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il più sopravvalutato fra questi film degli ultimi anni |
Lottina
 Reg.: 12 Nov 2003 Messaggi: 210 Da: padova (PD)
| Inviato: 18-03-2004 18:53 |
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american beauty e poi la stanza del figlio
_________________ andai nei boschi perchè volevo vivere con saggezza ed in profondità,succhiando tutto il midollo della vita,per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto |
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mallory
 Reg.: 18 Feb 2002 Messaggi: 6334 Da: Genova (GE)
| Inviato: 18-03-2004 18:56 |
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quote: In data 2004-03-18 18:48, Daniel scrive:
A Beautiful Mind ... tremendo!
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Ecco vedi, questo è davvero un filmetto ridicolo, ma lo è nella misura che si è scelto di costruirsi.
Magnolia invece, che è un film aberrante in quanto a pretestuosità, mostra su di se solamente i segni vuoti di un cinema che non vuole e non sa arrivare da nessuna parte, sciorinando per altro una bieca retorica.
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mariano
 Reg.: 01 Nov 2003 Messaggi: 2283 Da: san remo (IM)
| Inviato: 18-03-2004 18:58 |
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magnolia e american beauty:indifendibili
_________________ Io accetto il caos, non so se il caos accetta me. |
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 18-03-2004 19:03 |
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quote: In data 2004-03-18 18:49, mallory scrive:
quote: In data 2004-03-18 18:44, Tristam scrive:
ma dai!
Pensavo ti piacesse...
Meglio
Concordo con te...
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Ma scherzi?
E' un film davvero pessimo quello, come il suo regista d'altronde, osannato non si sa per quale motivo...
Boh
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Motivo non ce n'e'. E' una cosa normale ora...Mica e' l'unico regista che si e' creduto geniale quando non lo e'.
Per me e' solo un altro modo per stabiliri un limite alla decenza. E in quanto moralista mentalmente Magnolia segna un preciso confine. C'e' a chi piace e a chi no. e questo gruppo di persone sono totalmente e irrimediabilmente diverse.
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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Daniel

 Reg.: 14 Feb 2003 Messaggi: 4301 Da: Nuoro (NU)
| Inviato: 18-03-2004 19:19 |
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quote: In data 2004-03-18 18:56, mallory scrive:
quote: In data 2004-03-18 18:48, Daniel scrive:
A Beautiful Mind ... tremendo!
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Ecco vedi, questo è davvero un filmetto ridicolo, ma lo è nella misura che si è scelto di costruirsi.
Magnolia invece, che è un film aberrante in quanto a pretestuosità, mostra su di se solamente i segni vuoti di un cinema che non vuole e non sa arrivare da nessuna parte, sciorinando per altro una bieca retorica.
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Retorica?? ... ma mag-nolia è un ottimo esempio di film comico ... Ho riso dall'inizio alla fine come l'autore che l'ha fatto! |
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mallory
 Reg.: 18 Feb 2002 Messaggi: 6334 Da: Genova (GE)
| Inviato: 18-03-2004 19:29 |
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quote: In data 2004-03-18 19:03, Tristam scrive:
quote: In data 2004-03-18 18:49, mallory scrive:
quote: In data 2004-03-18 18:44, Tristam scrive:
ma dai!
Pensavo ti piacesse...
Meglio
Concordo con te...
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Ma scherzi?
E' un film davvero pessimo quello, come il suo regista d'altronde, osannato non si sa per quale motivo...
Boh
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Motivo non ce n'e'. E' una cosa normale ora...Mica e' l'unico regista che si e' creduto geniale quando non lo e'.
Per me e' solo un altro modo per stabiliri un limite alla decenza. E in quanto moralista mentalmente Magnolia segna un preciso confine. C'e' a chi piace e a chi no. e questo gruppo di persone sono totalmente e irrimediabilmente diverse.
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Eppure questo discorso non mi convince del tutto...
Non credo che queste persone siano totalmente e irrimediabilmente diverse, e questo lo dico semplicemente perchè conosco persone che amano Magnolia, seppur condividano con me, una svariata gamma di film diversi. Ora mi viene naturale chiedermi se tale apprezzamento da parte di queste persone, possa dipendere da una motivazione ben precisa, che a me sfugge, o al contrario, da una motivazione per me chiara, che magari sfugge a queste persone.
In questo senso, una discussione argomentata potrebbe divenire utile per il raggiungimento di una verità analitica possibile, in caso contrario, la tua affermazione segna un limite mortificante, che mette in luce l'impossibilità di un dialogo tra le eventuali controparti; oltre ad una feroce sicurezza che tenta di comprovare l'assolutezza della propria scelta.
Truffaut fece questo stesso discorso, un dì, redigendo un articolo che proclamò "la politica degli autori" come verità universale.
Ora, io di Truffaut mi fido ciecamente, poichè nessun altro critico ha mai potuto nemmeno pensare di conoscere in modo così completo il linguaggio filmico, però di te, non è che mi fidi moltissimo... Nonostante tu sia una delle poche persone che io condivida e apprezzi in veste di critico.
Mi chiedo ora: Truffaut avrebbe apprezzato un film come Magnolia?
Se mi rispondi, hai vinto.
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mallory
 Reg.: 18 Feb 2002 Messaggi: 6334 Da: Genova (GE)
| Inviato: 18-03-2004 19:35 |
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quote: In data 2004-03-18 19:19, Daniel scrive:
Retorica?? ... ma mag-nolia è un ottimo esempio di film comico ... Ho riso dall'inizio alla fine come l'autore che l'ha fatto!
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Solo la retorica infatti ti avrebbe permesso di ridere, null altro...
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gmgregori
 Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 19-03-2004 06:25 |
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Se posso intromettermi, dire che Magnolia è un brutto film, o peggio non saperlo afferrare, è piuttosto riduttivo. Io parto dal presupposto (più che vero) che ogni opera si basi sui più classici archetipi, ma la modalità con cui ci pervengono è diversa da pellicola a pellicola. Magnolia è forte, seppur non nell'immagine, nel mostrare realtà diverse e condivise. Magnolia è Senso di Colpa.
Certamente abbiamo altre pellicole che costruisco la storia e la narrazione su venedette e rancori, ma proprio perchè in questo film sono strettamente analizzate le dinamiche familiari, trovo più consono affermare che la qualità del formato superi di gran lunga la sufficienza.
Ogni mio dire ragiona su scala americana. |
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clagle01
 Reg.: 18 Set 2003 Messaggi: 1566 Da: Lissone (MI)
| Inviato: 19-03-2004 09:00 |
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La stanza del figlio.......ma Moretti è un regista??!!!!!!
_________________ Nulla accade per caso..... |
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stevie
 Reg.: 26 Feb 2004 Messaggi: 2135 Da: viterbo (RM)
| Inviato: 19-03-2004 13:59 |
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Magnolia non l'ho visto ma american beauty dù palle. visto e stravisto
_________________ Save the cheerleader, save the world |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 20-03-2004 00:15 |
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quote: In data 2004-03-19 09:00, clagle01 scrive:
La stanza del figlio.......ma Moretti è un regista??!!!!!!
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No, Moretti è un artigiano, un artista, un genio.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 20-03-2004 00:17 |
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quote: In data 2004-03-18 18:48, Daniel scrive:
A Beautiful Mind ... tremendo!
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Assolutamente d'accordo.
Aggiungerei "Il sesto senso". A ME non è piaciuto per niente, come ho spiegato in una dozzina di altri topic .
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 20-03-2004 02:40 |
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quote: In data 2004-03-18 19:29, mallory scrive:
Eppure questo discorso non mi convince del tutto...
Non credo che queste persone siano totalmente e irrimediabilmente diverse, e questo lo dico semplicemente perchè conosco persone che amano Magnolia, seppur condividano con me, una svariata gamma di film diversi. Ora mi viene naturale chiedermi se tale apprezzamento da parte di queste persone, possa dipendere da una motivazione ben precisa, che a me sfugge, o al contrario, da una motivazione per me chiara, che magari sfugge a queste persone.
In questo senso, una discussione argomentata potrebbe divenire utile per il raggiungimento di una verità analitica possibile, in caso contrario, la tua affermazione segna un limite mortificante, che mette in luce l'impossibilità di un dialogo tra le eventuali controparti; oltre ad una feroce sicurezza che tenta di comprovare l'assolutezza della propria scelta.
Truffaut fece questo stesso discorso, un dì, redigendo un articolo che proclamò "la politica degli autori" come verità universale.
Ora, io di Truffaut mi fido ciecamente, poichè nessun altro critico ha mai potuto nemmeno pensare di conoscere in modo così completo il linguaggio filmico, però di te, non è che mi fidi moltissimo... Nonostante tu sia una delle poche persone che io condivida e apprezzi in veste di critico.
Mi chiedo ora: Truffaut avrebbe apprezzato un film come Magnolia?
Se mi rispondi, hai vinto.
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Certo che ti rispondo...
Se mi è permesso però lo faccio con le parole di Truffaut...
"la poltique era, si, un appello in favore del genere di cinema che praticavano i registi, ma era soprattutto il concetto che chi ha l'idea e chi realizza il film deve essere la stessa persona. Sono convinto che il film assomiglia ha l'uomo che l'ha fatto, perchè la somma globale di tutte queste tappe è inerente alle contraddizioni che necessariamente si troveranno nel film, perchè fondantalmente nel cinema ci sono due comandamente, "azione!" e "stop!", ed è tra questi due ordini che si fa il film, per una durata di un minuto e mezzo di girato al giorno.
Quando un film mi piace, cerco di indovinare come il regista ha riempito questo minuto e mezzo, e mi riesce benissimo. Avendo fatto film e non interessandomi più al problema della qualità di un film, ciò che cerco è proprio questo: vedere se l'uomo che lo ha fatto era violento, calmo, felice o in collera. Guardo, scena dopo scena, e cerco di risalire alla fonte, all'inzio, al carattere e alla personalità del regista.
Adesso guardo il film quasi come si esamina una cartella clinica ai piedi di un letto d'un ospedale.
La politique des auteurs era un concetto critico, essenzialmente polemico.. Ma non sono più un teorico; mi interesso ai film con meno passione, più distacco e molta curiosità, ma anche con più indulgenza. Posso amare un film per dieci minuti, cosa impossibile prima. Applico molto meno la politique e sono più portato a pensare che un buon regista possa sprecare un buon film."
Adesso si potrebbe dire che tutti siano come dei Truffaut registi e che quindi, per quel vago senso di indulgenza, si permettano di amare un film per dieci minuti ed estendere questi a tutta la durata del film per decretare infine il successo della pellicola.
Incosciamente o no.
Io credo che al contrario la maggior parte delle persone che hanno aprezzato Magnolia non sia dei registi e di sicuro non hanno avuto un iter professionale alla Truffaut e che quindi non abbiano quell'occhio sviluppato a cogliere l'uomo dietro la macchina da presa, ma che piuttosto si rifacciano a quelle strani emozioni, così tanto importanti, per carità, che connotano la maggior parte di certe critiche.
Ma è anche certo che tutti possiamo deliberatamente amare 10 minuti di un film, l'inizio di magnolia, la fine, ma questo certo non ci permette di stabilire che un film sia un capolavoro o degno di nota.
Di certo, seguendo Truffaut regista, possiamo arrivare a dire che Magnolia non è certo un pessimo o inutile film, ma possiamo stabilire, seguendo invece il Truffaut critico, che esiste un confine e questo confine è un confine, appunto, politico. Perchè come dice Truffaut "la politique è un mezzo molto valido per i critici. Perchè quando si tratta di buoni cineasti con un certo potenziale, e capaci di progredire, quando li si ama, come li si amava ai Cahiers e si vanno a rivedere i loro film e li si esamina parecchie volte di seguito, allora si può capire in modo più preciso perchè hanno fatto questo o quel film e perchè quel tale film segna una tappa nell'evoluzione di quest'uomo"
Ora tutte queste cose, le ultime dette, si possono applicare universalmente a qualsiasi film o regista, ma di certo se allora dobbiamo credere che Anderson sia "un buon cineasta" saremmo anche costretti ad inserire nella sezione dei buoni tanti altri nomi che non credo l'intera lavagna li potrebbe contenere.
Allora ecco perchè a volte serve la politica.
Truffaut lo avrebbe detestato da critico e da regista avrebbe detto che ogni tanto, quesl film assomigliava al suo regista e quindi poteva anche essere apprezzato.
_________________
Nelle cose futili seguo i capricci e le mode; nelle cose importanti seguo la morale; in arte seguo me stesso. Questa è la ragione per cui non ho nulla a che fare con cio' che non mi piace
[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 20-03-2004 alle 02:41 ] |
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Daniel

 Reg.: 14 Feb 2003 Messaggi: 4301 Da: Nuoro (NU)
| Inviato: 22-03-2004 00:54 |
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quote: In data 2004-03-18 19:35, mallory scrive:
quote: In data 2004-03-18 19:19, Daniel scrive:
Retorica?? ... ma mag-nolia è un ottimo esempio di film comico ... Ho riso dall'inizio alla fine come l'autore che l'ha fatto!
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Solo la retorica infatti ti avrebbe permesso di ridere, null altro...
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Si in effetti concordo ma è proprio questo l'uso che ne fa ... analizziamo il film e colui che lo ha fatto : Mag-nolia si apre con una storia che ha le sue sottili ramificazioni in altre storie quindi una sorta di macrocella contenente microcelle ... attenzione ho usato 'contenente'. Lo stile confacente a questo tipo di narrazione è quella presupposta da Carver ovvero quello delle Short Stories piccoli quadri narrativi che racchiudono nel loro testo una sorta di quotidianità malata simile a un virus che si dipana inconsapevolmente nelle altre storie, ogni quadro presuppone un filo conduttore che funge da arma distruttrice. Il primo esperimento portato al Cinema lo abbiamo con l'altmaniano America oggi (Short Cuts) gradevole rilettura del genere narrativo dove le storie si dipanano bloccate dentro inquadrature portate al massimo grado di rottura attraverso quello strano filo conduttore che qui ha la parvenza del 'taglio' essenziale per il raggiungimento della storia ad un'altra. Da qui la spiegazione più plausibile e sopratutto 'visibile' di questa (in)felice scelta di stile ... Ma analizziamo bene i Temi proposti a questo punto dalle due opere. Se Altman presupponeva vari microquadri narrativi tutti collegati ad un unico concetto ecco che Anderson lo usa in senso prettamente 'comico' negando( e a sua volta sperimentando sul)lo stile un po' blando del povero Albert. Magnolia è un solo quadro narrativo portato alla sua duplicazione più estrema ... I personaggi portati all'estremo patologico sono bloccati in una sorta di acquario (narrazione) che coinvolge tutto e tutti ... sbattono continuamente contro il vetro chiedendo pietà perchè costretti a vivere e rivivere stesse identiche cose ... Tutto il passato, futuro e presente sono condizione di messa in scena ... lo spazio è il tempo coincidono, il destino è uguale per tutti non c'è via d'uscita, l'unico modo è assistere impassibili e un filino drogati a ciò che accade attorno ... Alienarsi attraverso il musical o stupirsi davanti a una tragicomica pioggia di rane di respiro biblico che comporta più disagi che una vera punizione e alla fine un sorriso che indica un finale aperto (?) ottimista (?) o solo rassegnazione di una giostra che continuerà a girare ...
Ed è in questo senso che la retorica diventa la sua più pura negazione ... questo film non è altro che uno slap stick postmoderno puramente dissacratorio ... E' paradossale ma è così ... Il Film seguente di Anderson dimostra come basti togliere il 'volume' per assaporare tutto un altro concetto.
Dopo ciò possiamo definire Anderson un regista geniale? Ma certo che no ... al giorno d'oggi si tende a trovare il genio ovunque (basti pnsare a Anthony Mingh'i'ella) per la povertà imperante nelle sale ... e quindi un regista che propone continui spunti di riflessione viene ingabbiato in una 'genialità' fittizia che paragonata ad altre genialità assume altro sapore ...
_________________ ::M:: cineForum |
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LothLaurel
 Reg.: 25 Feb 2004 Messaggi: 1261 Da: Scafati (SA)
| Inviato: 25-03-2004 00:33 |
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magnolia...
_________________ Clive Owen mi fa sbroccare!!!!!!!!!!!!
E smettetela di dire che sono un uomo! |
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