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Vicino Oriente; la tragica guerra in Libano. |
Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 09-09-2006 13:50 |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 09-09-2006 19:28 |
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Ho letto il rapporto , ma con me ,Quilty, sfondi una porta aperta : non c'è bisogno di convincermi dei crimini del governo israeliano , ma so anche che molti ebrei (tra cui il grande Moni Ovadia , hai mai letto i suoi interventi su l'Unità?) e israeliani si oppongono a questo stato di cose.
Non c'è bisogno di essere antisionisti per criticare la politica di Israele.
Volevo solo dire che il popolo palestinese vive due tragedie : la quarantennale occupazione israeliana e la strumentalizzazione della loro causa da parte di leaders islamici (vedi il solito presidente iraniano) ai quali non importa nulla di loro, in realtà. |
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Saeros
 Reg.: 27 Mag 2004 Messaggi: 7565 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 11-09-2006 00:01 |
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quote: In data 2006-09-09 19:28, quentin84 scrive:
Non c'è bisogno di essere antisionisti per criticare la politica di Israele.
Volevo solo dire che il popolo palestinese vive due tragedie : la quarantennale occupazione israeliana e la strumentalizzazione della loro causa da parte di leaders islamici (vedi il solito presidente iraniano) ai quali non importa nulla di loro, in realtà.
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quoto ogni parola
_________________ Mizar:Sae è da interpretare stile rebus..
Un Lugubre Equivoco |
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ipergiorg
 Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 08-10-2006 14:16 |
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Apperò! Quanto è utile la missione Unifil..
oni Capuozzo - Visto che non ne parla più nessuno, continuo a farlo io. Non so se il silenzio sul Libano sia dovuto a quella legge non scritta del giornalismo per cui a un’abbuffata segue una fisiologica quaresima.Sta di fatto che tutto tace, tranne il buon Lorenzo Cremonesi, ma sulla rentrèe scolastica, e solo a pagina sessantuno del Corsera.
O non sarà che le notizie, dal Libano, sono un po’ imbarazzanti? Mica per i militari che abbiamo inviato laggiù, che sono gli stessi dell’Iraq e dell’Afghanistan, gente cui non può essere imputata la genericità del mandato, e che anzi rischiano di scontare, come sempre, le incertezze della politica. Non sarà che rischiano di essere imbarazzanti per chi ha presentato la missione libanese come il caposaldo della fine dell’approccio unilaterale, come il ritorno dell’Europa saggia e dialogante, contro la cecità bellicista delle missioni irachene, e forse, anche di quella afghana?
La settimana scorsa avevamo annunciato il ritiro, previsto per la domenica, l’inizio dello Yom Kippur, dell’ultimo soldato israeliano dal sud del Libano. E così è stato. Sollevavamo qualche dubbio sulla reale capacità e volontà dei comandi Unifil a gestire il dopo. Ma neppure se fossimo stati più pessimisti avremmo potuto immaginare che succedesse quello che è successo, in silenzio. E’ successo che Hezbollah ha rioccupato in modo ordinato e coordinato tutte le sue basi di comando, tutte le basi da cui ha lanciato missili contro Israele nella guerra dei trentaquattro giorni. Ora, non occorre essere grandi strateghi per vedere nella mossa un gesto politico, più che militare. Certo, le basi da cui Hezbollah coordinava la sua resistenza e organizzava il lancio di missili erano posizionate nei luoghi strategicamente migliori, per lo scopo. Ma è altrettanto certo che Israele, dopo giorni e giorni di incursioni aeree e infine una lunga presenza sul terreno, ha ormai una mappa dettagliata di quei centri di comando, ciò che li rende meno difendibili.
Dunque la mossa può avere una sola ragione: un esibito, e persino cerimonioso ritorno allo status quo ante, a quell’11 luglio che fu il giorno precedente il conflitto. Tanto che il ritorno è stato celebrato con la riapparizione in pubblico – la prima dopo la guerra- dello sceicco Nabil Qauq, responsabile delle brigate addette al lancio dei missili di Hezbollah.
Tanto che il ritorno non è avvenuto nottetempo e furtivamente, ma alla luce del sole, con posti di blocco che l’esercito libanese – e, di conseguenza, l’Unifil – si sono guardati bene dal rimuovere, e con la dichiarazione di cinque aree definite “zone militari”, nelle quali Hezbollah non solo conta su sguardi distratti o silenzi complici, ma suggerisce o intima di starsene alla larga. L’elenco? Majdal Zoun, Jouhaya, Siddiquine, Dej Amess, Tebnin: un elenco che al profano può non dire molto, ma che dice qualcosa agli israeliani – sono le aree da cui venivano lanciati i missili Hezbollah – e che dirà qualcosa ai comandi Unifil, che dovranno evidenziarle sulla mappa come zone da evitare, piuttosto che da monitorare. Nelle stesse ore l’Unifil rendeva note le proprie regole d’ingaggio, che dicevano tutto e niente. Per i Caschi blu è legittimo reagire ad attività ostili di qualunque tipo, in nome dell’autodifesa. L’uso della forza
è consentito anche oltre i limiti dell’autodifesa per garantire che le aree di operazione dell’Unifil non vengano utilizzate per attività ostili, e per stroncare tentativi di impedire con la forza l’applicazione del mandato del Consiglio di sicurezza, oltre che per proteggere civili minacciati da violenze fisiche.
Apparentemente c’è di che sostanziare la risoluzione Onu 1701, ma anche la possibilità di ricoprirla della stessa polvere che avvolge da trent’anni la missione Unifil nel sud del Libano, perché tutto è lasciato alla discrezionalità dei comandi, e tutto è vago.
Hezbollah, che ovviamente non è nominata nelle regole d’ingaggio, può ben ritenere che vi si parli di minacce israeliane, e non riconoscersi nella dizione “attività ostili”. E infatti, per sgomberare il campo da equivoci e per richiamare i comandi Unifil a una corretta e comoda esegesi delle regole d’ingaggio, si è rischierata come un pavone a mezzogiorno.
E’ stata più prudente e circospetta l’altra mossa, il giorno successivo, martedì.
Da tempo si sapeva che voli iraniani atterravano nella base siriana di Qusayr, appena al di qua del confine libanese. E si sapeva che nella base alcune ‘facilities’ erano state praticamente appaltate alle guardie rivoluzionarie iraniane. Martedì si è andati oltre, come rivelano i satelliti. E’ stato approntato un convoglio di sei camion. Due carichi di missili
di vario tipo, quattro colmi di mortai e armi automatiche. Il convoglio ha passato la frontiera al varco tra Qusayr e il Monte Libano, e si è diretto verso sudovest. Un convoglio simile attendeva di vedere se il primo avesse incontrato dei problemi, prima di seguirne le mosse. Dunque la prima consegna di armi da parte dei supporter siro-iraniani, dopo il cessate il fuoco del 14 agosto è avvenuta.
Bilancio: altro che disarmo di Hezbollah, la missione sembra quasi fornire uno scudo inconsapevole, imbarazzato e distratto al riarmo. E Israele ? Il governo tace, nessuna denuncia, nessun allarme: sarebbe la pubblica ammissione, dopo tante polemiche, che la guerra dei trentaquattro giorni è stata un fallimento, e che le speranze nella missione
internazionale sono state mal riposte.
Ancora una volta il pallino è nelle mani di Hezbollah, o di Damasco e Teheran, con molte opzioni, dalla preparazione di un nuovo conflitto, con Unifil terzo litigante che soffre, alla presa del governo di Beirut. Ma la prima carta giocata è bella pesante: tra Hezbollah e Unifil un quieto modus vivendi è stato già indicato, suggerito, imposto nei fatti. Se non vi va, fate un segno.
_________________ Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis. |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 08-10-2006 20:38 |
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Che nessuno , tantomeno l'ONU, avrebbe disarmato Hezbollah lo si è sempre saputo.
L'Unifil dovrebbe impedire nuove ostilità tra Hezbollah e Israele...speriamo vada tutto bene.
Comunque sembra che anche tu, Ipergiorg, ammetta che la guerra non è servita a molto o sbaglio?
Hezbollah è un partito politico che gode di un forte appoggio popolare (oltre naturalmente al sostegno finanziario di Siria e Iran) appoggio aumentato dopo la guerra,per questo nessuno lo disarmerà.
L'ho detto e lo ripeto : la soluzione della questione libanese passa per la soluzione della questione palestinese. |
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ipergiorg
 Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 09-10-2006 09:38 |
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quote: In data 2006-10-08 20:38, quentin84 scrive:
Che nessuno , tantomeno l'ONU, avrebbe disarmato Hezbollah lo si è sempre saputo.
L'Unifil dovrebbe impedire nuove ostilità tra Hezbollah e Israele...speriamo vada tutto bene.
Comunque sembra che anche tu, Ipergiorg, ammetta che la guerra non è servita a molto o sbaglio?
Hezbollah è un partito politico che gode di un forte appoggio popolare (oltre naturalmente al sostegno finanziario di Siria e Iran) appoggio aumentato dopo la guerra,per questo nessuno lo disarmerà.
L'ho detto e lo ripeto : la soluzione della questione libanese passa per la soluzione della questione palestinese.
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dunque l'articolo è di Toni Capuozzo e da notizie nuove.. ero convinto che il governo avesse fatto bene a mandare la forza di interposizione, ma se tutto ciò che fa è guardare mentre Hezbollah si riarma con convogli che arrivano in pompa magna e con blocchi stradali direi che non serve proprio a nulla. A meno che lo scopo non sia proprio reggere il gioco ad Hezbollah.
Sulla guerra di Israele: credo che fosse perfettamente normale una risposta israeliana dati gli atti di guerrra di Hezbollah (rapimenti + lancio di missili). Una volta intrapresa l'azione occorreva però portarla a termine. Essersi lasciati convincere dalla comunità internazionale a fermarsi per concederre una forza di interposizione che Oggi diventa addirittura complice di Hezbollah direi che è proprio un errore madornale. Purtroppo Olmert ha pensato più all'opinione pubblica internazionale, che cmq non gliene perdona nessuna, che alla situazione militare e, di conseguenza, la sicurezza del suo popolo. E quando la politica si mescola all'azione militare di solito se ne esce sconfitti.
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.
[ Questo messaggio è stato modificato da: ipergiorg il 09-10-2006 alle 09:41 ] |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 09-10-2006 11:22 |
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quote: In data 2006-10-09 09:38, ipergiorg scrive:
Sulla guerra di Israele: credo che fosse perfettamente normale una risposta israeliana dati gli atti di guerrra di Hezbollah (rapimenti + lancio di missili).
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Sono baggianate e il fatto che si continui a ripetere questa storiella denota due cose: o si è disinformati e nonsi conosce la storia o si è in malafede.
Il rapimento di Gilad Shalit deve essere inserito in un contesto di rapimenti e oppressione dell'esercito israeliano nella regione . L'attacco al Libano si basa su questo pretesto che tale è, poichè se dovessimo valutare ad esempio il rapimento, un giorno prima di questo fatto,di due civili di Gaza, Osama and Mustafa maumar , o tutto il resto, Israele dovrebe essere invasa un giorno si e uno no.
http://it.wikipedia.org/wiki/Gilad_Shalit
Inoltre i missili lanciati da Hezbollah sono stati , quelli si, una risposta all'invasione israeliana.Non c'è stato alcun lancio di missili prima di allora. Ti prego di non dire cazzate a tal proposito.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 09-10-2006 alle 13:06 ] |
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ipergiorg
 Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 09-10-2006 13:20 |
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ma il soldato che citi è stato rapito dai Palestinesi, non da Hezbolah.
Hezbollah ha fatto un po' di più
http://www.dsonline.it/stampa/documenti/dettaglio.asp?id_doc=35784
«La reazione dell'esercito d'Israele sarà violenta, estesa e diversa rispetto a quanto abbiamo mai visto in passato». A parlare è il portavoce dell'esercito dell'esercito israeliano Fikai Idrai.
Precipita la situazione in Medioriente, dopo il rapimento, avvenuto stamattina di due soldati israeliani e l'uccisione di altri tre in un raid attuato da guerriglieri Hezbollah sul confine israelo-libanese. Violenta e tuttora in corso la risposta militare di Israele che ha mobilitato anche le truppe di riserva.
Col passare della ore si è definitavamente aperto un nuovo fronte di guerra nel sud del Libano. Gli scontri imperversano, ed il bilancio parziale parla già di tre vittime militari libanesi e di soldati quattro israeliani, che si vanno a sommare ai tre caduti in mattinata, uccisi, a seguito dell'esplosione di un carro armato.
Il fuoco di mortai e di armi leggere degli Hezbollah ha investito diversi centri abitati israeliani nell'Alta Galilea a ha provocato il ferimento di undici persone. La popolazione in tutte le aree minacciate è scesa nei rifugi.
L'artiglieria e l'aviazione israeliana hanno risposto con un massiccio fuoco.
cercherò di trovare i lanci di agenzia di quel giorno, ma google news non mi aiuta affatto.
_________________ Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis. |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 09-10-2006 13:31 |
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Vedi ipergiorg, se tu avessi l'abitudine di leggere non solo quello che viene postato ma magari la stampa in generale (a parte Libero che è pura immondizia) ti accorgeresti che la causa scatenante l'invasione israeliana in Libano (il pretesto io direi) è stato il rapimento di Gilad Shalit avvenuto il 25 giugno.
Ora mi vieni a riportare notizie del 12 luglio quando la situazione era già precipitata e la guerra già in corso.
O non ci arrivi o sei solo in malafede. |
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ipergiorg
 Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 09-10-2006 13:59 |
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hai una gran bella confusione.. un conto è la striscia di Gaza, un altro conto Hezbollah. Senza il doppio rapimento + l'incursione del 12 luglio da parte di Hezbollah, israele non avrebbe avuto nemmeno il pretesto per le sue operazioni in Libano
Hai preso una bella topica e, non contento, insulti pure.
[ Questo messaggio è stato modificato da: ipergiorg il 09-10-2006 alle 14:07 ] |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 09-10-2006 14:32 |
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Che palle. Ma perchè non leggi i giornali?
La data dell'inizio del conflitto è, per qualsiasi media occidentale, quella del 25 maggio, quando gruppi palestinesi rapirono il soldato sopra citato.
E' inutile quindi che riporti link di date che si riferiscono a eventi che evidentemente non sono la causa scatenante l'invasione. E' chiaro spero. |
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ipergiorg
 Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 09-10-2006 15:05 |
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quote: In data 2006-10-09 14:32, Quilty scrive:
Che palle. Ma perchè non leggi i giornali?
La data dell'inizio del conflitto è, per qualsiasi media occidentale, quella del 25 maggio, quando gruppi palestinesi rapirono il soldato sopra citato.
E' inutile quindi che riporti link di date che si riferiscono a eventi che evidentemente non sono la causa scatenante l'invasione. E' chiaro spero.
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peccato che la missione Unifil sia dislocata in Libano, stato che non è entrato nel conflitto se non dopo il doppio rapimento del 12 luglio. Senza il rapimento il conflitto sarebbe rimasto nella striscia di Gaza (che non è in Libano). Leggili un po' tu i giornali.
_________________ Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis. |
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sloberi
 Reg.: 05 Feb 2003 Messaggi: 15093 Da: San Polo d'Enza (RE)
| Inviato: 09-10-2006 15:30 |
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quote: In data 2006-10-09 09:38, ipergiorg scrive:
Purtroppo Olmert ha pensato più all'opinione pubblica internazionale, che cmq non gliene perdona nessuna
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Questa fa francamente ridere.
Cioè, una giornata di (mezza) indignazione su qualche media dopo un crimine di guerra come la strage di Cana è un esempio di come non gliene perdonano nessuna?
_________________ E' ok per me! |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 09-10-2006 15:54 |
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quote: In data 2006-10-09 15:05, ipergiorg scrive:
quote: In data 2006-10-09 14:32, Quilty scrive:
Che palle. Ma perchè non leggi i giornali?
La data dell'inizio del conflitto è, per qualsiasi media occidentale, quella del 25 maggio, quando gruppi palestinesi rapirono il soldato sopra citato.
E' inutile quindi che riporti link di date che si riferiscono a eventi che evidentemente non sono la causa scatenante l'invasione. E' chiaro spero.
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peccato che la missione Unifil sia dislocata in Libano, stato che non è entrato nel conflitto se non dopo il doppio rapimento del 12 luglio. Senza il rapimento il conflitto sarebbe rimasto nella striscia di Gaza (che non è in Libano). Leggili un po' tu i giornali.
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Già, ma questo non giustifica in alcun modo l'invasione del Libano,poichè se dovessimo valutare tutti i casi di rapimento di militari o di civili, Israele dovrebbe essere invasa un giorno si e uno no.
Inoltre questo ignora completamente la storia del Libano, che ha subito quattro invasioni e un'occupazione militare durata 22 anni,inclusi rapimenti e omicidi.
La giustificazione morale che porti come esempio non ha pertanto alcun valore, se dobbiamo applicare lo stesso parametro di giudizio per entrambe le parti in causa. |
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ipergiorg
 Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 09-10-2006 16:31 |
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quote: In data 2006-10-09 15:30, sloberi scrive:
quote: In data 2006-10-09 09:38, ipergiorg scrive:
Purtroppo Olmert ha pensato più all'opinione pubblica internazionale, che cmq non gliene perdona nessuna
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Questa fa francamente ridere.
Cioè, una giornata di (mezza) indignazione su qualche media dopo un crimine di guerra come la strage di Cana è un esempio di come non gliene perdonano nessuna?
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ma chi ha parlato di Cana? Io ho sentito persone lamentarsi persino del fatto che Israele si sia ritirata dalla striscia di Gaza perchè questo ha portato a una serie di tensioni tra le varie fazioni in lotta (Hamas Fatah ecc.)
_________________ Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis. |
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