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fellini |
TesPatton
 Reg.: 09 Giu 2004 Messaggi: 7745 Da: Pn (PN)
| Inviato: 16-12-2005 21:06 |
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Mmmmmh, se dico che Fellini non mi piace per niente, rischio la lapidazione? |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 16-12-2005 21:11 |
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sì, ma ne sarà valsa la pena.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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TesPatton
 Reg.: 09 Giu 2004 Messaggi: 7745 Da: Pn (PN)
| Inviato: 16-12-2005 21:23 |
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Ok, Fellini non mi piace! |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 16-12-2005 21:27 |
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abbrava!
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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TesPatton
 Reg.: 09 Giu 2004 Messaggi: 7745 Da: Pn (PN)
| Inviato: 16-12-2005 21:28 |
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Grassie, anzi sai cosa faccio? Dico che i film di Fellini faccio fatica a digerirli, ecco. |
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parret
 Reg.: 14 Set 2004 Messaggi: 446 Da: milano (MI)
| Inviato: 17-12-2005 08:09 |
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quote: In data 2005-12-16 15:11, Schizo scrive:
la pistola gli viene passata sottobanco, dov’è la gioia, parrett, dov’è la gioia?
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Non so, dovrei rivederlo. Più che di gioia o di amore per la vita, per l'alterità vista la centralità e la chiusura nei confronti dell'esterno dell'io creativo (solipsisticamente arroccato su se stesso nonostante il girotondo finale), parlerei di certo piacere, dinamismo, vitalità nella narrazione di uno spettacolo sempre estroso e incontenibile. Su tutto mi viene in mente il sipario che si alza nel finale con tutta quella fiumana di volti conosciuti a invadere lo schermo e lo spettatore e l'esplosione della musica di Rota. Ma anche la sequenza gustosissima dell'harem dall'entrata in scena dell'uomo di casa che avanza elargendo regali alla dominazione delle ribelli con tanto di frusta e cappello. Mi viene in mente Mastroianni imprigionato in un corteo di macchine in movimento che lo condurrà all'astronave e ancora lui inginocchiato e trascinato a forza dai giornalisti |
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kagemusha
 Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 17-12-2005 10:07 |
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quote: In data 2005-12-16 21:28, TesPatton scrive:
Grassie, anzi sai cosa faccio? Dico che i film di Fellini faccio fatica a digerirli, ecco.
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bè vabbè pure io non è che lo tengo fra i miei registi preferiti (detto fra noi spesso è un pò noioso) ciò non toglie che è uno dei più grandi registi della storia del cinema. |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 17-12-2005 10:45 |
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quote: In data 2005-12-17 10:07, kagemusha scrive:
bè vabbè pure io non è che lo tengo fra i miei registi preferiti (detto fra noi spesso è un pò noioso) ciò non toglie che è uno dei più grandi registi della storia del cinema.
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invece lo toglie eccome.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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kagemusha
 Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 17-12-2005 12:18 |
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solo per chi non ha resistenza.
hai mai visti un film di hu xao xien? |
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penny68
 Reg.: 14 Nov 2005 Messaggi: 3100 Da: palermo (PA)
| Inviato: 17-12-2005 12:26 |
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quote: In data 2005-12-17 10:45, sandrix81 scrive:
quote: In data 2005-12-17 10:07, kagemusha scrive:
bè vabbè pure io non è che lo tengo fra i miei registi preferiti (detto fra noi spesso è un pò noioso) ciò non toglie che è uno dei più grandi registi della storia del cinema.
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invece lo toglie eccome.
| Ed in effetti,Sandrix, qui ci sarebbe da aprire un topic apposito.Ci sono coloro che nella noia si nausano mentre altri ci si crogiuolano... |
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kagemusha
 Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 17-12-2005 12:34 |
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semplicemente la noia come le risate o il provar paura davanti ad un horror sono reazioni incontrollabili e diverse in ognuno di noi appartengono al soggetto e non all'oggetto (il film) ed è quindi inutile discuterne.
è inutile discutere se un film faccia ridere, faccia paura o annoi. |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 17-12-2005 12:49 |
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ragazzi, la noia è una cosa, la lentezza un'altra.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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TesPatton
 Reg.: 09 Giu 2004 Messaggi: 7745 Da: Pn (PN)
| Inviato: 17-12-2005 14:27 |
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quote: In data 2005-12-17 12:49, sandrix81 scrive:
ragazzi, la noia è una cosa, la lentezza un'altra.
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Vero. Infatti l'Adversaire è un film lento ma non noioso. |
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Schizo
 Reg.: 16 Ott 2001 Messaggi: 1264 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 17-12-2005 20:19 |
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Giulietta degli spiriti (l’inferno sono gli altri?)
Dopo il successo planetario di 8 e mezzo (successo che non ha le stesse proporzioni in Italia) Fellini si trova di nuovo a lottare coi demoni della pagina bianca. Comincia a litigare un po’ con tutti, e comincia soprattutto a incrinarsi il rapporto con Ennio Flaiano magnifico sceneggiatore (suoi sono i dialoghi tra Marcellino e la fidanzata nella Dolce Vita e tra Guido e la moglie in 8 e mezzo….vi invito a riprenderli perché sono sorprendentemente moderni).
Cosa vuole fare Fellini con questo nuovo film? Lui come al solito si schernisce e dice che è un film progettato sulla sua Giulietta.
E’ qui il primo stallo di Fellini, cercare di invadere un campo non suo. Cercare di parlare di una donna e analizzarla come in otto e mezzo è una impresa ardua. Il secondo stallo è quello di fare diventare preponderante la parte del sogno in un contensto che non lo permette.
Il delirio di gelosia (ma forse non è tanto un delirio) di Giulietta partorisce una serie di mostri e incubi. Compaiono personaggi cadaveri e anche l’ambientazione liberty e i colori (primo film a colori di Fellini) sembrano posizionare l’azione nel regno dell’oltretomba.
Alcune immagini virate seppia sembrano reliquie di un tempo che non c’è più. Giulietta sembra tentata dall’amore carnale (Sandra Milo in una casa che è tutto un programma) e sembrerebbe sul punto di cedere allo spasimante ma….ecco di nuovo il senso di colpa opprimente, il rimosso infantile con lei, santa sulla graticola….
Fellini è stato geniale nell’autoaccusarsi in otto e mezzo ma non può fare lo stesso con Giulietta che oppone fortissime resistenze reali e nella finzione scenica. Giulietta non scende a compromessi e non vuole mostrarsi completamente a nudo: non ha la capacità di accettare che parte delle sue inibizioni derivano da una madre molto esteta e molto opprimente, che preferisce le sorelle a lei…
Anche il tentativo di risoluzione finale col nonno e ballerina svolazzanti non è compiuto. Non può bastare solo questo a vincere i conflitti interiori di Giulietta e tornare sorridenti davanti al mare.
Non convince, Fellini. Il sodalizio con Flaiano si rompe (Bernardino Zapponi, grande sognatore lo sostituirà nei film successivi). Il film non ha successo. Solo nel 1987 Giulietta tornerà in un film di Fellini (Ginger e Fred). Il tentativo di fare un otto e mezzo al femminile è fallito. Giulietta non è cosi geniale da potere vincere la Volontà ma, purtroppo non è nemmeno l’asceta che si rifugia in alto (fai un cenno con la mano da lontano se ancora ti si muove il cuore, vecchio Simon)
E adesso, nel disordine e caos non può che comparire il diavolo…
L’inferno sono gli altri…
Tre passi nel delirio
To be continued…
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parret
 Reg.: 14 Set 2004 Messaggi: 446 Da: milano (MI)
| Inviato: 17-12-2005 22:42 |
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quote: In data 2005-12-15 19:45, parret scrive:
quote: In data 2005-12-15 14:01, AlZayd scrive:
quote: In data 2005-12-15 13:25, parret scrive:
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Mai ho vista rappresentata in maniera così viscerale e conturbante la pulsione erotica maschile nei confronti della donna. Mi riferisco anche ai disegni. Per fare un esempio Schizo e un mio amico considerano Casanova un film squisitamente cerebrale; io lo vedo come un viaggio nel sesso, un viaggio all'interno del corpo, fra tessuti, umori e micro-particelle organiche in perenne, sfiancante movimento; un viaggio nella donna, all'interno della donna la cui immagine così autenticamente intima, profonda e viscerale potrà anche repellere per l'estremità e la forza delle tinte. Perchè esludere la dimensione più direttamente sessuale dall'universo felliniano?
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Non rifiuto questa dimensione che fa realmente ed innegabilmente parte della poetica felliniana...
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E, aggiungo io a costo di cadere nel banale e nel già sentito, dimensione che ne costituisce il centro nevralgico e simbolico o comunque la scintilla salutifera di catarsi: lo stupore, l'emozione, il desiderio viscerale e triviale di fusione e al contempo lo sguardo satirico e penetrante di fronte all'altro da sè, così imponente e pregnante nella nostra esperienza individuale da rischiare anche di esserne travolti
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Per spiegarmi un po' meglio e più schematicamente direi che nell'altro da sè, nella realtà, nella bellezza, mistero, vigore espressivo del mondo che ci circonda che Fellini troverà la capacità di estraniarsi, la salvezza dai propri demoni interiori, e al posto di dirigere lesivamente la propria irrequietudine contro di sè (l'autodistruzione raggiungerà il culmine anche nella fisicità in Toby Dammit), imparerà (grosso modo a partire dagli anni '70) a convogliare questo surplus di energie verso l'esterno, sublimandolo in amore ed ironia, vissuti ed esperiti anche e soprattutto tramite le pulsioni primarie della propria corporeità. E consegnandoci mirabili, più ludici e vitali di quanto non siamo abituti a sentire, ritratti dell'Italia. Potrà repellere o intimorire l'immaginario di quei donnoni, io lo leggo invece alla Truffaut come "esaltazione" energica e incontenibile "della vita" da parte di un artista innamorato di una vita che ci possa travolgere in tutta la sua irrefrenabile e inesauribile dirompenza espressiva |
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