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Autore Va tutto a catafascio? Si ma sta migliorando
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 04-10-2004 10:20  
Ho trovato questo articolo che mi ha dato un po' d speranza per il futuro. Piano piano le cose migliorano

Stando alle statistiche effettuate dal professor Rudolph J. Rummel, il più attento studioso degli stermini nel XX Secolo, il numero di conflitti, sia internazionali che civili, si è visibilmente ridotto dopo la caduta dell'Unione Sovietica: 19 conflitti nel 2003, contro i più di 30 conflitti all'anno, di media, all'epoca della "contrapposizione fra blocchi". I morti in guerra, nel 2003, sono circa 20.000: il numero di caduti in battaglia più basso dal 1946 ad oggi. E il trend è negativo, nel senso che, di anno in anno, i conflitti si riducono di numero e di intensità.

Tutto ciò non lo si può spiegare con l'azione dell'Onu, che ha ammesso più volte il fallimento delle sue missioni di peace keeping. Il fenomeno della pace, si spiega con l'aumento delle democrazie e la diminuzione delle dittature: con l'espansione del "cerchio della libertà", appunto.

Negli anni '50, in piena Guerra Fredda, solo un terzo della popolazione mondiale viveva in Stati democratici, mentre gli altri erano sudditi di dittature autoritarie o di regimi totalitari comunisti. Nel 2003, comprendendo anche la fine dei regimi totalitari in Iraq e in Afghanistan, più della metà della popolazione mondiale vive in Stati democratici: ci sono 120 democrazie nel mondo, di cui ben 89 sono stabili democrazie liberali.

Con il ritiro graduale delle dittature nel mondo (iniziato con il crollo dell'ultima grande ideologia utopistica contrapposta alla libertà individuale) i dittatori che sono ancora al potere si sentono meno sicuri anche entro i loro stessi confini. L'intervento della Nato contro la Serbia era stata una prima sfida lanciata contro l'immunità assoluta di cui godevano i dittatori a "casa loro". Il rovesciamento di due regimi totalitari, in Afghanistan e poi in Iraq, ha costituito una vera e propria svolta nelle relazioni internazionali. Non è un caso che la maggior parte delle dittature, in questi anni, stia più attenta a non iniziare bagni di sangue (stermini di massa o guerre contro Stati vicini).

Si è drasticamente ridotto anche il numero di morti per repressione interna: dopo la fine dell'"equilibrio Usa-Urss" siamo passati da una media di quasi 2 milioni di morti (ammazzati dal loro stesso governo) all'anno, ad una di mezzo milione di assassinati all'anno. Dato terribile, ma pur sempre meglio rispetto a quel passato che troppa gente sembra rimpiangere.
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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