> > Attualità - Con l'età si cambia la propria ideologia? |
Autore |
Con l'età si cambia la propria ideologia? |
Igraine
 Reg.: 15 Nov 2006 Messaggi: 1223 Da: Cremona (CR)
| Inviato: 24-01-2007 20:06 |
|
Oggi al lavoro è stata fatta una considerazione da un mio collega più grande di me il quale ha affermato che "è più facile essere filocomunisti in gioventù, ma con il passare degli anni si rischia di cambiare idea".
Voi cosa ne pensate? E' davvero così?
Sinceramente questa affermazione mi ha spiazzato parecchio, forse perchè non riesco a capirne fino in fondo il significato.
Ormai ritengo che con i tempi che corrono le vere ideologie sia di destra che di sinistra non esistano più. Al punto in cui siamo (almeno per quanto riguarda la situazione italiana) conta solo essere al governo e scaldare le poltrone del potere. La politica per un giovane di oggi è diventata incomprensibile, tutti i giorni vengono dette cose rimangiate quasi all'istante, i politici sono sempre pronti a scagliarsi gli uni contro gli altri perdendo ogni credibilità, non sono in grado di parlare chiaro, raccontano sempre quello che fa comodo a loro.
In conclusione chiedo: in base a queste cose come fa un ragazzo a dichiararsi a favore di uno o dell'altro "schieramento"?
Io in prima persona non riesco ad identificarmi nell'affermazione del mio collega. Tutti i giorni discuto al lavoro di politica, e se anche ho votato il centro sinistra alle scorse elezioni, proprio non ce la faccio a dire che appoggio in pieno questo schieramento. Devo ammettere che mi trovo esattamente nella posizione di essere concorde con alcune cose fatte dal centro sinistra e con altre fatte dal centro destra.
Dunque mi trovo in una posizione di mezzo in cui non riesco a chiarirmi una volta per tutte quello in cui devo credere.
Lascio a voi il dibattito.
_________________
... e sedetti sotto un albero, piegai le ginocchia e mi presi la testa tra le mani come l'elfo addolorato di una fiaba ...
SCELTI DALLE TENEBRE
[ Questo messaggio è stato modificato da: Igraine il 24-01-2007 alle 20:08 ] |
|
quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 24-01-2007 20:33 |
|
C'è una battuta un po' di destra che dice così: "se non sei di sinistra a 20 anni, non hai cuore, ma se lo sei a 40 non hai cervello". Io di anni ne ho 22, ma spero di rimanere "senza cervello" quando ne avrò 40.
Hai ragione Igraine: a volte viene voglia anche a me di abbandonarmi al qualunquismo, quello che mi disgusta maggiormente sono tutte queste divisioni tra "sinistra radicale" e "sinistra riformista", il solito vizio della sinistra italiana che si tira calci nei coglioni.
Questo governo è talmente diviso che potrebbe cadere mentre sto scrivendo e oltretutto non sa parlare agli italiani.
Nonostante tutto, io nella differenza tra destra e sinistra ci credo ancora, e sono ancora convinto che un governo di centrosinistra possa cambiare le cose in meglio (anche se di pochissimo!). Però crederci diventa sempre più difficile, sopratutto quando senti parlare certi ipercattolici che stanno nella Margherita.
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 24-01-2007 alle 20:41 ] |
|
Igraine
 Reg.: 15 Nov 2006 Messaggi: 1223 Da: Cremona (CR)
| Inviato: 24-01-2007 20:46 |
|
quote: In data 2007-01-24 20:33, quentin84 scrive:
Nonostante tutto, io nella differenza tra destra e sinistra ci credo ancora, e sono ancora convinto che un governo di centrosinistra possa cambiare le cose in meglio (anche se di pochissimo!). Però crederci diventa sempre più difficile.
|
Soprattutto quando le promesse non vengono mantenute.
Quando discuto di politica con quelli più grandi di me (molti di loro sono a favore del centro destra) essendo molto più acuti nello sparare sempre contro le stupidaggini del governo attuale e nello scovare tutte le sue lacune mi lasciano quasi sempre senza una risposta pronta perchè purtroppo è la realtà dei fatti. E le poche volte che riesco a ribattere magari ponendo come esempi le cazzate del governo precedente mi rendo conto che il problema grave sta qui. Che ormai la differenza tra centro destra e centro sinistra è quasi impercettibile.
_________________ ... e sedetti sotto un albero, piegai le ginocchia e mi presi la testa tra le mani come l'elfo addolorato di una fiaba ...
SCELTI DALLE TENEBRE |
|
dan880
 Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 25-01-2007 20:51 |
|
ma prima di tutto bisogna partire da un discorso generazionale: se una persona ha adesso l'età di un ventenne non ha vissuto, tranne che attraverso i libri di storia forse, le epoche storiche che hanno contraddistinto la nascita della borghesia e del socialismo che poi hanno condotto alla nascita di un centro-destra(che però non ha mai avuto una sua identità politica ideologicamente popolare, scaturendo anzi, dopo il secondo dopoguerra, anche da frange fasciste che tuttora permangono)
e di un centro-sinistra(che nato dalle battaglie contadine ha identificato nel vecchio comunismo la sua carta d'identità politica e ideologica, il socialismo effettivo e autentico).
chi ha vissuto queste epoche ha potuto scegliere tra destra e sinistra, a seconda dei motivi che potevano essere ideologici, nostalgici, di appartenenza sociale: potevano scegliere perchè le differenze tra queste due realtà politiche erano comunque ben marcate e ben definite e in quanto tali facevano appassionare la gente e alcuni si spingevano fino alla militanza effettiva.
poi ovviamente il lavoro fa capire tante cose e ancor di più negli anni '70 o '80 chi andava a lavorare in fabbrica o in ufficio sapeva di dover scegliere un partito comunista italiano perchè, pur non vedendolo al potere(cosa che era impedita dai partiti di centro-destra in accordo con gli americani per via dei vincoli dell'alleanza atlantica), sapeva che non accettava il riformismo ante litteram degli antagonisti, che erano sempre al governo, e perchè si battevano onestamente per i lavoratori italiani.
oggi lo scenario è cambiato: io condivido lo smarrimento generale. perchè molti che sono nati dopo non hanno avuto la fortuna di aver vissuto i veri momenti politici e storici dell'Italia, acquisiscono poca e talvolta errata informazione sulla storia passata e oggi sanno riconoscere il marcio della politica ma non sanno cosa vuol dire comunismo, cosa vuol dire destra, cosa vuol dire sinistra. e non sapere questo significa criticare il presente senza però sapere perchè una cosa viene criticata.senza sapere cosa c'è nella storia delle origini di un partito che ti possa far dire oggi: questo lo critico, questo no. sono d'accordo, non sono d'accordo.
la sinistra è stata sempre storicamente debole: intendo dire che alle sue origini ha avuto il pregio di schierarsi dalla parte di coloro che non avevano potere nella società per contrastare la borghesia capitalista politicizzata.
e per questo, che si chiamino socialisti o comunisti, sono stati emarginati, schiacciati, tenuti lontano dai governi che si sono succeduti nella prima Repubblica.
Però grazie al muro di Berlino l'est poteva difendersi dall'ovest, poteva portare avanti idee antiriformiste senza ostacoli.
il crollo di quel muro ha fatto capire una sola cosa: che le ideologie, tutte, anche quelle di destra, sono crollate. ha vinto il capitale, l'industriale, l'imprenditore, il banchiere, il borghese.
e per la sinistra, così come era nata, non c'era più posto: anche in Italia lo sapevano bene.
o scomparire, o modificare.
ma hanno scelto il modo peggiore per mutare pelle: si sono allineati alla destra, che con la vittoria del capitalismo e del riformismo si è potuta dire vincente a 360 gradi.
la sinistra è diventata una sinistra-destra: all'americana, riformista. taglia di qua, è flessibile di là, incentiva le imprese, riduce i lavori pubblici di Stato.
perciò quando ancora si parla oggi di comunismo significa solo essere ignoranti e ignorantemente prevenuti verso realtà inesistenti, adesso.
ormai a difendere i lavoratori non c'è rimasto quasi più nessuno.
qua non c'è più una battaglia tra destra e sinistra.
qua c'è ogni giorno una battaglia del lavoratore contro il mercato capitalista, che è l'unica ideologia di un mondo intero.
ecco perchè nessuno sa capire destra e sinistra cosa vuol dire. sono i politici per primi che non ce lo saprebbero più spiegare.perchè la loro unica attività politica, adesso, è il mercato della globalizzazione.
|
|
Julian
 Reg.: 27 Gen 2003 Messaggi: 6177 Da: Erbusco (BS)
| Inviato: 27-01-2007 09:18 |
|
Sono abbastanza d'accordo con l'ultimo intervento, ma specifico che negli URSS o in Cina o magari ora in Venezuela non si tutelava certo i lavoratori, anzi erano e sono i paesi ove i lavoratori vengono ridotti alla fame mentre il partito "comunista" (per me le virgolette sono d'obbligo) gestisce imprese, mercato, scambi internazionali e ,non ultimo, coscienze.
Il discorso sul mutamento di ideologia deriva semplicemente da necessità che una persona può vedere come insormontabili: quando sei giovane e magari sei mantenuto puoi permetterti di stare dalla parte di chi è sfruttato, delle classi deboli, dei paesi calpestati. Poi, da adulto, devi spegnere il cervello e dedicarti 24 ore sy 24 al lavoro, perchè diversamente non campi: ed allora abbandoni un pò certe posizioni contestatrici perchè il sistema in cui vivi deve darti da mangiare, perchè credi che essendo conservatore puoi tutelare meglio ciò che hai guadagnato con il sudore etc.
Io sarò sempre schierato dalla stessa parte perchè il mio essere di sinistra non dipende da visioni utopiche o dal sentimentalismo giovanile (almeno non in toto): dipende da una certa consapevolezza. Ed ora che sono entrato nel mondo del lavoro, per lo più da praticante e quindi da sfruttato a gratis, mi sto solamente rendendo conto del fatto che le differenze sociali e lo sfruttamento sono veramente le basi su cui si fonda la nostra società. E lo dico da dottore in legge forse prossimo avvocato senza problemi economici che a 24 anni può permettersi di farsi mantenere in toto dai suoi. I casi che studio sono solo la conferma di quanto spesso le stesse leggi che ho approfondito ed imparato all'università rimangano semplici affermazioni di principio. Lo stesso accesso alla tutela legale è precluso dalla povertà di mezzi economici. Il mondo del lavoro subordinato è una jungla in cui a rimetterci sono sempre quelli. Proprio ieri è venuto nel nostro studio un marocchino lamentadosi di aver lavorato gratis 3 mesi per un impresa edile bergamasca sparita al momento di pagare. Siccome di lui non frega un cazzo a nessuno, lo affidano a me. Non ha i soldi per mangiare, figuriamoci se può pagare un avvocato. Certo, accederà al gratuito patrocinio, ma quando? E quali saranno le sue garanzie? Per me fatti come questi (e ce ne sono a bizzeffe) sono una vergogna per l'umanità. Però a Studio Aperto non ne parlano mai.
_________________ Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale. |
|
cabal22
 Reg.: 15 Mar 2006 Messaggi: 2812 Da: Livorno (LI)
| Inviato: 03-02-2007 19:39 |
|
Rivoluzionario da giovane e reazionario/ conservatore da vecchio? Lo dicono in molti.
Probabilmente in questo c'è più di un fondo di verità. |
|
diggler
 Reg.: 07 Gen 2007 Messaggi: 107 Da: Edenville (es)
| Inviato: 03-02-2007 21:08 |
|
quote: In data 2007-01-24 20:33, quentin84 scrive:
C'è una battuta un po' di destra che dice così: "se non sei di sinistra a 20 anni, non hai cuore, ma se lo sei a 40 non hai cervello". [ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 24-01-2007 alle 20:41 ]
|
ho sempre saputo di essere stone hearted..
comunque, non diceva "essere comunista a 20 è d'obbligo, a 30 un piacere e a 40 da coglioni"??
_________________
- Visit De Venustate - |
|
cabal22
 Reg.: 15 Mar 2006 Messaggi: 2812 Da: Livorno (LI)
| Inviato: 06-02-2007 20:22 |
|
|
|
|
 |
0.125886 seconds.
|