cartello è stato piazzato dal regista per rendere meglio l'effetto scenico...
Cmq il montaggio di questa pellicola , è molto strutturato e ritmato, il montatore Mario Morra da un tocco personale in ogni stacco .
Proprio nei titoli di testa già si sente chiaramente il timbro emotivo del film , con il mare in quinta poi il balcone con il vaso in primo piano da la senzazione dell'immensita della storia e della malinconia che ne porta , proprio quel vasa semplice e povero , ma bellissimo come la sicilia povere ma bella,, gia im messaggio di tornatore è chiaro , ma noi non conesciamo il contenuto che verra scandito con il continuo del piano-sequenza dove la madre chiam il figlio a Roma .
Poi stacco su Roma di sera, e qui il contrasto è molto vivo tra il paese povero diggiancaldo e roma la capitale , questo montaggio parallelo porta lo spettatore a piazzare di già i limiti e zone in cui si svolgerà il film , e capirà successivamente il contrasto che si andra maggiormente affinando staco dopo stacco....

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""Solo chi teme di non essere mai citato evita di citare" S. M. Ejzenstejn"

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cosTruman


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 5818
Da: firenze (FI)
Inviato: 08-09-2004 14:57  
Meraviglioso intervento Seanma, complimenti.

Fantastico film, fondato sui sogni di un bambino, sui sogni di tutto il paesino siciliano, che si tramandano nel sogno della finzione del Cinema, trovare voglia di vivere nel Cinema Paradiso, mi sono affezionata a quel cinema in maniera impressionante durante il film, ad Alfredo (sopraffino Philip Noiret), a Totò, da bambino, a tutto lo scenario in se, molto veritiero, affascinante, tutti i contorni, le parole, il tutto è al quanto appassionante. Principale argomento trattato da Tornatore, come diceva Seanma, è il passato che ritorna, la nostalgia che avvinghia...Fatto molto bene, e con buonissime interpretazioni, bellissimo film.
_________________
- In giro dicono che sei lesbica
- solo perchè amo una donna?
- no, perchè ci scopi
- se lesbica vuol dire libera allora vai a dire a tutti che è la verità

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Ladyanne
ex "ladyann2"

Reg.: 02 Lug 2004
Messaggi: 8834
Da: vicenza (VI)
Inviato: 08-09-2004 15:58  
Lo trovato un film stupendo, la crescita di un bambino di paripasso con la crescita e l'evolversi del cinema. Purtroppo l'ho visto solo molto tempo fa, ma penso che lo rivedrò presto.
Noiret è stato fantastico.. come sempre.

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Tzè

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parret

Reg.: 14 Set 2004
Messaggi: 446
Da: milano (MI)
Inviato: 01-10-2004 11:51  
Più che una ricostruzione filologica del fenomeno del cinematografo che fu e della Sicilia di paese del dopoguerra, un film tutto contemporaneo sull'irrefrenabile cambiamento del costume: testimoniava lo spaesamento corrente negli anni '80, la percezione collettiva della mancanza, il "buco" nell'immaginario che aveva lasciato il modo di sentire comune di una volta insieme a quella vecchia maniera di vivere il cinema popolare, come puro sogno e incanto tanto quanto potente transfert emotivo, necessariamente ingenua e correlata a orizzonti esistenziali ristretti. Così il passato non appare mai come mondo autonomo da documentare ma è sempre visto in relazione all'ora dove è percepito come radice interiore d'intimità (cui tendere con lo sforzo della memoria) e assenza fenomenica esteriore (si pensi alla maggiore concretezza e al processo di smitizzazione del cinema moderno, alla crescente rilassatezza dei costumi sessuali, all'estetica sempre più aggressiva delle nuove mode giovanili dagli anni '60 in poi e alla relativa percezione del caos e di perdita dei confini). Nuovo cinema Paradiso è proprio questa viva testimonianza della presenza attraverso l'assenza, del "vecchio" in un nuovo che sembra dirigersi in direzione radicalmente opposta. E il cinema e la sua storia vengono rivendicati al di fuori delle aule universitarie come squisito fenomeno di costume ancora vitale, in quanto sentimento comune della mancanza e del rimpianto e tensione interiore verso il fuori-tempo. Forse per questo fu poco apprezzato da una critica cinefila poco incline a un riesame del passato della cinematografia nel solco memoriale-popolare (quanto di quel cinema è rimasto impresso nella testa e nel cuore della gente comune) piuttosto che solipsistico-autoriale e storico-filologico. Antiaccademico, prezioso, genuino documento culturale

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Hiyuga

Reg.: 05 Ago 2004
Messaggi: 1301
Da: Gossolengo (PC)
Inviato: 03-10-2004 17:07  
L'ho visto ieri..

Che dire, un gran bel film..

Trasuda un immenso amore per il cinema, soprattutto in tutta la prima parte..
Pensiamo alla cabina di proiezione di Noiret..
E il film non solo è un omaggio al cinema, ma riesce anche a raccontare la formazione di un bambino, che riesce alfine a coronare il suo sogno e a diventare un regista..

Molto bello la rappresentazione corale data del paese, che si riunisce per andare a vedere un film al cinema Paradiso..
Tornatore difatti si sofferma spesso sulle reazioni dei vari comprimari..

Ottima la prova di tutti gli interpreti, straoridinario Noiret..
Belle musiche di Morricone,,

PS: Ho letto che esiste anche una versione di oltre 170 minuti del film, di cui ho letto pareri discordanti.. Qualcuno l'ha vista?

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FabryDivx
ex "ometto"

Reg.: 27 Apr 2003
Messaggi: 1788
Da: Palermo (PA)
Inviato: 04-10-2004 00:17  
"Nuovo cinema paradiso" anche se ho gia scritto quello che penso su questa pellicola vorrei ribadirle.
Più che dire com'è "nuovo cinema paradiso, bisogna chiederci cos'è.
La risposta ,a mio parere , è forse semplice e banale , quasta pellicola non è altro che un film sul cinema , dalla struttura narrativa a quella di montaggio chiarificvano la mia idea ; spiego in poche parole su cosa consiste il mio pensiero.
Il film non è altro che la maturazione di un bambino che da piccolo ed indifeso elemento nuovo divviene maturo e "semi-completo" cioè che non è ancora sicuro della sua esistenza , come il cinema , che è in continuo movimento; Tornatore sin dall'inizio struttura la pellicola con un parallelismo tra il vecchio e il nuovo (questo messaggio verrà sempre messo in rilievo )Salvatore giovane e Adulto , Nuovo cinema paradiso vecchio (funzionante ) nuovo (non funzionante) .
Forse questi elementi ci comunicano il messaggio del regista che il cinema è morto o meglio , sarremmo sempre legati ai film detti classici , di fatti porta lal memoria dei cinefili film come "la terra trema " di visconti oppure " ombre Rosse di John Ford.
Il parallelismo che tiene vivo il film è realizzato magistralmente da Morra (Montatore) ceh ci da il giusto senso del dualismo vecchio e nuovo .
Il mascheramento che tornatore attua sulal storia o meglio l'arichimento del messaggio , con l'introduzione di uan donna , l'intrudzione di un elemento fondamentale come Alfredo che non è altro che l'essenza del cinema di un tempo , e propio la cecità di Alfredo a comunicarci che ormai l'era di quel genere di film è terminata , e che ne stava subbentrando un'altra .
Il gioco dei parallelismo è strutturata su più livelli a circa 2/3 di film quando Salvatore fa l'operatore per Nuovo cinema PAradiso , e Spaccaficu 'u Napulitano ascquista un altra sale decisamente + vecchia e disastarta , il gioco di vecchio è nuovo li si fa sentire e vedere fortemente .
Adesso voglio Raccontarvi le scene mancanti:
LA prima è proprio quando Spaccaficu deve domare dli spettori della sala che sono in attesa del secondo tempo del film , il motivo del ritardo e che il ragazzo che fa la spoletta tra un cinema e l'altro si è soffermato per una sveltina con una prostituta .
Il secondo anedoto è la spiegazioen dello sgurado di Salvatore adulto , mentre visita il cinema che sta per essere demolito; lo sgurdo è indirizzato verso le poltrone , quelo sguardo si giustica perchè quando era operatore al Nuovo cinema Paradisso ebbe il suo primo rapporto tar quei sedili con la prostituta che lavorava nel cinema.
Terzo : Salvatore incontrera la sua amata , in una sera piovosa dove si spiegheranno i motivi della loro distanza ingiustifiicata , ma che tutto sara chiarito dalle astuzie di alfredo , che magistralmente aveva voluto tenere lontano la ragazza da Salvatore per non farlo allontanare dalla sua passione il cinema.

Ce ne sono altri dopo riguardo il film e vi racconto gli altri , comunque il film è stato rimontato per uan questione di mercato , è stato ammorbidito l'originale durava 157 munuti (di cui ho la casatta originale del 1990 dopo la vincita dell'oscar).
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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 05-05-2006 11:26  
quote:
In data 2002-07-31 11:22, seanma scrive:
Volendo andare a vedere,questo film è mostrosamente analogo in scene,temi,personaggi a un film che lo precedeva di poco sul mercato:"C'era una volta in America"guardacaso anche questo di un italiano:l'amicizia,la storia d'amore sofferta(con lei che scompare)la memoria rivissuta attraverso i flashbacks,il rimpianto e soprattutto l'elemento chiave di entrambe le pellicole:il Tempo,elemento inarrestabile che se ne va portandosi via tutto e che ti lascia solo ricordi e una volta tornato sei assalito dal quel serpente chiamato nostalgia.Fino a qui le due pellicole sono concettualmente parallele,ma poi Tornatore cambia direzione puntando verso l'ottimismo:il passato non ti imprigiona,nn ti stordisce,nn ti porta alla pazzia,bensì catturato in quei 20 baci proibiti ti si restituisce in tutta la sua gaiezza e felicità di una volta.Tutto questo grazie all'altro elemento cardine del film,il Cinema,anch'esso portatore di un epoca ormai perduta,la magica epoca pretelevisiva,quando il Cinema era il vero catalizzatore popolare.Tornatore poetizza questo dato di fatto,raccontandoci il Cinema come "fabbrica dei sogni"e ponendolo come sfondo alla storia personale di Totò,che si compie proprio IN questo sfondo.Quindi,come già detto,il Cinema è un modo per Tornatore di rappresentare un tempo magico,un tempo che fu,proprio come Leone racconta New York attraverso il gangsterismo,un tempo che proprio grazie al Cinema rimarrà immortalato per sempre.
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Ho trovato questo film squisitamente nostalgico e malinconico.
Un film amaro, se vogliamo.
ma, sarà....sono proprio i film che piacciono a me.
Anche perchè se c'è uno strettamente lgato al vecchio cinema, inteso proprio come edificio....beh....quello sono io. L'avvento delle multisale, è inutile rimarcarlo, ha determinato in me una sorta di disamoramento verso io cinema. Intendiamoci: al cinema ci vado sempre e amo l'arte cinematografica. Ma con le mutlisale il cinema ha perso gran partte del suo valore, della sua magica atmosfera.
Quello di tornatore vuole essere seenzialmente questo: un tributo al cinema, all'edificio, al tempio, il luogo sacro. quello che ha fatto nascere in lui la viscerale passione per l'arte della telecamera della macchina da presa.
Il cinema di una volta, quello di un paesino siciliano scosso proiprio da quello che all'epoca suonava come un'innovazione tecnologica, che ricollegava alla realtà, alla grande realtà americana. Perchè era bello essere separati dal resto del mondo, vivere nel guscio e non tirare mai fuori la testa. Ma era anche dura. E allora...meno male che c'era quella palazzina. bassa, due piani, un salone interno, una cinquantina di sedieacce di legno, uno schermone di tela, un foro sul muro da cui uscivail magico fascio di luce. Per un'ora e mezza era come viaggiare oltre oceano. E poi li sono maturati certi amori, certe storie passionali. Li ci sono cresiuti quelli che erano bimbi una volta. Ed era così anche per Salvatore, il bambino che aveva fatto amicizia con Alfredo, l'anziano signore, il burbero addetto al proiettore, rimasto poii cieco dopo l'ennesimo incendio sviluppatosi per via dell'arretratezza delle tcnologie cinematografiche dell'epoca.
personalmente parlando ho trovato un po' troppo lente e con seqenze quasi fumettistiche l'ultima parte. troppo mielosa e sdolcinata.
La prima artisticamente ed emotivamente feantastica, invece.
In ogni caso l'idea è stupenda, una vera e propria dichiarazione d'amore verso il Cinema. Cinema inteso in tutte le sue forme.
Bravo, Tornatore.
Stupenda la colonna sonora di un Ennio Morricone che ha superato se stesso.

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L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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