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Qual è il vostro film preferito di KIM KI-DUK? |
mescal
 Reg.: 22 Lug 2006 Messaggi: 4695 Da: napoli (NA)
| Inviato: 12-08-2006 10:45 |
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un'altro film? speriamo che sarà un'altra melensaggine alla Peter Del Monte come Ferro 3(ieri sera lo stavano ritrasmettendo ), così almeno guadagnerà un po' di soldi. |
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pkdick
 Reg.: 11 Set 2002 Messaggi: 20557 Da: Mercogliano (AV)
| Inviato: 12-08-2006 14:15 |
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pkdick
 Reg.: 11 Set 2002 Messaggi: 20557 Da: Mercogliano (AV)
| Inviato: 12-08-2006 14:17 |
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no scusa eh, melensaggine ferro 3 e poi ti piace neverland?
mavaccagher al cubo! |
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mescal
 Reg.: 22 Lug 2006 Messaggi: 4695 Da: napoli (NA)
| Inviato: 12-08-2006 14:24 |
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Ma più o meno siamo lì, solo che da Ferro 3 mi aspettavo chissà cosa e Neverland lo pronosticavo una cagata, di qui l'atteggiamento differente verso i due film. |
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pkdick
 Reg.: 11 Set 2002 Messaggi: 20557 Da: Mercogliano (AV)
| Inviato: 12-08-2006 14:28 |
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sul più o meno siamo li ti manderei a cagher, ma non vorrei risultare ripetitivo... |
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mescal
 Reg.: 22 Lug 2006 Messaggi: 4695 Da: napoli (NA)
| Inviato: 12-08-2006 14:33 |
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però la parte in cui fanno una mazziata al protagonista mi è piaciuta... |
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mescal
 Reg.: 22 Lug 2006 Messaggi: 4695 Da: napoli (NA)
| Inviato: 13-08-2006 01:20 |
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metto anche questa recensione con cui sostanzialmente concordo, per approfondire ulteriormente il discorso.
"DALLA COREA CON ECCESSIVO CLAMORE"
Dopo i fasti veneziani, e grazie al premio alla regia conquistato, arriva nelle sale l'ultimo film di Kim Ki-duk, autore coreano molto amato nei festival internazionali (suo anche l'Orso d'Argento a Berlino per "Samaritan Girl") e solo negli ultimi tempi distribuito in Italia. La violenza, spesso gratuita, degli esordi ("L'isola", "Address unknown") si e' evoluta in uno stile piu' morbido, ma resta elemento centrale della sua visione e percorre trasversalmente anche l'ultima opera, insieme a un pessimismo ingentilito da una tenera storia d'amore. L'aspetto piu' irritante di "Ferro 3", gia' presente anche in "Primavera, Estate, Autunno, Inverno ... e ancora primavera" e' la forte connotazione morale del racconto, con il bene e il male chiaramente distinti e riconoscibili, nonostante qualche macchia (l'omicidio involontario con l'inseparabile mazza da golf) che pero' non lascia traccia. I due protagonisti, infatti, vengono subito connotati come vittime di una societa' malata e incapace di comunicare e il loro mutismo, affascinante ma forzato, appare come un disperato tentativo di tornare all'essenza delle cose abbandonando la vacuita' delle sovrastrutture, un ultimo baluardo per fronteggiare la grettezza del mondo. Ma l'approccio giudicante del regista banalizza i personaggi e sfora nella retorica; ad esempio nel rifiuto parziale della tecnologia (la lavatrice) per ritornare ai "bei tempi" in cui si lavava a mano. Il punto di vista di Kim Ki-duk, drastico e non per forza condivisibile, non disdegna virate surreali (imbarazzanti le incursioni della guardia nella cella e le discutibili capacita' mimetiche del protagonista) e passa attraverso siparietti didascalici non cosi' illuminanti, in cui i personaggi vengono piegati al messaggio da veicolare. Si incontrano cosi' famiglie litigiose in cui i bambini giocano con pistole, fotografi marpioni e mariti caricaturali di rara cattiveria. Il tutto mentre si consuma un amore puro e, ovviamente, incompreso, che cerca la poesia ma inciampa in eccessivi schematismi. La discontinuita' di certe soluzioni narrative e', pero', sostenuta da un apprezzabile andamento stilistico e da alcune belle idee: il vuoto di case temporaneamente disabitate riempito da un silenzio garbato, la semplicita' di gesti e sguardi empatici a dare voce al linguaggio del cuore, la scorrevolezza con cui il racconto si lascia seguire, il superamento degli argini di qualsiasi "genere" e una intensa sequenza conclusiva. La necessita' di una didascalia finale ("non e' dato sapere se il mondo in cui viviamo e' sogno o realta'"), per spiegare la possibile coesistenza di diversi livelli narrativi, non depone a favore della tesi sposata dal film: e' infatti la parola (scritta, ma pur sempre parola) a dover chiarire cio' che le immagini, evidentemente, non sostanziano a sufficienza. Perfetto suggello di un film decisamente sopravvalutato in cui idee interessanti, ingenuita' e un piglio arrogante travestito da pacatezza convivono in equilibrio precario. VOTO: 6 |
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Armando
 Reg.: 02 Ago 2006 Messaggi: 2116 Da: Corigliano Calabro (CS)
| Inviato: 13-08-2006 01:35 |
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Ferro3 - La casa vuota (2003) |
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Verme87
 Reg.: 01 Set 2006 Messaggi: 2564 Da: catanzaro (CZ)
| Inviato: 28-08-2007 22:16 |
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HistoryX
 Reg.: 26 Set 2005 Messaggi: 4234 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 28-08-2007 23:00 |
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McMurphy
 Reg.: 27 Dic 2002 Messaggi: 7223 Da: Verano Brianza (MI)
| Inviato: 29-08-2007 20:40 |
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Ho visto solo i primi quattro del sondaggio e dico L'Arco. |
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