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I più sopravvalutati del cinema mondiale |
paolo14
 Reg.: 16 Giu 2004 Messaggi: 778 Da: Ferrara (FE)
| Inviato: 28-11-2004 18:46 |
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quote: In data 2004-11-28 15:43, Marienbad scrive:
quote: In data 2004-11-28 12:34, paolo14 scrive:
Non era assolutamente mia intenzione paragonarli artisticamente bensì accostarli in modo semplicemente "visivo" come facente parti - seppur in periodi differenti - dello stesso movimento cinematografico (la superiorità incalcolabile di Truffaut nei confronti di Bertolucci è sottintesa, e poi mi sono apparsi come due estremi efficaci della Nouvelle Vauge)
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"Facenti parte", non "facente parti".
Comunque no, assolutamente no.
Il cinema di Bertolucci è proprio tutt'altra cosa, sia per quanto riguarda le intenzioni, sia per tutto ciò che concerne la messa in scena.
Bertolucci e Truffaut, sono due esempi di cinema lontanissimi tra loro (tra l'altro, cosa c'entri Bertolucci con la Nouvelle Vague, io proprio non lo so).
quote: In data 2004-11-28 12:34, paolo14 scrive:
Andate a rileggervi con attenzione ciò che abbiamo scritto io e MaratSafin e scoprirete che stiamo dicendo la stessa, identica cosa.
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L'uno parlava della modernità del cinema, l'altro dell'avvento del cinema contemporaneo.
Giustamente l'uno ha citato Welles, l'altro Godard.
Non mi pare si parlasse della stessa cosa...
quote: In data 2004-11-28 12:34, paolo14 scrive:
Ah, e poi come vi permettete di tacciare di "cazzate" le opinioni altrui e di proporre il "bannaggio"?
Un po' di rispetto reciproco, prego.
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Il rispetto bisogna guadagnarselo, non è dovuto a prescindere.
Poi chiaramente, in questo caso, si scherzava.
Quindi altre cazzate...
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Sarò profondamente sintetico:
1° http://www.distopia.it/festival/articoli/festival.asp?pid=4
(E nota che io ho chiamato Truffaut e Bertolucci due efficaci estremi della Nouvelle Vauge - che poi la presenza di Bertolucci si noti in tale movimento solamente nelle sue prime opere è indubbio)
2° Ti informo che non si stava parlando nè di modernità del cinema nè dell'avvento del cinema contemporaneo, bensì del ruolo preponderante e basilare occupato da Orson Welles come vero primo rivoluzionario e come ponte fondamentale tra cinema classico e moderno (che mi sembra fortemente diverso da ciò che hai detto)
(Inoltre, vai a rileggere ove e in quale contesto è stato citato Godard e ove e in quale contesto è stato citato Welles, forse potrà apparirti molto più chiaro)
3° Il rispetto è dovuto a prescindere fra tutte le persone, altrimenti l'esistenza civile sarebbe un utopico traguardo (e forse lo è, visti gli accadimenti quotidiani nel mondo)
Io ti rispetto profondamente nonostante il tuo non rispetto, e non credo che l'opposizione di due idee possano scaturire nel non-rispetto, anche perchè si andrebbe a elidere il valore costruttivo e ideologico di una discussione di qualunque levatura e importanza.
Inoltre, e cercherò di dirtelo in tutta calma e tranquillità, dal momento che io ti rispetto il rispetto lo esigo, e non permetterti mai più di giudicare in modo così gratuito le mie idee "cazzate".
Il fatto che io possa essere poi giudicato come uno stronzo o un permaloso è diverso e lo accetto senza problemi. Ma il rispetto è alla base.
Ultima cosa: il primo link non è la fonte dalla quale ho tratto la mia ideologia, ma è semplicemente una dimostrazione che non sono l'unico a sostenere ciò detto in precedenza.
_________________
"Ma voi che siete uomini
sotto il vento e le vele
non regalate terre promesse
a chi non le mantiene"
[ Questo messaggio è stato modificato da: paolo14 il 28-11-2004 alle 18:58 ] |
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Ayrtonit ex "ayrtonit"
 Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 29-11-2004 12:49 |
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[quote]In data 2004-11-28 16:15, Daniel scrive:
quote: In data 2004-11-28 15:43, Marienbad scrive:
Il rispetto bisogna guadagnarselo, non è dovuto a prescindere.
Poi chiaramente, in questo caso, si scherzava.
Quindi altre cazzate...
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certo che se si parla di cazzate tu ne dici a valanga, in automatico.
il rispetto bisogna guadagnarselo, non è dovuto a prescindere, questa frase mi porta a pensare due cose.
o sei davvero una persona squallida, e diciamo che in questa sede vorrei escluderlo,proprio per rispetto, oppure confondi semplicememte la parola rispetto con la parola stima.
quella si te la puoi solo guadagnare. il rispetto delle persone cosi come delle loro opinioni, è dovuto a tutti. almeno in un mondo democratico, civile, e tollerante. poi se la tua mente è un gulag, quello è un altro discorso.
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
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Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 29-11-2004 14:37 |
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quote: In data 2004-11-28 18:46, paolo14 scrive:
Sarò profondamente sintetico:
1° http://www.distopia.it/festival/articoli/festival.asp?pid=4
(E nota che io ho chiamato Truffaut e Bertolucci due efficaci estremi della Nouvelle Vauge - che poi la presenza di Bertolucci si noti in tale movimento solamente nelle sue prime opere è indubbio)
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Ieri sera, dopo aver letto il tuo intervento e il pezzo dal quale è stato indotto, mi sono posta una domanda ben precisa:
se quell'articolo avesse asserito che il cinema di Bertolucci è in un certo senso l'evoluzione riuscita di quel cinema proposto durante la Nouvelle Vague, tu avresti preso la considerazione per buona?
Non si avanzano certe discussioni partendo da constatazioni di altri, nelle quali inoltre non sono coinvolte argomentazioni che avvalorino certune ipotesi.
Posto questo fatto, ci terrei ad osservare che comunque, nell'articolo da te linkato, non vi è assolutamente scritto che Truffaut e Bertolucci sono "due efficaci estremi della Nouvelle Vague", questa è più una tua interpretazione che nasce dal fatto che poco conosci il cinema, e molto ti rifai alle teorie "piazziste" che vanno diffondendosi su internet.
Se riflettessi solo un secondo, ti accorgeresti anche tu che l'affermazione che vai tanto difendendo non ha proprio motivo di esistere.
Nell'articolo in questione compare solo l'accenno di un ragionamento (non approfondito, perchè altrimenti metterebbe in luce tutta la sua modestia) che vuole suggerire, tenendosi ben alla larga da ogni riflessione critica, che il cinema di Bertolucci si rifà, per esposizione (e non uso a caso il termine esposizione), alla Nouvelle Vague.
Travisare in questo modo tale accenno, può significare solamente che tu, o non conosci la Nouvelle Vague, o non conosci il linguaggio del cinema.
Ma ritorniamo all'articolo: nell'accostare Bertolucci a Truffaut, esso propone unicamente questa frase: "Qualche traccia di Nouvelle Vague in Italia può essere trovata negli inizi di Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio e Pier Paolo Pasolini"; che designa in "Qualche traccia", la sua blanda significazione. Molto probabilmente si intende unicamente che agli esordi, questi autori, fecero comparire nei loro film, manifestazioni estetiche conformi al cinema nouvellevagueiano; che non vuol dire assolutamente che "Bertolucci e Truffaut sono due efficaci estremi della Nouvelle Vague", che resta una mera e incontrovertibile castroneria, ma semplicemente che questi autori, agli inizi, utilizzarono certi stilemi di quel periodo per "abbellire" il loro cinema.
Tutto quello che sto contestando è dettato dall'amore che provo nei confronti di Truffaut e di un movimento importante come la Nouvelle Vague sommato all'odio provato verso un cineasta emulatore come Bertolucci, che di fatto è un buon mestierante ed un esteta, ma non certo un autore, almeno secondo l'accezione alla quale mi rifaccio io (che poi è quella nata con la Nouvelle Vague).
quote: In data 2004-11-28 18:46, paolo14 scrive:
2° Ti informo che non si stava parlando nè di modernità del cinema nè dell'avvento del cinema contemporaneo, bensì del ruolo preponderante e basilare occupato da Orson Welles come vero primo rivoluzionario e come ponte fondamentale tra cinema classico e moderno
(che mi sembra fortemente diverso da ciò che hai detto)
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Infatti non lo è, intendevo proprio questo con modernità, che altro avrei dovuto intendere?
quote: In data 2004-11-28 18:46, paolo14 scrive:
3° Il rispetto è dovuto a prescindere fra tutte le persone, altrimenti l'esistenza civile sarebbe un utopico traguardo, bla bla bla....
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Se permetti (e dal momento che sei una persona rispettosa lo farai certamente) mi concedo la libertà di rispettare chi mi pare, quando mi pare e dove mi pare, secondo i pregiudizi, anche razzisti, che più mi aggradano.
Ridicolo sarebbere mettere in discussione anche questo... |
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paolo14
 Reg.: 16 Giu 2004 Messaggi: 778 Da: Ferrara (FE)
| Inviato: 29-11-2004 20:14 |
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Dunque, non era mia scopo nè volontà dare origine a una battaglia, nè tantomeno di tale caratura.
In quanto a Truffaut e a Bertolucci, dovrei ammettere (e lo farò) di essermi sbagliato.
Ma il fulcro, il cuore di tale alterato diverbio sta, anche e non solo, nell'essermi spiegato tragicamente e catastroficamente male. E pur nel fatto che voi mi abbiate giustificatamente frainteso.
Forse non è trasparso dalle mie opinioni e interventi, o forse l'avete emulato, eliso e tralasciato, o ancora mi sarei nuovamente io stesso spiegato apocalitticamente male, ma il mio amore nei confronti delle immense opere d'arte di Truffaut è stato dal sottoscritto espresso più volte e in ambiti e argomenti differenti. "Fahreneit 451" è un'opera che ho amato e che amo tutt'ora, che mi ha radicalmente modificato e tramutato l'esistenza da un punto artistico, ideologico e culturale (e dalla quale ho inteso, anche, l'immane potenza ed efficacia politico-sociale che può contenere un'opera d'arte filmica e dunque cinematografica), così come "L'ultimo metrò", "La signora della porta accanto" e "I 400 colpi"
Film dei quali, forse, stenderò alcune dettagliate e analzzanti recensioni di qui a breve.
Ma, detto questo, nutro anche una profonda e fiera stima nei confronti di colui che - a mio parere - rimane uno dei più grandi cineasti italiani mai esistiti: leggasi Bernardo Bertolucci, del quale ho visionato il celeberrimo e già citato "Ultimo tango a Parigi", l'eccellente ed etnico "Il tè nel deserto" e l'ultimo, "bertolucciano" "The dreamers" e verso il quale nutrivo, anche, una certa co-cittadinanza (per inciso, egli - sì come il padre e il fratello - era amico di mio nonno, recentamente e improvvisamente scomparso)
Non era mia intenzione, come già detto, accostarli artisticamente: qualunque cinefilo degno di intelletto capirebbe l'incalcolabile e immensa e inenarrabile superiorità artistica del primo rispetto al secondo.
E allora, vi chiederete - o ti chiederai - come mai li ho definiti "due efficaci estremi della Nouvelle Vauge" - spiegandomi fallacemente e dunque giustificando il vostro fraintendimento?
Tali li ho giudicati poichè Francois Truffaut ERA (ed è, poichè nelle sue opere egli vive) la Nouvelle Vauge, in tutte le caretteristiche, ne è stato uno degli iniziatori e dei cineasti più attivi e memorabili, l'ha rappresentata in molte - se non tutte - le sue caratteristiche rivoluzionarie, artistiche, ideologiche, poetiche e culturali.
Mentre l'altro, Bernardo Bertolucci, nelle sue prime opere ma anche in citazioni e contaminazioni di alcune ad esse successive, ne rappresenta l'opposto, l'estremo, ovverosia "l'italianizzazione" e l'ispirazione ad essa così come la minimizzazione e la conlusione anche in termini storico-cronologici. Il che può essere apprezzato, simato e gradito o meno a chi tali opere visiona.
Per tali motivi li avevo consegnato tale definizione, pur non volendo - naturalmente - includere Bertolucci nel movimento della Nouvelle Vauge, anche se ciò poteva fallacemente trapelare dalle mie opinioni.
Spero fortemente che tale spiegazione sia stata chiarificatrice di un diverbio alterato, battagliero e altisonante vittima, forse, soltanto di un mero fraintendimento e malaspiegazione da parte del sottoscritto.
_________________ L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass
http://arteonline.blog.excite.it/ |
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Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 30-11-2004 02:06 |
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Forse non sono stata rispettosa proprio per questo tuo esporre le idee un po' di merda...
Ma la forma è buona, oh si!
C'è da lavorare ancora sulle idee...
Ma quelle si cambiano più facilmente di quanto si creda.
Bertolucci è il prossimo.
Con rispetto.
Marienbad
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
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paolo14
 Reg.: 16 Giu 2004 Messaggi: 778 Da: Ferrara (FE)
| Inviato: 30-11-2004 13:35 |
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Non capisco se definisci "un po' di merda" le mie idee o il modo in cui esse sono espresse, o entrambe le cose.
In ogni caso, spero che adesso non mi abbiate frainteso.
Ora, non vorrei intavolare nessun altra battagliera e crociatesca discussione, ma ho sempre creduto che il rispetto sia a prescindere dalla propria ideologia e dallo scontro, più o meno ampio, di idee ed opinioni: poichè se ogni individuo avente idee opposte da un altro si permette di non rispettare l'individuo con il quale ha a che fare e discutere, allora l'inciviltà e la deficienza regnerebbero sovrane.
Con medesimo, civile rispetto.
_________________ L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass
http://arteonline.blog.excite.it/ |
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Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 30-11-2004 13:54 |
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quote: In data 2004-11-30 13:35, paolo14 scrive:
Non capisco se definisci "un po' di merda" le mie idee o il modo in cui esse sono espresse, o entrambe le cose.
In ogni caso, spero che adesso non mi abbiate frainteso.
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Mi riferivo unicamente a certe idee, o comunque ai processi che ti hanno condotto ad esse, talvolta assomigliano più a riflessi che a riflessioni costruite nel tempo.
Non che questo sia poi un male, credo si inizi sempre così, soprattutto per chi comincia da appassionato e da autodidatta; si tende ad avere questo andamento in continua retrocessione.
Come ogni metodo ha i suoi pro e i suoi contro, nel tuo caso ho evidenziato i contro.
Ho avuto (e in parte ho ancora), il medesimo problema, posso dirti che si risolve con il tempo.
quote: In data 2004-11-30 13:35, paolo14 scrive:
Ora, non vorrei intavolare nessun altra battagliera e crociatesca discussione, ma ho sempre creduto che il rispetto sia a prescindere dalla propria ideologia e dallo scontro, più o meno ampio, di idee ed opinioni: poichè se ogni individuo avente idee opposte da un altro si permette di non rispettare l'individuo con il quale ha a che fare e discutere, allora l'inciviltà e la deficienza regnerebbero sovrane.
Con medesimo, civile rispetto.
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Su questo purtroppo non saremo mai d'accordo.
Sono dell'idea che l'educazione o il rispetto a prescindere, siano sinonimo di ipocrisia, e mi irritano; indi per cui, ogni volta che avrai a che fare con la sottoscritta, cerca di tenerne conto a monte, così da non cascare nelle astrazioni sterili sull'etica di interazione.
Ciao
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
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DonVito ex "quentin83"
 Reg.: 14 Gen 2004 Messaggi: 11488 Da: torino (TO)
| Inviato: 30-11-2004 14:21 |
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quote: In data 2004-11-30 13:54, Marienbad scrive:
quote: In data 2004-11-30 13:35, paolo14 scrive:
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quote: In data 2004-11-30 13:35, paolo14 scrive:
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Su questo purtroppo non saremo mai d'accordo.
Sono dell'idea che l'educazione o il rispetto a prescindere, siano sinonimo di ipocrisia, e mi irritano; indi per cui, ogni volta che avrai a che fare con la sottoscritta, cerca di tenerne conto a monte, così da non cascare nelle astrazioni sterili sull'etica di interazione.
Ciao
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che stronza
_________________ Regista: "Digli che mi chieda qualsiasi altra cosa, ma questo é un favore che non posso fare"
Tom Hagen: "Lui non chiede un secondo favore se gli si rifiuta il primo, capisci?" |
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paolo14
 Reg.: 16 Giu 2004 Messaggi: 778 Da: Ferrara (FE)
| Inviato: 30-11-2004 16:58 |
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quote: In data 2004-11-30 13:54, Marienbad scrive:
quote: In data 2004-11-30 13:35, paolo14 scrive:
Non capisco se definisci "un po' di merda" le mie idee o il modo in cui esse sono espresse, o entrambe le cose.
In ogni caso, spero che adesso non mi abbiate frainteso.
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Mi riferivo unicamente a certe idee, o comunque ai processi che ti hanno condotto ad esse, talvolta assomigliano più a riflessi che a riflessioni costruite nel tempo.
Non che questo sia poi un male, credo si inizi sempre così, soprattutto per chi comincia da appassionato e da autodidatta; si tende ad avere questo andamento in continua retrocessione.
Come ogni metodo ha i suoi pro e i suoi contro, nel tuo caso ho evidenziato i contro.
Ho avuto (e in parte ho ancora), il medesimo problema, posso dirti che si risolve con il tempo.
quote: In data 2004-11-30 13:35, paolo14 scrive:
Ora, non vorrei intavolare nessun altra battagliera e crociatesca discussione, ma ho sempre creduto che il rispetto sia a prescindere dalla propria ideologia e dallo scontro, più o meno ampio, di idee ed opinioni: poichè se ogni individuo avente idee opposte da un altro si permette di non rispettare l'individuo con il quale ha a che fare e discutere, allora l'inciviltà e la deficienza regnerebbero sovrane.
Con medesimo, civile rispetto.
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Su questo purtroppo non saremo mai d'accordo.
Sono dell'idea che l'educazione o il rispetto a prescindere, siano sinonimo di ipocrisia, e mi irritano; indi per cui, ogni volta che avrai a che fare con la sottoscritta, cerca di tenerne conto a monte, così da non cascare nelle astrazioni sterili sull'etica di interazione.
Ciao
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Sarà fatto.
Da un punto di vista "sterilmente etico", però, continuerò a pensare che il rispetto a prescindere non simboleggi l'ipocrisia bensì la civiltà e l'uguaglianza e la nobiltà d'animo, che credo essere basilari se si vuole costruire una società civile.
Ma ciò lo già detto, e non intendevo ripetermi.
E con questo, naturalmente, non intendo giudicare il tuo animo ignobile o indegno, nè quello di nessun altro.
Ti ringrazio fortemente per la chiarificazione e l'analisi sul mio metodo di ragionamento (e di iniziazione) alla settima arte, fortemente appassionato e autodidatta.
Potrei essere d'accordo pienamente o non condiverlo in toto, ma devo ammettere che hai saputo analizzare alla perfezione i pro e i contro del mio modo di riflettere e/o ragionare.
Ti faccio tali complimenti non per ipocrisia nè melensaggine nè tantomeno a raggiungimento di un'ipotetico e fantomatico accordo perfetto, ma perchè ho sempre creduto e visualizzato l'introspezione psicologica come una cosa adatta e compatibile a ben poche persone.
_________________ L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass
http://arteonline.blog.excite.it/ |
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Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 30-11-2004 20:42 |
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quote: In data 2004-11-30 14:21, quentin83 scrive:
che stronza
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che novità |
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Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 30-11-2004 20:46 |
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quote: In data 2004-11-30 16:58, paolo14 scrive:
...E con questo, naturalmente, non intendo giudicare il tuo animo ignobile o indegno, nè quello di nessun altro.
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Ah ma lo è senza dubbio alcuno.
quote: In data 2004-11-30 16:58, paolo14 scrive:
Ti ringrazio fortemente per la chiarificazione e l'analisi sul mio metodo di ragionamento (e di iniziazione) alla settima arte, fortemente appassionato e autodidatta.
Potrei essere d'accordo pienamente o non condiverlo in toto, ma devo ammettere che hai saputo analizzare alla perfezione i pro e i contro del mio modo di riflettere e/o ragionare.
Ti faccio tali complimenti non per ipocrisia nè melensaggine nè tantomeno a raggiungimento di un'ipotetico e fantomatico accordo perfetto, ma perchè ho sempre creduto e visualizzato l'introspezione psicologica come una cosa adatta e compatibile a ben poche persone.
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Condivido questo pensiero, e per questo, ti ringrazio particolarmente.
Alla prossima Paolo
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
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siesta

 Reg.: 21 Ott 2003 Messaggi: 49 Da: asti (AT)
| Inviato: 05-12-2004 17:55 |
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Personalmente direi:
-Argento dopo Profondo Rosso si e' completamente perso fra il paranormale e non.
-Stefano Accorsi come attore e' pessimo,monocorde,piatto e scontato
Pero' Truffault non lo metterei nella lista dei sopravvalutati, perche' e' considerato il maestro del suo genere, del film noir. E in effetti...
_________________ By Siesta
"E ad un tratto capii che il pensare e' per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'aspirazione" A Clockwork Orange |
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MissLady

 Reg.: 05 Dic 2004 Messaggi: 144 Da: SALERNO (SA)
| Inviato: 05-12-2004 18:23 |
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Questo sondaggio perderà di qualsiasi valore se continuate a giudicare degli attori "sopravvalutati" soltanto in base alle vostre preferenze personali...ci vuole obiettività e rispetto in ogni caso!
Per esempio come si può criticare Brad Pitt...o Julia Roberts...ma i film li guardate o semplicemente li vedete???
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bellantoni
 Reg.: 21 Nov 2004 Messaggi: 249 Da: Roma (RM)
| Inviato: 05-12-2004 19:52 |
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Madonna mia...ma chi me l'ha fatto fare?
Guardate che io non ho detto Truffaut ma Truffault, un regista porno belga autore di filmacci tipo "Le quattrocento botte", "Cul et Jim" e "La mignotta della porta accanto" !!!
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Bell'Antonio di KinemaZOne (Napoli)
[ Questo messaggio è stato modificato da: bellantoni il 05-12-2004 alle 19:57 ] |
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Kermunos
 Reg.: 19 Nov 2004 Messaggi: 2306 Da: Gorizia (GO)
| Inviato: 05-12-2004 20:41 |
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quote: In data 2004-11-22 00:48, stilgar scrive:
Interessante...dici qualcosa di molto coraggioso ma credo che potrebbe venirne fuori una discussione costruttiva. Mi piacerebbe sapere come mai affermi che Truffaut sia un regista sopravvalutato.
A me personalmente vengono in mente due nomi: Spielberg e Argento. Il primo perchè si è perso per strada dopo due film veramente promettenti. Il secondo perchè è stato più bravo a saper "prendere spunto" da altri registi del suo periodo che oggi non sono considerati al suo livello.
| Quoto
_________________ "Fortunatamente io rispetto un regime di droghe piuttosto rigido, per mantenere la mente diciamo... flessibile"
"Questo non é il Vietnam. E' FilmUp, ci sono delle regole" |
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