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Autore 30 anni senza Pier Paolo
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 04-11-2005 01:54  
quote:
In data 2005-11-03 23:57, liliangish scrive:
sempre ottimo, Alzayd.

meglio di quel sedicente giornalista? intellettuale? signor Veneziani.

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Grassie Lilian...
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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Writer


Reg.: 21 Set 2005
Messaggi: 59
Da: Italia (GE)
Inviato: 04-11-2005 10:09  
Senz'altro, per una notte di sesso, Pasolini non sarebbe andato fino all'idroscalo - nota zona degradata e pericolosa. Lui conosceva bene l'ambiente dei ragazzi di vita, certo non era uno sprovveduto.
No, non è stato Pelosi, almeno non è stato solo lui. E Pasolini è stato massacrato (massacrato, lo sottolineo) perché era troppo scomodo (e lo è tuttora), perché non era bene far sì che "un frocio comunista" riuscisse a vedere ciò che gli altri non volevano vedere.
Resta la sua arte, resta il suo messaggio, resta la sua voce: non dimentichiamo la sua eredità. Non voltiamoci dall'altra parte, e - come giustamente è già stato rilevato - non fermiamoci a giudicare una persona per le sue abitudini sessuali. L'assenza di Pasolini pesa, e come.
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"[...] Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza [...]"

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lorelai

Reg.: 23 Set 2004
Messaggi: 2054
Da: varese (VA)
Inviato: 04-11-2005 17:33  
quote:
In data 2005-11-04 00:12, meskal scrive:
No, Veneziani no! L'hanno fatto parlare su Pasolini anche in tv...scusa Lorelai.




Ehehe ma che poi io non ho affermato di stimare Veneziani, ho solo detto di aver letto un suo articolo su Pasolini che ho trovato interessante. Ho letto poco altro di suo e non mi attira granchè..
Tanto più che condivido diverse cose tra quelle scritte da Alzayd
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Narcotic? Yes please, I'll have a sample.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 05-11-2005 15:41  
quote:
In data 2005-11-03 18:17, lorelai scrive:
Trovato:

CENSURE Tutte le cose non dette su Pasolini di MARCELLO VENEZIANI

Ed è stato avversato dai conservatori benpensanti non perché fosse omosessuale, come oggi si ripete, ma perché ritenuto pedofilo, corruttore di minori, di cui si dichiarava appassionato.


Quando vedo gli attacchi a Pasolini della stampa di destra di quegli anni, un po' inorridisco per il linciaggio triviale, anche se il clima era violento e quel mondo era assediato anche fisicamente (persino comprare un giornale di destra nei primi anni settanta metteva a rischio l'incolumità); ma un po' capisco l'invettiva e la difesa contro un modello che ritenevano degenere e corruttore.



Pasolini non ha mai costretto nessuno bambino ad andare con lui. Il doppio oscuro e luminoso del suo essere, lo ha pagato con la vita. Massacrato come Cristo. Per me è un Cristo del 20mo secolo. FROCIO dichiarato (così venivano chiamati allora) senza ipocrisie (altro che vergognarsene!) Pasolini non era certamente il pretazzo di turno (ce n'è una marea.., attenti a mandare i vostri figli all'oratorio) che costringe(va) il pargolo, spesso di buona famiglia e che ci ha ancora della mamma, a subire la loro sordita, nascosta, vigliacca pedofilia, traumatizzandolo a vita (vedi come quell'alto prelato, conclamato pedofilo americano di cui mi sfugge ora il nome, che per volere del precedente papa si trova "rifugiato" in Vaticano, libero, anche di dire messa.., dopo aver messo le sue zozze manacce su bambini indifesi: e la famosa macina da mulino da appendersi al collo e buttarsi in mare, come tuonava il Cristo contro chi scandalizzava il pargolo, dove sarebbe?). Pasolini non ha fatto questo (e se lo fatto - ma non lo ha fatto! - ha pagato con la vita le sue debolezze). Era amatissimo nelle sue borgate, perchè lui rispettava quella gente semplice e vera, di cui fu grande e forse unico cantore, denunciando le loro aberranti condizioni di vita, ed anche esaltandono la nobiltà culturale, l'umanità dei loro valori semplici ma profondi, disprezzati dal cosiddetto mondo civile. Da quei signori della "destra" benpensante citati dal Veronesi, e che pure dice di "capire un po'... Ma potremmo dire anche dei ricchi borghesi - i moralisti perbenisti di facciata, quelli chiamati in causa sempre dall'ambiguo e pernicioso, velenoso pennivendolo prima citato - che costringono, approfittando dello loro stato di povertà, le ragazze thailandesi, le giovanissime abitanti delle favelas brasiliane, ma anche i bambini, a prostituirsi con loro. Per quattro miserabili soldi. E questo accadeva anche ai tempi di Pasolini; ma la voce delle gerarchie ecclesiastiche e dei moralisti della società e della politica, del potere corrotto, non si è mai levata con quella stessa forza e con quello stesso sdegno con cui si levò per condannare - a morte - il poeta! Altro che il "linciaggio morale" di cui parla l'ineffabile Veronesi.


"L'Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo"

P.P.Pasolini
Vie Nuove 36
6 settembre 1962

Una foto che ritrae Pasolini con un bambino di una baraccopoli romana, nelle fasi preliminari di lavorazione di Accattone

http://img341.imageshack.us/img341/5250/pasolini3nx.gif

tratto da
http://www.pasolini.net/index00.html

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Buñuel


[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 05-11-2005 alle 15:59 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 05-11-2005 15:57  
quote:
In data 2005-11-05 15:41, AlZayd scrive:
E questo accadeva anche ai tempi di Pasolini; ma la voce delle gerarchie ecclesiastiche e dei moralisti della società e della politica, del potere corrotto, non si è mai levata con quella stessa forza e con quello stesso sdegno con cui si levò per condannare - a morte - il poeta!




E ti credo, i veri pedofili, i corruttori, i pervertiti erano loro...

Vedi Il "Salò" pasoliniano... Quello fu il vero, estremo progetto, atto di accusa potente e dilaniante, scagliato contro ANCHE la violenza (caro il Veronesi) fascista, e non solo fascista.

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Buñuel

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AnnieHall

Reg.: 04 Nov 2005
Messaggi: 2375
Da: Firenze (FI)
Inviato: 05-11-2005 19:02  
Una persona che stimo tantissimo su tutti i punti di vista. Uno dei pochi intellettuali validi che la nostra penisola possa vantare. Una di quelle persone fuori dalla storia, capaci di vedere le cose in modo così lungimirante..è inutile chiedersi che cosa direbbe della situazione attuale, forse un bel "ve l'avevo detto!"
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lorelai

Reg.: 23 Set 2004
Messaggi: 2054
Da: varese (VA)
Inviato: 05-11-2005 19:18  
quote:
In data 2005-11-05 15:41, AlZayd scrive:

FROCIO dichiarato (così venivano chiamati allora) senza ipocrisie (altro che vergognarsene!)




Beh oddio, ovviamente non posso esserne sicura per Pasolini, ma ho conosciuto dei ragazzi omosessuali cattolici che vivevano molto male la loro sessualità, a causa dell'attegiamento della chiesa su questo tema.
E ciò è ben diverso dall'ipocrisia, non c'entra. Perchè per Pasolini dovrebbe essere stato diverso? Lui era anticlericale ma cattolico, e non è possibile che avesse dei conflitti interiori sulla sua sessualità, specie in una società che reprimeva totalmente l'essere diversi? Sembri quasi indignato, ma non capisco perchè. Ovviamente non sto dicendo che Veneziani abbia del tutto ragione, alla fine è anche il suo lavoro quello di gonfiare così le parole, e 'tragica e intimamente cattolica dell'omosessualità' è certamente esagerato, ma ridimensionando il tutto penso che sia più che possibile una cosa del genere.

E poi, addirittura cristo del 20esimo secolo?
Va bene tutto, ma ergerlo addirittura a questo livello..
Non so poi tu come faccia ad essere così sicuro del fatto che non fosse un corruttore di minori o cmq simile al pretazzo di turno che citi.
Le denunce di fatto ci sono state, e sebbene io sia la prima a credere che se non ci fosse stata la prima non ne sarebbero fioccate così tante magicamente quella del '49 c'è stata, e non vedo perchè non debba essere considerata attendibile.
Sembra poi che tu identifichi l'atto amorale solo nella costrizione del prete (e per carità, assolutamente d'accordo), ma è forse meno amorale una più gentile persuasione, o un rapporto consenziente? ti ricordo che sempre di ragazzini si tratta.
Premettendo che non sono schierata politicamente, vedo che tu citi subito borghesi perbenisti dell'altra sponda (inteso come partito eh) che si vanno a fare le povere ragazze thailandesi, quasi a voler mettere le mani avanti, a dire: embè, proprio quelli che lo accusavano erano i primi ad essere delle bestie.. sposti il discorso dai comportamenti di Pasolini all'incoerenza altrui, e sa tanto di giustificazione.

Non so, da come ne hai scritto ho avuto l'impressione che volessi dipingere Pasolini come una vittima della società e del suo tempo (e per carità, forse in parte lo era), incompreso da tutti e destinato ad una fine ingloriosa, ma mi sembra che l'abbia rivestito di un'innocenza quasi esagerata. Non metto assolutamente in dubbio che

quote:
In data 2005-11-05 15:41, AlZayd scrive:

Era amatissimo nelle sue borgate, perchè lui rispettava quella gente semplice e vera, di cui fu grande e forse unico cantore, denunciando le loro aberranti condizioni di vita, ed anche esaltandono la nobiltà culturale, l'umanità dei loro valori semplici ma profondi, disprezzati dal cosiddetto mondo civile.




ma era pure sempre un uomo, con quei 'lati oscuri' a mio parere più vasti di come li dipingi tu..forse è la tua ammirazione per questo indubbiamente eccezionale personaggio del secolo scorso che te li fa considerare in modo più leggero, o forse sono io che mi sbaglio. E' stata solo un'impressione che ho avuto leggendo
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 06-11-2005 03:18  
Mi dilungherò un pochino.., facendo qualche giro di boa… Prepara un sacchetto di patatine e una bottiglia di birra, o di chinotto (mai la Coca Cola)... o quel che ti piace di più...

Non intendo giustificare Pasolini ricordando come i suoi peggiori nemici che lo accusavano di pedofilia ed omosessualità, fossero sordidamente pedofili e perversi. Ovviamente senza generalizzare. Rispondo a Veronesi. E lui semmai che fa lo sporco gioco nel giustificare i fascisti e rimestando nella loro merda! Cercavo di confutare le sue dicerie, dovute alla sua coda di paglia, ai suoi sensi di colpa, che sono i sensi di colpa della classe politica e culturale, di cui si fa subdolo portavoce, che assassinò moralmente Pasolini. Cercavo di dire che bisognerebbe farla finita di ritirare fuori sempre le stesse pruriginose stronzate, di strumentalizzare senza vergogna i limiti e i difetti dell'uomo. Quando si tratterebbe invece di conoscere la sua arte, il suo insegnamento, il suo grande vigore intellettuale ed umano, finalmente!; di riconoscere che fu, come dice anche AnnieHall sopra, uno dei più grandi intellettuali di questa sfasciatissima e immeritevole nazione. No, non ce lo meritiamo Pasolini!
Sicuro che Pasolini viveva problematicamente la sua omosessualità, ma nel suo intimo, nel privato, e la cosa si riflette nella sua opera, filmica e letteraria; ma nella sfera pubblica, da uomo anche attento alle questioni della società e della politica, non provava quell'ansia di doverla nascondere a tutti i costi - come invece si nascondevano i suoi detrattori -, e gli era aliena ogni forma di ipocrisia e di perbenismo di facciata. Anzi, era un provocatore che credeva nello scandalo, inteso come il famoso sasso da scagliare nello stagno; nei ristagni del conformismo più melmoso, inane, vetusto, reazionario, becero ed idiota. Basterebbe leggere gli Scritti Corsari, Le ceneri di Gramsci, Petrolio, vedere i suoi film, per capire fino a che punto si spinse. Se oggi siamo, nonostante tutto, più aperti, più consapevoli, disinvolti e disinibiti, di fronte ai tanti fatti della vita che una volta erano considerati scandalosi e tabù, lo dobbiamo anche a lui, alla sua arte, alla sua poesia, alla sua eredità spirituale, al suo impegno. Questo deve contare, non altro, non la bieca strumentalizzazione politica. Pasolini non era cattolico, non era un praticante. Lo era culturalmente, come Bunuel, ed entrambi non rinnegavano le proprie radici e la formazione cattolica. Anzi, da persone sensibili, intellettualmente lucide, da artisti insigni, coglievano gli aspetti positivi, universali, più veri e profondi, di quella religione, ma direi di quella cultura religiosa. Anche io, da ateo convinto (il che non vuol dire che non creda nella spiritualità), come tutti gli atei, gli agnostici, i credenti miscredenti.., ed i credenti a metà, abbiamo nei nostri cromosomi il cattolicesimo, dopo circa 2000 anni di ininterrotta reggenza papalina.., nel bene e nel male. Pasolini aveva il senso del sacro, anzi del sacrale, e della mistica della parola, dell'arte, e della vita. Ma il sacro ed il mistico non appartengono solo al cattolicesimo. C'è una mistica laica, della "strada", e Pasolini era un sacerdote laico che celebrava la liturgia laica del sottoproletariato.
Il sacro ed il mistico non hanno nulla a che vedere con il dogma, e non a caso nei film di Pasolini le musiche sommamente spirituali di Bach formavano un corpo unico col profano, con le scene di maltrattamento, di violenza, di rabbia, di ribellione; infine con la Pietas, con il sublime, “mantegnano” sentimento della morte intesa come trasfigurazione e catarsi. Anche senza credere nell’aldila.., tanto se c’è, c’è… il puro di cuore non ha nulla da temere.
"Ah.., mo' sto bene!"
Sono le ultime parole di Accattone, prima di raggiungere lo stato di "grazia", prima della parola FINE (anche del film). In Accattone, Mamma Roma, Uccellacci Uccellini, ecc, le immagini di degrado delle baraccopoli delle periferie di Roma, erano "contrappuntate" dalle sublimi note di Bach, e, se non ricordo male, è proprio in Accattone che si levano, in una delle scene più "squallide", le ineffabili note della "Sonatina" che apre la Cantata 106, “Actus Tragicus", e non a caso. Pasolini, come F.G. Lorca, fu assassinato perchè la vera eversione è nella poesia. E nella poesia il sacro convive con il profano, l'ombra con la luce, il sordido con il sublime. La vera provocazione di Pasolini, ancorchè culturale, politica e sociale, è puramente artistica, estetica e metafisica (Pasolini come Caravaggio, o Goya...), e i benpensanti moralisti non potevano tollerarlo. Non potevano accettare che la musica di Bach fosse associata al primo piano sul volto di un pappone, di una prostituta, di un volgare sottoproletario, di un frocio, di ladro, di un povero diavolo qualsiasi morto di fame. Non potevano tollerare che nel suo meraviglioso "Vangelo" la vergine avesse il volto di una vecchia (la madre di Pasolini), e che tutti gli altri personaggi fossero ad immagine e somiglianza degli umili, dei diseredati, della gente che soffre, brutta, goffa, sgraziata, senza fronzoli, capelli biondi, corpi statuari e volti angelici, come nell'iconografia convenzionale e rassicurante. E il cinema “è un’arma pericolosa … sa maneggiata da uno spirito libero” (Bunuel), e più della pittura e della letteratura, mostra la realtà (dove però il cinema d'arte evita il vieto "naturalismo") in tutta la sua crudezza. Senza mediazioni. Perchè il cinema, a differenza della letteratura e della pittura, raggiunge un pubblico decisamente più vasto. Raggiunge le televisioni (una volta), ed anche gli strati più poveri e meno acculturati della popolazione. Si, questo fu il vero scandalo, la vera rivoluzione pasoliniana: la pretesa di far pensare lo spettatore, il tentativo di strapparlo dalle grinfie della cultura dominante che cercava di scippargli la sua, avvertendolo del disastroso processo di omologazione in corso d'opera.., e che finì per disperdere e distruggere un immenso ed umanissimo patrimonio culturale popolare.
Pasolini non provava il senso di colpa cattolico, bigotto, al limite ricattatorio; il suo disagio era evidentemente di carattere sociale, culturale, psichico. In una società così repressiva, sfido io..; anche la persona più illuminata, colta, poetica - e lui lo era - ne avrebbe risentito. E quelli erano tempi assai duri per i FROCI. Così li chiamavano, per sfregio... E se oggi possono girare a testa alta, è anche grazie alla testimonianza, al sacrificio di Pasolini. Per quanto riguarda la pedofilia, nel '49 non vi fu violenza fisica. E comunque era un uomo troppo sensibile e lucido per scadere nella violenza, per scandalizzare il pargolo. Ma non ricordo bene cosa successe realmente, vedrò di informarmi meglio. In ogni caso, in seguito, non costrinse mai nessuno ad aver rapporti con lui. La sua squisita gentilezza, riservatezza, mitezza, è testimoniata da molti, da tutti quelli che lo hanno conosciuto, perfino dal Peluso che lo ha più volte ammesso. Sotto costante tiro, sempre al centro dell'attenzione, non sarebbe sfuggito al controllo e al linciaggio morale dei suoi detrattori, qualora avesse compiuto una cosa del genere. Ed infatti ciò che realmente scandalizzava e turbava i sogni dei benpensanti non era questo, come poc’anzi detto, ma ciò che attentava realmente al loro potere. No, Pasolini non era un pretaccio pedofilo, né un turista pedofilo.., e le denuncie fioccate non riguardano la pedofilia. Anche queste accuse sono strumentali. Fu denunciato per scandalo, per offese alla religione, al comune senso del pudore.., per altre cose, ma non si registrano, a me non risultano, denunce per pedofilia.
Perchè non un Cristo? Tutti gli innocenti morti ammazzati per un ideale di umanità, di giustizia, di pace, di dignità, di uguaglianza, di rispetto del prossimo, sono un riflesso del Cristo morto in croce. Morto come (un) uomo, non come Dio. Per concludere, non voglio dipingere Pasolini come dici tu; volevo solamente difenderlo da chi seguita a mentire sul suo conto, ad insultarlo. E per poterlo fare, impossibile non replicare come ho cercato di fare io. Male sicuramente, in maniera rozza, sgrammaticata, informe, ma con convinzione ed immensa ammirazione e passione. Perchè no? Mica nascono tutti i giorni geni come Pier Paolo Pasolini!

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Writer


Reg.: 21 Set 2005
Messaggi: 59
Da: Italia (GE)
Inviato: 06-11-2005 18:10  
quote:
In data 2005-11-06 03:18, AlZayd scrive:
Mica nascono tutti i giorni geni come Pier Paolo Pasolini!




No.
Decisamente, uomini come Pier Paolo Pasolini NON nascono ogni giorno.
A riprova di ciò, ricordiamoci del discorso che Moravia gli dedicò, durante il funerale.
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Jakkma

Reg.: 07 Mag 2003
Messaggi: 1168
Da: Busto Arsizio (VA)
Inviato: 07-11-2005 18:55  
Cristo mi sembra troppo, ma senza dubbio era un mito. Ho visto la scena di Moravia al funerale: una pelle d'oca alta un metro! Mi consigliate quale libro leggere per primo, se voglio conoscerlo meglio?
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La storia è maestra, ma nessuno impara quasi mai niente. -Marco Travaglio-
L'indipendenza è una bella cosa; purtroppo, non ci sono uomini liberi. -Peter Gomez-

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TINTOBRASS

Reg.: 25 Giu 2002
Messaggi: 5081
Da: Roma (RM)
Inviato: 07-11-2005 21:57  
quote:
In data 2005-11-07 18:55, Jakkma scrive:
Cristo mi sembra troppo, ma senza dubbio era un mito. Ho visto la scena di Moravia al funerale: una pelle d'oca alta un metro! Mi consigliate quale libro leggere per primo, se voglio conoscerlo meglio?




Fra le opere narrative "Amado mio", assolutamente. Poi, "Teorema". A parte i classici "Ragazzi di vita" e "Una vita violenta", s'intende.

[ Questo messaggio è stato modificato da: TINTOBRASS il 07-11-2005 alle 21:57 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 08-11-2005 01:03  
quote:
In data 2005-11-07 18:55, Jakkma scrive:
Cristo mi sembra troppo, ma senza dubbio era un mito. Ho visto la scena di Moravia al funerale: una pelle d'oca alta un metro! Mi consigliate quale libro leggere per primo, se voglio conoscerlo meglio?




No no.., i miti sono miti, lontani.., Pasolini è presente.
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 08-11-2005 01:05  
Per quanto riguarda la "aggistica" consiglierei Petrolio - Le ceneri di Gramsci - Scritti corsari.


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Noodles132

Reg.: 24 Set 2005
Messaggi: 366
Da: Roma (RM)
Inviato: 08-11-2005 18:32  
ragazzi di vita
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paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 08-11-2005 20:17  
quote:
In data 2005-11-03 16:30, TINTOBRASS scrive:
quote:
In data 2005-11-03 16:02, AlZayd scrive:
Che ne siano usciti scandalizzati o meno, entusiasti o meno, oppure arricchitti da entrambe le cose, ciò che realmente conta che quella visione sia avvenuta senza condizionamenti e pregiudizi.




Pasolini diceva: "Scandalizzare è per me un diritto, essere scandalizzati, un piacere. Chi nega questo piacere è un moralista".




Sono fiero di essere un moralista, in questo caso.

Pasolini era un masochista, un intellettuale profetico ma puerile, manicheo, uno senza vera morale se non il suo intelletto a volte forzato.

Era un omosessuale che, però, guarda a caso, non è riuscito a nascondere la sua intimità nè le sue depravazioni.
Ci sarà un motivo.

Certo non nego la sua arte, non nego la sua cultura, nè tantomeno la sensibilità.
Ma forse lo si sta mitizzando un po' troppo.

_________________
L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass

http://arteonline.blog.excite.it/

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