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Autore Francis Ford Coppola
DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 10-02-2005 15:41  
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In data 2005-02-10 15:30, MaratSafin scrive:
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In data 2005-02-10 15:15, DottorDio scrive:
Ragionando sul fatto che Coppola sia definito un manierista non penso che ci sia niente di male (Raffaello è il tipico esponente del manierismo, eppure non rifiuterei mai la sua pittura perchè si rifaceva ad altri pittori), anche se non mi sembra che sia un manierista in Apocalypse Now: un film che per il quale non riesco a trovare molti termini di paragone (Full metal jacket, il cacciatore, Platoon e altri film di guerra non hanno grosse somiglianze con l'opera di Coppola).
Cmq mi sorge anche un dubbio: non è che qualcuno qui non ama Coppola perchè ha vinto, con i suoi film, diversi film? (spero di no, visto che penso di trovarmi tra persone piuttosto intelligenti e acculturate, anche se spesso ho trovato degli interventi tipo che qualsiasi film che abbia vinto l'oscar è una merda perchè l'oscar è una merda)




In effetti sul fatto che coppola abbia vinto diversi film non posso contraddirti.

Anzi, prendo spunto dal tuo errore, per spiegarti che il senso di manierista non va ricercato in Raffaello, tanto in chi lo seguì e che fece sì che il termine passasse al vocabolario con la gradazione negativa con cui lo usiamo adesso.

Allo stesso modo in cui non è ovviamente Apocalypse now ad essere manierista, oppure lo dovrebbe essere antelitteram, tanto ciò che lo seguì. Che viene a definirsi insieme al cinema di Coppola, più maniera che stile. Detto questo, Apocalypse now non l'ho mai trovato quel capolavoro che molti dicono. Per quanto gli sia valso la possibilità di vincere altri film e la colpa di fissare uno stile e terminare la propria ricerca a qualche piano sequenza di stampo documentarista, un po' di camera a braccio qua e là, qualche colorazione psichedelica, interni oscuri ed esterni più luminosi, e psicologizzazione della plasticità attraverso l'uso della luce sui personaggi e sui loro volti. Poco altro e soprattutto troppo poco.



Cmq Raffaello è consideraro un manierista a tutti gli effetti: riprende dal peruginia, da leonardo, da michelangelo...però rielabora il tutto, quindi, come giustamente hai detto anche te, non è una cosa negativa (però lui rientra nel movimento manierista).
E così fa Coppola, almen secondo me, e Apocalypse Now è l'apice della sua carriera artistica (poi può non piacere, anche se io impazzisco per quel film ).
Cmq, quando hai tempo, potresti dire in quali frangenti è maniersta e a chi si rifà, così da avere un bel quadro sul regista.

Illuminami d'immenso
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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 10-02-2005 16:29  
Quello che ti dicevo io e che non hai capito è che il senso deteriore di manierismo è dovuto al protrarsi di determinati stilemi che poi diventano maniera, cioè applicazione oltranzistica di uno stile che non evolve ma si incartapecorisce su certe scelte non frutto di una funzionalità tematica o storica, ma di semplificazione imitativa a livello di codici e di figuratività.

Se ci si fermasse a Raffaello, cioè, nessuno potrebbe usare Manierista come un termine spregiativo, cosa che invece e a tutti gli effetti avviene.

A tal proposito, ti cito un dizionario:
Manierismo: a. movimento pittorico nato in Italia nei primi del cinquecento, tendente all'imitazione accademica di Raffaello e Michelangelo. b. per estensione, ogni orientamento artistico basato sull'imitazione di modelli precedenti.

Da cui Opera di maniera: opera artistica che esprime più abilità accademica che genuina ispirazione.

Chiaro stavolta? Nello specifico di Coppola il suo manierismo lo trovo spiccatamente autoreferenziale in riferimento alla rottura effettuata sì verso la fine dei settanta dalla sua generazione, ma mai più evoluta se non nel caso di Oliver Stone, in grado lui sì di arricchire il proprio linguaggio a seconda del film affrontato, anche senza dover prendere Nbk, pensa solo ad Any given sunday e fai il confronto se non con quella schifezza di Dracula, con L'uomo della pioggia.
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alessio984

Reg.: 10 Mar 2004
Messaggi: 6302
Da: Napoli (NA)
Inviato: 10-02-2005 17:43  
quote:
In data 2005-02-10 16:29, MaratSafin scrive:
Nello specifico di Coppola il suo manierismo lo trovo spiccatamente autoreferenziale in riferimento alla rottura effettuata sì verso la fine dei settanta dalla sua generazione, ma mai più evoluta se non nel caso di Oliver Stone, in grado lui sì di arricchire il proprio linguaggio a seconda del film affrontato, anche senza dover prendere Nbk, pensa solo ad Any given sunday e fai il confronto se non con quella schifezza di Dracula, con L'uomo della pioggia.


Si su questo sono d'accordo. Ma allo stesso tempo trovo che il cinema di Stone sia un po' troppo legato alla sceneggiatura, se non addirittura al soggetto. I suoi infatti sono i cosidetti "film di denuncia". Film in cui lo spettatore si concentra sul tema trattato e sul "messaggio" che il film vuole dare.
Certo la struttura narrativa è inerente al racconto, ma io penso che Stone dovrebbe scegliere un film più "cinematografico" e meno "letterario".
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DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 10-02-2005 17:54  
quote:
In data 2005-02-10 16:29, MaratSafin scrive:
Quello che ti dicevo io e che non hai capito è che il senso deteriore di manierismo è dovuto al protrarsi di determinati stilemi che poi diventano maniera, cioè applicazione oltranzistica di uno stile che non evolve ma si incartapecorisce su certe scelte non frutto di una funzionalità tematica o storica, ma di semplificazione imitativa a livello di codici e di figuratività.

Se ci si fermasse a Raffaello, cioè, nessuno potrebbe usare Manierista come un termine spregiativo, cosa che invece e a tutti gli effetti avviene.

A tal proposito, ti cito un dizionario:
Manierismo: a. movimento pittorico nato in Italia nei primi del cinquecento, tendente all'imitazione accademica di Raffaello e Michelangelo. b. per estensione, ogni orientamento artistico basato sull'imitazione di modelli precedenti.

Da cui Opera di maniera: opera artistica che esprime più abilità accademica che genuina ispirazione.

Chiaro stavolta? Nello specifico di Coppola il suo manierismo lo trovo spiccatamente autoreferenziale in riferimento alla rottura effettuata sì verso la fine dei settanta dalla sua generazione, ma mai più evoluta se non nel caso di Oliver Stone, in grado lui sì di arricchire il proprio linguaggio a seconda del film affrontato, anche senza dover prendere Nbk, pensa solo ad Any given sunday e fai il confronto se non con quella schifezza di Dracula, con L'uomo della pioggia.



Tutto chiaro, ho capito, grazie.
Cmq Any given sunday mi è arrivato il dvd tre giorni fa e ho ancora da guardarlo e in caso il raffronto lo faccio con qualche altro film di Stone
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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 10-02-2005 18:01  
quote:
In data 2005-02-10 17:43, alessio984 scrive:
quote:
In data 2005-02-10 16:29, MaratSafin scrive:
Nello specifico di Coppola il suo manierismo lo trovo spiccatamente autoreferenziale in riferimento alla rottura effettuata sì verso la fine dei settanta dalla sua generazione, ma mai più evoluta se non nel caso di Oliver Stone, in grado lui sì di arricchire il proprio linguaggio a seconda del film affrontato, anche senza dover prendere Nbk, pensa solo ad Any given sunday e fai il confronto se non con quella schifezza di Dracula, con L'uomo della pioggia.


Si su questo sono d'accordo. Ma allo stesso tempo trovo che il cinema di Stone sia un po' troppo legato alla sceneggiatura, se non addirittura al soggetto. I suoi infatti sono i cosidetti "film di denuncia". Film in cui lo spettatore si concentra sul tema trattato e sul "messaggio" che il film vuole dare.
Certo la struttura narrativa è inerente al racconto, ma io penso che Stone dovrebbe scegliere un film più "cinematografico" e meno "letterario".




Bhe ma legare scelte di regia a sceneggiatura e soggetto è un pregio Alessio. Per esempio prendi Loach, lui sì che è solo soggetto. Un film come Nbk dimostra a mio avviso inventiva e apertura di Stone, invece. Anche se ho una gran paura di vedere Alexander, che infatti ho lasciato passare al cinema.
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alessio984

Reg.: 10 Mar 2004
Messaggi: 6302
Da: Napoli (NA)
Inviato: 13-02-2005 14:54  
quote:
In data 2005-02-08 22:14, MaratSafin scrive:
Dunque, per tornare a kubrick di lui mi piace più il piano puramente visivo, mentre in effetti come mi ha fatto notare qualcuno il raccordo e l'esplorazione cinematografica di queste stesse immagini è più rispettoso di umori e psicosi sue che di un disegno armonico o comunque autoreferenziale come dovrebbe essere una narrazione.

Questa che però è la sua debolezza (e qui mi riferisco a movimenti di macchina e scavalcamenti di campo che più che esprimere una decostruzione sistematica come nella filmografia godardiana possono essere interpretate come frutto di visioni esclusivamente personali e umorali) credo sia al contempo ciò che affascina del suo cinema. Che non si può vedere esclusivamente come una somma di belle immagini, per quanto abbia più volte dichiarato che dava la precedenza alla costruzione scenica dell'immagine rispetto all'inquadratura.

Insomma, concludendo, credo che in Kubrick venga ribaltata la prospettiva cinematografica che io amo di più, cioè l'uso della macchina da presa e gli effetti narrativi che attraverso di essa si possono ottenere. Lo stesso montaggio volutamente allucinato è più improntato ad affastellare che ritagliare valenze narrative e creare dispositivi di senso. Questo invece nel suo cinama si ottiene per aggiunta e non per sottrazione.

Da qui l'apertura delle sue opere. Con questo Kubrick non credo vada bollato come negativo di per sè. Certo dovendo scegliere, ne preferisco altri, ma questo per una concezione mia di cinema.


Ma non pensi che tali caretteristiche contribuiscano a far di Kubrick un autore a tutto tondo?

A tal proposito ti posto un'intervista fatta a Steven Spielberg (regista che tra l'altro non amo, se non i suoi primi film) emblematica in questo senso, il quale ha avuto un lungo ed intenso rapporto non solo con Kubrick, ma anche con Truffaut, penso il tuo regista preferito. Spielberg è quindi l'unico punto di contatto fra questi due autori diversissimi fra di loro, ma che entrambi vedevano nel giovane Spielberg il loro successore (vedi la presenza di Truffaut in "Incontri ravvicinati del terzo tipo" e la volontà di Kubrick che "AI", il suo ultimo progetto, fosse girato da Spielberg.
Questo per dirti che se non è da apprezzare per il suo cinema (almeno secondo il mio punto di vista) è comunque una delle persone migliori per parlare di Kubrick.

L'intervista è questa:
«Quando guardi tutti i suoi film, anche se, secondo me, hanno tutti una cosa in comune, la sua maestria è impeccabile. In ogni film che ha fatto la sua arte è impeccabile. Le luci, le carrellate, i movimenti lunghi, i primi piani in “Barry Lyndon”, le inquadrature, l’illuminazione, le finestre per la luce di sfondo. Quella è la combinazione esatta! Dovevi essere molto preciso per accontentare Stanley, così poteva mettere la pittura sulla tela in modo da farti apprezzare il quadro. Doveva essere perfetto. La usa scelta di obiettivi, il suo lavoro di steadicam, negli ultimi anni… impeccabile! Il migliore nella storia. Nessuno in assoluto può girare un film meglio di Stanley Kubrick.
Era impeccabile, ma il modo in cui narrava le storie a volte era antitetico al modo in cui di solito ci vengono raccontate. E credo che a volte Stanley lo facesse solo per essere diverso, e aveva un modo specifico di raccontare una storia. Non voleva darsi arie: “Sono molto diverso da te”. Diceva: “Perché dobbiamo raccontare ogni storia allo stesso modo?”.
Mi diceva, negli ultimi anni della sua vita, continuava a dire: “Voglio cambiare la forma. Voglio fare un film che cambia la forma”. E io: “Non l’hai già fatto con 2001?”. Mi disse: “solo un po’; ma non abbastanza!”. E continuava a cercare modi diversi per raccontare le storie.
La prima cosa che rende Kubrick così speciale è il fatto che era un camaleonte. Non ha mai fatto lo stesso film due volte. Ogni singolo film è un genere diverso, un periodo diverso, una storia diversa, un rischio diverso.
L’unica cosa che univa tutti i suoi film era l’incredibile maestria che aveva nella sua arte e nel montaggio, la recitazione e la cinepresa. Ma ogni storia era diversa. E ogni storia, in qualche modo era così misteriosa nel modo in cui veniva narrata che ti manteneva curioso: “Come andrà a finire? Non riesco a immaginare cosa succederà!”. E tutti i suoi film sono così pieni di alti e bassi, di sorprese nella trama e sorprese nei personaggi che devi vedere i suoi film più di una volta. Perché desideri quelle stesse sorprese.
Stanley era un genio, potevi guardare uno dei suoi film 15 volte anche sapendo cosa c’era dietro l’angolo, e te ne dimenticavi… era di nuovo una sorpresa! Non conosco nessuno che possieda quella magia!”».


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jedifan

Reg.: 15 Feb 2008
Messaggi: 806
Da: milano (MI)
Inviato: 06-04-2008 19:28  
Il Padrino 2 e Dracula i suoi film (a mio avviso) migliori;anche L'uomo della pioggia e Jack nono sono affatto male.
_________________

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Calpurnia

Reg.: 08 Apr 2008
Messaggi: 317
Da: Roma (RM)
Inviato: 08-04-2008 17:15  
Basta vedere, nella sua filmografia, i seguenti film

Il Padrino (1972)
Il Padrino parte II (1974)
Apocalypse Now (1979)
Il Padrino parte III (1990)

per dire che è uno dei più grandi registi in circolazione.
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La sostanza degli ambiziosi è l'ombra di un sogno.
Un sogno non è che un'ombra.
Davvero e l'ambizione la ritengo di natura così aerea e leggera da essere soltanto l'ombra di un'ombra.

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