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la verità mi fa male...... |
VViNks
 Reg.: 22 Ago 2003 Messaggi: 2664 Da: milano (MI)
| Inviato: 17-09-2003 20:32 |
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il presente intervento è la risposta al moderatore tristam, ma, visti gli
argomenti trattati, molti dei quali sono tuttora oggetto di discussione in
ATTUALITA, ho pensato fosse giusto postarlo qui. Per la
stessa ragione TUTTI sono invitati ad intervenire.
la verità. o le verità. una distinzione ci dev'essere. una verità unica ci
deve essere. e c'è. la verità è una. le opinioni e le idee sono tante. come
tanti sono i modi di presentarti una storia. ma il modo di sentire e di
provare ciò ke ti succede addosso è unico. c'è ki afferma ke le parole
cambiano le persone. forse. e se le parole son quelle sbagliate ? ad esempio
può capitare ke un giorno, mentre sei lì tranquillo a fare il tuo servizio
civile, ti piombi in casa un kosowaro. strani, invero, sono i casi della
vita. tu hai appena ascoltato alla tv ke in quello staterello nn troppo
lontano ci sono i buoni e i cattivi. poi t'hanno detto precisamente ki sono
i buoni e ki i cattivi, onde fugare ogni possibile dubbio. e tu l'hai
bevuta. e poi dappertutto trovi gente ke la verità pensa di poterla leggere su un
libro. xkè mai nn dovrebbe dire la verità anke un
televisore. e, allora, tu ke fai davanti al profugo kosowaro. gli dai da
mangiare e lui ti ringrazia con un sorriso da cui traspare la bontà della
semplicità. una semplicità ke in occidente nn esiste più da tanto tempo.
o tempora o mores. vuoi conversare e ti accorgi ke il kosowaro sa un po'
d'italiano. 'mio nonno me l'ha insegnato',dice 'secondo lui quello italiano è un
grande popolo e mussolini era un grande uomo'. be' il nonno forse nn ha conosciuto
esattamente la parte migliore del mio paese. o forse si. attento, pensi, nn
cascare anke tu nel giokino destra/sinistra, rosso/nero, bello/brutto. nn
vuoi deluderlo e, per portare avanti il dialogo è quasi normale kiedergli
'serbo o albanese ?'. la faccia si rabbuia e quasi piange. con gli okki
sembra dirti 'fai tu. basta ke mi accetti. so soltanto ke io e i miei
connazionali (quale nazione ?) nn volevamo nessuna guerra'. e t'accorgi ke
tutte quelle storie delle squadre serbe e dell'uck, e dell'agognato intervento
del 'pacificatore' d'oltreoceano e tutte le storie dei caski
blu, bianki e colori vari diventano la superficie di quell'unico
fatto vero : quest'uomo sta soffrendo. e ciò nn ha bisogno di spiegazioni o
interpretazioni. nn c'è bisogno ke ti ci appliki sopra per 'capire'. ci
sono cose ke si sentono dentro e si trasmettono con gli okki. pensi : 'be'
magari è un insegnamento x tutti !'. arrivi a credere ke nn è proprio così.
perkè il mondo si muove. e le cose accadono. e, a volte, le storie si
ripetono. troppo spesso con gli stessi attori. e dopo un paio d'anni succede
ke quel pacificatore insieme ad altri 7 pacificatori decidono d'incontrarsi
nel tuo paese. scelgono una bella città, come tante ce ne sono qui.
e la blindano. così stiamo sicuri. noi. ironia della sorte, succede un fatto
brutto. accade ke la comparsa placanica uccida la comparsa giuliani. di nuovo
ci troviamo di fronte al solito dilemma. ki è il buono ? ki è il cattivo ?
difficile a dirsi. la divisa di uno era nera con due strisce rosse; quella
dell'altro un semplice passamontagna. l'arma del primo era una pistola ; quella
del secondo un estintore. sembrano nn avere niente in comune i due. e invece
si ! sono due vittime di quelli ke cambiano la gente con le parole. vittime
facili. xkè se hai vent'anni o poco più e sei in servizio di leva e ti mettono
in mano una pistola tu certo nn sai come, se e quando usarla. forse qualcuno
dovrebbe proteggerti e tenerti in caserma quel giorno. e quando hai vent'anni o
poco più e incontri quello ke ti dice 'addosso alla pula' e 'spaccalo ke è
un servo del potere' tu ti lasci influenzare e lo segui. alla fine ciò ke
rimane è il rammarico d'aver perso due giovani. rammarico ke proviamo in poki.
e tra questi nn ci sono quelli ke cambiano le persone con le parole. e questo
costituisce la verità. il dolore della madre di giuliani è reale. come quello
dei parenti di placanica. come la difficltà di quelli ke hanno visto andare
in fumo il proprio negozio o l'auto. questo è indiscutibile. fisso. a prescindere
da quello ke ti spiegano. tutti tornano a casa e pure il pacificatore
d'oltreoceano, al quale piace giocare a risiko. ma il gioco ha delle regole.
una di queste è secolare. se vuoi piazzare le tue forze in faccia alla cina devi
nell'ordine : crearti un movente, inventarti un cattivo, fomentare gli animi e, a
cose fatte, rivolgere l'attenzione pubblica verso qualke altra cosa. xkè,
mi son dimenticato di dirlo, ma anke il pacificatore è uno di quelli ke cambia
la gente con le parole. soprattutto quando la gente è ignorante come il 90% nel
suo paese. e la sindrome del kosowaro ti prende di nuovo. e nn ci credi ke un
fantomatico barbuto abbia combinato una, anzi tante stragi tutto da solo. e nn
vuoi credere ad uno ke ha fatto la campagna presidenziale indossando una
mimetica. anke qui la verità è ke della gente è morta e sta morendo. fisso. la
verità è ke tutto questo nn cambia pregando o appendendo bandiere sul balcone o
facendo i cortei pacifisti. in questo modo diventi pure tu un pacificatore. e nn
ti provare nemmeno a cambiare le persone con le parole. la parola è mezzo
mediatico sopravvalutato. affronta la verità con la realtà. nn aspettarti ke
inizino gli altri. fallo tu. da solo. xkè le parole magari no, ma le azioni vere
quelle le persone le cambiano. e la verità delle tue azioni è una certezza. è la
verità.
_________________ "Ahaa, temo di non essere tagliato per la vita del criminale."
"Ecco che ti sottovaluti di nuovo..." |
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Hellboy
 Reg.: 22 Ago 2003 Messaggi: 4287 Da: Rio Bo (es)
| Inviato: 17-09-2003 20:38 |
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ci sono tante verita'.
non sono d'accordo con te.
_________________
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sara81
 Reg.: 11 Set 2003 Messaggi: 159 Da: pistoia (PT)
| Inviato: 17-09-2003 20:54 |
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Winks non è da me fare atti di venerazione cmq i miei complimenti per quel che hai detto. Premetto che non mi è stato facile seguirti in questo discorso ( me lo sono riletto un paio di volte ) ma lo condivido... pienamente...
_________________ La Vita non è un Obbligo, è solo una Breve Opportunità.... |
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VViNks
 Reg.: 22 Ago 2003 Messaggi: 2664 Da: milano (MI)
| Inviato: 17-09-2003 21:44 |
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grazie x l'apprezzamento sara. mi piacerebbe, xò, ke hellboy sviluppasse un po' i suoi pensieri.
_________________ "Ahaa, temo di non essere tagliato per la vita del criminale."
"Ecco che ti sottovaluti di nuovo..." |
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 18-09-2003 14:54 |
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Continuo io il discorso di Hellboy. Che ha sintetizzato in due parole un buon concetto.
Si dice che non vi sia nulla di fermo, di stabile, di duraturo, in tutto l'universo: che niente rimane nel suo stato e che ogni giorno, ogni ora, ogni istante, portino un cambiamento.
conoscere i Terribili Scopi,,,,sapere come maneggiare la gente e le religioni. Buona fortuna a tutti noi! Ora tocca a me mettervi alla prova.
tu, vvinks, sei ancora in attesa di giudicarmi. Ammetto che non c'è alcuno modo di scambiarci informazioni senza esprimere un giudizio, ma non si può pretendere che l'Universo sia esattamente come lo si immagini,...
d'altra parte ogni giudizio è in bilico sull'orlo dell'errore. esigere il sapere assoluto, l'unica verità immutabile, è qualcosa di mostruoso. il sapere è un'avventura senza fine, ai confini dell'incertezza. i nostri sensi, ti ricordo, funzionano sempre su due livelli: evidenza e messaggio nascosto. tu mi fornisci l'evidenza, io ti ricambio con il messaggio. Io vedo, io ascolto, io percepisco gli odori, io tocco, io assaporo, io avverto il passaggio del tempo. la mia emotività può scegliere tra tutto questo.
aaaahhhhh sono felice! Non c'è mistero nella vita umana. la nostra vita non è un problema da risolvere, ma una realtà da sperimentare. La vita poi esige dispute e contrasti. Ci è stato insegnato che la nostra realtà differisce da quella di tutti gli altri. Così sappiamo di essere vivi.
L’irriverenza è l’unico modo che ci rimane per mettere alla prova il nostro universo. Eppure soltanto il vento può capire l’universo. Non c’è alcun possente trono della Ragione nel nostro cervello. Creazione è sinonimo di scoperta. Dio ci scoprì nel Vuoto poiché noi ci muovevamo contro uno sfondo che lui già conosceva. Il muro, all’inizio, era vuoto poi, ecco!, il movimento.
E il movimento è mutevolezza. L’eterna mutevolezza dell’infinito. La pace ha un solo significato in questa discussione. È la conservazione di un unico sistema di vita. Ti viene dato l’ordine di essere contento. La vita deve essere identica in tutti i pianeti, conforme alle regole del governo centrale.
Ogni domanda, però, come ogni problema, non hanno un’unica risposta corretta. Bisogna consentire che esiste la diversità. Un monolito è instabile! E allora perché esigi che proprio io ti faccia un’unica corretta, dichiarazione?
Guardati dalle vie che limitano le possibilità future. Quelle vie distolgono dall’infinito, facendoti precipitare in trappole di pensiero stagnante e mortale.
Così parlò Leto II, figlio e padre di Muad'Dib.
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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VViNks
 Reg.: 22 Ago 2003 Messaggi: 2664 Da: milano (MI)
| Inviato: 18-09-2003 15:20 |
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quote: In data 2003-09-18 14:54, Tristam scrive:
Si dice che non vi sia nulla di fermo,...
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e fu così ke gli antipodi scoprirono ke stavano uno di fronte all'altro. si guardavano senza giudizio. si accettavano senza conflitto. si nutrivano uno della polarità dell'altro. e proseguivano nella differenza a completarsi in un viaggio circolare e parallelo allo stesso tempo. e scoprirono la verità nell'immanenza. immutabile nel momento, doverosamente accettabile e fuggevole. ma sempre perseguibile, raggiungibile e, soprattutto, memorabile.
così parla il kwizats-haderach.
ps: quando puoi torna da queste parti.
_________________ "Ahaa, temo di non essere tagliato per la vita del criminale."
"Ecco che ti sottovaluti di nuovo..." |
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 18-09-2003 15:40 |
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Certamente...
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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seanma
 Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 18-09-2003 16:37 |
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Mi piace.Mi piace.Perchè,pur parlando d'attualità,si sta imbastendo un discorso più generale e non me ne voglia qualcuno,molto più interessante.Voi due(wink e trist)pensate e dite di parlare "in codice"di usare un linguaggio privato,ma non è affatto vero,almeno per me.
Cominciamo,allora...
La Verità è ultimamente inafferabile secondo me,anche se parliamo di Verità particolario(ha poi senso una divisione simile?):infatti come ha sapientemente elencato winks neanche sui fatti di tutti i giorni,è granchè possibile formarsi un'opinione salda e sicura,figuriamoci poi sul concetto stesso omnicomprensivo di Verità...e più rileggo il testo di tristam penso che non possiamo essere d'accordo su certi puinti...e tutto questo a causa di cosa,premettendo che mi manca la base iniziale della discussione(a cui wink fa inizziale riferimento e che gradirei venisse postata)?Credo che questa divergenza,che si evidenzia soprattutto in alcune affermazione(che,ammetto,non ho capito del tutto,)come ad esempio " i nostri sensi, ti ricordo, funzionano sempre su due livelli: evidenza e messaggio nascosto. tu mi fornisci l'evidenza, io ti ricambio con il messaggio. Io vedo, io ascolto, io percepisco gli odori, io tocco, io assaporo, io avverto il passaggio del tempo. la mia emotività può scegliere tra tutto questo.
aaaahhhhh sono felice! Non c'è mistero nella vita umana. la nostra vita non è un problema da risolvere, ma una realtà da sperimentare"il che è tutto da discutere,nasce da una diversa attitudine mentale..Quella realtà che si vuole sperimentare,che si pretende vada sperimentata,non può certo essere autogenitrice o autoimmanente,ma necessita di una spiegazione che vada al di là dell'esperienza sensibile e di conseguenza viene a cadere l'affermazione "la vità non è un mistero".Anche non volendo assumerne il significato cristiano,il termine di per sè identifica qualcosa di innegabile:che il mondo si sia fatto da sè.Ci deve essere stata una forza esterna da cui è scaturito tutto.Chiamarla Dio fa troppa specie oggi?Chiamatela Desrtino,se volete,fattosta che c'è...
Inutile e noioso sarebbe stare a dire quanto questo abbia contato nella storia dell'uomo...questa necessità di capire da dove tutto nacque e il rapporto con ciò dell'uomo.E qui ci ricolleghiamo all'altro punto dell'intervento di Tristam,che mi interessa commentare.Leggiamo infatti:"Ci è stato insegnato che la nostra realtà differisce da quella di tutti gli altri. Così sappiamo di essere vivi.
L’irriverenza è l’unico modo che ci rimane per mettere alla prova il nostro universo"
Trovo incomprensibile la demarcazione tra "realtà nostra"e "realtà altrui"su cui si basa la frase successiva.E' vero,ci hanno insegnato che siamo diversi dalle bestie,non che viviamo in n altra realtà.Il mondo è Uno,che poi ci siano le varie "sfere d'esistenza"individuali "nessuno lo nega,ma dubito si stesse parlando di questo.Infatti non capisco cosa s'intenda per "irriverenza nell'affrontare il nostro(aridaje)universo.In tutta onestà questa frase non l'ho proprio capita.E tutto questo per dimostrare il divenire del mondo!(quale?a questo punto mi chiedo).Bè,oltre che inutilmente prolissa,mi sembra anche fondata su argomentazioni ALMENO opinabili.
Chiunque legga è libero di contraddirmi,perchè avrò sicuramente frainteso qualcosa.
_________________
Ecco a voi SeanPagliazz,il buffone più "freak"di tutta FilmTown!!!!!
[ Questo messaggio è stato modificato da: seanma il 18-09-2003 alle 17:37 ] |
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seanma
 Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 18-09-2003 16:39 |
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Postilla:io non ho colto un tono ironico in questa discussione,ma se l'intento era quello ditelo e farò in modo di cancellare il mio serioso messaggio.
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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VViNks
 Reg.: 22 Ago 2003 Messaggi: 2664 Da: milano (MI)
| Inviato: 18-09-2003 17:00 |
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quote: In data 2003-09-18 16:39, seanma scrive:
Postilla:io non ho colto un tono ironico in questa discussione,ma se l'intento era quello ditelo e farò in modo di cancellare il mio serioso messaggio.
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no, nessun tono ironico. anzi, nn hai idea del piacere ke mi fa vedere interventi in questo topic da parte di altri ke nn siano il sottoscritto e tristam. inoltre mi scuso per non aver segnalato con dei link l'inizio del confronto. lo faccio adesso.
tutto ha inizio da una mia osservazione su un post di tris qua . poi l'ho 'inseguito' nel topic dove s'è sviluppato il tutto qua . a quel punto ho intuito (e credo anke tris) ke la cosa poteva e doveva proseguire altrove. ovvero dove ci troviamo in questo momento. chiose e commenti te li faccio più in là (magari con intervento anke di tristam). le cose lunghe le scrivo di sera quando non lavoro
_________________ "Ahaa, temo di non essere tagliato per la vita del criminale."
"Ecco che ti sottovaluti di nuovo..." |
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VViNks
 Reg.: 22 Ago 2003 Messaggi: 2664 Da: milano (MI)
| Inviato: 02-10-2003 13:28 |
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cos'è l'amor proprio ? non certo un concetto facile da esporre. forse perkè ognuno gli attribuisce connotati diversi. o forse solo perkè ultimamente s'è perduto come valore. strano ke a volte certi significati possano essere scoperti per antitesi grazie ad un programma televisivo.
per motivi fortunatamente non gravi, nei giorni passati m'è capitato di trascorrere un po' di tempo in un ospedale. è un posto interessante, dove si guarda in faccia il dolore, sia quello diretto provocato dalla malattia, sia quello trasmesso e spesso più grande ke si prova stando vicino ad un parente degente. poi ci sono persone come infermieri, volontari e alcuni (purtroppo non tutti) medici, ke provano piacere ad aiutare gli altri. come se in quella attività trovassero il senso di loro stessi, la propria dignità, l'amor proprio (quanti concetti difficili !). ma penso ke questo valga per tutti. basterebbe averne esperienza diretta almeno una volta nella vita.
l'altro giorno, un po' annoiato, accendo la tv e mi imbatto in una trasmissione ke affrontava il problema delle droghe leggere, pesanti, il loro uso/abuso, ecc. inizialmente non era tanto l'argomento trattato ke mi colpiva, quanto il modo in cui veniva affrontato. ma poi, veniva veramente affrontato ? mi infastidisce ke in italia ancora oggi le questioni si pensa di risolverle con dibattiti, ovvero con kiakkiere. le stesse questioni, poi, vengono date in pasto quale argomento di discussione alle due istituzioni storicamente riconosciute quali depositarie della verità : il governo e la kiesa. incredibile. ancora oggi, le risposte alle grosse necessità si cercano come facevano gli italiani ai tempi di dante ! la sola differenza rispetto a 700 anni fa è ke oggi suddette istituzioni hanno conquistato il diritto di sputarsi addosso l'un l'altra anke pubblicamente. risultato : kiakkiere.
erano presenti alla trasmissione anke una rappresentanza di giovani circa ventenni e dei 'luminari' della scienza medica. come era prevedibilissimo, iniziano a litigare, incominciano a volare parole, si porta la discussione su un piano politico,..... insomma un po' come capita anke in questo forum. alla fine ognuno si pianta sulle proprie posizioni, ke così divengono più ke mai inamovibili. e tutti commettono sempre lo stesso errore. perkè è un errore banale pensare di convincere qualcuno a volersi bene dicendogli sostanzialmente "fa' così perkè te lo dico io e io so cos'è giusto". né sortisce risultati migliori attuare una politica repressiva. ma tant'è : nel nostro paese le cose vanno ancora così. da una parte c'è ki pensa di trovare la soluzione a piaghe come la droga nella parola di dio, cioè credendo presuntuosamente ke tutti siano pronti ad accettarla tout court. dall'altra c'è ki pensa ke la soluzione risieda nella maggiore informazione (ma sa cos'è l'informazione ?), come se la pubblicità progresso potesse persuadere la gente a non bere, a non andare veloce in auto o cose del genere. a condire il tutto ci sono gli 'scienziati', ke tagliano corto, perkè, data la 'illogicità' di tali atteggiamenti, tutti dovrebbero essere pronti a rifuggirne in maniera automatica. ma evidentemente non è così. in ultimo, ma proprio ultimo, si dava un po' voce ai ragazzi, ke ormai avevano la testa piena di kiakkiere e si lasciavano, quindi, trascinare dal fiume di stupidaggini adeguandovisi. dai loro interventi si evinceva semplicemente e paradossalmente ke oggi la droga negli ambienti giovanili è una componente quasi costante, normale ! è una cosa ke mi spaventa non poco la 'normalità' ke caratterizza la nostra esistenza. è normale ke qualcuno al mondo sia in guerra. è normale ke qualcuno al mondo muoia di fame. è normale ke un ventenne fumi come un turco e faccia anke solo saltuariamente uso di droghe. "sono fatti miei se mi voglio rovinare la salute", "tanto l'aria è inquinata, ke male può farti un po' di fumo ?", "lo spinello non è come l'eroina perkè non si muore di overdose da spinelli", "smetto quano voglio", ecc., ecc. e torniamo all'amor proprio. se la famiglia, unica istituzione in grado di tramandare un così importante valore, fallisce in questo compito, ki può insegnare ai giovani l'amor proprio ? anzi, non è una cosa ke si può insegnare, è una cosa ke va fatta sviluppare naturalmente in tutti, come la cultura (altro bel termine ke potrà essere oggetto di discussione). e dal momento ke l'uomo è un essere di carne ed ossa è inutile cercare l'ispirazione in qualcosa ke trascende la realtà. al solito, la verità va cercata nell'esperienza diretta. solo così quella verità diventa unica e di facile comprensione, perkè umana.
al termine della trasmissione viene saggiamente lasciata l'ultima battuta ad uno dei ragazzi in studio. questo, un po' goffamente, riesce ad esprimere un'idea sotto forma di rikiesta d'aiuto. le sue parole suonavano circa così : "dateci un'alternativa alla discoteka". la frase gli usciva dall'anima, sinceramente. forse perkè spinto dalla fretta ke gli mettteva la conduttrice, ha lasciato sfogare liberamente un sentimento. quando si procede così, si giunge sempre a qualcosa. e quando si giunge a qualcosa, quando si intravede una possibilità di soluzione a un problema, i benpensanti abituati ad adoperare termini ke neanke capiscono, rimangono spiazzati. di fronte a quello sfogo il governo, nella persona dell'alessandra nazionale, manco a farlo apposta, non capisce niente. i preti, manco a farlo apposta, rimangono zitti. gli scienziati, manco a farlo apposta, restano inebetiti perkè l'equazione non torna. eppure a me quell'appello sembrava kiarissimo. la società impone a noi tutti dei 'valori' disumani. i giovani sono i primi a sentire un senso d'inadeguatezza, ke esternano nei modi più sbagliati. e noi non siamo in grado di dare loro delle alternative umane. non diamo l'esempio. è inutile rikiamare la loro attenzione sulla fortuna ke hanno, se non gliela presentiamo questa fortuna. non è mai bello imporre qualcosa. ma se questo qualcosa ha dei risultati positivi e viene fatto con criterio, ha senso imporlo. perkè non rendere obbligatori dei periodi di assistenza magari in ospedali o in comunità di recupero o in associazioni umanitarie ? venire a contatto diretto col dolore autoimposto o casuale, con le conseguenze dell'insoddisfazione profonda, con gli inevitabili drammi umani, fa capire la propria fortuna e le proprie debolezze. insegna il rispetto verso sé stessi, l'amor proprio. e come piacevole effeto collaterale si sviluppa il rispetto verso gli altri e la capacità di mettersi nei panni degli altri. si comprende la responsabilità ke non è, come spesso si pensa, 'salvarsi le kiappe'. è un'idea legata intimamente all'interazione con gli altri. perkè l'uomo è essere sociale e se manca l'amor proprio, manca la socialità. e se lo stato, come sempre, si dimostra incapace a intervenire, facciamolo noi. affiankiamo gli spacciatori fuori delle scuole o nelle discoteke e spacciamo le nostre esperienze positive. facciamole noi in prima persona le esperienze socializzanti, dando un esempio, tracciando una, anzi tante possibili strade verso il miglioramento. e non abbiamo vergogna d'affermare ke lo facciamo primariamente per noi stessi e non in nome di una idea politica o qualsivoglia dottrina. ma solo perkè è l'amor proprio ke ce lo suggerisce.
_________________ "Ahaa, temo di non essere tagliato per la vita del criminale."
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VViNks
 Reg.: 22 Ago 2003 Messaggi: 2664 Da: milano (MI)
| Inviato: 02-10-2003 14:49 |
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dimenticavo ! mi son ritagliato questo posticino in ATTUALITA solo perkè credo nella possibilità di cambiare le cose a prescindere dalla politica o altri tipi di 'potere'. credo solo nel potere delle persone. il fatto ke non intervenga direttamente in altri thread di attualità non è un gesto di presunzione. prendetelo, se volete, come un 'evitare un disagio'
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sara81
 Reg.: 11 Set 2003 Messaggi: 159 Da: pistoia (PT)
| Inviato: 02-10-2003 23:45 |
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Impressionante.... nostante tutto lo schifaio che abbiamo intorno tu riesci a trovare qualcosa di positivo. Non sarai certo l'unico....
Dici bene quando affermi che manca l'amor proprio... Non c'è altra spiegazione al male che ci facciamo e che facciamo ogni giorno, partendo dal fumare, dalle droghe alla velocità.... E tutti i problemi che ci sono in generale. Tutto quello che chiamiamo attuialità.
Questo menefreghismo generale nei confronti di se stessi e nei confronti degli altri è il nostro male, il male di oggi, il male di molti giovani. Tanti che aprono la bocca ma come dici... solo chiacchere. Pur di non affrontare un qualsiasi problema ci fermiamo su determinate convinzioni. E parliamo ma infondo non viviamo.... O meglio, viviamo male. E c'è qualcuno che pensa invece il contrario....
_________________ La Vita non è un Obbligo, è solo una Breve Opportunità.... |
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