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Capitolo 11: La Diegesi del racconto |
Tristam ex "mattia"
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 18-12-2003 12:00 |
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[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 21-08-2007 alle 01:18 ]
11. Diegesi del racconto.
“La parola diegesi è antica, greca, ripresa vediamo e sentiamo dentro un universo narrativo”.
Tutto ciò che fa parte del mondo è quindi definibile. Diegetici sono i dialoghi che scorrono sullo schermo e sono regolati da leggi diegetiche. Ma è bene subito fare una distinzione per identificare la parola diegesi con narrazione. Per fare questo basta semplicemente vedere un film Come spettatori coinvolti all’interno di una storia.
assistiamo a questa storia grazie alle scelte. un regista (come inquadra, cosa inquadra e per quanto inquadra), uno sceneggiatore, un fotografo ecc ecc. Tutto quello che ci viene presentato con all’interno un confine, che magari non vediamo, ma che sentiamo appena.
Questo confine segna il passaggio. ciò che sta dentro all’universo del racconto, ciò che ne sta fuori al film, ovvero dentro alla narrazione.
Questo confine, quindi, tra extradiegesi è facilmente distinguibile dalla differenza che corre tra tutte quelle parti.
lo svolgersi del film e le componenti proprie della verosimiglianza filmica.
Un esempio immediato e pratico è la colonna sonora. La maggior parte dei film, se tutti, sono composti da rumori di sottofondo, brusii di un locale, rumori di strada, dai dialoghi e dalla musica.
Se rumori e dialoghi solitamente fanno parte della fase di ripresa, la musica spesso musica proviene da nessuno elemento all’interno del film (uno stereo, un concerto, un juke box) ma è aggiunta dal regista con una “intrusione” dall’esterno. Questa intrusione narrativa, spesso necessaria, a volte superflua fa parte dell’universo narrativo dei personaggi e della storia raccontata del film ma si inserisce sottolineare, accompagnare, precedere, per aumentare la tensione e per diventare parte finale. l’insieme totale della narrazione non è certo suonata all’interno della scena ma è li comunque per fare da commento. “Svolge una funzione singolare: un ambiente sonoro realistico si sovrappone a quello della scena allo scopo di rafforzare l’impressione di realtà del realismo della situazione e viene rafforzato da una musica realistica”. irrealistico perché vivere la vita reale, e le nostre emozioni del momento, con una musica che ci accompagna ogni volta che crediamo. Sarebbe stupendo, ma succede solo nella finzione.
Adesso saprei dire con certezza se esiste anche un extradiegetico sul lato, ma mi saltano subito alla mente esempi concreti ed esempi generali.
l’idea di uno sguardo in macchina, in un film perfettamente giocato sulla finzione, apre e sfonda lo spazio in campo. è propriamente parte del racconto perché si rivolge al mondo reale ed esterno dello spettatore. Lo sguardo fuoricampo ci chiama un mondo che credevamo di guardare soltanto. Di certo immaginavamo di essere guardati e di essere chiamati in causa e allo stesso tempo ci dice che si trasforma in un attore che guarda direttamente l’obiettivo di una macchina da presa:improvvisamente si fa concreta. Il mondo crolla, crolla la realtà.
Lo stesso vale per quelle parti di film dove un personaggio si ferma dietro di lui. tutto continua a scorrere tranquillamente nel mondo.
Godard e Buster Keaton hanno poi introdotto delle componenti. Il primo ha spesso mostrato, con noncuranza, il riflesso e l’ombra (nonché sguardi e dialoghi ) e soprattutto ha anche mostrato all’interno di questo l’assegno con cui il produttore finanziava.
Keaton invece fa parte di un altro mondo, quello muto dei primati”, ma nel suo secondo della durata di 24 minuti fa una cosa assolutamente più comprensibile ai tempi che ora.
Nell’inquadratura 1 vediamo una donna dentro una vasca. La vasca da bagno è nella sua totalità ed occupa la parte inferiore mentre la donna si trova al centro evidentemente nuda. La saponetta scivola sul tappetino davanti alla vasca. si ferma, guarda perplessa (sguardo in macchina) e improvvisamente una mano, credibilmente di questo film ma anche marito (ma solo nella fiction), entra in campo coprendo interamente il tempo della donna di saponetta non vista. la mano si toglie la donna guarda un’ultima volta in macchina come per ringraziare e dice: “vi abbiamo fregato!”.
Ora secondo queste parti irrealistiche e utilizzando un porto che viene dall’esterno e non fa un racconto, posso benissimo essere definite extradiegetiche.
[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 12-02-2008 alle 14:00 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 06-03-2008 alle 14:41 ] |
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13Abyss
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 20 Lug 2003 Messaggi: 7565 Da: Magliano in T. (GR)
| Inviato: 21-12-2003 19:13 |
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Mi sorge un dubbio?
La musica in presa diretta delle orchestre utilizzate da Hitchcock direttamente fuori campo nei suoi primi film come va considerata?
Diegetica o extra-diegetica?
_________________ Rubare in Sardegna è il Male. |
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Tristam ex "mattia"
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 21-12-2003 19:17 |
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Bravo Abyss. Non l'ho specificata appositamente, speravo qualcuno lo facesse.
Invece di risponderti pero' lascio a te l'incombenza di scoprirlo.
Proponi una tesi... |
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13Abyss
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 20 Lug 2003 Messaggi: 7565 Da: Magliano in T. (GR)
| Inviato: 21-12-2003 19:27 |
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La mia tesi è semplice e te la dico subito.
La causa dell'orchestra "live" è da ricercarsi negli inevitabili limiti del sonoro di allora, obbligato ad essere in presa diretta.
Quindi, dato che con il tempo le orchestre spariranno dalla scena per lasciare il posto alle colonne sonore (anche per Hitchcock è stato così), si capisce che gli intenti erano quelli di "supporto".
Tale musica assume quindi un ruolo extra-diegetico: infatti non si vedono mai orchestre che suonano "dentro al campo" delle inquadrature.
Sono sicuro di non sbagliare...
_________________ Rubare in Sardegna è il Male. |
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Tristam ex "mattia"
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 21-12-2003 20:31 |
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seanma
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 21-12-2003 21:09 |
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quote: In data 2003-12-21 19:27, 13Abyss scrive:
La mia tesi è semplice e te la dico subito.
La causa dell'orchestra "live" è da ricercarsi negli inevitabili limiti del sonoro di allora, obbligato ad essere in presa diretta.
Quindi, dato che con il tempo le orchestre spariranno dalla scena per lasciare il posto alle colonne sonore (anche per Hitchcock è stato così), si capisce che gli intenti erano quelli di "supporto".
Tale musica assume quindi un ruolo extra-diegetico: infatti non si vedono mai orchestre che suonano "dentro al campo" delle inquadrature.
Sono sicuro di non sbagliare...
| semplice ma geniale....
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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Superzebe
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 25 Mag 2002 Messaggi: 3172 Da: Genova (GE)
| Inviato: 22-12-2003 00:03 |
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Nell'"Uomo che sapeva troppo" (almeno la vers. del '56) tutta la prima sequenza, mentre ancora scorrono i titoli di testa, può essere considerata extra-diegetica?
L'inquadratura (una sola per tutta la sequenza) mostra un'orchestra che suona la musica dei titoli di coda.
L'orchestra avrà poi un ruolo importante nella vicenda drammatica del film, ma il suo uso nella prima sequenza non ha alcuna funzione narrativa e risulta un elemento estraneo alla dimensione diegetica anche grazie al notevole contrasto con la sequenza N2, che ci mostra l'interno di una corriera del Marocco.
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13Abyss
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 20 Lug 2003 Messaggi: 7565 Da: Magliano in T. (GR)
| Inviato: 22-12-2003 01:23 |
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Basta con i complimenti che tendo a gasarmi...
Per quanto riguarda "L'Uomo che Sapeva Troppo" la situazione è molto particolare.
Difficile dire se la scena iniziale sia extra-diegetica o no...
Basti pensare che entrambe le versioni portano alla luce il rilevante ruolo che svolge il sonoro( l'orchestra dell'Albert Hall, Whatever will be cantata dalla madre e fischiettata dal figlio, il tentativo di coprire lo sparo con i suoni dei timpani,etc..), ma mentre quella del '34 lo utilizza in presa diretta, lo stesso non vale per quella del '56.
Forse la soluzione è da ricercarsi in un'autocitazione dello stesso Hitchcock, come a dire "guardate come me la cavavo prima senza tutti i mezzi tecnici di oggi".
In quest'ottica la sequenza iniziale è da considerarsi extra-diegetica, ma non ci metterei la mano sul fuoco: il Maestro dice tutto con il contrario di tutto....
_________________ Rubare in Sardegna è il Male. |
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pkdick
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 11 Set 2002 Messaggi: 20557 Da: Mercogliano (AV)
| Inviato: 22-12-2003 19:01 |
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per quanto riguarda il discorso delle immagini extradiegetiche, credo che un esempio lampante e noto a tutti possa essere il rettangolo che Uma Thurman traccia in aria in Pulp Fiction per dire a Travolta di non essere troppo... "square", ed i cui contorni appaiono magicamente sullo schermo.
Ok, ho fatto in pochi minuti due iinterventi sullo stesso film... si capisce che l'ho rivisto di recente?
_________________ Quattro galìne dodicimila |
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seanma
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 14-01-2004 15:57 |
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Altro dubbio..e le voiceover come si collocano in questa distinzione?A regola d'arte dovrebbero esser considerate extradiegetiche,però a differenza della musica,sono parte integrante dello svolgersi della vicenda...
O forse bisogna fare i dovuti distinguo....
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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GionUein
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 20 Mag 2003 Messaggi: 4779 Da: taranto (TA)
| Inviato: 15-01-2004 13:21 |
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A proposito di diegesi ed extra-diegesi.
Mi viene in mente un autore che dal repentino passaggio da uno "stato "all'altro ha tratto moltissime delle sue "trovate".
Mi riferisco a Mel Brooks.
ALTA TENSIONE ( High Anxiety, 1978 ), lo ricordate ?
Spero di si, praticamente uno spasso dall’inizio alla fine.
Il Dott. Richard Harpo Thorndyke ( Mel Brooks ) è il nuovo direttore di un famoso istituto psichiatrico per pazienti facoltosi.
All’aeroporto c’è l’autista dell’istituto che lo aspetta.
Lo fa accomodare in auto e subito dopo partono alla volta dell’istituto.
L’autista inzia a fare domande sempre più insistenti al Dr. Thorndike e il commento sonoro di sottofondo ( extradiegetico ) inzia a fare sempre più incalzante.
Fino alla domanda decisiva :
Voi sapete che fine ha fatto il vecchio direttore ?
A quanto pare la domanda ha lasciato il segno.
Occhi sgranati del Dott. Thorndike, tensione palpabile sottolineata dal commento sonoro divenuto ormai quasi opprimente.
Imbarazzo, Mel Brooks si guarda intorno nervosamente.
Musica sempre più “alta”.
Fino a quando un Mel Brooks terrorizzato non guarda ( fuoricampo ) dal finestrino dell’auto.
Dalla corsia opposta proviene un furgoncino al cui interno un’orchestra al completo è intenta a suonare la “partitura” che fino a quel momento credevamo fosse la “colonna sonora”.
E il Dott. Thorndike può finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Geniale !
Il comento sonoro ( fino a quel momento extra- diegetico ) si trasforma (grazie ad un gioco di fuoricampo) in elemento Diegetico.
Mel Brooks gioca con le stesse carte di Hitchcock ( in questa che è una parodia dei suoi film più famosi ).Ci fa credere quello che vuole ( grazie a quello che non si vede ) salvo poi rimangiarsi tutti. Il suo spiazzarci è finalizzato ad una risata ( anziché ad un brivido dietro la schiena ).
E non è il solo esempio.
E’ una tecnica che utilizza spesso: svelare la messa in scena ( il segno ) allo scopo di farci ridere ( il senso ).
Nello stesso ALTA TENSIONE ad esempio c’è un’altra sequenza rappresentativa.
Campo lungo su una vetrata dietro la quale i commensali sono intenti a pranzare tutti sistemati dietro una lunga tavolata.
La mdp si avvicina lentamente.
La vetrata è sempre più vicina.
Troppo vicina.
La mdp la urta, e tutti i commensali si voltano a fissarala.
A questo punto la Mdp “retrocede” lentamente , imbarazzata.
Anche in questo caso Mel Brooks si diverte a giocare con le nostre convinzioni, sbertucciando la cineortografia : eravamo certi che la mdp “attraversasse” la vetrata come uno spirito intangibile.
Invece no.
E giusto per fare un altro esempio, come non ricordare BALLE SPAZIALI, con i due protagonisti che durante il combattimento con le spade laser tranciano la mano al cameraman .
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alabamaman
![](/forum/images/star_03a.gif)
![](/forum/images/avatar/protagonista.gif) Reg.: 13 Ott 2004 Messaggi: 74 Da: rethetrh (es)
| Inviato: 30-10-2004 00:24 |
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io ho un dubbio...ho capito la differenza tra diegetica e extradiegetica, ma non mi è chiaro quando si dice di rafforzare il realismo di una scena con un elemento chiaramente non reale. Mi sembrerebbe come se durante la visione uno mi picchiettasse sulla spalla dicendomi :"Oh, guarda che è un film eh", ottenendo quindi un effetto opposto. |
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Ayrtonit ex "ayrtonit"
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 20-12-2004 00:51 |
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quote: In data 2004-01-14 15:57, seanma scrive:
Altro dubbio..e le voiceover come si collocano in questa distinzione?A regola d'arte dovrebbero esser considerate extradiegetiche,però a differenza della musica,sono parte integrante dello svolgersi della vicenda...
O forse bisogna fare i dovuti distinguo....
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anche a me è venuto lo stesso dubbio.
per esempio, il commento di un narratore si trova in molti film. allora possiamo avere il caso in cui il narratore racconti eventi essenziali all intreccio filmico, per esempio di fatti antecedenti alle scene incluse nel film eppure non solo pertinenti ma anche indispensabili per comprendere lo svolgersi della vicenda. possiamo anche avere una scena che si chiude ed una successiva che magari si apre con un campo lunghissimo (solo a titolo di esempio eh) in cui il narratore ci informa che son passati divesi anni, o magari solo mesi e nel frattempo è accaduto questo e quest altro. in questo caso la voce del narratore è un elemento diegetico. un caso un pò più particolare è quello di un narratore, che sia più che altro "voce" che, mentre una scena o un inquadratura si svolge, informa lo spettatore di stati d animo ed emozioni che il protagonista sta provando. da una parte mi verrebbe da dire che si tratta sempre di elemento diegetico, dall altra, possiamo benissimo immaginare lo svolgersi della scena col protagonista silenzioso, senza nulla togliere alla pregnanza narrativa del film. ed è come se la voce fuori campo parlasse allo spettatore ...anzi a volte si sente un commento del tipo :"provate ad immaginarvi lo stato d animo del nostro eroe etc etc.."
questo rivolgersi direttamente al pubblico non si può considerare extradiegetico?
spostandomi invece sul piano di elementi extradiegetici visivi, ho quest altro esempio.
in kill bill vol.I , durante la scena del massacro alla casa delle foglie blu, la sposa, con un preciso colpo di spada, mozza di netto il braccio di sofie fatale.
il sangue esplode e zampilla a mò di fontana dal moncherino della vittima e si sparge, coreograficamente, un pò ovunque, tanto da colpire in pieno con evidenti schizzi la mdp. questo si può considerare un elemento extradiegetico? visto che questi elementi conferiscono irrealtà al contesto filmico,io lo trovo, da parte di tarantino, molto pertinente allo stile esageratamente trash e fumettistico della scena.. come dire: beh guardate che qua stiamo scherzando, questa scena è platealmente artificiale.
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
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MaratSafin
![](/forum/images/star_05a.gif) Reg.: 17 Ott 2004 Messaggi: 831 Da: trafalmadore (CO)
| Inviato: 19-01-2005 20:19 |
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quote: In data 2004-01-14 15:57, seanma scrive:
Altro dubbio..e le voiceover come si collocano in questa distinzione?A regola d'arte dovrebbero esser considerate extradiegetiche,però a differenza della musica,sono parte integrante dello svolgersi della vicenda...
O forse bisogna fare i dovuti distinguo....
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Genette distingue fra:
Narratore intradiegetico.
è un personaggio narratore e può essere Intradiegetico puro, se non appare nella storia che racconta ma è comunque mostrato nell'atto di narrare, oppure Omodiegetico, come per esempio i narratori di Citizen kane che compaiono nei loro resoconti.
Narratore extradiegetico.
Voice over o narratore che non compare.
Sono poi possibili ulteriori distinzioni, esistono narratori invocanti che non hanno funzione legittimante, venendo spesso smentiti dalle immagini che commentano, come il narratore di L'anno scorso a Marienbad.
Fra i narratori intradiegetici esistono narratori cornice, che compaiono all'inizio del film e narratori incorniciati (che entrano dopo, come quella troia della nonnina di Titanic). Questo secondo Kozloff.
Queste nozioni inutili provengono da un manuale di cui ho rimosso il nome. Se c'è qualche pazzo interessato glielo posso procurare.
_________________
(..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar)
[ Questo messaggio è stato modificato da: MaratSafin il 21-01-2005 alle 21:15 ] |
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simboy
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 20 Set 2002 Messaggi: 1603 Da: grugliasco (TO)
| Inviato: 20-01-2005 21:09 |
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quote: In data 2003-12-21 21:09, seanma scrive:
quote: In data 2003-12-21 19:27, 13Abyss scrive:
La mia tesi è semplice e te la dico subito.
La causa dell'orchestra "live" è da ricercarsi negli inevitabili limiti del sonoro di allora, obbligato ad essere in presa diretta.
Quindi, dato che con il tempo le orchestre spariranno dalla scena per lasciare il posto alle colonne sonore (anche per Hitchcock è stato così), si capisce che gli intenti erano quelli di "supporto".
Tale musica assume quindi un ruolo extra-diegetico: infatti non si vedono mai orchestre che suonano "dentro al campo" delle inquadrature.
Sono sicuro di non sbagliare...
| semplice ma geniale....
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Scusate , ma non ho capito. Volete dire che nei primi film di Hitchcock (Dio che nome assurdo da scrivere) venivano usate e riprese orchestre fuoricampo per obbiettivi limiti tecnologici del montaggio audio ?
_________________ Qualunque impressione faccia su di noi , egli è un servo della legge , quindi appartiene alla legge e sfugge al giudizio umano. |
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