Autore |
Un giudizio su Von Trier |
alessio984
Reg.: 10 Mar 2004 Messaggi: 6302 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 31-01-2005 22:10 |
|
un'impastatrice industriale che mescola e sciorina la crema per le scale.
De Palma non mi è mai dispiaciuto. I suoi virtuosismi registici mi hanno sempre masturbato l'occhio.
_________________ Preferiremmo volare sulla luna piuttosto che dire le parole giuste quand'è tempo di dirle |
|
Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 31-01-2005 23:14 |
|
quote: In data 2005-01-31 22:10, alessio984 scrive:
De Palma non mi è mai dispiaciuto. I suoi virtuosismi registici mi hanno sempre masturbato l'occhio.
|
|
|
Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 31-01-2005 23:16 |
|
quote: In data 2005-01-31 21:54, MaratSafin scrive:
In effetti sì , io intendevo questo:
quote: In data 2005-01-31 19:22, Marienbad scrive:
Dogmatico in tutto e per tutto, ma sempre lineare e serrato.
|
Cmq. fa nulla, anche se mi sono stufato di quotare Marien, che fra l'altro mi preferisce Daniel. Fra un'ora compilo una lista anch'io.
|
...
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
|
oldboy83
Reg.: 06 Gen 2005 Messaggi: 4398 Da: Mogliano (MC)
| Inviato: 01-02-2005 12:27 |
|
Geniale ma odiato dai più non so neanche io perchè! Mereghetti lo odia! Dancer in the dark è un capolavoro!!
_________________ Una sola cosa è certa: da questa vita non ne usciremo vivi. |
|
Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 01-02-2005 13:19 |
|
Dancer in the dark, purtroppo, è il peggiore tra tutti i film del regista danese (da qualche parte spiegai anche il perchè...).
Dogville non l'ho ancora visto, e non mi pronuncio.
Idioterne il migliore e The Kingdom (la prima serie), è un prodotto straordinario.
Ah, perdibile anche L'elemento del crimine, barocco e morboso.
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
|
Michi81
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 3120 Da: Lugano (es)
| Inviato: 01-02-2005 14:26 |
|
quote: In data 2005-01-31 14:43, Petrus scrive:
mi accodo a marat dicendo "un autore"
|
prima veniva Ayrtonit comunque
_________________ "Mi esposa era al fiume, a lavare, un gringo l'aggredì e la voleva.." |
|
willoz
Reg.: 08 Mar 2004 Messaggi: 3701 Da: trento (TN)
| Inviato: 01-02-2005 14:28 |
|
quote: In data 2005-02-01 13:19, Marienbad scrive:
Dancer in the dark, purtroppo, è il peggiore tra tutti i film del regista danese (da qualche parte spiegai anche il perchè...).
Dogville non l'ho ancora visto, e non mi pronuncio.
Idioterne il migliore e The Kingdom (la prima serie), è un prodotto straordinario.
Ah, perdibile anche L'elemento del crimine, barocco e morboso.
|
ottima.
chissa se ti piacerà Dogville...
_________________
|
|
Ayrtonit ex "ayrtonit"
Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 01-02-2005 14:30 |
|
quote: In data 2005-02-01 14:26, Michi81 scrive:
quote: In data 2005-01-31 14:43, Petrus scrive:
mi accodo a marat dicendo "un autore"
|
prima veniva Ayrtonit comunque
|
facciamo un bel trenino, senza problemi!
|
|
PLAYMOBIL
Reg.: 25 Ott 2004 Messaggi: 327 Da: roma (RM)
| Inviato: 01-02-2005 14:31 |
|
Un genietto abbastanza irritante.
Ma Dogville lo adoro.
_________________ E' dopo che si capisce tutto. |
|
vietcong
Reg.: 13 Ott 2003 Messaggi: 4111 Da: roma (RM)
| Inviato: 01-02-2005 15:28 |
|
quote: In data 2005-02-01 14:26, Michi81 scrive:
quote: In data 2005-01-31 14:43, Petrus scrive:
mi accodo a marat dicendo "un autore"
|
prima veniva Ayrtonit comunque
|
Direi che è questo il punto.
Trovo molto significativo che più d'uno al momento di definire Von Trier l'abbia subitaneamente (immagino) associato alla parola "autore"
Significativo, perchè secondo me Von Trier è autore per il puro gusto di esserlo. Come se se lo fosse imposto: "adesso faccio il cinema, e lo faccio da Autore". Si può quasi parlare di autorialità 'vuota', ed è per questo che trovo il suo approccio molto interessante e rivelatore dello stato attuale del cinema.
La natura per così dire formale di questa autorialità, emerge dal modo in cui ad ogni nuovo film stabilisce, piuttosto arbitrariamente, un espediente formale diverso. Atteggiamento tutto sommato cinico (ecco un ottima definizione). Dogma puro, dogma più musical, pseudoteatro… È difficile giustificare tali scelte da esigenze puramente narrative: esse sono in qualche modo il brand, la firma del genio, che deve essere in fondo il vero protagonista della visione. Le Cinque Variazioni dovrebbe confermare questo approccio alla forma come variabile imposta dall’esterno.
Sul piano dei contenuti. Gli autori classici del periodo d’oro – Bergman Kurosawa Fellini Bunuel – diventavano tali anche per la forza della loro riflessione (umanistica) sul mondo, che si evinceva di film in film. Dal basso della mia conoscenza mi sembra che Von Trier abbia fra i pochi temi ricorrenti la continua vessazione di una fanciulla che passa travagli incredibili: qualcosa di troppo idiosincratico e bizzarro perché si possa definire una ‘poetica’ o perché possa incrementare la consapevolezza individuale di chiunque. Questo atteggiamento sadico conferma del resto la sua necessità egoistica di essere il vero protagonista del film.
Ritengo che Von Trier semplicemente non abbia la forza intellettuale degli autori sopraccitati, che plasmavano la forma dall’interno della loro ispirazione, ma che pure riesca ad essere autore lavorando sulla confusione e proliferazione dei linguaggi visivi attuali.
Ogni epoca ha ciò che si merita.
(ribadisco che ho visto solo due film e ho letto solo qualche saggio/articolo)
_________________ La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili |
|