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Scoop di Woody Allen |
liliangish
 Reg.: 23 Giu 2002 Messaggi: 10879 Da: Matera (MT)
| Inviato: 12-10-2006 19:06 |
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Sandro, ho letto la tua analisie mi sono in effetti stupita di come si possano percepire diversamente alcune scelte della messa in scena.
Lo sguardo della mdp sul padre l'avevo anch'io notato e avevo fatto la stessa riflessione riguardo alla sua possibile colpevolezza; e tuttavia l'ho liquidata subito per quella che era, cioè una scelta precisa del regista per muovere un po' le acque e insinuare il dubbio nello spettatore. mi è sembrato un espediente piuttosto classico e non certo una scelta geniale o eccezionale, tanto che ho archiviato il padre nell'elenco dei sospetti senza troppa convinzione.
diverso è il discorso invece per la sequenza del "bicchiere di latte"... lì ho avuto proprio l'errata percezione che i tempi delle due azioni coincidessero e il trucco del regista, lungi dal trarmi in inganno, mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca per la conclusione che al mio superficiale sguardo era sembrata affrettata, un imbroglio piuttosto che un ingegnoso inganno.
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...e trentadue piccole bianche cose come d'avorio che si sparpagliarono qua e là per il pavimento.
[ Questo messaggio è stato modificato da: liliangish il 12-10-2006 alle 19:09 ] |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 12-10-2006 19:33 |
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aldilà delle varie interpretazioni, è curioso che io non mi aspettavo granché (anzi, lo dissi su msn a ahsaas pochi minuti prima di andare al cinema, temevo una delusione), mentre chi sperava nel capolavoro è rimasto deluso...
per la scena alternata scarlett-Jackman, sul momento l'impressione è proprio quella di coincidenza dei tempi d'azione (del resto il montaggio alternato serve, sin da Griffith, proprio a questo scopo); io poi ho riletto la scelta tecnica in relazione a tutto il film. resta ovviamente una mia interpretazione; naturalmente nessuno - io per ultimo - mi dà la certezza che l'intenzione di Allen fosse effettivamente quella. alla mia idea ha contribuito anche il fatto che Allen, nel suo stile "semplice", immediato, le famose "regole" di sintassi le ha spesso trasgredite.
potrebbe essere una nuova concezione del montaggio alternato, o potrebbe essere un trucchetto fin troppo facile. ce lo potrà dire con certezza solo il tempo, o un rabbino.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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Ayrtonit ex "ayrtonit"
 Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 13-10-2006 10:19 |
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quote: In data 2006-10-12 19:33, sandrix81 scrive:
aldilà delle varie interpretazioni, è curioso che io non mi aspettavo granché (anzi, lo dissi su msn a ahsaas pochi minuti prima di andare al cinema, temevo una delusione), mentre chi sperava nel capolavoro è rimasto deluso...
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più che curioso mi sembra normale. io sono andata al cinema aspettandomi di vedere il solito woody (attore) e non ne sono rimasta delusa.
l ho preferito a match point, anche se là il soggetto era molto più interessante, se non altro per la presenza in scena di woody.
quando guardo un film di allen, mi aspetto di farmi (anche)qualche riasata, cosa che con scoop è avvenuta solo grazie al personaggio di sidney. ho trovato la johansson fuori ruolo, come al solito; ripeto che lei può dare il melgio in ruoli riflessivi e naif come in lost in translation e la ragazza con l orecchino di perla.
ho apprezzato molto le citazioni e i rimandi a hitchcock, soprattutto quando sandra e sidney seguono peter dopo cena, con un sottofondo musicale hitchcockiano,e la trovata della chiave che ricorda delitto perfetto (uno di miei hitch preferiti).
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
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Skualo
 Reg.: 01 Mag 2005 Messaggi: 758 Da: Venezia (VE)
| Inviato: 14-10-2006 22:16 |
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quote: In data 2006-10-09 01:17, sandrix81 scrive:
Nella sequenza della prima visita di Sondra e Sid alla tenuta dei Lyman, c'è una scelta di regia che da sola vale tutta la suspense del film. Si tratta di un dettaglio piccolissimo eppure fondamentale, una semplice e breve dilatazione temporale di un'inquadratura che restando per un secondo "di troppo" su un personaggio ci fornisce la (seconda) soluzione (errata) del caso. Quando Peter presenta i suoi nuovi amici al padre, per poi proseguire nella visita alla vasta proprietà della famiglia, la macchina da presa resta fissa su Lord Lyman per un secondo, mentre il terzetto di protagonisti esce di campo dal bordo sinistro, e ce lo mostra in un'espressione di sprezzante sospetto. Scatta la suspense. Vorremmo entrare nel film e urlare ai nostri che il colpevole altri non è che il padre di Peter (si giustificherebbe anche il dettaglio del gemello perso), e per tutte le sequenze successive ci chiediamo quando il ricco Lord tornerà in scena per farsi scoprire. Ma, naturalmente, Lord Lyman non ricomparirà più per tutto il film; ci troveremo così di fronte la soluzione quando ancora stiamo aspettando (quello che crediamo essere) il colpevole.
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Bella analisi Sandrix, soprattutto la tua spiegazione del connubio/dicotomia cinema-teatro che caratterizza l'opera di Allen in generale. Avrai notato anche la chiusura circolare che lega indissolubilmente il personaggio di Allen (personaggio e regista) al mondo teatrale: il mago è presentato (compare per la prima volta) appunto in un teatro , la sua dipartita (l'incidente) avviene nel fuoricampo cinematografico (cio' che sta al di là del quadro, ma metaforicamente si potrebbe intendere ciò che sta al di là del cinema, pur essendone indissolubilemte legato:il teatro ancora), e l'epilogo si svolge sempre in un' ambientazione (la nave) che come si è detto rimanda prepotentemente al mondo teatrale. Un personaggio-regista che dal teatro nasce e trae la sua linfa, ma che si esprime prevalentemente attraverso il mezzo cinematografico.
Una cosa sola: o io o te abbiamo preso una cantonata riguardo la scena della presentazione di Sondra e Waterman al padre di Peter. La mdp, dopo l'uscita di campo dei tre si sofferma sul padre, ma a me la sua espressione è sembrata più che altro un cenno di stupore e di disappunto per la "goffaggine" e stramberia dei due ospiti del figlio. E' venuta a mancare da parte mia cosi' la suspense relativa al padre come presunto colpevole. E' molto strano che mi sia sfuggito questo particolare, perchè avrei perso 1/4 della bellezza del film e difficilmente me lo perdonerei. Tuttavia a me sembrava cosi'.
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[ Questo messaggio è stato modificato da: Skualo il 14-10-2006 alle 22:22 ] |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 14-10-2006 23:31 |
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come ho già detto, "a conti fatti (ossia a fine film) non ne ero più certo al 100% neanch'io.
però mi piace crederci."
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 14-10-2006 23:39 |
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quote: In data 2006-10-14 22:16, Skualo scrive:
Avrai notato anche la chiusura circolare che lega indissolubilmente il personaggio di Allen (personaggio e regista) al mondo teatrale: il mago è presentato (compare per la prima volta) appunto in un teatro , la sua dipartita (l'incidente) avviene nel fuoricampo cinematografico (cio' che sta al di là del quadro, ma metaforicamente si potrebbe intendere ciò che sta al di là del cinema, pur essendone indissolubilemte legato:il teatro ancora), e l'epilogo si svolge sempre in un' ambientazione (la nave) che come si è detto rimanda prepotentemente al mondo teatrale. Un personaggio-regista che dal teatro nasce e trae la sua linfa, ma che si esprime prevalentemente attraverso il mezzo cinematografico.
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infatti, ho fatto solo un accenno, ma ci sarebbe da soffermarsi un bel po' sul modo in cui allen utilizza i bordi del quadro e il fuoricampo.
ne parlai brevissimamente anche qui, nell'ultimo paragrafo.
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Skualo
 Reg.: 01 Mag 2005 Messaggi: 758 Da: Venezia (VE)
| Inviato: 15-10-2006 11:07 |
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Eh su Allen ce ne sarebbe da approfondire; mea culpa il non aver visionato tutte le sue opere precedenti, ma presto rimedierò procurandomele. In questo periodo al cinema c'e' moltissima carne al fuoco (filetto e controfiletto ), e tra Michael Mann, Shyamalan, De Palma, Allen, diventa difficile tra gli impegni fermarsi ad analizzarli come meriterebbero. Ora poi dovrebbe uscire anche "The Prestige" di Nolan, regista molto talentuoso che ho apprezzato molto, per cui mi aspetto un'altra chicca.
Speriamo sia sempre cosi', eh, non mi sto lamentando
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Superzebe
 Reg.: 25 Mag 2002 Messaggi: 3172 Da: Genova (GE)
| Inviato: 17-10-2006 13:33 |
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I film di Allen hanno ormai un metro di valutazione tutto loro. Non si valuta l'ultima produzione di Woody in base alle caratteristiche specifiche del singolo film. Non si discute sulla messa in scena o sulla trama, forse non si discute neanche sulla recitazione e sulle battute. Ormai Allen lo si giudica per "quanto è più triste e deprimente rispetto al vecchio (storicamente) Allen". Si fa una media (ponderata dal tempo passato) dei suoi capolavori riconosciuti e si normalizzano così le ultime produzioni.
Com'è questo Scoop? Possiamo dargli uno 0.6 in scala unitaria alleniana, consci del fatto che sembra quasi uno spin off comico del ben più pesante e spesso match point. C'è tutto quello che un allniano si aspetta in un suo film comico, compresa qualche geniuna risata. Può bastare?
_________________ Take off your shoes, hang up your wings
Stack up the chairs, roll up the rug
Savor the things that sobriety brings
Drain in the last from a jug... |
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Schizobis
 Reg.: 13 Apr 2006 Messaggi: 1658 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 17-10-2006 14:18 |
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quote: In data 2006-10-17 13:33, Superzebe scrive:
I film di Allen hanno ormai un metro di valutazione tutto loro. Non si valuta l'ultima produzione di Woody in base alle caratteristiche specifiche del singolo film. Non si discute sulla messa in scena o sulla trama, forse non si discute neanche sulla recitazione e sulle battute. Ormai Allen lo si giudica per "quanto è più triste e deprimente rispetto al vecchio (storicamente) Allen". Si fa una media (ponderata dal tempo passato) dei suoi capolavori riconosciuti e si normalizzano così le ultime produzioni.
Com'è questo Scoop? Possiamo dargli uno 0.6 in scala unitaria alleniana, consci del fatto che sembra quasi uno spin off comico del ben più pesante e spesso match point. C'è tutto quello che un allniano si aspetta in un suo film comico, compresa qualche geniuna risata. Può bastare?
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Sono molto in sintonia con il tuo pensiero.
La mia recensione la puoi trovare qua:
http://www.cinemaplus.it/leggi-recensione.asp?id=2022 |
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Ayrtonit ex "ayrtonit"
 Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 17-10-2006 14:32 |
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quote: In data 2006-10-17 13:33, Superzebe scrive:
C'è tutto quello che un alleniano si aspetta in un suo film comico, compresa qualche geniuna risata.
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è verissimo.
questa frase riassume il mio pensiero su scoop.
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
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Tenenbaum
 Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 17-10-2006 14:35 |
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mi permetto di aggiungere un pezzo dal link segnalato
quote: In data 2006-10-17 14:18, Schizobis scrive:
Sono molto in sintonia con il tuo pensiero.
La mia recensione la puoi trovare qua:
http://www.cinemaplus.it/leggi-recensione.asp?id=2022
Woody è un po' stanco e forse dovrebbe dilazionare le sue uscite e concentrarsi sulla qualità. Il ritmo di un film all'anno è davvero impressionante e la sua prolificità lo fa sembrare l'Alexandre Dumas del Cinema moderno. Stavolta la pallina sbatte sul nastro e si ferma al di là della rete. Si vince ma solo per fortuna, non certo per il nostro talento. E il bicchiere ci sembra mezzo vuoto, anche se senza veleno. Con tutto il dovuto rispetto da Woody ci saremmo aspettati di meglio.
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e poi questo
"Ho sempre voluto una carriera nella quale i miei film non fossero avvenimenti. Non vorrei mai assomigliare a Stanley Kubrick, che era un cineasta geniale ma faceva un film solo ogni sei o dieci anni. Ogni volta si trattava di un grande avvenimento. La pressione era enorme: ogni sua nuova opera doveva essere assolutamente un capolavoro. Per me una situazione del genere, che spinge all' estremo la logica del successo o del flop, sarebbe un incubo. Preferisco essere come il Beaujolais, c' è una produzione annuale e la gente può dire: "Quest' anno era buono" oppure: "Questa vendemmia è un po' deludente". Al che posso sempre rispondere: "Benissimo, magari vi piacerà di più la prossima annata".
(tratto da "Conversazione con Woody Allen" di Jean-Michel Frodon, Einaudi Tascabili-Stile Libero, 2001)
insomma
ad Allen piace girare in continuazione
il cinema è la sua vita
ma perchè ci deve essere sempre questa pretesa del capolavoro
del colpo di genio
ma si potrà anche vivere in santa pace ?
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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kagemusha
 Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 17-10-2006 14:47 |
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quote: In data 2006-10-17 13:33, Superzebe scrive:
I film di Allen hanno ormai un metro di valutazione tutto loro. Non si valuta l'ultima produzione di Woody in base alle caratteristiche specifiche del singolo film. Non si discute sulla messa in scena o sulla trama, forse non si discute neanche sulla recitazione e sulle battute. Ormai Allen lo si giudica per "quanto è più triste e deprimente rispetto al vecchio (storicamente) Allen". Si fa una media (ponderata dal tempo passato) dei suoi capolavori riconosciuti e si normalizzano così le ultime produzioni.
Com'è questo Scoop? Possiamo dargli uno 0.6 in scala unitaria alleniana, consci del fatto che sembra quasi uno spin off comico del ben più pesante e spesso match point. C'è tutto quello che un allniano si aspetta in un suo film comico, compresa qualche geniuna risata. Può bastare?
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tutti i registi hanno un metro di valutazione personalizzato
e ciò risulta evidente quando scadono nella maniera di se stessi |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 17-10-2006 14:49 |
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giusto, Allen non sarebbe Allen se diminuisse il ritmo delle produzioni.
Ma poi non è affatto stanco, Scoop nella scala unitaria alleniana proposta da zebe (ben rivisto!) merita almeno 0,9, e Match point giusto qualche millesimo di meno.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 17-10-2006 14:50 |
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quote: In data 2006-10-17 14:49, sandrix81 scrive:
giusto,
| mi riferivo a tenenbaum
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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Schizobis
 Reg.: 13 Apr 2006 Messaggi: 1658 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 17-10-2006 15:31 |
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quote: In data 2006-10-17 14:35, Tenenbaum scrive:
mi permetto di aggiungere un pezzo dal link segnalato
quote: In data 2006-10-17 14:18, Schizobis scrive:
Sono molto in sintonia con il tuo pensiero.
La mia recensione la puoi trovare qua:
http://www.cinemaplus.it/leggi-recensione.asp?id=2022
Woody è un po' stanco e forse dovrebbe dilazionare le sue uscite e concentrarsi sulla qualità. Il ritmo di un film all'anno è davvero impressionante e la sua prolificità lo fa sembrare l'Alexandre Dumas del Cinema moderno. Stavolta la pallina sbatte sul nastro e si ferma al di là della rete. Si vince ma solo per fortuna, non certo per il nostro talento. E il bicchiere ci sembra mezzo vuoto, anche se senza veleno. Con tutto il dovuto rispetto da Woody ci saremmo aspettati di meglio.
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e poi questo
"Ho sempre voluto una carriera nella quale i miei film non fossero avvenimenti. Non vorrei mai assomigliare a Stanley Kubrick, che era un cineasta geniale ma faceva un film solo ogni sei o dieci anni. Ogni volta si trattava di un grande avvenimento. La pressione era enorme: ogni sua nuova opera doveva essere assolutamente un capolavoro. Per me una situazione del genere, che spinge all' estremo la logica del successo o del flop, sarebbe un incubo. Preferisco essere come il Beaujolais, c' è una produzione annuale e la gente può dire: "Quest' anno era buono" oppure: "Questa vendemmia è un po' deludente". Al che posso sempre rispondere: "Benissimo, magari vi piacerà di più la prossima annata".
(tratto da "Conversazione con Woody Allen" di Jean-Michel Frodon, Einaudi Tascabili-Stile Libero, 2001)
insomma
ad Allen piace girare in continuazione
il cinema è la sua vita
ma perchè ci deve essere sempre questa pretesa del capolavoro
del colpo di genio
ma si potrà anche vivere in santa pace ?
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Ma non è questo, ragazzi...
Match Point è un grandissimo film.
Scoop un film godibile e anche divertente in alcuni tratti, ma non mi ha fatto sobbalzare dalla sedia, mi ha ricordato molto Anything Else per esempio...
Non si pretende il capolavoro da Allen, per carità.
Lui è liberissimo e felice di fare un film ogmi dieci mesi.
Noi saremmo più felici di vedere film come Match Point piuttosto che Scoop.
Tutto qui. |
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