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Primarie Unione
Bertinotti 5 29.4%
Di Pietro 1 5.9%
Mastella 1 5.9%
Pecoraro Scanio 2 11.8%
Prodi 5 29.4%
Rutelli 3 17.6%
Veltroni 0 0%
Totale 17 100%

Autore Primarie Unione
millio

Reg.: 06 Gen 2005
Messaggi: 2394
Da: cagliari (CA)
Inviato: 22-06-2005 23:58  
Sul sito di Repubblica ha raccolto già più di 54000 voti. Voi che ne pensate ? Io riporto quelli che dovrebbero essere i candidati più qualche altro leader che forse si potrebbe candidare.
Tra i sicuri ci sono Prodi, Di Pietro, Pecoraro Scanio e Bertinotti. Tra i possibili Mastella.
Poi ci metto pure Veltroni, che piace a molti e Rutelli.

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IOMA

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 23-06-2005 01:10  
Tendo ancora a votare per i comunisti. per cui, Pecoraro Scanio.
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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royearle
ex "meskal"

Reg.: 06 Mag 2005
Messaggi: 6294
Da: napoli (NA)
Inviato: 23-06-2005 12:03  
Mastella forever.

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angel76st

Reg.: 18 Apr 2004
Messaggi: 1945
Da: ostuni (BR)
Inviato: 23-06-2005 14:39  
prodi!
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"quando vivi nella paura arrivi al punto , che vorresti essere morto." Sonatine.

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TesPatton

Reg.: 09 Giu 2004
Messaggi: 7745
Da: Pn (PN)
Inviato: 23-06-2005 17:09  
Sono un pò indecisa. Sicuramente non voterei in questo sondaggio per Prodi, D'Alema e Mastella e Di Pietro.

[ Questo messaggio è stato modificato da: TesPatton il 23-06-2005 alle 17:10 ]

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millio

Reg.: 06 Gen 2005
Messaggi: 2394
Da: cagliari (CA)
Inviato: 25-06-2005 12:07  
E comunque tra questi il migliore secondo me rimane Prodi
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IOMA

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 25-06-2005 13:13  
quote:
In data 2005-06-22 23:58, millio scrive:
Sul sito di Repubblica ha raccolto già più di 54000 voti. Voi che ne pensate ?



Il sondaggio o Prodi??

Cmq credo ci si possa scordare di avere Veltroni D'Alema o Rutelli come candidati. Rischierebbero di vincere. O meglio: Immaginate uno scontro Rutelli Prodi D'Alema Bertinotti Veltroni. Potrebbe pure vincere Bertinotti perchè gli altri si dividerebbero i voti (Ricordate come fece LePen a passare il primo turno alle presidenziali francesi?)

Inoltre per Veltroni ci sarebbe una incompatibilità col fatto di essere sindaco di Roma. Insomma dovrebbe sbrigarsi a dimettersi.

Cmq vi segnalo l'articolo di Pansa

Licenziate Arturo Parisi! Avevo esclamato così, una settimana fa, a 'Controcorrente' di Corrado Formigli, su Sky. Stavamo concludendo un dibattito sulla sorte di Romano Prodi e dell'Unione. In quel momento, mi sembrava che il braccio destro del Professore, nonché capo degli ultrà prodiani, fosse soltanto d'impaccio alla costruzione di un'intesa chiara nella Babele unionista. E lo fosse per il carattere puntiglioso all'eccesso, rivolto sempre a cercare il pelo nell'uovo.

Poi ho ripensato a quella proposta carogna. E me ne sono pentito. Ho cominciato a pentirmi domenica 19 giugno, dopo aver letto un colloquio di Parisi con un redattore del 'Corriere della Sera', Roberto Gressi. 'Artullino', come lo chiama Francesco Cossiga, ha detto un paio di cose che mi hanno spinto a riflettere.
Le cito: "Noi dell'Unione possiamo vincere, ma rischiamo di non poter governare, di spaccarci malamente alla prima Finanziaria. Che me ne faccio così di cento seggi in più? È in agguato il ritorno alla cultura del proporzionale, assolutamente inadatta al governo del paese. Vedo il rischio di una scivolata all'indietro che può farci trovare con il sedere per terra". A questo punto, ha concluso Parisi, l'unico rimedio sono le primarie: "Primarie vere, come quelle fatte in Puglia, e non lo sventolio di fazzoletti in un'assemblea".

Mi sono scoperto d'accordo con 'Artullino', tranne che sulle primarie come rimedio alle sfortune di Prodi. Posso dirla schietta, da elettore ulivista, ai dieci partiti unionisti? Ci avete rotto i santissimi con la faccenda delle primarie. Era stato scelto un leader, il Professore. Questo leader doveva avere attorno a sé un blocco compatto, il listone dell'Ulivo, la famosa Fed. Attorno alla Fed c'era il resto dell'Unione. Tutto chiaro, no? Macché, chiaro per niente.

Nel volgere di poche settimane, l'Ulivo è sparito, la Fed è deceduta, la primazia di Prodi si è dissolta. E adesso il Baraccone dei Dieci (stavo per scrivere la Mafia dei Dieci) ci spiega che il Prof è stato rimandato a ottobre e dovrà presentarsi all'esame di non si sa bene chi: mille eccellenti, diecimila sub-eccellenti, qualche milione di votanti qualunque.

Non voglio dilungarmi sulle primarie, un mistero ben poco gaudioso che sta germinando un'infinità di opinioni. Dico soltanto che, a mio parere, saranno un bagno di sangue. Per settimane prima del voto di ottobre, vedremo scontrarsi Prodi, Bertinotti, Pecoraro Scanio, Di Pietro, Mastella e chissà quanti altri. Il prodiano Giulio Santagata ha proposto che si presenti anche Rutelli: "Se ha una linea diversa da Prodi, si candidi in competizione con lui". E tutti dovranno sventolare il loro bravo programma. Ve le immaginate le sparate massimaliste del Parolaio Rosso? Non a caso, a proposito delle primarie, 'Liberazione' del 21 giugno strillava trionfante: 'Una terapia d'urto democratica'.

Se uscirà indenne da questa prova, ossia con un'ottima percentuale di voti, Prodi dovrà poi affrontare un secondo giudizio di Dio: quello dell'assise programmatica, incaricata di definire le priorità dell'ipotetico governo di centro-sinistra. So di attirarmi le maledizioni degli assemblearisti, ma voglio dire ciò che mi ha insegnato la vita: quando un lavoro da fare finisce nelle mani di troppe persone, quel lavoro non si farà mai o risulterà un pasticcio indefinibile. E infine verrà la battaglia per le candidature. Il capo dei Verdi, Pecoraro, ha già avvertito che il candidato-premier non potrà metterci bocca: "L'ultima parola spetta al tavolo dei partiti".

Avevo sperato, e scritto, che Prodi fosse il Dittatore Democratico del centro-sinistra. Invece rischia di essere un Cristo in croce, prima ancora di andare alle urne. Esagero? Per niente. Lo prova l'ultimo marchingegno escogitato per tenere insieme il Baraccone dei Dieci. È il Patto anti-ribaltone, che obbliga gli unionisti a stare insieme per cinque anni, dal 2006 al 2011. E senza cambiare leader. Sarà un nuovo patto d'acciaio, non si capisce se verbale o scritto, e magari firmato davanti a un notaio.

Qui siamo all'assurdo. La politica italiana è il luogo del 'mai dire mai'. Ossia è il regno di tutte le svolte, dei cambiamenti di fronte, degli accordi stracciati. L'unità di una coalizione può reggersi soltanto sulla fiducia nel leader e sulla lealtà fra gli alleati. Se manca questo, non c'è notaio che tenga. Si possono siglare decine di carte, ma nessuna scartoffia eviterà altri bagni di sangue.

Che malinconia! Copiare l'odiato Berlusca e il suo patto con il celodurista Bossi: a questo stiamo arrivando? Ma allora tanto vale imitare il Cavaliere sino in fondo. Ossia chiedere a Bruno Vespa di organizzare un Super-Porta a Porta. Tirando fuori dai magazzini della Rai il magico tavolino sul quale Silvio firmò, in diretta televisiva, il Contratto con gli Italiani. Nella speranza che, nel frattempo, qualcuno degli alleati di Prodi non abbia già provveduto a segarne le gambe.
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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tigro7

Reg.: 09 Feb 2004
Messaggi: 1171
Da: Lanciano (CH)
Inviato: 25-06-2005 13:17  
Vado per l'anarchia
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Dietro la fatica c'e la magia di combattere una battaglia.La magia di rischiare tutto per un sogno che nessuno vede tranne te.
<<Non ho nessuno tranne te Frankie>>
<<Io ci sono almeno>>
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<<Mai...>>
Million Dollar Baby

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 03-07-2005 16:14  
Alle primarie con la linea Tafazzi

Bertinotti punta al 50 per cento con il voto ai movimenti e anche ai 'migranti'. E con
il rischio 'pugliese' di infiltrazioni da destra...

La tragedia di un uomo ridicolo è il titolo di qualcosa che ho letto, ma che la memoria rifiuta di mettere a fuoco. La tragedia di un'Unione ridicola è invece lo spettacolo grottesco che ogni giorno mi trovo davanti quando osservo la babele del centro-sinistra. In questo momento, la babele ha un punto di esplosione preciso: le primarie per il candidato-premier unionista. Vincerà Romano Prodi, come il Bestiario spera, o qualcun altro?

I sondaggi danno vincitore il Prof, seguito a molte lunghezze dal capo di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti. Ma ho imparato a non dire quattro se non ce l'hai già nel sacco. Ce lo rammentano le primarie in Puglia, prima delle regionali. Si riteneva vincente il margherito Boccia e invece, a sorpresa, prevalse il rifondista Vendola. La storia potrebbe ripetersi in ottobre, con il trionfo del Parolaio Rosso? La razionalità mi dice di no. Ma non c'è nulla di più irrazionale della politica. E dunque sarà bene avvisare i lettori di quanto sta avvenendo nel campo della sinistra radicale.

La fonte è a disposizione di tutti: 'Liberazione', il quotidiano di Rifondazione. C'è una prima domanda: chi potrà votare alle primarie? Il giornale ricorda il monito del Parolaio: nella consultazione debbono essere coinvolte tutte le forme nuove di 'partecipazione democratica' che si sono manifestate in questi anni. A cominciare dai movimenti, ossia la massa giovanile che si mise in luce nei giorni tetri del G8 a Genova. E che, con la guerra in Iraq, continuò a sfilare al comando di figure diventate celebri, i Casarini, i Caruso, i Bernocchi.

Insieme ai movimenti, ci sarà l'apporto della sinistra massimalista rimasta fuori dai partiti. 'Liberazione' ci informa che stanno per nascere dappertutto i 'Comitati Bertinotti', identici a quelli che prepararono la vittoria di Vendola in Puglia. A proporre i comitati è anche il Movimento per l'Unità della Sinistra Alternativa, guidato dall'ex-parlamentare Mario Brunetti. A sentire questo gruppo, i TatiBert dovranno essere capaci "di garantire una mobilitazione generale delle forze di sponibili per fare delle primarie una scadenza fondamentale per dare gambe e forza al cambiamento".

E c'è di più. Sempre 'Liberazione' (24 giugno) pubblica l'appello di un deputato della Quercia, Carlo Leoni, capogruppo dei Ds nella Commissione Affari costituzionali della Camera, esponente del Correntone. Lui sostiene che sarà importante pure la qualità dei cittadini che voteranno nelle primarie. Dunque, Leoni chiede di "rendere protagonisti di questo evento anche chi, vivendo il dramma di una condizione sociale difficile, consideri le primarie come qualcosa che non li riguarda, una gara banale interna al ceto politico".

Chi sono i refrattari da mobilitare? Il catalogo del deputato diessino è variegato: "I lavoratori precari, gli abitanti delle grandi periferie urbane, i giovani pacifisti, i movimenti sociali" e soprattutto i 'migranti', cioè gli extracomunitari che vivono in Italia, si spera (aggiungo io) non quelli clandestini. La proposta era già stata fatta da una parlamentare di Rifondazione, Graziella Mascia. Leoni l'appoggia senza riserve: "La partecipazione degli stranieri e dei migranti alle primarie dell'Unione ha un chiaro significato politico alternativo alla destra. Anche per questo, vale la pena di lavorarci da subito".

Sarò sospettoso, ma non credo che si vogliano portare i 'migranti' alle primarie per invitarli a votare Prodi. Anche questa è una delle trappole che si cerca di seminare sul cammino del Prof, per batterlo o, almeno, per indebolirlo. È l'obiettivo che perseguiranno anche i possibili infiltrati da destra. Arturo Parisi ci ha spiegato quale sarà l'arma letale che sconfiggerà la manovra: per partecipare alle primarie, occorrerà dichiarare pubblicamente la propria intenzione di voto per l'Unione nel 2006. Parisi aggiunge: "Questo dovrebbe scoraggiare gli eventuali elettori di centro-destra che dovrebbero provare l'onta della dichiarazione pubblica".

Un po' ingenuo, il professor Parisi. L'onta? Ma chi se ne frega dell'onta! Pare sia successo in Puglia, per favorire Vendola. Perché non dovrebbe succedere in un match ben più rilevante? Senza contare i destri irregolari, senza collare. Come Marcello Veneziani, autore su 'Libero' del 18 giugno di un lungo elogio del Parolaio Rosso. Che si conclude così: "Alle primarie dell'Unione, se è il caso con barba e capelli finti, andrò a votare anch'io per Bertinotti. Fatelo anche voi. 'Semel in anno licet insanire', una volta ogni tanto è permesso impazzire. Siate compagni per un'ora sola".

Che chiari di luna, per noi prodiani! Mentre il Parolaio annuncia di puntare almeno sul 50 per cento dei voti, dentro l'Unione, come se non bastasse l'assalto esterno, si fa di tutto per azzoppare l'unico candidato che c'è. Siamo all'eterno ritorno del sempre uguale. Ossia alla linea Tafazzi. Quello che si dava le bottigliate sui santissimi. .
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pietro2004


Reg.: 28 Mag 2004
Messaggi: 1909
Da: Roma (RM)
Inviato: 03-07-2005 18:56  
nooooooooooooooooooooooo.
Ho sbagliato..

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0.006420 seconds.






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