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Autore La disfatta di Tony Blair
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 06-05-2007 10:38  
Dopo 10 anni alla guida del Regno Unito la stampa commerciale descrive Tony Blair come il miglior leader laburista mai esistito.
Peccato che la sua popolarità sia ai minimi storici presso l'opinione pubblica e l'ultima batosta incassata alle amministrative abbia fatto scendere il suo partito ad un 27% a livello nazionale toccando praticamente il fondo.
Dopo 10 anni di politiche neoliberiste la popolazione è al minimo della fiducia e questo grande leader si dimetterà tra poche settimane anticipando di molto la scadenza naturale del suo mandato.
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E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 06-05-2007 10:48  
avercelo Tony Blair in italia..
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 06-05-2007 11:00  
Blair è sicuramente al capolinea politico, bisogna però dire che ha governato per ben tre mandati consecutivi.
Se gli inglesi erano così scontenti potevano mandarlo a casa prima.
Forse è dipeso dal fatto che i conservatori inglesi erano ormai ridotti alla frutta, politicamente distrutti dal New Labour di Blair che (purtroppo, dal mio punto di vista) ha trionfato facendo propri molti temi "di destra": liberismo economico, filoatlantismo, ordine pubblico rafforzato.

Bisogna dire che Blair è anche uno dei leader che ha dato il via alla ricerca sulle cellule staminali embrionali dimostrandosi moderno e lungimirante su questo punto.

Però Blair è anche ,insieme a Bush, uno dei responsabili del disastro Iraq, per questa guerra, Blair (proprio come Bush) ha mentito ai suoi cittadini sulle armi di distruzione di massa e, come il presidente USA, non ha patito alcuna conseguenza nè penale, nè politica pe questa menzogna che sta costando tante vite umane.
Trovo che questo sia molto grave.

Comunque non so davvero chi possa prendere il suo posto nel Partito Laburista.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 06-05-2007 alle 13:03 ]

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Hyperion19

Reg.: 23 Mar 2007
Messaggi: 516
Da: Firenze (FI)
Inviato: 06-05-2007 11:44  
sole 24 ore di oggi:

"due ere che finiscono: oggi quella di jaques chirac nei prossimi giorni quella di tony blair. in materia di politica economica, l'eredità del premier laburista britannico è molto più ricca: riforme liberali nel solco di margaret thatcher, una crescita più robusta e vitale. del presidente francese resta invece un'impronta di immobilismo, nel segno dell'ortodossia transalpina dello stato forte e dell'ostilità alla globalizzazione."

per questo giornale ovviamente uno stato defilato e il potere ai gruppi privati sono il bene (il futuro) e la permanenza di strutture di garanzia per la collettività sono il male (il passato). però una riflessione sulla validità dei due modelli varrebbe la pena si farla. dal punto di vista politico il liberalismo esasperato di blair sempra aver trattato con eccessiva, dilettantistica (e quindi tipicamente britannica), disinvoltura alcuni problemi come le tendenze autonomistiche scozzesi. se la scozia decide per la secessione la gran bretagna cessa di esistere dopo 300 anni di storia unitaria, anche se l'economia va bene non è un gran risultato politico per un primo ministro britannico (inglese). un po' di storia non guasta: churchill messo sotto pressione dagli americani che facevano dell'anticolonialismo (interessato) una bandiera ideologica, sbottò che non era stato eletto primo ministro di sua maestà per sovrintendere alla distruzione dell'impero britannico.. e tony lo sa perchè è in carica o si occupa solo di pil crescita economica e lobby finanziarie?

londra ha superato new york come borsa di scambi, ma non tratta beni britannici, è solo la piazza più conveniente non è il fulcro degli interessi economici. tutta questa prosperità e questa nuova centralità dell'economia britannica potrebbe essere una bolla di sapone. cioè potrebbero star drogando l'economia nel loro ruolo di arbitri tra europa e resto del mondo: america come da tradizione, ma soprattutto russia e asia. non ho idea di quanto sviluppo sostanziale ci sia dietro questo tipo di economia.

inoltre la gran bretagna è uno dei luoghi in cui il pil è ridistribuito peggio in termini di servizi e ricchezza comune.

..e poi destra e sinistra si confondono? quale dei due modelli guarda di più al bene comune?

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 06-05-2007 13:51  
quote:
In data 2007-05-06 10:38, Quilty scrive:
Dopo 10 anni alla guida del Regno Unito la sua popolarità è ai minimi storici presso l'opinione pubblica



è l'unico modo per capire che un premier non ha governato come la gente si aspettava.

le sue politiche neoliberiste daranno anche respiro al capitale ma evidentemente rovinano le condizioni sociali degli inglesi, aumentando disparità e problematiche lavorative, retributive e sociali.

e in politica estera è stato il più tenace filo-bush, forse anche un pò di più di berlusconi in Italia.

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