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Lo sgravio fiscale di Prodi al Soviet |
Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 12-06-2006 11:50 |
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Il Soviet è il mondo della grande impresa privata ,capeggiato da Montezemolo.
Essendo stato il Soviet supremo il parlamento federale dell'Urss,queste aziende hanno lo stesso identico potere, con la differenza che nessun cittadino ha mai eletto nessuno dei suoi capi.
Prodi è il fautore dell'ennesimo pesantissimo intervento statale per sostenere tali aziende che , in fin dei conti, di privato hanno solo i profitti che si tengono ,poichè i costi del loro mantenimento vengono ampiamente spalmati su tutta la popolazione.
La nuova barzelletta del libero mercato di oggi è quella del famoso CUNEO FISCALE e dell'arcinoto taglio di ben 5 punti di tale cuneo.
Con parole semplici semplici vediamo di cosa si tratta.
Vediamo anche di capire perchè se il contribuente deve spendere la sua vita per mantenere queste aziende private,il ricavato ti tali attività economiche poi non debba essere ridistribuito equamente. Se si socializzano i costi,perchè i profitti rimangono privati? |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 12-06-2006 12:10 |
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Per dirla molto velocemente un lavoratore che prende 1.000 euro costa in realtà all'azienda per cui lavora praticamente il doppio. Esistono infatti le tasse sul costo del lavoro (tra cui l'Irap)e i contributi che devono essere versati per la previdenza eccetera eccetera.
L'economia è in seria difficoltà poichè deve affrontare un' agguerrita concorrenza (Cina, India) e per rimanere competitiva deve abbassare il costo del lavoro.
Ecco quindi che arriva lo Stato con la sua mano visibilissima e taglia il cuneo fiscale, appunto tutte quelle tasse che l'impresa deve versare.
Senonchè se si taglia il cuneo per agevolare le aziende private significa che lo Stato incassa molti meno soldi e li deve andare a recuperare da qualche altra parte.
Inoltre se vengono tagliate le tasse sui contributi significa che ci sono meno soldi che vanno nel settore previdenza, pensioni...
Come scriveva anche ieri Repubblica,questo significa che verranno tagliati assegni di maternità e tutte quelle belle norme che favoriscono le fascie più deboli della popolazione.
Per far funzionare l'economia quindi si concede uno sgravio ai ricchi e si toglie ai poveri. Questo è quanto, spiegato con termini da prima elementare.
Vediamo a questo punto cosa dovrebbe succedere in una società giusta e democratica. |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 12-06-2006 12:20 |
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Questo sgravio fiscale in realtà è un assegno in bianco concesso al mondo dell'impresa,poichè non c'è alcun vincolo che imponga poi all'imprenditore di ridurre il costo delle sue merci , una volta tagliato il cuneo e sceso il costo del lavoro per produrle.
Come infatti scriveva sempre Repubblica lunedi scorso, la legge Biagi fatta per agevolare le aziende concedendo loro la possibilità di assumere lavoratori con contratti a tempo determinato(precari che costano di meno) non ha dato alcuna spinta poi alla competitività industriale, poichè gli imprenditori hanno mantenuto i prezzi inalterati. Si sono incassati lo sconto e si sono arricchiti.
Anche questa volta non c'è alcun vincolo, siamo agli assegni in bianco.
Ma se queste aziende devono essere un peso per la collettività, per quale motivo allora dovrebbero avere il diritto di decidere cosa produrre, come e in che quantità?
E per quale motivo si dovrebbero tenere i profitti del loro commercio, dopo che tutti hanno contribuito adeguatamente a sostenere la loro competitività socializzando le spese del costo del lavoro? |
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Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 12-06-2006 15:48 |
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della serie hai capito tutto
questa bagianata della Cina poi è ridicola
ma il sig. Quilty ha la più pallida idea di cosa significa essere imprenditore ?
chi è l'imprenditore ?
le aziende sono sommerse dalle tasse
praticamente si lavora solo per pagare le tasse
se Quilty fosse un imprenditore (qualcuno gli spieghi che essere imprenditore non significa competere con la Cina) non scriverebbe simili bagianate
la domanda invece è opposta :
perchè le aziende devono pagare il debito pubblico dello stato che a partire dagli anni 70 ha bruciato le risorse destinate alle pensioni uilizzandole per altri scopi
adesso c'è un buco enorme che non si sa più come riempirlo
praticamente secondo Quilty un qualsiasi imprenditore dovrebbe pagare tasse , stipendi, contributi previdenziali, assumere nuovi lavoratori, espandersi, fare ricerca ... ... per avere in cambio praticamente niente dallo Stato (questa è l'Italia)
sì, ma tutto ciò con quali soldi ?
quelli che delle tasse che azzerano le casse delle aziende
ovviamnete io parlo di aziende che pagano le tasse
per le altre il discorso è un altro
finchè ci saranno persone che identificano le aziende con la Fiat si dovranno leggere simili sciocchezze
in Sardegna ad esempio il 98,8% delle aziende non ha più di 5 dipendenti
ecco chi sono gli imprenditori
ecco chi paga le tasse
ecco chi è sommerso dalle tasse
ecco chi fa fatica a produrre reddito
ecco chi è che deve combattere con la grande distribuzione ma ormai non ha più i mezzi per competere
secondo Quilty queste persone che si fanno il culo per portare a casa uno stipendio (non è certo che ci sia a fine mese) sono un peso per la collettività
un peso saranno gli stipendi dei nulla facenti dei dipendenti statali
basta cazzate
io li vedo tutti i giorni i dipendenti della Regione che vanno per negozi durante l'orario di lavoro
gli imprenditori intanto lavorano per guadagnare
per pagare le tasse
ma che cazzo
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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Julian
Reg.: 27 Gen 2003 Messaggi: 6177 Da: Erbusco (BS)
| Inviato: 12-06-2006 17:59 |
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E' velo!! Poveli padloni, lolo tanto buoni, ci fanno lavolale poche ole nei campi di cotone!!
E ci danno anche pappa!! Glazie, glazie padloni!!
A parte le mie solite cazzate...Tenebaum senza offesa le cose che scrivi mi lasciano quantomeno perplesso. Soprattutto ignorare il fatto che tutto ciò che sta accadendo oggi nel mercato del lavoro è in buona parte imputabile allo sviluppo di nuove grandi potenze è quantomeno stupido. Persino quelli della Lega scrivono sui manifesti chre bisogna boicottare le merci cinesi che mettono in crisi il nostro mercato.
Che poi ci siano un'infinità di tasse da pagare è vero, ma è un problema marginale rispetto a quelli di cui parla Quilty. Non presentiamo l' imprenditore come una vittima (ovviamente nel suo interesse) ,come colui che "paga le tasse". Ricordiamoci sempre che non è certo solo l'imprenditore a mandar avanti l'economia, ma che lo sono anche e soprattutto tutte quelle persone che ogni mattina vanno in fabbrica, nei campi, in ufficio. Mio padre ha un'impresa familiare e ti assicuro che non farebbe mai cambio con un lavoratore dipendente, per quanto il lavoro sia pesante e per quante tasse ci siano da pagare.
Il problema di quelli come te è il fatto di vedere in ogni attacco al mondo dell'industria una sorta di "attacco personale" agli imprenditori, alle imprese private in sè. Non è così, Quilty non fa la morale a nessuno, semplicemente descrive la realtà, ed anche bene direi: le istituzioni politiche sono per l'appunto istituzionalmente preposte al preseguimento degli interessi del potere economico, la cui linea di demarcazione con il potere politico è molto labile. Questo accade sia con il governo della destra che con il governo della "sinistra", tant'è che diversi imprenditori importanti del nord hanno appoggiato anche finanziariamente Prodi. Che una volta salito al Governo ha ovviamente mostrato il vero volto della sua fazione politica, i veri interessi che da sempre lo muovono.
Non è questione di cattiveria, di capitalismo marcio etc... è una cosa naturale, gli interessi economici sono il motore della società, della politica, dei rapporti internazionali, dei nostri stessi ragionamenti, degli interessi religiosi. Il rapporto non è deterministico ma complesso, per rispolverare Hegel "dialettico". Ma c'è eccome. E negarlo è un vantaggio esclusivo per chi comanda tali interessi.
_________________ Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale. |
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Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 12-06-2006 20:16 |
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ascolta Julian sembri un disco incantato
scrivi sempre le stesse cose
quilty dice chiaramente :
Ma se queste aziende devono essere un peso per la collettività
o non sai leggere oppure mettiti gli occhiali
te lo scrivo bello grosso così vedi bene :
a me degli imprenditori non me ne frega niente
una cosa è certa
lo vedo con i miei occhi cosa paga un'azienda
fatti vedere bene da tuo padre tutto quello che c'è da pagare e poi mi dirai se io dico il falso
quanto rimane tolti tutti i costi e le tasse ?
l'ho scritto cento volte su questo cavolo di forum
con queste tasse le imprese italiane vanno a fanculo
e questo non è politica di aiuto al profitto privato come dice l'utente in questione che non capisce niente di ciò che dice
questo è soffocare l'impresa
strozzati da costi, tasse, interessi
Quilty non ha capito che quelli che fanno la bella vita sono evasori fiscali non imprenditori
sono imbroglioni
ladri
bene quilty ha detto che tutti quei coglioni di imprenditori sardi che la mattina escono a vanno a lavorare nella loro ditta del cazzo sono un peso per la collettività
bene io ti ribadisco che il vero peso della società sono quei dipendenti pubblici che non fanno un cazzo e che prendono il loro bello stipendio ogni fine mese pagato con le mie tasse
questo ha detto
e quilty non ha nemmemno la pallida idea di cosa siano le tasse e i contributi da pagare
io sono un libero professionista
se non produco risultati a fine mese vado a fanculo
solo uno che non sa di cosa parla può scrivere simili cazzate
quindi poche storie
in Sardegna dei cinesi poco ce ne frega
basta con le solite cazzate
o sei uno che lavora nel mondo dell'abbigliamento e del tessile oppure basta con queste spiegazioni del cazzo
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
|
MARQUEZ
Reg.: 23 Feb 2006 Messaggi: 2117 Da: Firenze (FI)
| Inviato: 12-06-2006 21:32 |
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quote: In data 2006-06-12 20:16, Tenenbaum scrive:
ascolta Julian sembri un disco incantato
scrivi sempre le stesse cose
quilty dice chiaramente :
Ma se queste aziende devono essere un peso per la collettività
o non sai leggere oppure mettiti gli occhiali
te lo scrivo bello grosso così vedi bene :
a me degli imprenditori non me ne frega niente
una cosa è certa
lo vedo con i miei occhi cosa paga un'azienda
fatti vedere bene da tuo padre tutto quello che c'è da pagare e poi mi dirai se io dico il falso
quanto rimane tolti tutti i costi e le tasse ?
l'ho scritto cento volte su questo cavolo di forum
con queste tasse le imprese italiane vanno a fanculo
e questo non è politica di aiuto al profitto privato come dice l'utente in questione che non capisce niente di ciò che dice
questo è soffocare l'impresa
strozzati da costi, tasse, interessi
Quilty non ha capito che quelli che fanno la bella vita sono evasori fiscali non imprenditori
sono imbroglioni
ladri
bene quilty ha detto che tutti quei coglioni di imprenditori sardi che la mattina escono a vanno a lavorare nella loro ditta del cazzo sono un peso per la collettività
bene io ti ribadisco che il vero peso della società sono quei dipendenti pubblici che non fanno un cazzo e che prendono il loro bello stipendio ogni fine mese pagato con le mie tasse
questo ha detto
e quilty non ha nemmemno la pallida idea di cosa siano le tasse e i contributi da pagare
io sono un libero professionista
se non produco risultati a fine mese vado a fanculo
solo uno che non sa di cosa parla può scrivere simili cazzate
quindi poche storie
in Sardegna dei cinesi poco ce ne frega
basta con le solite cazzate
o sei uno che lavora nel mondo dell'abbigliamento e del tessile oppure basta con queste spiegazioni del cazzo
| invece credo che sia julian che quilty abbiano completamente ragione e che questa sia l'ennesima mossa a favore dell'impresa. ma della grande impresa. tu non hai capito che quilty non parla assolutamente delle piccolissime imprese che citi tu, ma bensì delle grandi aziende.
io credo che un riduzione di 5 punti di cuneo per una azienda di meno di 5 lavoratori non cambi lo stato delle cose. il cambiamento considerevole si ha per le grandi aziende. in cui i soldi che rimangono all'imprenditore sono sempre di più(anche si si spartisse il risparmio di denaro tra imprenditore e operaio). questa infatti è l'ennesima dimostrazione della crisi della nostra classe dirigente. quella crisi che in toni che condivido in massima parte sta portando avanti da quarant'anni Noam Chomsky.
credo che tu Tenenbaum come al solito ti lasci prendere dal testosterone e dall'emotività verso il genere umano scagliandoti a forza di parolacce verso coloro con cui parli(adesso come da routine lo farai con me..). ma questo te lo ripeto, non serve a niente. noi vogliamo discutere dei problemi, non sentire indignatio stile giovenale.
detto questo credo che non solo non abbiano(il centro sinistra) interesse e voglia di risolvere il problema degli operai ma neanche la capacità. e onestamente, e vorrei sentire cosa ne pensate voi, credo anche che questo problema non verrà mai risolto attraverso il riformismo parlamentare.
_________________ «E' vietato fare la cacca per terra, giusto? Bene, la pubblicità è come la cacca: puzza e fa schifo…».
Piergiorgio Odifreddi |
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Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 12-06-2006 22:00 |
|
ahahahahha
è arrivato l'espertone di economia (ma questo cavolo di esame quando inizia ?)
elencami le aziende che non sanno più dove mettere i loro profitti
io credo che siano tutte indebitate fino al collo
forza attendo l'elenco
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
|
MARQUEZ
Reg.: 23 Feb 2006 Messaggi: 2117 Da: Firenze (FI)
| Inviato: 13-06-2006 10:24 |
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quote: In data 2006-06-12 22:00, Tenenbaum scrive:
ahahahahha
è arrivato l'espertone di economia (ma questo cavolo di esame quando inizia ?)
elencami le aziende che non sanno più dove mettere i loro profitti
io credo che siano tutte indebitate fino al collo
forza attendo l'elenco
| tutte le banche tutte le assicurazioni solo per citarne alcune. ma non hai capito un'altra volta.
non sono intervenuto per dire tanto che ci sono imprese che non sanno dove mettere i soldi(che è verissimo, solo tu lo neghi. ma se solo tu sapessi ragionare capiresti che se l'economia italiana ha crescita zero o poco più significa che il quantitativo di denaro totale, il PIL rimane costante. e dal momento che nessuno può negare che moltissime imprese vanno male, cioè perdono, è chiaro che per conservare l'entropia del sistema, cioè il quantitativo di denaro totale, altre devono guadagnare. e guadagnano le imprese e non lo stato perché tutti sappiamo che lo stato è in rovina, o quasi.).
sono intervenuto per dibadire che questa mossa prodiana è l'ennesima truffa agli operai e l'ennesimo regalo al soviet montezemoliano.
ma evidentemente tu rispondi alle cose solo per far casino e aggredire gli altri nonostante infinite volte abbiano smascherato(come adesso) i tuoi "ragionamenti" errati e di parte.
dammi retta, mettiti a studiare un po' di matematica che forse inizierai a capirci qualcosa del mondo.
_________________ «E' vietato fare la cacca per terra, giusto? Bene, la pubblicità è come la cacca: puzza e fa schifo…».
Piergiorgio Odifreddi |
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Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 13-06-2006 11:44 |
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le banche, che genio .........sì bravo
vai a studiare cuore di mamma
parlate di Montezemolo, l'ultimo arrivato
questo la dice lunga sulla nullità delle vostre tesi
io lo scrivo da molto
le tasse devono essere ridotte drasticamente per le imprese se si vuole che producano ricchezza (per l'intera comunità; è chiaro che ignorate questo aspetto fondamentale )
te ne dico una io
la Luxottica
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 13-06-2006 11:48 |
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quote: In data 2006-06-12 11:50, Quilty scrive:
Prodi è il fautore dell'ennesimo pesantissimo intervento statale per sostenere tali aziende che , in fin dei conti, di privato hanno solo i profitti che si tengono ,poichè i costi del loro mantenimento vengono ampiamente spalmati su tutta la popolazione.
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l'errore di base di tutto il discorso è qui
intervento statale per sostenere
perchè è chiaro che si ignora tutto ciò che viene ed è stato fatto per affossare le imprese
è incredibile non vedere tutto ciò
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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projector
Reg.: 15 Nov 2004 Messaggi: 532 Da: Teramo (TE)
| Inviato: 13-06-2006 13:47 |
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Una riduzione di 5 punti del cuneo fiscale dovrebbe costare allo stato circa 10 miliardi di euro che dovranno essere recuperati necessariamente da qualche altra parte, ma a parte questo qualcuno ha provato a quantificare i vantaggi x aziende e lavoratori:
Cuneo fiscale, in un anno busta paga più pesante di 300 euro
STUDIO CGIA: Con una riduzione di cinque punti percentuali del costo del lavoro, i maggiori vantaggi sarebbero per i dipendenti e le imprese del commercio. Minori benefici per chi lavora nell’industria. TABELLA: i benefici annui in euro per settore
Si va dai 323 euro per chi lavora nel commercio ai 270 euro per gli addetti dell’industria. Se il nuovo governo tagliasse di cinque punti il cuneo fiscale, la busta paga dei dipendenti diventerebbe più pesante in un anno di circa 300 euro.
Sono questi i risultati di una simulazione realizzata dell'Ufficio Studi dell'associazione Artigiani Cgia di Mestre, che ha calcolato l’effetto della riduzione di contributi e imposte sul costo del lavoro relativo a tre grandi tipologie contrattuali: commercio, industria e artigianato.
A trarne i maggiori vantaggi sarebbero quindi i dipendenti e le imprese attive nel settore del commercio con un beneficio annuo stimato, per i lavoratori, in 323 euro. Le imprese commerciali, dal canto loro, risparmierebbero fino a 291 euro per ciascun addetto.
All’estremo opposto si trovano invece gli operatori del primo settore. Nell’industria l’impatto fiscale varrebbe 269,5 euro in un anno per i lavoratori mentre le aziende industriali si ritroverebbero - ogni anno – un risparmio pari a 279,5 euro per ogni lavoratore.
I dipendenti dell'artigianato si ritroverebbero con un incremento annuo pari a 282,9 euro mentre il risparmio delle imprese arriverebbe a 255,3 euro per ciascun addetto alle loro dipendenze.
I valori calcolati, dicono gli esperti della Cgia, sono delle medie e sono in funzione del tipo di contratto di lavoro e del loro inquadramento professionale. In particolare, le simulazioni hanno preso come riferimento, per il commercio e l'artigiantato, le retribuzioni di un operaio qualificato del quinto livello mentre per l'industria quelle di un operaio qualificato del secondo livello.
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MARQUEZ
Reg.: 23 Feb 2006 Messaggi: 2117 Da: Firenze (FI)
| Inviato: 13-06-2006 16:02 |
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quote: In data 2006-06-13 11:44, Tenenbaum scrive:
le banche, che genio .........sì bravo
vai a studiare cuore di mamma
parlate di Montezemolo, l'ultimo arrivato
questo la dice lunga sulla nullità delle vostre tesi
io lo scrivo da molto
le tasse devono essere ridotte drasticamente per le imprese se si vuole che producano ricchezza (per l'intera comunità; è chiaro che ignorate questo aspetto fondamentale )
te ne dico una io
la Luxottica
| luxottica è solo l'esempio lampante della speculazione borsistica.
comunque sei allucinante....prima fai il simpatico dicendo che non esistono aziende che non sanno dove mettere i soldi poi te ne dico un sacco e tu neghi. al ché ti smentisci affermando che luxottica non sa dove mettere i soldi. ma il discorso che ti ho fatto sull'entropia del sistema l'hai capito?mi sa di no........luxottica è solo un esempio, ce ne sono moltissime altre. basta che prendi un giornale e guardi alla pagina della borsa per vedere gli aumenti su base annua.
ridicolo. rifletti prima di parlare.
_________________ «E' vietato fare la cacca per terra, giusto? Bene, la pubblicità è come la cacca: puzza e fa schifo…».
Piergiorgio Odifreddi |
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Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 13-06-2006 16:16 |
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poverino
non hai capito niente di cosa stai parlando
certo che le aziende guadagnano e fanno guadagnare , all'imprenditore, ai dipendenti , lo stato e la società in cui opera
ma di certo non per gli "aiuti" di Prodi
di questo si parla
si parla di sviluppo delle imprese
in che condizioni operano le imprese italiane
e le banche sono un esempio del cavolo
non hai capito di che tipo di imprenditoria parlo
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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MARQUEZ
Reg.: 23 Feb 2006 Messaggi: 2117 Da: Firenze (FI)
| Inviato: 13-06-2006 19:11 |
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quote: In data 2006-06-13 16:16, Tenenbaum scrive:
poverino
non hai capito niente di cosa stai parlando
certo che le aziende guadagnano e fanno guadagnare , all'imprenditore, ai dipendenti , lo stato e la società in cui opera
ma di certo non per gli "aiuti" di Prodi
di questo si parla
si parla di sviluppo delle imprese
in che condizioni operano le imprese italiane
e le banche sono un esempio del cavolo
non hai capito di che tipo di imprenditoria parlo
| accidenti, sei duro forte. guarda che l'ho scritto chiaramente in riferimento agli aiutini di prodi che fanno un bene per l'imprenditore(il grande imprenditore).non ho detto che fanno un grande regalo, ma che comunque fanno un favore mentre all'operaio non ne viene niente. fatti due calcoli esemplificativi tra piccola e grande impresa e vedrai di cosa parlo.
le banche sono imprese esse stesse, come tutte le altre grandi imprese.
ma questo di cui si sta parlando è l'ennesimo dato empirico che mostra la crisi del sistema liberale-liberista.i grandi guadagnano soldi, i piccoli li perdono. e le motivazioni secondo me(e sarei grato di vedere un vostro pronunciamento in merito)sono da ricercarsi:
1) nel sistema del libero mercato. dico questo perché è logico che chi h più denaro può applicare sistemi concorrenziali(pubblicità, design, offerte) più vantaggiose
2)nel conflitto di interessi tra politica e imprenditoria(si ritorna al discorso del soviet)
3)all'incapacità del movimento operaio di lottare contro questo fenomeno mostrando un certo lassismo
4)nel conservatorismo
5)nei sistemi di finanziamenti statali e bancari
6)nello statalismo esasperato carico di burocrati che non sanno dare slancio all'impresa statale(in questo punto parlo solo delle imprese statali)che fa sì che lo stato debba subire concorrenze da parte di enti privati che tolgono soldi allo stato(mi viene da pensare al caso alitalia oppure al caso assitalia negli anni 80)
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Piergiorgio Odifreddi |
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